~ 'Til human voices wake us
Nero.
È forse il nero l'ultima sfumatura di vita che gli occhi umani colgono, prima
di cadere nell'eterno nulla?
È forse quella l'essenza del passaggio oltre quest'esistenza - lo stesso nero
che ora ti cattura, inchiodando il tuo sguardo al viso del Demone, avvolgendoti
nella ragnatela che i fili dell'amore e dell'odio vanno tessendo?
Curiosità come questa a volte sono un tormento troppo forte da assopire, per un
essere immortale. E neppure tu sai cosa ti soddisferebbe di più, se entrambi
foste soggetti alla morte. Se lasciarti cadere - lasciarti colpire dal tuo
amato, concludere la tua vita per mano sua - e rivedere nell'ultimo frammento
di secondo a te concesso quell'assenza di colore che il Demone tanto ama... O
se lasciare che sia lui ad affogare nel nulla e vedere, per una volta,
un'emozione umana riflessa nei suoi occhi ardenti.
E godere dell'illusione che sia amore - quell'amore proibito che tanto ti
attrae - travestito da paura.
Ma nessuno di voi due è umano; e allora il duello continua, protraendosi per
minuti, forse giorni, forse settimane. Continua e continuerà, fino a quando
voci umane non vi sveglieranno. Perchè in fondo è solo un sogno in bilico tra
la vita e la morte.
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Premesso che non so neppure io bene cosa ho scritto, posso giustificarmi
dicendo che stamattina mi è balzata in testa la frase finale del poema di
Eliot, "The Love Song of J. Alfred Prufrock". La suddetta frase, che
avevo letto per caso mesi fa - e che è stata inserita nel testo leggermente
modificata: il "ci" è infatti diventato "vi" - é quindi
diventata il titolo della storia (anche se incompleta, perchè la citazione
completa sarebbe "'Til human voices wake us, and we drown").
Essendo io in piena ossessione da Kuroshitsuji, appena mi son ricordata la
frase, secondo qualche strano processo mentale, ho subito pensato a Seb e
Grell. <3
Non sono convintissima dell'IC di Grell in alcuni punti, ma pazienza.
Enjoy. ^^