Lily
continuò a fogliare l’enorme e polveroso libro di
pozioni,
beandosi della sala silenziosa.
Il fruscio della carta che scivolava tra le sue dita bianche, era
l’unico rumore che poteva distrarla in quel momento: nella
sua mente c’erano
solo parole, formule, ricette, nomi di piante, animali e minerali; era
estranea
a tutto quello che succedeva al di fuori di quel libro, e di quella
stupida
materia.
Non si trattené però nel sospirare amareggiata,
quando capì che il
suo intenso studio portava solo da una parte: nella completa ignoranza
di ciò
che leggeva.
Neppure quando la sedia di fronte a se cigolò e
strusciò sul
pavimento antico, alzò lo sguardo per vedere chi, con molta
furbizia, si era
seduto proprio avanti a lei.
“Ciao” sibilò una voce maschile.
Appena ne riconobbe il tono di voce però, Lily
sembrò
innervosirsi. “Che ci fai qui?” chiese, trattenendo
un urlo di rabbia.
“La biblioteca è pubblica e…”
rispose Scorpius con voce
tranquilla, per niente infastidito dal comportamento di lei.
“Tu non sei mai entrato in una biblioteca, cerca un'altra
scusa”
l’interrupe la giovane Potter, annotando qualcosa sul
taccuino.
Scorpius cominciò a ridere, “ok, hai ragione
tu”.
“Allora, mi rispondi?” domandò.
“Beh… Pensavo che avresti, gentilmente gradito
ecco, delle
ripetizioni di Pozioni. Considerando che sei una frana nella
materia” disse
ironico il ragazzo.
Lily si strinse nelle spalle, “ non ho bisogno
d’aiuto. Grazie”,
era ben decisa a non far vedere l’attimo
d’esitazione.
“Ne sei proprio sicura?” chiese Scorpius incerto.
“Sicurissima e adesso vai” cercò di
cacciarlo via, ma
inutilmente. “ Non ho fretta”.
Lily sospirò, “ penso proprio di sì,
Rosie tra un po’ finirà Babbanologia,
se non ti vede lì ad aspettarla si
arrabbierà”.
Scorpius la guardò per un attimo e poi fece come lei
l’ordinò, “se cambi idea...”
“Ciao, Scorpius”
e ritornò al suo libro.
Solo ore dopo capì che l’aiuto del Serpeverde
sarebbe stata la sua
ancora di salvataggio per passare i G.U.F.O.
Purtroppo lo capì quando si rese
conto che lei e Pozioni, erano due cose distinte e separate.
“Non
dirmi che hai cambiato idea!” esclamò
Scorpius.
“Okay, non te lo dico” rispose Lily.
“Stupida”.
“Ah! La stupida sarei io?!”
“Smettila di agitarti” cominciò a ridere
lui.
“Tu…io ti-"
“Ci
vediamo domani Potter”
“Ehi, aspetta! Dimmi almeno dove!” gli
urlò lei dietro le spalle.