Titolo: ~ A step back
Genere: Generale,
Romantico, Sentimentale
Capitolo:
25°,
Imprinting
Autrice:
ForgottenSnow
Personaggi:
Leah
Clearwater, Jacob Black
Note
dell’autrice: Sono in super,
super ritardo! Ma non è
colpa mia, davvero! E’ la scuola che mi ha portato via un
sacco di tempo! Giuro
che da ora in poi gli aggiornamenti saranno mooolto più
regolari perché,
finalmente, la scuola è finita! :D Non vi anticipo niente
riguardo a questo
capitolo perché è un po’ pieno
di… imprinting, e non a caso il titolo è proprio
questo XD Solo… vi prego di farmi sapere cosa ne pensate *-*
Anche perché ora
ci sono anche i bonus! ;) XD
Capitolo
25
Imprinting
POV Seth
Mi alzai dal
letto e allungai le braccia sopra la testa,
stiracchiandomi; dopo essermi esibito in un lungo e rumoroso sbadiglio
lanciai
un’occhiata al sole che splendeva nell’alto del
cielo, chiedendomi il perché mi
sentissi così felice. Dopotutto era una giornata come tante
altre.
Uscii dalla
mia stanza e scesi le scale con lentezza,
trascinandomi poi fino alla cucina; mi appostai accanto alla
macchinetta del
caffè e inserii una cialda, pregustando il sapore della
bevanda calda.
- Seth!-
Sobbalzai e
per poco non rischiai di far cadere la tazza
che avevo appena preso.
- Leah!-
rimproverai mia sorella, lanciandole
un’occhiataccia.
- Seth, sei
in ritardo. Sai che ore sono?!-
- No.-
risposi, distratto.
- Le dieci,
moccioso! Dobbiamo essere a casa di Jacob tra
un quarto d’ora!-
Scrollai le
spalle e osservai la macchinetta che riempiva
con calma la tazza di caffè.
- E allora?-
Leah mi
guardò con occhi fiammeggianti.
- E allora
preparati, perché devi
esserci.- Afferrò la tazza di caffè che ero sul
punto di bere
e la portò con lei in salotto. Mi passai una mano tra i
capelli, sbuffando; mia
sorella era davvero un’arpia.
- Spiegami
una cosa…- le dissi mentre, dieci minuti dopo,
raggiungevamo casa Black grazie al furgone di nostro padre, in quel
momento
alla guida. – Che succede da Jacob di così
importante?-
- Torna
Rachel, zuccone.- mi rispose Harry, guardandomi
storto.
-
È una cosa importante?-
-
Sì, lo è; non torna a casa da un bel
po’, sai? E
dovremmo accoglierla come si deve.-
Alzai gli
occhi al cielo e tornai a rivolgermi a Leah.
- E tu che ne
dici, sorellina? Come ti sembra una giornata
con Jacob, il branco e la famiglia?-
- Stupenda,
Seth.- sibilò lei in risposta, mollandomi un
ceffone sul braccio.
- Smettetela,
e non fate scenate.- ci raccomandò nostro padre,
secco. Parcheggiò il furgone nel vialetto, eccezionalmente
affollato, e scese
deciso sbattendosi la portiera alle spalle; io e Leah lo imitammo,
badando bene
a dosare la nostra forza. La porta di casa Black era aperta e il
salotto
gremito di gente; per “gente” intendo il branco,
Billy e dei signori che, con
ogni probabilità, erano dei parenti.
- Ehi,
Harry!- esclamò Billy, apparendo tra il marasma di
gente con la sua sedia a rotelle e un enorme sorriso a illuminargli il
volto. –
Sono contento che siate venuti!-
A lui si
aggiunse Jacob che, non potei fare a meno di
notare, non aveva occhi che per Leah; quest’ultima, invece,
evitò abilmente il
suo sguardo e baciò Billy su entrambe le guance per
salutarlo.
- Tua sorella
fa la dura, eh?- mi disse Jacob all’orecchio,
ma Leah riuscì a sentire perfettamente dato il suo udito
particolarmente
sviluppato.
- E tu fai
l’imbecille, ma non è una novità.- lo
rimbeccò,
mostrando un sorriso finto. Risi al loro battibecco e mi passai una
mano tra i
capelli, pronto a fornire il mio più sincero parere:
- Siete fatti
l’uno per l’altra.- sentenziai infatti, ma
non si può dire affatto che ebbi un ottimo tempismo, dato
che a rispondermi fu
Paul, apparso dietro a Leah come un fantasma.
