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Autore: ElseW    16/06/2010    9 recensioni
"È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova"[Pascoli - Gelsomino notturno -]Contest -Dai Classici alle fanfiction- di Vogue91
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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-Nick Autore: ElseW
-Titolo: Crumpled
-Citazione: "È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova"
-Colore e clima: Viola - rugiada
-Personaggi principali: Lily Evans, Remus Lupin, James Potter
-Personaggi Secondari (ove presenti): Sirius Black
-Pairing: James/Lily – (accenno) Remus/Sirius
-Rating: Verde
-Avvertimenti: One-shot
-Trama: In un’epoca in cui la guerra divora tutto, ecco una giornata di agognata normalità.
-NdA (ove presenti): C’ho messo più tempo a trovare un titolo che mi convincesse, che a scrivere la ff. Avevo pensato di mettere < scodella > ma poi ho capito che sarebbe stato un pochino privo di senso, quindi mi sono buttata su < Crumpled > che sarebbe – Sgualcito – in inglese xD (merito del traduttore)
A parte questo, uhm … beh, NdA finite u.u
 
 
 

Crumpled

 
“Non credi sia il caso di mollare quella scodella? No, non fare gli occhi da cane bastonato, lo sai che non attacca. Remus ti ha proprio viziato… ” In risposta ottengo solo un frenetico scodinzolio, che aumenta a dismisura quando tento di scattare verso il muso del grosso cane nero che sta riempiendo il mio salotto di peli. “Sirius, accidenti, mi serve! Lasciala subito!” Ovviamente non mi ascolta. Non lo fa da umano, perché dovrebbe farlo da cane?
Mi passo una mano tra i capelli, esasperata. Dov’è James quando serve? Come gli è venuto in mente di lasciarmi da sola con questo selvaggio?
“Sirius, hai scelto la giornata sbagliata per scornarti con la sottoscritta, dammi quella maledettissima ciotola o giuro che tiro fuori la bacchetta!” finalmente ottengo una reazione positiva. La mia minaccia sembra innervosirlo perché smette di scodinzolare e drizza le orecchie, circospetto.
... ed è il momento che aspettavo.
Scatto sul grosso cane abbattendolo sul pavimento, ignorando le enormi zampe che si agitano e premono contro le mie gambe, il mio addome e la mia faccia, scostando la lunga coda pelosa e tirando con tutte le forze verso di me la scodella viola per le torte - la mia preferita tra l’altro!
Ed è in questa posizione contorta che ci trovano Remus e James, appena materializzatisi sul tappeto, esattamente dove io eSirius-cane-pulcioso ci stiamo rotolando in una pelosa variante di lotta libera.
Non mollando la presa mi volto verso di loro. “Amore, come – SIRIUS, MALEDETTA BESTIA! - com’è andata a – cagnaccio cattivo! – al lavoro?”
Grondo sarcasmo, ma le loro facce mi fanno capire che non hanno ascoltato una sola parola di quello che ho detto, troppo presi dallo spettacolo che io e Messer-io-non-ho-le-pulci-ma-solo-la-pelle-delicata stiamo dando gratuitamente.
Ovviamente mio marito non si azzarda ad allungare una mano per aiutare la sottoscritta.
Deve pensarci Remus. Come sempre, d’altronde. “Pads?” Sirius, continuando a tenere saldamente il bottino tra le fauci, volta la testa verso il suo compagno, guardandolo con occhi adoranti. “Lascia andare la ciotola.” E ovviamente il grosso cane… obbedisce.
Molla la presa e io, troppo sorpresa, rimango qualche altro secondo paralizzata in questa posizione ridicola, supina sul tappeto e con la scodella bavosa tra le mani. Mio marito decide che è il caso di intervenire.
Bravo James, che tempismo.
