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Autore: PolvereDiLuna    14/06/2010    2 recensioni
E se Harry Potter avesse avuto una gemella, Jennifer? E se Draco fosse stato innamorato della "Piccola Potter" e avessero avuto una storia prima che lui diventasse un Mangiamorte? Come si sarebbe comportato una volta venuto a sapere che lei e i suoi amici erano stati catturati in casa sua?
Genere: Triste, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco a capire cos’è tutto questo trambusto, così decido di scendere in salone per vedere cosa sta succedendo. Vedo mio padre entrare poco prima di me e chiedere cosa sta succedendo. Anche lui deve averci capito poco.

<< Dicono che hanno preso i Potter >>

Il mio cuore inizia a battere più velocemente, mentre i muscoli si bloccano di colpo proprio mentre sono sull’ultimo gradino.

<< Draco vieni qui >>

Cerco di riprendere un po’ del contegno che avevo prima ed entro in salone. Magari, presi dalla foga di catturare Harry e Jennifer Potter,avevano scambiato altri 2 ragazzi per loro.

Spero con tutto il cuore che le cose siano andate così.

Uno di quelli che avevano catturato quei ragazzi, che sono 5 più un folletto, gira il gruppo di prigionieri cercando di mettere sotto la luce quelli che dovevano essere Jen e Harry Potter. Le loro facce sono gonfie e leggermente deformate. Irriconoscibili a un primo sguardo anche per chi li ha visti ogni giorno per 6 anni.

<> mi chiede impaziente quello che li aveva girati per farmeli vedere meglio.

Ho paura ad avvicinarmi troppo. Ho paura di capire che sono veramente loro. In che guaio ti sei andata a cacciare, Jay?!

<< Allora, Draco, sono loro? >> mi chiede ansioso mio padre.

<< Io non... io non sono sicuro >> rispondo, mantenendomi a una certa distanza da Harry Potter.

<< Ma osservalo bene, dai! Avvicinati! >>

<< Draco, se saremo noi a consegnare... >>

Ormai non li sento più. Jen è rimasta leggermente più nell’ombra, visto che in questo momento cercano di farmi riconoscere suo fratello. Ha la faccia gonfia, e non le si vede tanto bene la cicatrice, ma i suoi occhi... quelli li riconoscerei ovunque. Sono gli stessi occhi che mi mancavano tanto a Hogwarts, quelli che continuo a sognare tutte le notti.

<< C’è qualcosa lì >> sussurra mio padre. Mi giro verso di lui e vedo che sta guardando Jen. Il panico mi assale. << Potrebbe essere la cicatrice, molto tirata... Draco, vieni qui, guarda bene! Che cosa ne dici? >>

Pur non volendo, sono costretto ad avvicinarmi a lei. Non mi guarda negli occhi, e posso ben capire perché. In questo momento vorrei abbracciarla e dirle che andrà tutto bene, che non deve avere paura. Che la proteggerò a ogni costo. Ma non so nemmeno io come andrà a finire questa storia.

<< Non so >> dico cercando di sembrare il più naturale possibile, per poi allontanarmi da lei e andare vicino al camino insieme a mia madre.

Purtroppo ci sono anche la Granger e Weasley con loro. Non ci metteranno molto a riconoscerli. Le loro foto sono ovunque.

<< E la nata Babbana, allora? >> chiede sempre quello che li ha catturati, girando il gruppo in modo che ad essere sotto le luci sia la Granger.

<< Un momento >> dice mia madre << Si... si, era da Madama McClan con Potter! Ho visto la sua foto sul Profeta! Guarda, Draco, non è quella Granger? >>

<< Io... forse... si >>

Ormai non posso più negare. Quei due sono fin troppo riconoscibili.

<< Ma allora quello è il ragazzo Weasley >> grida mio padre, posizionandosi di fronte a lui.

Sapevo che ormai era solo questione di tempo. Mi giro di spalle a loro. Sei in un gran casino, Jen. E io non posso farci molto.

<< Sono loro, gli amici dei Potter... Draco, guardalo, non è il figlio di Arthur Weasley, com’è che si chima...? >>

<< Si. Può darsi >> dico continuando a dare le spalle ai prigionieri.

<< Cosa c’è? Che cos’è successo, Cissy? >>

Dannazione, è Bellatrix! Ora si che sono nei guai.



Bellatrix sta torturando la Granger.

Non ce la faccio a guardare, così mi allontano dal salone. Continuo a sentire comunque le urla della Granger e quelle di Weasley dal sotterraneo. Tutti a scuola sapevamo che quei due erano più che amici,  e sentire le urla della ragazza di sicuro deve essere straziante per lui. Non oso immaginare come mi sentirei io se quella pazza di Bellatrix avesse voluto torturare Jen.

<< Povera signorina Granger. Dobby vorrebbe tanto fare qualcosa per lei >>

Alzo la testa e vedo Dobby che parla tra sé e sé in un angolo. Mio padre l’aveva fatto tornare al nostro servizio. E improvvisamente mi viene un’idea.

<< Dobby! >>

Lo vedo saltare sul posto, per poi avvicinarsi timoroso a me.

<< Padron Draco deve scusare Dobby. Dobby non voleva dire quelle cose e... >>

<< Non mi interessa, Dobby. Ho un compito per te >>

<< Tutto quello che lei ordinerà, Dobby lo farà >> dice lui, con un po’ di timore, forse, per quello che gli chiederò.