- Oh, spero
di no.- fu il suo commento, mentre avvolgeva
le braccia attorno alla vita di mia sorella. Notai un’ombra
apparire sul volto
inizialmente contento di Jacob; cavolo, come faceva Leah a non
accorgersene?!
Lei si voltò verso Paul con un bel sorriso sul volto, e poi
capii.
Forse mia
sorella sapeva, ma sceglieva di ignorarlo.
Dopotutto, sembrava felice con Paul; inoltre, avevo sentito che Jacob
aveva
trovato una nuova ragazza. Decisi che una chiacchierata tra uomini era
un bel
pretesto per interrompere la sua lenta agonia.
- Parliamo un
po’ tra noi, Jake!- esclamai con entusiasmo
travolgente proprio mentre Paul scoccava a Leah un bacio sulle labbra.
Jacob
distolse lo sguardo, infastidito, e annuì seguendomi verso
la cucina.
-
È un po’ che non ti fai vedere in giro.- mi fece
notare
lui, inarcando le sopracciglia; ora che eravamo lontani da Leah e Paul
mi
sembrava davvero più rilassato.
- Pff, troppi
impegni; per non contare il fatto che sembro io il padre e
papà mio figlio.- mi
lamentai, sbuffando. Jacob ridacchiò e si riempì
un bicchiere d’acqua da sotto
la fontana. – Se non fossi stato così impegnato
probabilmente avrei saputo
prima di te e della tua nuova fiamma.-
Jacob
sorrise, colpevole.
- Chi te
l’ha detto?!-
- Anche se
non mi si vede più in giro tanto spesso faccio
comunque parte del branco.- gli feci presente, tirando su un angolo
della bocca
per formare un sorriso enigmatico.
- Giusto.
Comunque sì, l’informazione è giusta.-
- Allora,
parlami di lei.-
Quale metodo
migliore per allontanare i pensieri di Jacob
da mia sorella se non proporgli di parlare della sua nuova ragazza?
- Lei
è… un soffio d’aria nuova, dico
davvero. È
bellissima, è intraprendente, è
simpatica…-
Ma io non lo
ascoltavo più; ero stato catturato, anima e
corpo.
E, mentre ero
travolto da una miriade di sensazioni troppo
forti per essere represse, mi resi conto che anche io avevo avuto
l’imprinting:
un’attrazione simile era innaturale. Vedevo quella ragazza,
bionda, bella,
sorridente… e in lei vedevo il mio mondo. Lei era tutto per
me e io ero tutto
per lei, ne ero sicuro.
La ragazza
incrociò il mio sguardo, ammiccò e poi corse
verso di me. Anzi, non verso di me; verso Jacob.
- Jake!-
esclamò, buttandogli le braccia al collo.
- Shine,
pensavo non arrivassi più!-
E si
baciarono; e io sentii la terra mancarmi da sotto i
piedi. Quando si separarono Jacob si accinse a presentarmi quella che,
a quanto
pare, era la sua ragazza.
- Seth, ti
presento Shine! Shine, lui è Seth!-
La ragazza mi
rivolse uno dei suoi sorrisi smaglianti e mi
porse una mano; gliela strinsi, tremolante, e cercai di far durare quel
contatto il più a lungo possibile.
-
Ehm… amico…- mi chiamò Jake che,
intanto, aveva iniziato
a fissarmi in modo strano. – Possiamo parlare un attimo?-
Mi
afferrò per un braccio e mi portò lontano dal mio
mondo, lontano da lei.
- Ti senti
bene?- si accertò, prendendomi per le spalle.
Riuscii a malapena ad annuire, troppo sconvolto per poter parlare:
avevo avuto
l’imprinting e, nello stesso istante, avevo anche scoperto
che la ragazza che
amavo era la fidanzata di uno dei miei fratelli.
- Tu
hai… hai avuto l’imprinting con Shine?-
Jacob,
ovviamente, aveva capito il perché del mio strano
comportamento; a stupirmi era stata, piuttosto, la sua reazione: come
se fosse
una cosa normale, una cosa quasi… divertente.
Leah non aveva reagito esattamente così quando Sam aveva
avuto l’imprinting; il
mio sguardo volò su mia sorella che, tra le braccia di Paul,
mi scrutava con
attenzione: appena si accorse che mi ero accorto di lei si
voltò
repentinamente.
-
Io… penso di sì.- ammisi, e le mie guance si
imporporarono.
- Oh, che
culo!- Jacob mi diede una pacca sulla spalla,
ridacchiando. – Vorrei averlo avuto io un imprinting con lei!
