Sono tornata ** con un personaggio che
adoro,
ma che fino a ora era stato snobbato ^^
È ambientata durante la
fuga da “Boiling
Rock” (sì, penso si scriva così
ù.ù ma non ne sono certa xD)
Spero vi piaccia.
Impulse
Sentì il cuore batterle
all’impazzata quando vide Azula
prepararsi a lanciare un fulmine.
Vide gli occhi sottili e ambrati assottigliarsi, le labbra
carnose tendersi, i capelli lunghi e neri ondeggiare e le mani
disegnare un
cerchio, pronte a lasciar fluire il flusso elettrico.
Li avrebbe uccisi!
Senza pensarci si buttò sulla ragazza prendendola di
sorpresa. Veloce la colpì al braccio e alla spalla
bloccandole il flusso di
chakra e facendole perdere la sensibilità all’arto.
Era stata così veloce da non rendersi conto neanche lei di
quello che aveva fatto.
Tremò vedendo il volto di Azula contrarsi in
un’espressione
furente. La principessa cercò di colpirla con una palla di
fuoco, ma lei,
agile, la schivò e le immobilizzò anche
l’altro braccio per poi farla cadere
con un calcio.
Azula gridò imprecando e inveendo contro di lei.
Ty Lee sentì una fitta al capo poi il mondo
oscillò e lei
quasi cadde.
I suoi polsi sottili furono stretti da due mani grandi e
callose, la sua schiena gracile si scontrò con un petto
ambio e muscoloso.
Si divincolò. Fece pressione sui piedi cercando di liberarsi
dalla presa del soldato che, per tutta risposta, le tirò la
lunga treccia
facendole sfuggire un ansito e costringendola ad alzare il viso, che
aveva
puntato a terra.
E allora li vide.
Si bloccò abbandonandosi nelle mani dell’uomo che
smise di
sbatacchiarla.
Intanto Azula si era ripresa e urlava contro di lei e Mai,
in piedi al suo fianco, anche lei immobilizzata da un soldato.
Sentiva la voce della ragazza, ma non riusciva a
concentrarsi sulle sue parole, troppo impegnata a guardare quella
figura
lontana che ricambiava preoccupata il suo sguardo.
Non riusciva a distinguerlo perfettamente, ma sapeva che era
lui. Lo capiva dalla postura, dalle
braccia ciondolanti, dalle orecchie a sventola, da
quell’improbabile coda di
cavallo.
Sokka la fissa combattuto tra da consapevolezza di essere
impotente e il desiderio di salvarla.
Gli occhi azzurri spalancati, i pugni contratti, la mascella
serrata.
Alcune ciocche brune erano sfuggite dalla coda e gli
carezzavano gentili il viso tondo, inverosimilmente serio.
Dall’alto delle mura di cinta di Boiling Rock la guardava.
Troppo
lontana per distinguerne i tratti gentili, troppo vicina per non
riconoscerne
la figura magra e aggraziata.
Ty Lee lo vide muovere un passo nella sua direzione e lo
maledisse mentalmente per la sua stupidità, ma poi Zuko, o
almeno dedusse che
fosse Zuko dal segno rosso sul viso, lo strattonò per un
braccio, gli gridò
qualcosa e se lo trascinò dietro, silenzioso e intontito.
Ty Lee sorrise. Era salvo.
Spostò lo
sguardo
argentato puntandolo in quello dorato di Azula, sostenendolo fiera e
sicura di sé
come non lo era mai stata prima.
La mano della principessa si mosse veloce.
Tutto divenne rosso, mentre un gemito le sfuggiva dalle
labbra piccole e rosee. Il soldato lasciò la presa e le
gambe le cedettero. Ty
Lee cadde a terra, ma prima che il suo corpo toccasse terra
già tutto era
diventato nero e lei aveva perso i sensi.