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Autore: Hoshi no Destiny    09/06/2010    2 recensioni
Il sole stava lentamente scomparendo dietro all’orizzonte, mentre il cielo si tingeva di delicate tonalità di rosso. Un altro giorno era finito, in quella terra di nessuno, dove quattro viaggiatori avevano interrotto la loro marcia per ammirare quel meraviglioso spettacolo.
Genere: Triste, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Juugo, Karin, Sasuke Uchiha, Suigetsu
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Promise in the wind

Il sole stava lentamente scomparendo dietro all’orizzonte, mentre il cielo si tingeva di delicate tonalità di rosso. Un altro giorno era finito, in quella terra di nessuno, dove quattro viaggiatori avevano interrotto la loro marcia per ammirare quel meraviglioso spettacolo.
- Fermiamoci qui per oggi, Sasuke.- disse uno di loro; era un uomo molto alto con i capelli di un rosso chiaro, quasi arancione. Si era avvicinato ad un giovane dal colorito pallido e profondi occhi neri, sembrava non aver minimamente ascoltato il primo, pareva essere perso nei suoi pensieri e che questi fossero rivolti ad un luogo lontano, oltre ciò che l’occhio umano riesce a percepire.
- Va bene. – disse improvvisamente, facendo poi piombare il paesaggio in un silenzio quasi irreale, presto spezzato dalle voci degli ultimi due del gruppo. Come al solito litigavano per futili motivi; ormai si erano tutti abituati, ma era comunque estremamente fastidioso. Fortunatamente bastò un cenno scocciato del moro a farli tacere.
- Detesto quando fa così. – sussurrò Suigetsu. Karin si voltò verso di lui e mormorò un “hai ragione” in risposta. Si diressero entrambi verso un’apertura che conduceva ad una piccola caverna. Il tragitto per raggiungerla era impervio, lo spazio al suo interno limitato, umido e puzzolente; non era di certo il luogo ideale dove accamparsi ma, almeno lì, sarebbero stati certi di essere al sicuro, anche se solo per quella notte, dopo sarebbero stati costretti a riprendere quel tour the force a cui erano stati condannati nel momento in cui avevano fatto la loro scelta. Quella di tradire il proprio villaggio e poi Orochimaru.
Quel ragazzo dagli occhi neri si era presentato di fronte a loro come un salvatore, ma presto si era rivelata un’impressione totalmente sbagliata.
Un vendicatore, ecco come si definiva; non era altro che un ragazzo accecato dall’odio e dalla sete di vendetta. Ora che aveva finalmente scoperto la verità su suo fratello, dopo la morte dello stesso, non aveva più senso andare avanti, ma quel folle aveva deciso di distruggere il luogo dove era nato, attribuendo ingiustamente a troppe persone innocenti la responsabilità della morte di Itachi.
Nel piccolo riparo improvvisato, intanto, si trovavano gli altri membri del gruppo, impegnati in svariate attività e concentrati nei loro pensieri e preoccupazioni.
Dopo innumerevoli tentativi da parte del ragazzo dai capelli azzurri, finalmente, una piccola fiammella illuminò le varie sterpaglie, accanto ad essa, sul pavimento della grotta. La rossa si lasciò cadere all’indietro sussurrando: - Alla buon’ora! Ormai non ci speravo più…
A quella frase il ragazzo reagì con un insulto, a malapena udibile, molto simile ad un “brutta strega”.
- Allora, che si mangia stasera?- una voce alle loro spalle li fece sobbalzare: era Juugo, appena entrato a vedere come se la stavano cavando.
- Maledizione! Mi hai spaventato!- urlò irritato Suigetsu, mentre la rossa si sistemò stizzita gli occhiali sul naso.
– Ovviamente, razza di fifone!- disse spazientita. Il ragazzo-pesce si giro di scatto, con aria minacciosa, pronto a fargliela pagare: dopo pochi secondi i due si stavano già azzuffando, a quanto pare non avrebbero cenato quella sera, se Juugo, vinto dalla fame, non avesse deciso di occuparsene personalmente. Iniziò a trafficare con una grossa padella ed un sacchetto contenente vari generi alimentari, presi durante l’ultima sosta in un centro abitato. Era passato quasi un mese da quando avevano lasciato il nascondiglio dell’Akatsuki ma Sasuke non aveva ancora detto a nessuno il motivo, in più era diventato più taciturno del solito e questo, anche se nessuno l’avrebbe mai ammesso, li preoccupava molto.
Suigetsu e Karin avevano totalmente perso la voglia di litigare, complici la stanchezza per la lunga camminata ed il gran caldo.
Il ragazzo volse uno sguardo al “capo” di quello strampalato team: Sasuke, era ancora immerso nei suoi cupi pensieri, gli occhi fissi sul sole, ormai quasi totalmente scomparso.
- Perché continuiamo ad avanzare? Verso dove, poi?- la voce della ragazza risuonò come un lieve sospiro soffocato tra le sue mani, poste a nascondere il viso, alle orecchie degli altri.
Aveva dato voce al dubbio che, da quando avevano perso il loro obbiettivo primario, tutti si ponevano.
Perché quel folle andava ancora avanti? Sembrava cercasse solo di allontanarsi il più possibile dalla Foglia, perché tornare sui propri passi è doloroso, chiedere perdono umiliante e lui doveva mantenere alto il suo onore, anche se, oramai, non ne aveva più.
Doveva continuare quella ridicola messa in scena, quella tragica commedia. Doveva farlo per il suo clan, per i suoi genitori, per Itachi.
L’ordine, dato da Madara, di recuperare il demone a otto code, si era rivelato un’ottima occasione. Aveva volutamente evitato di cercarlo ed aveva continuato a procedere, nella speranza di essere, finalmente, libero.
Un posto dove avrebbero potuto finalmente vivere in pace, senza essere perseguitati dal loro passato doveva esistere e, l’unico modo per trovarlo era continuare a camminare, a scappare, ma non si sarebbe arreso. Prima o poi si sarebbe liberato dei fantasmi del passato che lo perseguitavano, rendendogli il presente un inferno. Ci sarebbe riuscito. Era una promessa. 





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Ok, non è un granché, lo so... ma avevo voglia di postare qualcosa, prima che mi crediate tutti morta.
Per vostra immensa sfortuna adesso sono iniziate le vacanze estive, quindi la mia produzione letteraria aumenterà in maniera esponenziale U.U (ma anche no...)
Decisamente l'introspettivo non è il mio genere...
QUI   c'è una fan-art relativa alla storia
  
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