Si avvicina alla sottoscritta e tende una mano. “Tutto bene, Lils?”
Strabuzzo gli occhi mentre mi tiro su, quindi ripeto, dando un’intonazione che non lascia adito a dubbi riguardo alla sfuriata che ne seguirà, “Tutto bene?!” Nel frattempo Sirius ha preso d’assalto Remus. Benissimo, goditelo. “Ti sembra che stesse andando tutto bene? Quel - quel MENTECATTO mi ha fatto impazzire per l’intera giornata! Non ha fatto altro che spargere peli per tutta la casa, rifiutandosi di restare umano per non più di qualche minuto – impiegati per fare pipì, tra l’altro! – e rubacchiando oggetti per cui ho dovuto ingaggiare una lotta come quella a cui hai appena assistito per poterli riavere indietro, oltretutto sbavati e mordicchiati!” Prendo fiato. "Adesso chiedimelo di nuovo, James. Chiedimi se va tutto bene."
James mi lancia un sorriso disarmante – mi prendo qualche attimo per non aggredirlo. “Lo sai che Sir ama scherzare.”
Rem rotea gli occhi. Ha capito che era la frase sbagliata da dire, ma lui è Remus, quindi evito di sorprendermi. “Ama scherzare.” scuoto la testa, sconvolta. “Ok, siete due - tu e LUI siete… Remus, vieni in cucina per favore?”
Il biondino si libera con una facilità che non posso che invidiare della grossa bestia tenebrosa e mi segue, chiudendosi poi la porta alle spalle. Sbuffando mi appoggio contro il ripiano in granito rosso della mia cucina, scampata per miracolo alla furia pelosa di Sirius. “Va tutto bene?” chiede subito.
Abbasso lo sguardo. “Teoricamente sì.”
“E in pratica?” Taccio e lui interpreta giustamente il mio silenzio. “Mh… c’è qualcosa che non va?” Faccio spallucce, criptica. “Be', questo spiega tutto, le tue spalle hanno spiegato la situazione in modo eccellente.”
Rido e mi decido a riprendere il dono della parola, arrossendo pietosamente ad ogni sillaba. “Io e James stiamo… ecco, provando a - ad avere un bambino.”
Lui annuisce sorridendo. “È una notizia splendida!”
Rispondo al sorriso. “Lo so, lo so perfettamente, il problema è che ci stiamo provando già da un po’ di tempo ma non… “ La mia voce si spegne e i miei occhi si abbassano. Sento la sedia di Remus che si sposta e le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, costringendomi ad alzare il viso e incontrando gli occhi dolci e mielati del mio licantropo preferito. “Lily, tu e James siete sposati da poco più di un anno. Avete tutto il tempo del mondo per avere dei bambini, d’accordo? Solo perché dopo qualche tentativo non ci siete riusciti, non vuol dire che non ne avrete mai.”
Tento un sorriso “Lo so. Ma a volte sono così terrorizzata all’idea di non avere - di non riuscire a… “
Remus mi stringe contro il suo corpo smilzo. “Lily, devi solo avere pazienza. Lascia che accada. Non tenere più i conti del ciclo, lascia perdere ogni metodo per aumentare la fecondità – sì, ho visto il titolo del libro che hai lasciato sul tavolino del salotto – lascia semplicemente che le cose vadano come devono andare.”
Mi allontano, lasciando che i miei occhi vaghino per quel viso così provato, eppure così dolce e confortante. “Grazie Rem… “ Poi aggiungo, per rompere l’atmosfera di malinconia che si è andata a creare, “… ancora non capisco come abbia fatto quel demente di Sirius a conquistarti.”
Remus libera una risata divertita e torna a sedere, proprio mentre dal salotto risuona la voce del suddetto demente che grida qualcosa di simile a Cornuto, mi hai pestato la coda!  “Mi pongo spesso domande del genere, sì!” E ridiamo, lasciando che ogni preoccupazione scivoli via, come gocce di rugiada in bilico su una foglia.
 
