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Autore: mavee    11/06/2010    5 recensioni
La Spada Della Verità.
Richard, Kahlan e Zed affrontano una nuova avventura. Un'arma contesa, una ragazza dai poteri misteriosi, un luogo idilliaco. leggete e commentate, baci.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Richard attraversò il piccolo ruscello con un balzo, la mano sinistra sull’elsa della spada. Il peso di quella lama leggendaria ormai era parte di lui, quando non aveva la Spada della Verità al suo fianco si sentiva quasi a disagio, come se gli mancasse una parte fondamentale di sé stesso.

Kahlan e Zed lo seguivano a poca distanza, il Cercatore si voltò per controllare che gli stessero dietro. Era da quella mattina che parlavano fitto e non era riuscito a distoglierli dalla loro conversazione. Richard pensò che probabilmente stavano parlando della relazione impossibile tra un Cercatore e una Depositaria. Da quando si erano conosciuti i sentimenti che li univano erano diventati sempre più forti, man mano che affrontavano insieme mostri, magie oscure e l’esercito di Darken Rahl, la loro amicizia si era trasformata in amore. Richard si mostrava pieno di speranza con Kahlan, diceva sempre che l’amore trionfa su tutto e che prima o poi avrebbero trovato il modo per stare insieme veramente. Dentro di sé però trovava sempre più difficile resistere a quei gesti che gli venivano spontanei, c’erano momenti in cui si trovavano soli e si guardavano in silenzio e Richard sapeva che in quei momenti avrebbe rinunciato a tutto pur di poterla baciare. Quando si abbracciavano il profumo dei suoi capelli e l’inconfondibile odore della sua pelle chiara e liscia lo stordiva e lo costringeva a ricorrere ad un immenso sforzo di volontà per non stringerla a sé e farla sua. Kahlan sapeva cosa provava, poiché erano gli stessi conflitti interiori che lei stessa combatteva ogni giorno. La sua risata, le sue parole, le sue mani forti e il corpo scolpito, tutto in lui la attraeva, ma sapeva che lasciarsi andare sarebbe stato troppo pericoloso: se lo avesse Confessato lui non sarebbe più stato in grado di portare a termine la sua missione e la terra per cui combattevano sarebbe stata presto sottomessa dal male.

Il peso che portavano sulle spalle sembrava più pesante per Richard quel giorno, camminava spedito nel bosco con mille pensieri per la testa. Nell’ultimo villaggio in cui erano stati avevano scoperto che le Mord’sith, le spietate guerriere fedeli a Darken Rahl, erano state mandate in tutto il regno alla ricerca di un’arma potentissima che avrebbe assicurato al fronte del male molti punti di vantaggio in quella guerra. Richard e Kahlan avevano interrogato Konnor, il capo del villaggio, e i suoi consiglieri, avevano così scoperto che una Mord’sith aveva fiutato la pista giusta ed era passata a seminare il terrore in quella zona pochi giorni prima del loro arrivo. Gli uomini di Konnor, i cinque anziani e saggi del villaggio che componevano il Consiglio, erano stati torturati fino alla morte, ma il loro onore e l’amore per il popolo del Regno gli aveva impedito di rivelare la natura dell’arma in questione e il luogo in cui era nascosta. Konnor l’aveva infine indirizzata verso il vulcano che sorgeva a Sud della capitale, giurando che non sapeva dove si trovava ma che là avrebbe trovato una maga che avrebbe saputo darle le risposte che cercava. Richard non lo biasimò per averglielo rivelato, era sotto tortura e la Mord’sith minacciava la sua famiglia e il resto del villaggio, dopotutto quel gesto li aveva favoriti poiché era vero che la maga era a conoscenza della natura dell’arma e del luogo in cui giaceva, ma al contempo il vulcano era a sei giorni di distanza dal villaggio in cui andava cercata. Fortunatamente Zed era riuscito a mettersi in contatto con la maga di cui Konnor aveva parlato. La conosceva da moltissimo tempo, la avvisò dell’arrivo della Mord’sith e le chiese dove potevano trovare l’arma, Zarin infondo gli doveva un favore, così gli indicò di andare a Ovest, di attraversare la Selva di Freasir e di cercare una donna di nome Jaened. Li avrebbe condotti alle cascate di Legros poiché lei soltanto avrebbe potuto scatenare e utilizzare quel potere per poi distruggerlo, impedendo così che arrivasse nelle mani sbagliate.

Il Cercatore, la Depositaria e il mago partirono subito, avevano alcuni giorni di vantaggio e non potevano essere certi che la maga Zarin non rivelasse le stesse cose alla guardia di Rahl.

