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Autore: Ely_11    13/06/2010    3 recensioni
Ecco un'altra dimostrazione della mia stupidità! Per caso ho trovato queste due pagine di diario oggi, dimenticate in un angolino della mia cartela di testo! Chiunque abbia voglia di leggere come sono andati due insignificanti giorni della mia vita, entri pure! A chi non gliene frega niente, invece, vada oltre!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  28/10/2009

Carissimo diario,                                                                                                                                                                                                                         10.03 sera 28/10/2009

oggi, come al solito, mi sono alzata alle sette e dieci. In realtà mi sono svegliata alle sette in punto perché quella scema di mia sorella aveva acceso la luce della nostra cameretta. Io mi chiedo: Ma perché non si mette in quella testolina piena di segatura che ci dormo anch’io in quella stanza? E che così mi sveglia prematuramente? Beh… probabilmente lo sa già, ma non gliene frega niente. E questo non fa che innervosirmi. Comunque, per fortuna manca poco a che mi diano una cameretta tutta mia, o meglio, danno la cameretta nuova a mia sorella e io mi tengo la camera di adesso. “è ovvio Elisa…- mi disse mia sorella due giorni fa – io che sono la più grande devo avere le cose nuove”. Ma perché poi? Perché sì. Questo è il classico girotondo della vita, i più grandi comandano e più piccoli obbediscono. La regola principale.

 Comunque, mi sono alzata alle sette e dieci, come abitudine. In un quarto d’ora ero già pronta per partire, come abitudine. Mi misi al computer, anche questo per abitudine, aspettando l’ora di andare. Avevo molta paura, perché oggi a scuola avevo la verifica di Storia e di Musica. Ieri ho impiegato la bellezza di tre ore solo per Storia, un’ora per musica e infine due ore per le altre materie scritte: Aritmetica (Con 11 esercizi ), Geometria (da finire un problema… che alla fine non mi è venuto) e Spagnolo ( da ricopiare cinque volte otto verbi). Ad un certo punto ero davvero confusa e dissi che il creatore dell’inno Italiano era Roberspierre. Pensa un po’. Alla fine, tutta tesa, mi addormentai alle 9.00, esausta. La mattinata passò in fretta. Alla prima ora avevo Inglese. Una cavolata, come sempre. Ma ecco che alla seconda ora c’era… (rullo di tamburi) Storia. La verifica era più complicata del previsto, ma suppongo di averla fatta abbastanza bene. Ci mettemmo due ore per finirla. Una cosa che mi diede fastidio, però, era vedere che la mia migliore amica stava guardando sul libro di Storia mentre il Prof L. non guardava. Non mi sembrava giusto. “ Eh, oh..” aveva commentato lei appena glielo feci notare. Ero favorevole a chi copiava per ragioni logiche, come: “Ieri ero dal dentista e mi ha rubato tre ore, perciò non ho studiato molto”, oppure “Mio nonno stava molto male”. Queste erano passabili, però non mi andava giù quando qualcuno cercava di fare il furbetto solo perché non aveva voglia di studiare. Lasciai perdere, anche perché non avevo voglia di litigare. Dopo ci fu Antologia, che mi ingombrava quasi tutta la cartella. Mi piaceva quella materia, o almeno, alcuni argomenti di Antologia, anche perché la cosa che più si fa è scrivere testi di tutti i generi. A me piace scrivere. Ma penso che l’avrai capito da solo. Mi ritengo anche abbastanza brava, ma il merito va' solo ai migliaia di libri letti e a tutte le volte che mi esercitavo. Sono sicurissima che chiunque della mia classe sarebbe in grado di scrivere testi come i miei, o anche di migliori. Questo mi rattrista un po’, però. È da quasi tutta la vita che cerco di trovare qualcosa in cui supero tutti, in cui sono la migliore. Non l’ho ancora trovato. Certo sono brava a scrivere, però ho visto molte persone scrivere anche meglio di me. Sono brava a disegnare, però non sono neanche la più brava della classe. Non so. Continuerò a provarci fino a che non ne verrà fuori qualcosa. Accidenti è tardissimo. Ora devo sintetizzare tutto. In pratica la prof di Spagnolo ha interrogato tutta la classe (me compresa) nei verbi al passato remoto. Io ho fatto un’interrogazione da 5, però, visto che la fortuna mi ha assistito, non mi ha chiesto il libretto. La verifica di Musica era elementare, molto semplice. Verso le 5.30 sono tornata a casa e, quando mia mamma ha saputo che la verifica di Storia l’avevo fatta “abbastanza bene”, mi sgridò dicendo che avrei dovuto studiare i giorni scorsi e non tutto all’ultimo minuto. Il problema era che io avevo studiato i giorni scorsi ma, avendo una memoria piena di olio, la Rivoluzione Francese mi si “scivolò” dalla mente, tornando quasi tutto da capo. Un altro problema era che, appena finita la ramanzina, io, scoppia. Già, a quanto pare tutta la tensione accumulata per le verifiche scoppiò in quel momento e, come al solito, litigai con mia mamma. Ma ora è già perdonata, anche se non ha nessuna colpa. Beh, ora devo proprio andare altrimenti domani non mi sveglia neanche il cannone. A proposito, mi devo ricordare le chiavi, mi raccomando… le chiavi… altrimenti domani devo aspettare fino alle tre fuori casa…ricordati….

