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Autore: Shainareth    15/06/2010    5 recensioni
[Gundam SEED - After Phase] Ma era davvero giusto chiedere il sacrificio di qualcuno nel vano tentativo di riparare ai tragici errori causati da uomini egoisti e avidi di potere?
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Athrun Zala, Cagalli Yula Athha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Alienarsi




Sentendo i propri piedi affondare nella sabbia scura, e aiutata anche dall’atmosfera nostalgica che il chiarore lunare creava tutt’intorno, cominciò a perdersi nei propri pensieri. Erano cambiate tante cose rispetto a due anni prima, e la loro vita e il loro mondo erano stati stravolti. Al punto che molti avevano addirittura deciso di trasferirsi lì sulla Terra, altri di morire per quella che ritenevano essere una giusta causa. Ma era davvero giusto chiedere il sacrificio di qualcuno nel vano tentativo di riparare ai tragici errori causati da uomini egoisti e avidi di potere? Aveva visto troppe uccisioni, aveva assistito a troppe tragedie, così da vicino che si ritrovò a guardarsi le mani, reputandole ancora sporche di sangue. Non si era mai pentita davvero di ciò che aveva fatto, perché tutte le volte che aveva premuto il grilletto lo aveva fatto perché costretta dalle circostanze: o loro o io.

   «Tutto bene?»

   Alzò gli occhi ambrati sul giovane che l’accompagnava, preoccupato per il suo inconsueto silenzio. Lasciò ricadere le braccia lungo i fianchi. «Sì, certo», lo rassicurò. «È che stavo pensando a Kira e a come è cambiato da quando l’ho conosciuto.»

   «Siamo cambiati tutti», le fece presente Athrun, proseguendo con lei verso l’elicottero con cui avevano raggiunto l’isolotto. «L’indole di ognuno di noi, però, resta immutata.»

   Cagalli non poté dargli torto, e tuttavia si permise di confessargli: «Eh, ma Kira fa impressione.» L’altro la fissò, perplesso e confuso. «Insomma, lo hai visto tu stesso, stasera: mentre io e Lacus giocavamo coi bambini, è uscito di casa, alienandosi peggio del solito. Non che io voglia dargli colpe, so bene quello che ha passato negli ultimi mesi. Che tutti noi abbiamo passato», precisò quasi d’istinto.

   Athrun sapeva bene cosa volesse dire la ragazza: Kira non era stato l’unico ad aver sofferto, dopotutto, eppure c’era chi aveva reagito in maniera diversa, apparendo più forte di lui. A cominciare proprio da loro due. «Forse è solo più sensibile di altri.»

   «Non lo metto in dubbio», sospirò la principessa, innervosendosi per la sabbia entratale nelle scarpe. Si chinò per sfilarle dai piedi. «Mi domando se gli faccia bene vivere qui.»

   «È stato lui a scegliere di rimanere con il Reverendo Malchio e sua madre», osservò l’ex-soldato di ZAFT, fermandosi ad aspettarla. «E mi pare giusto.» Già, perché, a differenza loro, Kira aveva ancora l’affetto di Caridad su cui contare, quella zia sua e di Cagalli che si era presa cura di lui sin da quando era stato messo al mondo.

   «E noi? Siamo degli estranei, forse?», s’impuntò la bionda. In realtà era convinta che suo fratello avesse tutto il diritto di decidere da solo, e in piena libertà, del proprio avvenire. Dopo tutto quello che aveva subito dalla vita, era il minimo che gli si potesse concedere. Athrun le sorrise intenerito, e lei arrossì. Quindi, reggendo le scarpe con indice e medio della mano destra, riprese a camminare. «Ad ogni modo, non mi riferivo a quello», volle puntualizzare.

   «Ah, no?», mormorò distrattamente il giovane, seguendola e spostando lo sguardo su uno dei relitti della Guerra del Bloody Valentine che si stagliava imponentemente vicino alla spiaggia. Come se volesse ricordare a tutti l’inutilità e la distruttività dell’odio.

   «Sinceramente, pensi che gli faccia bene rimanersene isolato qui, in mezzo a dei bambini urlanti, delle fastidiose e saltellanti pallette colorate, e una tizia che lo rintrona tutto il giorno a forza di canzoncine?»

   Preso del tutto in contropiede, Athrun si volse a fissarla sconvolto, arrestando di nuovo il passo. Un attimo dopo, però, iniziò a ridere; dapprima piano, poi sempre più forte.

   Stizzita da quella reazione, Cagalli corrucciò la fronte. «Guarda che sono seria!»

   «Lo so, lo so», si affrettò a dire lui, portandosi la punta delle dita sulle palpebre chiuse nel tentativo di calmarsi. «È proprio questo che mi diverte», sospirò infine, passandole un braccio attorno alla nuca per raggiungere l’elicottero insieme a lei. «Ma temo che se vivesse con noi, Kira se la passerebbe anche peggio.»

   «E perché?», non si capacitò la ragazza. In risposta ricevette soltanto un bacio sul capo.













Per la serie: a volte ritornano...
Ammettetelo, ve l'ho fatta di nuovo. Vi eravate convinti che fosse una shot seria, eh? <3
Grazie a chi legge e a chi commenta. E grazie soprattutto alle preghiere di Atlantislux e di Hinata_chan, che da mesi aspettavano ch'io tornassi a scrivere su questo fandom. <3
Shainareth





  
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