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Autore: Shizue Asahi    08/06/2010    2 recensioni
{SokkaLee **}
Spostò lo sguardo argentato puntandolo in quello dorato di Azula, sostenendolo fiera e sicura di sé come non lo era mai stata prima.
Spero vi piaccia ^^
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sokka, Ty Lee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata ** con un personaggio che adoro, ma che fino a ora era stato snobbato ^^

È ambientata durante la fuga da “Boiling Rock” (sì, penso si scriva così ù.ù ma non ne sono certa xD)

Spero vi piaccia.

 

Impulse

 

 

Sentì il cuore batterle all’impazzata quando vide Azula prepararsi a lanciare un fulmine.
Vide gli occhi sottili e ambrati assottigliarsi, le labbra carnose tendersi, i capelli lunghi e neri ondeggiare e le mani disegnare un cerchio, pronte a lasciar fluire il flusso elettrico.
Li avrebbe uccisi!
Senza pensarci si buttò sulla ragazza prendendola di sorpresa. Veloce la colpì al braccio e alla spalla bloccandole il flusso di chakra e facendole perdere la sensibilità all’arto.
Era stata così veloce da non rendersi conto neanche lei di quello che aveva fatto.
Tremò vedendo il volto di Azula contrarsi in un’espressione furente. La principessa cercò di colpirla con una palla di fuoco, ma lei, agile, la schivò e le immobilizzò anche l’altro braccio per poi farla cadere con un calcio.
Azula gridò imprecando e inveendo contro di lei.
Ty Lee sentì una fitta al capo poi il mondo oscillò e lei quasi cadde.
I suoi polsi sottili furono stretti da due mani grandi e callose, la sua schiena gracile si scontrò con un petto ambio e muscoloso.
Si divincolò. Fece pressione sui piedi cercando di liberarsi dalla presa del soldato che, per tutta risposta, le tirò la lunga treccia facendole sfuggire un ansito e costringendola ad alzare il viso, che aveva puntato a terra.
E allora li vide.
Si bloccò abbandonandosi nelle mani dell’uomo che smise di sbatacchiarla.
Intanto Azula si era ripresa e urlava contro di lei e Mai, in piedi al suo fianco, anche lei immobilizzata da un soldato.
Sentiva la voce della ragazza, ma non riusciva a concentrarsi sulle sue parole, troppo impegnata a guardare quella figura lontana che ricambiava preoccupata il suo sguardo.
Non riusciva a distinguerlo perfettamente, ma sapeva che era lui. Lo capiva dalla postura, dalle braccia ciondolanti, dalle orecchie a sventola, da quell’improbabile coda di cavallo.
Sokka la fissa combattuto tra da consapevolezza di essere impotente e il desiderio di salvarla.
Gli occhi azzurri spalancati, i pugni contratti, la mascella serrata.
Alcune ciocche brune erano sfuggite dalla coda e gli carezzavano gentili il viso tondo, inverosimilmente serio.
Dall’alto delle mura di cinta di Boiling Rock la guardava. Troppo lontana per distinguerne i tratti gentili, troppo vicina per non riconoscerne la figura magra e aggraziata.
Ty Lee lo vide muovere un passo nella sua direzione e lo maledisse mentalmente per la sua stupidità, ma poi Zuko, o almeno dedusse che fosse Zuko dal segno rosso sul viso, lo strattonò per un braccio, gli gridò qualcosa e se lo trascinò dietro, silenzioso e intontito.
Ty Lee sorrise. Era salvo.
Spostò  lo sguardo argentato puntandolo in quello dorato di Azula, sostenendolo fiera e sicura di sé come non lo era mai stata prima.
La mano della principessa si mosse veloce.
Tutto divenne rosso, mentre un gemito le sfuggiva dalle labbra piccole e rosee. Il soldato lasciò la presa e le gambe le cedettero. Ty Lee cadde a terra, ma prima che il suo corpo toccasse terra già tutto era diventato nero e lei aveva perso i sensi.

 

 

   
 
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