Il fumo che si alzava sopra le creste degli alberi indicò loro che erano giunti nei pressi di un villaggio, Kahlan sperava che si trattasse di quello giusto, dovevano sbrigarsi. La grande porta di legno del villaggio era spalancata, le guardie che si vedevano dietro la palizzata erano nervose e si guardavano attorno come se incombesse su di loro un pericolo imminente. I tre viaggiatori oltrepassarono cauti il confine del villaggio, in allerta a causa delle urla che provenivano dalla via principale. Tra le case di legno scuro videro una folla di uomini e donne che brandivano forconi, asce e falci contro un nemico a loro invisibile. Richard si fece largo tra la folla, vide così che tre uomini grossi come tori accerchiavano una figura in abiti scuri che stava in piedi tra cinque cadaveri.

La folla iniziò a gridare in coro.

“Assassina!”

Kahlan lo raggiunse e con un cenno di intesa si fecero avanti, spinsero via i tre giganti e cercarono di sovrastare le urla della folla.

“Chi diavolo siete voi due?” domandò una voce roca e profonda alle loro spalle. Si voltarono e videro un uomo sulla cinquantina farsi avanti brandendo un’accetta.

“E’ lei il capo di questo villaggio? Cosa sta succedendo?”

“Quella creatura maligna deve essere uccisa, è un mostro! L’abbiamo difesa per anni e ora ci ripaga così, attirando l’attenzione della guardie di Darken Rahl su di noi!”

Richard e Kahlan osservarono la figura che poco prima non erano riusciti a distinguere, una giovane donna con il volto serio li fissava da dietro i capelli scuri e spettinati, era avvolta in un mantello troppo grande per lei che le lasciava scoperto solo il viso. Fece per avvicinarsi, ma due energumeni la afferrarono per le braccia e la trattennero mentre il terzo estraeva un lungo pugnale e glielo puntava alla gola. Il Cercatore scattò in avanti e colpì uno dei tre alla nuca con l’elsa della spada, l’adrenalina iniziò a scorrergli nelle vene. Scartò di lato ed evitò un enorme pugno dell’altro uomo che lasciò cadere a terra la ragazza, lo colpì al ginocchio con un calcio, lo spinse a terra e gli puntò la lama alla gola. Kahlan nel frattempo aveva ingaggiato battaglia con il terzo uomo, lo aveva ferito ad entrambe le gambe, gli afferrò il collo e strinse. Una scossa partì dal suo petto e le attraversò il braccio teso e la mano, gli occhi dell’uomo divennero neri come la pece, poi si schiarirono. “Mia Depositaria…” sussurrò l’uomo, ormai Confessato.

Yores, il capo del villaggio li guardò sorpreso e spaventato, ma il suo sguardo si fece nuovamente duro nel momento in cui la ragazza gli si avvicinò.

“Yores, non ti ho chiesto io di darmi protezione, è stato tuo padre ad offrirmela dieci anni fa, quindi non darmi dell’ingrata! Non sono io ad aver chiamato qui le guardie di Rahl, qualcuno deve aver detto loro di venire a cercare da queste parti, magari qualcuno a cui piace guadagnare soldi facili, qualcuno di corrotto, qualcuno come te!” La ragazzina sputò ai suoi piedi.

“Non preoccuparti me ne vado, non metterò a rischio questa brava gente, anche se tu meriteresti solo di fare la stessa fine di quei cinque!” La ragazza si voltò e si allontanò decisa tra la folla in direzione della porta del villaggio. La Depositaria notò che la mano destra le tremava in modo evidente, camminava veloce e inclinava  a scatti la testa.

“Jaened Kinsey, che gli spiriti maligni che porti nel cuore possano divorarti!” gridò Yores alla sua volta.

Richard e Kahlan si guardarono e la seguirono in fretta, era la persona che cercavano e il fatto che le guardie di Rahl fossero già arrivati a lei li preoccupò.

Zed si aggiunse a loro, mentre si addentravano nuovamente nella foresta.

“Dobbiamo stare molto attenti, potrebbero esserci altri uomini di Rahl nelle vicinanze. Dobbiamo raggiungerla in fretta prima che si cacci nei guai.” Disse il mago.

“Possibile che sia stata lei ad uccidere quegli uomini?” Domandò Kahlan.

“Non ha negato, le accuse di Yores erano dirette avrebbe potuto smentire, evidentemente è più pericolosa di quanto pensassimo.” Rispose Richard accelerando il passo.

Continuarono a camminare, l’avevano persa di vista e pochi metri più avanti le tracce si interrompevano. Si fermarono e si guardarono attorno cercando segni del suo passaggio, ma non trovarono nulla, ascoltarono con attenzione e non udirono nulla.

“Non può essere sparita!” Ringhiò Richard con un moto di stizza.

  
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