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Autore: Flaminia_Kennedy    14/06/2010    3 recensioni
Akuroku ad ambientazione AU.
Il giovane Roxas soffre di un tumore al cervello che lo obbliga ad una vita di dolori e sacrifici, mentre il ragazzo si appassiona sempre di più al mondo dell'Esoterismo e degli spiriti.
Un misterioso ragazzo dai capelli color fuoco lo visita nei suoi sogni, mentre qualcosa poco a poco impregnerà la casa del biondino di rabbia e violenza fino a che...
Sono accetti suggerimenti per la trama e ovviamente commenti costruttivi ^^ Enjoy!
Genere: Romantico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Axel, Roxas
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Amare la morte'
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La testa mi faceva male, come ogni volta che un rumore riusciva a superare la barriera che creavo con le cuffie del mio Ipod spento.

Per quanto me le spremessi nelle orecchie qualche fischio o qualche suono sgradito arrivava sempre dall’esterno per mangiarmi quella cosa marcescente che avevo dentro la testa.

Erano passati alcuni mesi da quando i dottori mi avevano diagnosticato un tumore inguaribile al cervello, da quando a scuola ero caduto dal banco svenuto senza che nessuno si accorgesse che stavo guardando il vuoto da almeno un quarto d’ora.

Da quando avevo iniziato a vedere persone morte che mi guardavano con i loro occhi spenti, mi ero sentito diverso molto più di prima.

Mi sedetti sul letto con i tre regali che il giorno del mio compleanno mi aveva concesso, avevo ufficialmente diciassette anni da almeno un paio di ore e soffrivo nel risentire la frase che il dottor Vexen mi aveva detto «Mi dispiace figliolo, ma non arriverai mai alla maturità».

Mia madre aveva detto che era stato meschino a dirmi quelle cose, ma dopotutto non erano la verità? Era meglio vivere un anno, sprecare un anno, perché gli altri mi dicevano che forse durante il corso della malattia si poteva trovare una cura?

No, era meglio sapere tutto e subito, in modo da prepararsi.

Con un sospiro guardai il primo regalo che avrei voluto scartare: proveniva da mio fratello maggiore Cloud e dalla sua fidanzata Aeris.

Mio fratello era sempre in viaggio per il lavoro che faceva -lavoro che io ancora non avevo capito cosa fosse- ma era riuscito a spedirmi quello che desideravo da una vita.

La carta da imballaggio mostrò una confezione di tarocchi originali, provenienti dalla Romania e con le figure dipinte a mano. All’interno c’era persino la descrizione su come utilizzarli e io sorrisi amaramente.

Se mi fossi appassionato prima a quel genere di cose, sarei riuscito a prevedere la mia morte e magari mi sarei potuto suicidare, dando la colpa alla solitudine che provavo.

Posai il pacchetto sul comodino, promettendomi di utilizzarle dopo per spiare nel futuro delle persone che mi stavano attorno, e mi dedicai al secondo regalo.

Stando bene attento a non fare troppo rumore con la carta guardai il miglior libro sugli spiriti venir fuori dalla propria pellicola trasparente, la copertina nera interrotta solo dal titolo scritto in bianco dai caratteri un po’ smangiati.

Avevo cercato per giorni l’ebook di quell’autore, senza riuscire a trovare nulla su internet o su Emule, e finalmente i miei genitori erano riusciti a trovarlo in chissà quale libreria.

Era una guida alla chiamata degli spiriti attraverso rituali strani e tavole oujia, che mio cugino Sora aveva implementato nel suo regalo, l’ultimo che mi rimaneva da scartare.

Presi il libro e scesi nel salotto, mentre sentivo mia madre borbottare preoccupata a mio padre «grazie per il libro» dissi cercando di piegare le labbra in un sorriso, quando loro si accorsero della mia silenziosa presenza.

Mia madre mi abbracciò e quasi piansi di rabbia per la delicatezza che mise a fare quel gesto, come se fossi stato fatto di cristallo «lo volevi tanto, non credo ti possa fare male leggere un po’» aggiunse «sempre con quei videogiochi, non ti fanno bene» e io la guardai, gli occhi azzurri che incontravano quelli verdi di lei «infatti non ci gioco da un mese mamma» le ricordai e potei vedere la sofferenza attraversare il suo volto «bravo…tra poco preparo cena, se vuoi puoi restare in camera» aggiunse, asciugandosi velocemente una lacrima dal volto.

Note dell'autrice:
Bene, questo era un assaggino, sperando che piaccia.
Rettifico che non ci sono spoiler riguardo l'omonimo film Il Messaggero,
ma diciamo che ho preso spunto da quello per tirare fuori qualcosa di nuovo :)
Enjoy!

   
 
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