Saluti. Elisa.                                                                                                                                                                                                                                              

 11:14

29/10/2009

 

Carissimo Diario, 8:43 29/10/2009

Ciao. Questo giorno posso dire che non è stato il migliore della mia vita.

Mi sono svegliata dieci minuti prima del solito, ma non era per colpa di mia sorella. Mia mamma faceva il mattino, all’ospedale, perciò sono dovuta andare a scuola a piedi, con il freddo che faceva (comunque mi sono ricordata delle chiavi). Anche a scuola non mi è andata da dio. Oggi c’era soltanto la verifica di Aritmetica e mi ero preparata abbastanza bene… beh, certo, non come Storia, però avevo una conoscenza abbastanza buona. Mi è sembrato che venisse tutto… perciò probabilmente ho sbagliato qualcosa. Amen.

La cosa peggiore della giornata, però, è stata quando ho detto al prof L. che mi ero confusa il libro “A Chiare Lettere C” con quello “D”. Mi ha messo la NOTA. La mia prima nota dell’anno già dopo un mese. Cominciamo bene. Lo so, dovrei fare la cartella di sera, però sono mezza imbambolata e non ci riesco. Pazienza. Una cosa che però non mi è andata proprio giù è che lui ci aveva detto che ci controllava gli appunti (perché dovevamo prenderli, ovvio), però alla fine dell’ora non ci ha controllato niente. E io come una scema che cercavo di scrivere molto ordinatamente e, al contempo, anche alla velocità della luce, per cosa poi? Per niente. Uh, che nervoso mi dà ancora.

Scusa ma mia sorella vuole il computer. Ci sentiamo più tardi… forse…

9:03

 

 

10:21

Ciao, finalmente sono tornata da te. Sai, il computer in realtà è di mia sorella, perciò ogni volta che lo reclama non posso negarglielo. Perfetto, però ora torniamo a noi.

Cosa dicevo? Ah, si. Beh, anche se non me li ha controllati non muore nessuno, è soltanto l’idea di aver fatto una faticaccia per niente. Beh, tanto ormai è passato. L’ora dopo è di Palestra. Ormai si avvicina il tempo della campestre perciò non facciamo altro che correre, correre e correre. Oggi però non correvamo in palestra, ma fuori. Già, fuori, con la temperatura bassa e un freddo micidiale.

Non è stato molto piacevole anche perché ero tra gli ultimi, però non mi importa granché di questo.

Altra cosa brutta: io ero convintissima che dovessi andare a casa da sola, cucinare da me, visto che la mamma tornava alle tre (questo era il motivo per qui mi servivano le chiavi). Invece, guarda un po’, mi sono ritrovata davanti… chi? Mio nonno!!! Non avevo proprio voglia di essere trattata come una bambina, però stare con loro implicava anche questo. Ogni volta che andavo da loro mi vedevano più come una bambina di 3 anni, anziché una ragazza di 13. Comunque ho chiamato mia mamma appena finito di mangiare e ho scoperto che lei non ne sapeva niente. Quindi l’unico che lo sapeva era Papà. Fino alle tre non ho fatto altro che dormire sul divano dei nonni (erano da parte di padre). Alla fine, mi madre mi è venuta a prendere, non appena uscita da lavoro. Ecco la mia salvatrice!

Non appena tornai a casa iniziai a fare i compiti. Per fortuna che avevo soltanto Arte, perché non avevo per nulla voglia di studiare! Piccola premessa: è vero, io sono abbastanza brava a disegnare, però non chiedetemi di colorare! In quello sono una frana! Persino un bambino della scuola materna è più bravo di me! E poi a me neanche piace! Purtroppo, però, mi toccava farlo. Sotto le note di “Qualcosa che non c'è” della mia omonima Elisa, iniziai a colorare con i pastelli ad olio la facciata di una chiesa qualunque. Lo so, è troppo interessante! Talmente tanto che ci impiegai quasi 2 ore per finirla! Che nervi!! Per fortuna che non c'era più nulla di compito, altrimenti mi sarei messa a sbattere la testa contro il muro! Avevo assoluto bisogno di relax e... quale miglior modo per rilassarsi se non leggere un libro? E poi non un libro qualunque, no. Stavo leggendo niente popò di meno che Twilight! Il mio libro preferito! Ok, ora però passiamo avanti, altrimenti scriverei tre pagine solo per quella mezzoretta di lettura...

Diciamo che, per il resto, la mia giornata è stata abbastanza tranquilla!

Opss, ora devo andare! È tardi e se non vado a nanna mio papà mi strozza!

Dai, consoliamoci... domani è l'ultimo giorno della settimana scolastica! Non vedo l'ora... anche se mi dovrò sorbire ben 2 ore di Arte! Brrr... non ci voglio neanche pensare!

Saluti! Elisa. 

11:13

 

   
 
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