La giornata è proseguita in maniera decisamente più serena, tra gli uggiolii di Sirius, i rimproveri di Remus e le risate di James, a cui ho vietato di trasformarsi: con quelle corna che si ritrova avrebbe raso al suolo il salotto!
Mentre lui sale al piano di sopra per aspettarmi a letto, io faccio il solito giro della casa, mettendo in ordine le ultime cose, spegnendo le luci e chiudendo le finestre, usando solo la bacchetta come fonte luminosa per raggiungere la camera. Ormai è diventata una tradizione, non riesco ad andare a dormire senza prima aver fatto questo piccolo giro di ricognizione. Mi serve: calma ogni ansia, rilassa la mia mente ed è anche un momento ottimo per riflettere con lucidità, in silenzio, godendo dei piccoli rumori notturni che rendono la nostra casa… la nostra casa. Sorrido, quando sento il bambino della villetta accanto piangere disperatamente; fa così quasi ogni notte.
[Bambino …]
Mi incammino verso la camera da letto, sorridendo quando vedo che James è già sotto le coperte, con gli occhi che scattano immediatamente verso di me e un sorriso gioioso stampato in viso. “Ehi.”
Sorrido a mia volta.  “Ehi.” Mi infilo rapidamente il pigiama - una maglietta di James - e mi intrufolo tra le coperte, inserendo poi i miei piedi - costantemente freddi - tra quelli del mio dolce maritino che ha smesso di opporsi a questo mio vizio da diversi anni. “Come mai Peter non è venuto oggi?” chiedo, giocherellando con le pieghe della canotta di James.
"Ha detto che aveva un impegno.” Risponde lui, atono.
“Mh… ” mugugno, un po’ perplessa. Scaccio il pensiero dalla mia testa e alzo il viso verso mio marito, lasciandogli un bacio sotto il mento. “Comunque, demenza a parte, voglio bene a Sirius. Spero che sia tu che lui lo sappiate.” Lo sento ridere, poi si volta verso di me.
[Dio, che occhi …]
“Lo sa perfettamente. Ti vuole bene anche lui, solo che non te lo dirà mai… è fatto così.”
Sorrido. “E tu? Mi vuoi bene?”
Ed ecco il famoso ghigno malandrino di James Potter, quello che a scuola indicava la genesi di un nuovo, geniale scherzo. “Che ne dici se ti mostro quanto ti voglio bene?”
Rido felice, senza più angosce o preoccupazioni. “Dico che potrebbe essere un’idea.” Ha ragione Remus. Lascerò che le cose vadano come devono andare.
“Signora Potter, mi meraviglio di lei, questa è la MIA maglietta! Credo che sarò costretto a togliergliela… !”
 
Le risate si trasformano in sospiri, mentre la notte avanza e la luna osserva dall’alto, spettatrice silenziosa di una notte che avrebbe segnato il destino di milioni di persone.
Le stelle si accendono, schiarendo le tenebre e ispirando musicisti, poeti e giovani innamorati; le luci nelle case si spengono, i bambini dormono da tempo… anche la natura tace, in questa notte di fine Ottobre, una notte in cui è meglio far silenzio: il futuro sta nascendo.
 
Infine, alla luna succedono i pallidi raggi di un sole autunnale, timidi, quasi imbarazzati all’idea di disturbare quelle due figure intrecciate tra le coperte stropicciate…
 
"È l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova"













NUOVE NOTE [13 Marzo 2012]
Storia revisionata! Come al solito, tra un mese mi farà di nuovo schifo, ma non importa.
Qui sotto potete leggere le vecchie note. :)
Besos*
- Moony


Spazio Autrice:
(salacadula – megicabula)
---
Esami-time @.@ manca pochissimo …
In un attimo di pausa, pubblico questa ff che ho scritto diverso tempo fa, per il contest -Dai Classici alle fan fiction- di Vogue91 **(andate a curiosare nel forum, ne sta indicendo di fantastici ç.ç e io non posso iscrivermi! Waaaaa! >.<)
Fatemi sapere che ne pensate!
Besos♥
 
P.S. Per Vogue91: nel caso dovessi leggerla xD come puoi vedere ho tolto molti puntini di sospensioneu.u rendendomi conto che in certi casi ce n’erano DAVVERO (ma davvero) troppi. °-°
Merci per la correzione ** (riguardo al dialogo con Remus, ho preferito non modificarlo, più che altro perché ho paura che appaia troppo evidente il -rattoppo- xD)
 
 
- Moony
   
 
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