Ho dimenticato di
dirti quanto bacia bene?!-
Lo fulminai
con un’occhiata; non poteva parlare così di
lei. Lei, da quel momento in poi, sarebbe stata soltanto mia.
- Non la
bacerai più, Jake.- gli intimai, serio. – Shine
adesso è mia.-
- Non
trattarla come se fosse un oggetto, Seth.- mi ammonì
lui, torvo. – Lei non ti conosce, sei un perfetto estraneo;
hai avuto
l’imprinting, bene. Ma non è tutto qua.
Perché dovrei lasciarla, poi? Io starò
con Shine finché non sarai tu a fare in modo che lei scelga
te.-
Sorrise, un
sorriso da stronzo, e si avviò verso Shine,
prendendola tra le braccia e baciandola. Decisi di uscire
all’aria aperta: ne
avevo bisogno, dovevo controllarmi.
- Sta
scherzando, vero?!- esclamò Leah, apparendo
misteriosamente alle mie spalle. – Tu non puoi
aver avuto l’imprinting con Shine e se pure fosse vero allora
Jake non può
continuare a stare con lei come se nulla fosse!-
-
Starà con lei fino a quando Shine non starà con
me.-
replicai, calmo.
-
Ma… ma è un’assurdità! Io
dico che…-
Non seppi mai
cosa Leah avrebbe detto in quell’occasione,
poiché in quel momento un taxi giallo parcheggiò
davanti casa; la portiera si
aprì e comparve Rachel, abbronzata e con i capelli castani
che si avvolgevano
in corposi boccoli.
- Seth,
Leah!- ci salutò, correndo verso di noi mentre il
tassista tirava fuori i suoi bagagli dal cofano dell’auto.
- Ehi,
Rachel!- ricambiai per primo il saluto,
abbracciandola e baciandola una volta su ogni guancia.
- Sei
diventato enorme,
Seth! E poi sei… non so… diverso; inoltre il tuo
sorriso mi dice che sei
felice.- Rachel ridacchiò della propria analisi accurata e,
soprattutto, della
mia espressione stupita: la sorella di Jacob era sempre stata bene a
capire le
persone, ma non pensavo fino a questo punto.
Rachel mi
superò e si dedicò a mia sorella, abbracciando
anche lei.
- Sei davvero
stupenda, Leah; ma sei… turbata, dico bene?-
Leah
scrollò le spalle e tossicchiò, in evidente
imbarazzo.
- Stressata,
più che altro.- corresse, sforzandosi anche
di sorridere alla meno peggio.
- So che hai
molte faccende di cui occuparti.- annuì
Rachel, comprensiva.
-
Sì, beh… vogliamo entrare?-
Leah
accennò la porta dietro di lei, speranzosa.
- Oh
sì, certo! Voi andate ad annunciarmi, io prendo le
valige.- e, ridendo per la sua battuta, Rachel saltellò fino
al mucchio di
bagagli e iniziò a frugare in tasca per tirarne fuori i
soldi.
- Inizia ad
entrare, io le do una mano.- dissi a mia
sorella, e lei annuì lanciandomi un’occhiata
sospettosa; poi si avviò dentro e
io raggiunsi Rachel che, intanto, non sapeva come trasportare il
mucchio di
trolley e borse in casa.
- Ti aiuto
io.- le dissi, sorridendo. Rachel fece lo
stesso, grata, e si portò una ciocca di capelli dietro un
orecchio.
- Mio
fratello a quanto pare è troppo occupato per darmi
una mano.- sospirò. – Ma dimmi… come
procedono le cose? Jacob ha dimenticato
Bella oppure no?-
-
Sì… insomma… si direbbe di
sì, ma non ne sono sicuro.-
- Oh, mi fa
piacere! Con tua sorella, per caso?-
- Ci sono
andati vicino.- ammiccai e presi quattro degli
infiniti trolley.
- Caspita,
sei muscoloso.- commentò lei che a stento
riusciva a trascinarne due. – E quindi chi l’ha
consolato?-
- Shine, una
ragazza che…-
È
bella come il
sole…
- Che
conoscerai dentro.- dissi, tossicchiando.
- Oh, certo!
Andiamo!-
Facemmo il
nostro ingresso e Jacob fu il primo a fiondarsi
sulla sorella, abbracciandola: poi, mentre io finivo di trasportare
dentro le
valige, fu il turno di Billy e del branco. Leah era rimasta in
disparte,
osservando il tutto con una strana espressione.
