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Autore: Nami    20/11/2003    0 recensioni
Shank il rosso giunge con i suoi uomini su un'isola dove incontrerà una misteriosa ragazza molto affascinante e dalle capacità fisiche straordinarie. Da che cosa saranno dovute? E inoltre per quale motivo Shank vuole ritrovarla? Più avanti si scoprirà che tra i due non c'è molta differenza di età e quindi qualcosa potrebbe anche scaturire..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 30: Gelosia


La locanda era molto ampia con parecchi tavoli. Probabilmente quel luogo era sempre pieno di gente.. ma del resto la ciurma di Shank era composta da molti uomini. Makino era dietro al bancone che armeggiava con i fornelli. Erano già pronti alcuni piatti, probabilmente aveva già iniziato a cucinarli in precedenza.
RUFY: Dai dai! Raccontami le tue avventure!
Esclamò il bambino senza lasciare la mano di Max, constringendola a sedersi davanti al bancone su uno degli sgabelli. Shank lasciò il mantello appeso all’attaccapanni che c’era vicino all’entrata e rimase per un po’ con le braccia conserte a osservare Max e Rufy insieme. Sapeva che il piccolo si sarebbe subito invaghito di le, del resto come lui amava la vita di mare, gli ricordava se stesso alla sua età.. e come lui era rimasto colpito da Max già dal primo incontro.
MAX: Si! E’ stato difficile naturalmente.. ma alla fine tutto è finito per il meglio!
Spiegò la ragazza.
RUFY: Wow!! Che bello! Avrei voluto vedere con i miei occhi! Sei fantastica!!!
Max non pensava che quel bambino fosse così pieno di energia e soprattutto non immaginava che alla sua età i pirati fossero un pensiero così fisso nella sua testa. Shank gli aveva detto che Rufy amava la pirateria ma lei di certo non pensava a quel modo. Gli piaceva moltissimo quel bambino.
SHANK: Ehi! Mi tagliate fuori?
Domandò ghignando il rosso sedendosi sullo sgabello accanto a Max. Quello era il suo posto fisso. Si metteva sempre lì, davanti al bancone, su quello sgabello a prendere in giro il piccolo Rufy. Solo che quel giorno c’era una differenza. Accanto a lui c’era un’altra persona, una ragazza.. e questo a Makino non piaceva, non le piaceva per niente. Era passato quasi un anno da quando Shank aveva lasciato il villaggio e desiderava tanto che arrivasse quel giorno, desiderava rivederlo, parlargli di nuovo.. e finalmente ce lo aveva davanti. I suoi occhi neri e dolce, le tre cicatrice che rigavano l’occhio destro e che a lei facevano impazzire, i suoi capelli rossi, la sua barbetta, la sua voce sensuale.. ma stavolta lui non aveva occhi per lei.. non la degnò nemmeno di uno sguardo né le rivolse più di un paio di parole. Ora c’era lei, e lui era diverso. Se prima era allegro ora era felice, come non lo era mai stato prima di quel momento. I suoi occhi brillavano quando parlava con lei, il suo sorriso era ancora più largo e aperto, era innamorato e purtroppo non di lei. Quella Max, non sapeva come ma lo aveva conquistato nel giro di poco tempo. Lei conosceva Shank da qualche anno ormai e più che essere sempre buona, gentile, preparandogli piatti prelibati, non riusciva a fare. Lo vide ridere come un bambino portando il braccio intorno alla spalla di Max. Anche lei sembrava felice con lui.. sperava solo che lo sapesse rendere davvero felice.. senza farlo soffrire.. Max avvertì una strana sensazione.. alzò lo sguardo e vide Makino immobile con un bicchiere in mano e uno straccio con il quale avrebbe dovuto lucidarlo ma non fece una mossa. Era troppo presa da Shank. Lo stava guardando impalata mentre lui e Rufy avevano preso a litigare come al solito con Max in mezzo ai due casinisti però era un po’ complicato per Rufy tirare calci all’amico.
