Uccisi
con algidi occhi
scoccai triste ora
di freddi rintocchi
a pallidi visi
... e dolce sembrava
l'altero potere
al grande assassino
che pił primavere
alieno levava
forte la mano
crudele il suo cuore
mieteva speranze
taceva il rumore
con sorriso insano...
La morte mi colse
con bieco sogghigno
conobbi l'Antico
di me pił maligno
che il riso mi tolse.
Note: poesia scritta a due menti e dieci dita {[le mie, alla tastiera (non siamo quadrumani) -.-] che charmositą le parentesi u.u N.d.Tawara}, da me, Tawara, e mio padre, il Cavalier Cionco. ^^" Appena appena ispirata al libro "Elric di Melnibonč" di Michael Moorcock. Le parti in corsivo sono una specie di "confessione" in prima persona, mentre i due versi centrali sono "raccontati".
Speriamo vi piaccia ^^ Commenti graditi u.u
Tawara & Cionco