16/06/2010
5 recensioniI CALL YOUR NAME
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A Shark Attack
Konoha era un piccolo paese sperduto fra le montagne, ma tuttavia molto conosciuto.
Una località con molti laghi, alberi e piante, creature fantastiche e magia.
Leggende antiche e magie proibite, entra anche tu nel mondo delle cinque grandi terre...
Erano le sette e mezza di sera ormai, il treno fece un rumore assordante segno che era arrivato a destinazione: Stazione di Konoha. Un piccolo paesino sperduto fra i monti. Presi la mia valigia e scesi dal treno, immobile. Menomale che era sera, non sarei riuscita a sopportare la luce e il caldo soffocante che c'era in quel periodo.
Mi guardai attorno e notai che c'erano molti ragazzi e ragazze, probabilmente lì per lo stesso motivo per cui lo ero io. Il collegge più importante delle cinque grandi terre: Konoha high school.
La stazione era piccola, dietro ad essa si vedevano solo alberi, montagne e prati.
Alla mia sinistra, dopo un piccolo tratto di cemento iniziava una stradina che continuava verso il bosco. I ragazzi andavano da quella parte così decisi di seguirli. Chi parlava, chi volava, tutti però andavano allo stesso passo. Non conoscevo nessuno, nell'aria c'era odore di vampiro, elfo, mezzosangue..c'erano molte delle razze che conoscevo e anche qualche odore nuovo.
Persa nei miei pensieri non mi accorsi che i due ragazzi prima di me si fermarono e andai a sbattere contro uno dei due. Mi portai una mano al naso "Ahio..." sussurrai.
Si girarono e mi guardarono perplessi. "Scusa..." poi sospirai e feci per indietreggiare ma mi chiesero "Sei un vampiro?" la domanda mi lasciò un pò sorpresa. "Sì.." dissi senza farmi sentire troppo. "Come ti chiami?" mi chiese l'altro. Non mi accorsi di avere ancora la mano al naso, me lo fece notare il mio interlocutore, che mi prese la mano e la abbassò. "Ti sei fatta male?" chiese.
Ok, i casi erano due: o ero io pazza o erano loro scemi. Uno si può fare male sbattendo contro una superficie morbida?
"No.." chinai la testa di lato, come mi era solito fare quando qualcosa non mi appareva chiaro.
"Mi chiamo Sakura Haruno" qualche attimo di silenzio "Voi?" chiesi.
"Io mi chiamo Naruto!" esclamò entusiasta il biondo e poi presentò anche l'amico. "E lui è Sasuke"
Sorrisi debolmente, in fin dei conti sembravano simpatici. "Smettila di urlare dobe" lo ammutolì il moro. Poi tutti e tre ci rimettemmo di nuovo in cammino. La stradina, larga non più di due metri era affollata e c'era un mormorio continuo. Dopo un pò di silenzio Naruto cercò di iniziare una conversazione ma l'amico, visibilmente infastidito, lo liquidò dicendogli che gli avrebbe fatto mangiare qualche tonnellata di insalata una volta arrivati. Stranamente il biondo si ammutolì all'istante senza più proferire parola: che ne fosse capace, il moro?
Di tanto in tanto facevo qualche domanda a Naruto, che ogni volta che apriva bocca sembrava in paradiso, probabilmente amava parlare e dall'aria stanca dell'amico, credo avesse parlato per tutto il viaggio. "Quanto manca ancora?" chiesi voltandomi verso Sasuke.
"Mh.." assentì poi gli occhi diventarono neri e rossi "Ancora qualche minuto..." disse e poi gli occhi tornarono normali. Il biondo mi si avvicinò e, forse capendo la mia perplessità, di sussurrò all'orecchio. "E' l'abilità innata del suo clan" poi si staccò e sorrise all'amico che aveva girato la testa verso di lui "Guarda che puoi dirlo anche ad alta voce..." disse al biondo.
"Davvero?!" esclamò stupito e prese fiato "Gente! Il qui pres-" gli arrivò un pugno in testa da parte di Sasuke "Controllati" Naruto brontolò qualcosa e poi sbadigliò rumorosamente.
"Teme ci vuole ancora molto?" chiese "No, dobe, siamo arrivati" rispose.
Menomale, ero appena arrivata e avevo già una specie di amici. Naruto di sicuro, mi considerava già così, forse Sasuke sarebbe stato più difficile. Tuttavia tenevano compagnia, ognuno in un modo diverso.
All'esclamazione di Sasuke alzai lo sguardo e girai la testa a destra e a sinistra.