La donna posò lo sguardo su Shank, poi di nuovo su Makino.. e comprese. Capì che ne era innamorata. Ecco. Si sentiva in colpa adesso. Chissà cosa quella ragazza pensava di lei.. probabilmente era già da un po’ che lui le piaceva.. e aspettava il momento giusto per rivederlo e magari per confessargli il suo amore.. ma c’era lei di mezzo.. lei che aveva conosciuto Shank solo qualche mese prima.. era invece riuscita ad averlo. Aveva un gran voglia di prendersi a padellate. Aveva sempre quella sensazione, ogni volta che era di mezzo in qualcosa.. in quel momento poi.. immaginava che Makino volesse incenerirla solo guardandola. Chissà come si sentiva prima di vederla.. doveva essere al settimo cielo quando la voce dei suoi amici ha gridato avvisandola del suo arrivo.. era felice.. e adesso.. Max aveva guastato la sua felicità.. non osava immaginare i sentimenti provati da Makino nel momento in cui ha sentito da Shank quella frase..
“Lei è la mia ragazza!”
Aveva detto davanti ai suoi occhi. Sicuramente in quell’attimo il mondo doveva esserle caduto addosso spegnendo tutti i suoi sogni e le sue speranze che aveva verso l’uomo della sua vita e che ora faceva parte di quella di Max. Ma di sicuro non poteva lasciarlo andare.. no, questa volta non poteva mollare solo per il suo senso di colpa.. amava Shank, anche troppo forse.. da quando lui la prese con sé sentiva di essere al sicuro e protetta, per la prima volta in vita sua.. almeno Makino aveva degli amici.. lei non aveva nessuno, solo Chris forse.. che non vedeva da tredici anni.. credeva di essere stata abbandonata da tutti finchè non le arrivò una bella taglia sulla testa e quella fu la goccia che stava per far traboccare il vaso. Ed ecco che proprio in quel momento arrivò lui. Il suo Shank. L’uomo che si era preso cura di lei sin dal primo giorno, l’uomo di cui si era perdutamente innamorata, l’uomo con cui aveva fatto l’amore, l’uomo con cui stava vivendo una storia o meglio una vita.
“Mi dispiace Makino!”
Pensò.
“Davvero! Ma io non te lo lascio! E’ mio!”
E sapeva che aveva ragione. Sapeva che in ogni caso Makino ne sarebbe uscita sconfitta su tutta la linea.
SHANK: Allora Makino! Che mi racconti?
Ecco. Finalmente le aveva parlato. Finalmente la stava guardando negli occhi. Ma sebbene in un’altra situazione quel gesto la avrebbe riempita di gioia, in quel momento desiderava che lui non le parlasse.
MAKINO: Beh, niente direi!
Sorrise debolmente, poi riprese la pulitura del bicchiere. SHANK: Sul serio? Dai, non mi dirai che non hai ancora incontrato qualcuno diinteressante con tutta la gente che viene qui ogni giorno! Come sei messa a ragazzi?
Subito a quella domanda Makino fece cadere il bicchiere rompendolo in mille pezzi mentre Max, instintivamente gli diede una gomitata sul braccio.
SHANK: Beh? Che ho detto?
MAKINO: Accidenti, che disastro!
Si chinò a raccogliere i frammenti di vetro sparendo sotto al bancone.
SHANK: Perché quella gomitata?
Chiese a Max perplesso.
MAX: Beh perché..perché sono domande imbarazzanti da fare non lo sai?
Mentì spudoratamente lei per cavarsi di impiccio. In realtà sapeva che Makino si sarebbe potuta sentire male, il fatto che avesse lasciato cadere il bicchiere ne era la prova.
SHANK: Davvero? Cavolo! Scusa Makino! Non pensavo..
Si sentì mortificato lui.
MAKINO: Ma no figurati!
Si udì la sua risposta da dietro al bancone.
Anche Max aveva sofferto per amore e proprio per Shank, l’unico ragazzzo che avesse mai amato. Quando avevano litigato si era sentita morire.. per non prlare di quando le aveva chiesto di andarsene.. li si era sentita a pezzi pensando che lui non la volesse, che non tenesse per nulla a lei.. che non l’amasse. Ma poi aveva capito che in realtà aveva agito così solo per gelosia e quindi proprio per amore.. ma probabilmente vedere l’uomo amato da tempo dopo quasi un anno e scoprire che si è trovato una ragazza doveva causare ancora più dolore.. e se doveva essere sinceral’idea di sperimentare una simile esperienza la faceva rabbrividire. Ora stava con Shank e viveva con lui. Tra loro le cose sarebbero solo migliorate.
  
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