Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: skeletron    12/06/2010    8 recensioni
Raccontando una storia diversa.. una storia che mi piace e piace! Secondo classificato ad un concorso indetto sul circuito dei forum,spero vi piaccia!! EdwardxBella in un contesto un pò diverso ma l'emozioni e i sentimenti.. quelli non cambiano!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ciao donzelleeee!!
Sono tornataaaa,come state? Spero tutto bene.. Bene allora,lasciatemi parlare di questa One-Shoot! Volevo farci una FF sopra sinceramente ma non sarebbe stata lo stesso. Perchè questa è nata per essere sola,l'essenza non sarebbe stata più la stessa... Nata per un contest indetto sul circuito ForumFree in un forum di cui io ora non ricordo il nome ma il nome riguardava il mio londinese(fucili puntati *me scappa*)!! XD
Oddio mi sembra passato così tanto tempo,non scrivo da mesi... Beh spero che vi piaccia,perchè a me piace! Mi aspetto tante recensioni daiii fatemi contentaaaa!!
EDWARD P.O.V
Nel 1901 sono venuto al mondo. Un mondo che consideravo perfetto,almeno nella mia epoca.
Nel 1918 ho scoperto che quel mondo non era poi così perfetto. Mi ammalai di spagnola, stavo per morire.
Poi mi sono ricreduto e ho capito che in quell’epoca di guerre c’era ancora qualcuno che parlava d’amore.
Carlisle Cullen, medico nell’ospedale in cui ero stato ricoverato mi ha salvato ma automaticamente mi ha condannato ad una vita di dolore e sacrifici. Sono diventato un vampiro. Sono un 17enne da almeno 90 anni. Prima pensavo che tutto questo fosse divertente. Essere immortali, non invecchiare mai… Ma poi ho capito di quanto sia futile e noiosa la mia non vita. Da qualche mese a questa parte però tutto è cambiato. La mia vita nel buio più totale ha preso fuoco, tutto è diventato più luminoso e questo lo devo a lei.
Isabella Swan.
<< Smettila di sognare >> disse Angela alla mia piccola dea, la quale le diede uno spintone. << Perché dovrei farlo? >> le chiese quest’ultima inarcando un sopracciglio << insomma,posso ancora permettermelo >> confessò facendogli una linguaccia. Sorrisi a quella buffa smorfia. Tre mesi fa,durante una mia battuta di caccia avevo sentito un profumo afrodisiaco, rievocava la fresia. Ne fui attratto come un pezzetto di ferro è attratto da una calamita. Con il mio passo felino l’avevo raggiunta e vicino al fiume la vidi..
Era stupenda, giocherellava con i fili d’erba mentre il suo cane scodinzolava in giro. I capelli castani avevano riflessi ramati quando i raggi solari,miei nemici,li toccavano. Occhi così intensi da far perdere anche una creatura come me, un vampiro. Non mi feci vedere,da segugio e creatura deplorevole me ne stavo acquattato a fissare i suoi movimento e ad ascoltare quel dolce suono che era la sua risata.
<< Non esiste B >> le ripete di nuovo la sua migliore amica.
Bella,così le piaceva farsi chiamare,si portò i capelli all’indietro. Quel movimento lasciò scoperto il suo collo e automaticamente la mia bocca si riempì di veleno. Non mi ero mai avvicinato,avevo paura di farle del male. Se solo l’avessi toccata con più forza il suo piccolo cranio si sarebbe rotto.
No,non potevo permetterlo. Così,me ne stavo a distanza di sicurezza e l’ammiravo.
<< Ciao ragazzi >> salutarono Bella ed Angela,e il gruppetto di ragazzi si aprirono in un sorriso quando le videro.
Quella sera si erano diretti in un bar di Port Angeles,io naturalmente da abile cacciatore l’avevo seguita. Entrai nel bar dopo di loro e mi andai a sedere al bancone dove la barista mi rivolse un sorriso offrendomi un alcolico che accettai volentieri.
La serata passò svelta,per mia fortuna!
Isabella salì in macchina con un certo Mike e io la seguì sempre nascosto tra gli alberi. La mia forza aumentava ogni volta che quel vile di Mike pensasse alle gambe di Isabella o alle sue labbra.
Scese dalla macchina ed entrò in casa. Per la sfortuna di Mike non gli aveva rivolto nemmeno uno sguardo e per sua fortuna io non avevo deciso di ucciderlo.
Stavo sviluppando una sorte di ossessione per quella ragazza e di certo non mi aiutava il fatto che non riuscissi a leggerle nella mente. Mi mandava in bestia non riuscire a capire a cosa stesse pensando quando il suo sguardo si perdeva nel vuoto o quando qualcuno gli proponeva di uscire e lei rifiutava con un “no” secco.