Non vedevo la scuola, molto probabilmente era nascosta da qualche incantesimo. Chiusi gli occhi e cercai di individuare la struttura. Emanava una forte quantità di magia e non mi fu difficile capirlo, perchè sembrava ne fossi avvolta.
Riaprii gli occhi e seguii Sasuke e Naruto mentre si facevano spazio fra la folla. Finalmente eravamo davanti al cancello, ormai diventato visibile e lentamente le porte si aprirono.
Mi ritrovai, insieme a Naruto e a Sasuke dentro una sala enorme, con tappeti persiani, quadri incorniciati dall'oro, un lampadario fatto di cristalli al centro del soffitto, altissimo.
La scuola, da fuori era stile gotica mentre dall'interno diventava decorato e accogliente.
Mi persi nell'ammirare ogni singolo particolare: davanti a me una scala larga almeno tre metri che portava al piano superiore mentre ai lati del grande ingresso c'erano due balconi e dietro delle persone che consegnavano orario e chiavi per le stanze.
Sasuke mi prese per il polso destro e mi trascinò vicino ad uno di essi. "Se non prendi le chiavi dove vuoi dormire?" un ghigno gli si dipinse sul volto impassibile. Ero sicura di essere diventata di un colore molto acceso, tendente al rosso peperone.
Presi le chiavi e l'orario. "Che stanza sei?" mi urlò il biondino sbucato dalla marea di gente.
"Eh?!" mi spaventai "Ah sìsì" mi affrettai a guardare il numero scritto sulla chiave "stanza 7"
"Voi?" chiesi "Anche noi" decretò Sasuke. Sorrisi, c'erano una possibilità su un milione di finire insieme eppure il destino ci aveva fatti ritrovare.
Naruto si girò e iniziò a scrutare la folla, finalmente sembrò aver trovato ciò che cercava.
Camminò verso una ragazza dai capelli corvini, era di spalle. La prese per una mano a la trascinò davanti a me. Era arrossita al limite del possibile e guardava me e Naruto a scatti. Si vedeva benissimo che era nell'agitazione più totale e questo l'avevo capito io e anche un ragazzo, che prima era con lei. Le si avvicinò e la guardò severo, aveva gli stessi tratti della ragazza e gli stessi occhi, di un viola molto chiaro. "Sakura, lei è Hinata!" esclamò il biondino prendendola sotto braccetto. "P-p-p-piacere" balbettò. Le sorrisi, era terribilmente tenera!
"Sakura, dobe, dovremmo andare a mettere a posto le valigie" parlò Sasuke scrutandomi.
Perchè guardava me?
"Sì, su Naruto" mi affrettai a dire.
Così tutti e tre salimmo al piano superiore che si divideva in due corridoi. Entrambi identici, solo il numero inciso sulle porte dei dormitori cambiava.
Al muretto davanti a noi c'erano due fogli attaccati con delle puntine.
- <-- Dormitori 1-50 -
- Dormitori 51-100 --> -
"A sinistra" decretò Naruto. "Bravissimo, vedo che l'unico tuo neurone oggi voglia lavorare" Sasuke si beccò un'occhiata truce da Naruto, offeso ma ritrovò subito l'allegria vedendomi ridere. "Forse è meglio che ci sbrighiamo" dissi e mi girai tirandomi dietro un Sasuke impassibile e seguita a ruota da un biondino entusiasta per l'idea di avere una stanza.
Ora vi chiederete: Ma perchè questa qua inventa nuove storie ma non aggiorna le altre?
Risposta semplicissima: Ho avuto un calo emotivo di fantasia e perciò mi sono data per qualche giorno al Dark, Vampiri e Sangue. Ed il risultato è che voglio impegnarmi a scrivere una fic seria, con un finale decente ù.ù
Premetto che :
-la storia, anche se parla di vampiri e creature magiche sarà una AU
-non centra in alcun modo con quella sottospecie di film, che odio, chiamato Twilight (o tualaight)
-non mi piace scrivere in prima persona però spero di riuscire nell'impresa.
-anche se all'apparenza può avere tratti comici spiego fin da subito che sarà piena di tragedie, sangue e perchè no...ehm ò///ò cose un pò Hm mH (Capito vero?)
-La storia si incentrerà su Sakura e Sasuke (coppia che mi piace anche se preferisco la ItaSaku e il SasuNaru)
Dedico questa long-fic (speriamo...) a quella lì (indica Shark Attack) e anche se non la leggerai mai sappi che ti ammiro ç.ç *momento Rock Lee e Maestro Gai*
Ora finisco questa nota che a breve sarà più lunga del capitolo.
Baci bacioniii!! Vostra Pervì (recensite o non aggiorno è.é Buahahah)