<< Nel sotterraneo hanno rinchiuso i Potter e i loro amici. Tu devi andare lì e portarli in salvo >>

Lo sguardo dell’elfo si illumina improvvisamente <>

<< Si, Dobby. Vai lì e trova un modo per portarli via da qui >>

Torno in salone.

Stanno ancora torturando la Granger per cercare di scoprire da dove hanno preso la spada di Grifondoro.

<< Una copia? Ah, questa è buona >> strilla Bellatrix.

<< Ma possiamo scoprirlo facilmente. Draco, va’ a prendere il folletto, lui saprà dirci se la spada è vera o no! >>

Sospiro rassegnato. Devo scendere nel sotterraneo. Spero solo che Dobby faccia bene il suo lavoro.

Lentamente scendo scale e mi fermo davanti alla porta.

<< State indietro. Mettetevi in fila contro il muro in fondo. E state fermi, o vi uccido! >>

Non va bene per niente. Neanche la mia voce riesce ad essere ferma. Devi calmarmi.
Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo prima di entrare. Sono tutti li come gli avevo ordinato. Il mio sguardo si fissa un attimo di troppo su Jen, facendomi vacillare. No! Non posso cedere proprio ora. In fondo Dobby arriverà presto a salvarli e lei sarà al sicuro, finalmente. Devo continuare a fare il mio gioco fino in fondo.

<< Avanti, folletto, vieni >>

Mentre sto per uscire da lì, sento due mani che afferrano la mia. Ti prego, fa che non sia lei!

Mi giro lentamente e me la ritrovo davanti. Ormai la fattura che devono averle lanciato per evitare che venisse riconosciuta deve aver perso la sua efficacia, perché la vedo bella proprio come la ricordavo.

<< Draco... >>

<< Laciami, Jennifer >> cerco di sembrare più freddo possibile, ma con te ormai non ci riesco più piccola mia.

Non mi da retta, come al solito. La mia piccola testarda.

<< Facci uscire di qui, Draco >> mi chiede, quasi supplicandomi.

<< Non posso >>

<< Non puoi o non vuoi, Malfoy? >> mi sputa addosso Potter.

Voglio con tutto me stesso che tua sorella si salvi, idiota!

<< Ora non posso. Ma voi dovete rimanere chiusi qui dentro >>

<< Certo! E magari anche ammazzarci a vicenda, così risparmiamo un po’ di rogne ai tuoi amici Mangiamorte, vero Malfoy? >>

<< Smettila, Harry >> gli dice Jen.

<< Hai ancora il coraggio di difenderlo? Ormai è dalla loro parte, Jen. Anche lui ti vuole morta, adesso >>

<< Jen >> la chiamo io subito dopo. Lei si gira immediatamente verso di me << Ascolta, Jay. Dovete rimanere qui dentro >>

<< Ma... >> prova a replicare lei.

<< Dovete rimanere qui, Jay. Andrà tutto bene, te lo prometto, ma non dovete muovervi da qui >>

<< Jen... >> prova a farla ragionare ancora suo fratello.

Io le prendo il viso tra le mani << Ti fidi ancora di me, Jay? >>

Non risponde, ma fa un passo indietro per permettermi di chiudere la porta.

Torno di sopra con il Folletto e lo lascio ai miei genitori.

Non voglio più stare in mezzo a loro, così me ne torno in camera mia. Anche da qui riesco a sentire il trambusto che stanno facendo di sotto. Dobby deve aver fatto appieno il suo lavoro. Chiudo gli occhi. Spero solo che non si metta più in un altro guaio come questo.

A un tratto sento un crac. Mi giro di scatto e la vedo in piedi di fronte al mio letto insieme a Dobby.

<< Che diavolo ci fai ancora qui, Jay? >> le chiedo raggiungendola.

<< Ho chiesto a Dobby di portarmi da te. Volevo ringraziarti per quello che hai fatto per noi >>

<< Io non ho fatto proprio niente >>

<< Mi sei mancato >> sussurra piangendo, per poi abbracciarmi.

Io la stringo forte a me, consapevole che questa sarà l’ultima volta che potremmo essere così vicini. E’ troppo pericoloso adesso stare insieme, e lo sa anche lei. Io ormai sono un Mangiamorte, anche se contro la mia volontà. E se un giorno questa guerra dovesse finire, lei non potrebbe mai essere serena con me.

<< Ti amerò per sempre, Jay >>

<< Sembra quasi un addio >> mi dice sorridendo triste.

<< Deve esserlo, Jay. Con me saresti sempre in pericolo, lo sai >>

<< E se ti dicessi che non mi importa? >>

<< Ti risponderei che a me invece importa, eccome. E se tenerti lontana da me significa rendere la tua vita migliore, preferisco lasciarti andare, anche se questo vuol dire che soffrirò la tua mancanza >>

<< Coma potrà la mia vita essere migliore senza di te? >>

Le accarezzo una guancia, e lei chiude gli occhi. << Magari ora ti sembrerà strano, ma col tempo ti ci abituerai, vedrai >>

Scuote la testa << Non mi ci abituerò mai >>

Mi avvicino al suo viso e sfioro leggermente le sue labbra. Merlino, se mi mancherà.

<< Devi andare ora, Jay. Se ti trovano qui è la fine. Portala al sicuro, Dobby >>

L’Elfo prende per mano Jennifer e insieme scompaiono.

Addio, amore mio.

  
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