- Prologo -
"L'amore fa vedere le cose diversamente da come sono."
[Friedrich Nietzsche]
Un grido. Due.
Lacerano il silenzio come la carne lacerata dal coltello.
Due occhi sbarrati,che guardano l’assassino. Due occhi pieni di terrore che non si muoveranno mai più.
Io corro.
Ho ancora impressa nella testa quella risata. Il luccichio di quel pugnale... Quel pugnale...
Ho un attimo di mancamento... Vorrei fermarmi ma non ci riesco. I miei piedi sono più spaventati di me e corrono, corrono!
Mi butto a terra e grido. Perché rimandare la mia morte? Non ho speranze contro di lui che già una volta mi ha lacerato il cuore.
Lui arriva, lottiamo, non voglio guardarlo. Non voglio vedere cosa è diventato...
Mi costringe a guardarlo, sento la mia veste che si lacera all’altezza delle ginocchia dove lui stringe per tenermi ferma.
Lo guardo. I capelli biondo scuro, non troppo corti, sono spiaccicati sulla fronte. Ha il viso sporco, stanco, sempre un po’ abbronzato... È sempre bellissimo... Ma è cambiato...
Guardo gli occhi...
Sono gli stessi di sempre... Nocciola, bellissimi e mi guardano disperati. Anche se con la stessa ed infinita forza.
“perché lo fai?” vorrei urlargli. So che lui non è così. Che non è lui l’uomo che ho amato...
Lo guardo e piango, lo prego, lo supplico di tornare com’era.
Lui mi stringe i polsi e le gambe con forza, mi fa male, mi tiene ferma. È sempre stato forte.
E lui mi abbraccia.
Io mi sciolgo... Come mi sono sempre sciolta quando mi guardava, quando mi baciava...
E anche ora mi sciolgo. E penso che è tutto finito, Che è tornato lui...
Mi guarda disperato.
Ed alza il pugnale, pronto a colpire, per la seconda volta, il mio cuore...
Note dell'autrice:
Allora? Che ne pensate come inizio?
Fatemi sapere. Un bacio<3
Ellena