Anche se non riuscivo a capire quei suoi rifiuti,che fosse legata già a qualcuno?
No,impossibile! Me ne sarei accorto…
Mi arrampicai sull’albero di fronte alla sua finestra e la osservai legarsi i capelli. Spense la luce e si infilò sotto le coperte. Si rigirò varie volte e quando il suo viso si trovò rivoltò verso la finestra mi spaventai. I nostri occhi si incontrarono,si alzò e l’aprì scrutando il buio. Io mi nascosi meglio tra i rami e la vidi scuotere la testa.
<< Che deficiente >> mormorò a se stessa mentre la richiudeva e tornava al suo letto. Chiuse gli occhi e il suo respiro divenne regolare.
L’osservai dormire tutta la notte,non osai entrare il suo odore per me era ancora troppo forte.
Venuta l’alba me ne andai tornando a casa.
Un biglietto era attaccato alla porta: “So che tornerai. Alice
La mia sorellina pasticciona era una veggente e sapeva bene il motivo per cui rimanevo lì.
Venne l’alba,mi preparai nervosamente. Ero pronto per un'altra giornata da persecutore. Saltai dalla finestra e corsi per la foresta diretto a casa Swan.
Quando arrivai Bella stava salendo sul suo pick-up e si dirigeva a scuola,la seguì senza mai perderla d’occhio e assicurandomi che non facesse un incidente. Arrivammo nella scuola di Forks,Bella scese e nel parcheggio c’erano due autobus gialli su cui stavano salendo i ragazzi di quella scuola,Isabella corse porgendo l’autorizzazione al suo insegnante di Biologia e salì nell’autobus sedendosi accanto ad Angela che l’accorse con un sorriso.
Perlustrai le menti degli insegnanti,cercando di capire a cosa era dovuto tutto quel movimento.
Una gita nel bosco,ecco cosa dovevano fare. Bene,sarei riuscito a tenerla sotto controllo nel miglior modo possibile.
Seguì i due autobus per tutto il tragitto,mi fermai con loro quando si fermarono,dopo aver parcheggiato i ragazzi si riunirono in piccolo spiazzato e si divisero a gruppi. Isabella era capitata con la sua solita comitiva e questo la rese contenta.
Dove aver minuto i ragazzi di bussole e cartine i professori gli augurarono buona fortuna e si congedarono girando anche loro per la foresta.
Passavo in silenzio da un albero ad un altro,sembravo Tarzan e Isabella la mia Jane. Scesi quando i ragazzi si fermarono per un pausa e mi nascosi fra i cespugli alti.
<< Su riprendiamo >> annunciò un certo Kevin e tutti annuirono,mi spostai di qualche centimetro ma un piccolo raggio solare mi colse sul braccio lasciato scoperto dalla t-shirt e si illuminò. Lo tirai velocemente avanzando verso la foresta buia,ma un cuore che batteva forte mi fece bloccare e mi costrinse a voltarmi.
Era isabella… che mi guardava curiosa e con un sorriso.
<< Allora non sognavo.. >> sussurrò avanzando di qualche passo mentre eravamo nella mia piccola radura << eri tu… >> continuò avanzando ancora << fuori al super market,a scuola,nel bar,fuori la mia finestra… >> sorrise contenta. Mi senti all’improvviso in pace con il mondo,perché quel sorriso era rivolto a me << eri sempre tu… >> concluse mentre un raggio di sole toccò la mia pelle che si illuminò come tanti diamanti.
Isabella indietreggiò un po’ sorpresa e io abbassai lo sguardo pronto alla sua fuga ma invece non fu così. Sotto il mio sguardo abbassato spunto una mano pallida e un po’ tremolante che mi toccò il petto,il suo calore mi fece avere un brivido e il profumo del suo sangue fece riempire la mia bocca di veleno.
Chiusi gli occhi rilasciando un sospiro,riuscivo ad aver il controllo su di me.
Intanto sentivo la sua mano calda salire verso il collo,poi accarezzarmi la mascella fino agli occhi << Ti prego… >> mi implorò e io aprì gli occhi guardandola,le sue guance si colorarono di un intenso color porpora << adoro i tuoi occhi >> sussurrò sempre sorridendomi.
Poi qualcosa la fece scostare un po’ << che stupida,non mi sono presentata >> disse dandosi uno schiaffetto sulla fronte << io sono Bella Swan >> si presentò porgendomi la mano.
Sorrisi << Edward Cullen >> afferrai la sua mano con la forza pari a zero.
Il contatto tra le nostre mani generò una scintilla che ci fece rabbrividire entrambi e il suo sangue sembrava che cantasse per me…
Bella,tu sarai il mio inferno personale!
   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: skeletron