- Tutto
bene?- le chiesi, avvicinandomi a lei. Ma mia
sorella non aveva occhi che per Rachel che, in quel momento, stava
salutando
Paul; e, immediatamente, capii.
-
Leah…- iniziai, contando sul fatto che lei non avesse
avuto la mia stessa prontezza di riflessi. Ma lei già era
corsa via al piano di
sopra, scomparendo dalla mia vista: ergo, aveva capito. Gli eventi si
erano
succeduti in modo così rapido che a malapena me
n’ero reso conto.
Individuai
Jacob dall’altra parte della stanza che cingeva
la vita di Shine con un braccio, ma nessuno dei due era interessato
all’altro:
Jacob guardava le scale come se aspettasse di vedere Leah scendere da
un
momento all’altro, mentre lo sguardo di Shine era fisso su
di… me.
È
il tuo momento,
Seth!, mi dissi
e, prendendo un bel respiro, avanzai verso i due.
-
Jacob…- dissi in primo luogo, stabilendo quale fosse la
mia priorità. -… è successa una cosa.-
E, con
un’occhiata, accennai a Paul e a Rachel che
ridacchiavano come due adolescenti.
- Ne sei
sicuro?- domandò lui, contraendo i muscoli della
mascella.
- Non al
100%, ma ci sono buone… anzi, ottime
possibilità.-
Jacob si
irrigidì visibilmente e si allontanò da Shine,
indeciso
sul da farsi; poi optò per la cosa più sbagliata
che potesse fare: andò verso
Paul e Rachel.
- Non potevi
almeno parlarle invece di stare qua a
flirtare con mia sorella?!- urlò, minaccioso.
- Di che cosa
parli?- domandò Rachel, allarmata.
- Lo sa
perfettamente di che cosa parlo!-
Capii che era
il momento giusto per intervenire: raggiunsi
Jacob e gli poggiai una mano sulla spalla.
- Sta calmo,
Jake. Le cose non cambierebbero.-
- Si
può sapere che diavolo sta succedendo?!- intervenne
Billy, scortato da mio padre.
- Nulla,
è tutto apposto…- risposi, sulla difensiva. Jacob
scelse proprio quel momento per mollare un cazzotto in pieno viso a
Paul e per
smentire, così facendo, le mie parole.
- Jacob!-
urlarono Rachel, Billy e Harry all’unisono,
mentre Shine raggiungeva il gruppo con aria confusa. Poi Jake corse su
per le
scale, scomparendo dalla nostra vista.
- Vado a
vedere che cosa gli è preso.- decise Rachel ma
Shine, prima che lei potesse fare un altro passo, le si parò
davanti con aria
perentoria.
-
Già non sarà più in casa; non avete
visto Leah che si
lanciava dalla finestra e che correva verso la foresta?-
- Quando?!-
- Dieci
minuti fa, a meno che fosse un’altra ragazza
quella che ho visto.-
E
indicò la finestra alle sue spalle, grazie alla quale
poteva avere una perfetta visuale di quello che succedeva
all’esterno.
Fui
improvvisamente fiero della ragazza con cui avevo
avuto l’imprinting: cavolo, il mio organismo aveva operato
un’ottima scelta.
- Vado a
prendere un po’ d’aria.- disse Shine, e mi
lanciò
uno sguardo inequivocabile. Si avviò fuori e io la seguii
senza farmelo
ripetere due volte.
- Non ti
avevo mai visto.- esordì stringendosi nelle
spalle, quando mi affiancai a lei.
- Neanche io.-
Shine si
voltò a guardarmi e io mi persi nell’azzurro
delicato dei suoi occhi.
-
È strano, ma è come se ti conoscessi da sempre.-
- In un certo
senso è così.-
Le cinsi le
spalle con un braccio,
spinto da chissà quale forza, e lei appoggiò il
capo sulla mia spalla senza
replicare. In quel momento capii di essere diventato la persona
più felice del
mondo.
…
Paura, paura, paura, paura…
In questo
capitolo sono
successe davvero molte, troppe cose. Forse tutto
insieme non va bene, ma
quando mi ricapitava un POV Seth?! U_u Insomma, cogli
l’attimo!
Grazie mille
alle 9 persone che
hanno recensito lo scorso capitolo e a tutte quelle che hanno aggiunto
la
storia alle preferite, seguite e ricordate :) E scusate, scusate
davvero! *__*
Spero che voi
siate ancora qui
e che non mi abbiate abbandonata *___*
Fatemi sapere
cosa ne pensate
di questo capitolo, per favore <3
Al prossimo
aggiornamento!^^