Amore Impossibile
Rimani qui, scende la sera
sopra di noi, si poserà
e aspetteremo così, la primavera
solo se vuoi, ci troverà
Edgeworth camminava
felice per il corridoio del tribunale, in volto aveva dipinto un sorriso
piuttosto soddisfatto.
Ci era riuscito!
Ebbene si, dopo
diversi processi andati male era riuscito, finalmente, a sconfiggere Phoenix
Wright!
Aveva ottenuto un
verdetto di colpevolezza in meno di due ore e senza doversi nemmeno sforzare
più di tanto, gli quasi sembrato che l’avvocato difensore fosse troppo preso da
altro per riuscire ad argomentare una difesa ad un livello almeno decente.
Ora che ci pensava
aveva passato quasi tutto il tempo a fissarlo intervenendo solo se strettamente
necessario, era vero che entrambi sapevano che l’imputato era colpevole…ma
solitamente Wright tentava almeno di mediare una pena minore se l’omicidio non
era intenzionale..
Era tutto molto
strano, da quando c’era stato l’incidente della chitarra sembrava che il
corvino non volesse più avvicinarsi a lui, eppure l’aveva semplicemente
scoperto ad esercitarsi allo specchio con una chitarra classica, nulla di così
strano…
In fondo non era
neanche tanto male..
Non riusciva proprio
a capirlo delle volte, però doveva andare a fondo alla questione.
Phoenix gli mancava,
anche se non lo avrebbe mai ammesso davanti a lui, i suoi teneri modi di
tentare di attirare la sua attenzione l’avevano sempre fatto sentire speciale,
come se per qualcuno la sua presenza fosse indispensabile.
Si fermò guardandosi
intorno, la procura poteva aspettare..
Sarebbe tornato alla
base con qualche ora di ritardo, il tempo di cercare un certo avvocato
difensore che voleva a tutti i costi nascondersi da lui.
Non finì nemmeno di
realizzare il pensiero che dall’angolo alla su destra comparve Phoenix, i loro
sguardi si incrociarono e, in quegli occhi color pece, a Edgeworth sembrò di
vedere una tristezza immensa.
Phoenix distolse
subito lo sguardo aumentando il passo per riuscire così a seminare il
procuratore, ma Miles fu veloce e, afferrandolo per un braccio, lo bloccò:
- Wright!-
Esclamò incontrando
nuovamente lo sguardo del corvino, ora stupito ed al contempo imbarazzato.
Mi perdo dentro ai tuoi occhi
che sorridono, ma ora so
E' amore impossibile quello che mi chiedi
sentire cio' che tu sola senti
e vedere cio' che vedi
Il procuratore, solo
stringendo la mano dell’avvocato, ne poteva avvertire l’agitazione..
Gli lasciò il
braccio, ma gli restò vicino in modo tale da poterlo trattenere nuovamente se
avesse cercato di fuggire:
- So benissimo che
hai qualcosa, cosa ti è successo?-
Wright abbassò il
capo non volendo in alcun modo incontrare lo sguardo inquisitorio
dell’ex-compagno di classe che sospirò:
- Mi dispiace per la storia della chitarra, non
ho detto a nessuno che ti ho visto, tranquillo, era anche bravo…di cosa
dovresti vergognarti?-
Il corvino ancora una
volta non gli rispose, stufo del comportamento dell’avvocato Miles gli posò le
mani sulle spalle e, fissandolo quasi con rabbia esclamò:
- Parla!-
Phoenix assottigliò
gli occhi scostando da sé, quasi con violenza, il procuratore:
- Lasciami in pace! Cosa ti interessa?!-
- Mi interessa,
Wright, altrimenti non te lo chiederei..-
Phoenix si passò una
mano tra i capelli dando le spalle a Miles:
- Smettila di comportarti come se io contassi veramente
per te! Smettila di illudermi!-
Alle ultime parole
l’avvocato si voltò sbattendo al muro il procuratore, stupito per le parole
Edgeworth non reagì all’attacco del corvino lasciandosi premere contro il muro:
- I..illuderti?-
Miles non capiva, lui
era sempre stato sincero con Phoenix sia nelle parole che nelle azioni, perché
ora Phoenix sembrava credere il contrario?
- Wright, cosa intendi?-
Phoenix abbassò il capo,
alcune lacrime stavano scendendo dagli scuri occhi:
- Wright…Wright, non sai
quanto odio quando mi chiami così..-
Lasciò andare Edgeworth
che, vedendolo piangere, prese un fazzoletto dalla sua tasca asciugandogli gli
zigomi:
- Cos’hai? Non ti poso
aiutare se non me lo dici..-
Wright si morse con
leggera forza il labbro inferiore, Miles capiva benissimo che stava cercando di
raccogliere il coraggio per dirgli qualcosa di molto importante:
- Se non riesci a dirmelo
a parole, prova a farlo a gesti…-
Sorrise appena mentre
continuava al frase:
-…in fondo mi hai già
abituato a cose strane, come l’interrogatorio di un pappagallo..-
Phoenix non riuscì a
sorridere malgrado avesse compreso che l’intento del procuratore era quello di
farlo ridere, annuì e, senza dare il tempo all’altro di capire cosa stesse
accadendo, gli posò un casto bacio sulle labbra.
Quel gesto, era certo,
sarebbe valso più di mille parole.
Quando si staccò lesse
stupore negli occhi di Miles che, con la bocca mezza aperta, lo fissava, il
volto completamente rosso:
- T…ti amo Miles, ti
amo…-
Riuscì a balbettare con
voce malferma Phoenix aspettando di sentire anche una sola parola da Edgeworth,
una qualsiasi purchè gli dicesse cosa pensava dei suoi sentimenti.
Il procuratore si
concesse qualche attimo per calmare il suo cuore che aveva preso a battere
all’impazzata e fare anche ordine tra le centinaia di emozioni che Phoenix gli
aveva causato con quel semplice bacio.
Chiudere la realtà, dentro la tua isola
ma non perdere la voglia di volare
perchè l'amore è amore impossibile
quando non riesce a inseguire è irraggiungibile
Senso di libertà, oltre le stelle e il cielo
che è nascosto sul fondo dell'anima
Ripreso possesso delle
proprie emozioni ed analizzati velocemente tutti gli avvenimenti più recenti
Miles trovò la giusta risposta da dare al corvino:
- Phoenix…-
Iniziò posandogli le mani
sulle spalle e fissandolo dritto negli occhi:
-…io, non so se ti
amo…c’è tanta confusione dentro di me, troppa, però posso dire che provo per te
delle emozioni che vanno al di là dell’amicizia, per questo…-
Accennò un lieve sorriso:
-…accetto i tuoi
sentimenti..-
Phoenix lo fissava
incredulo, le iridi nere erano lucide per la commozione:
- Vuol dire che..-
-Si, voglio darci una
possibilità…-
Wright abbracciò con
forza Edgeworth nascondendo il volto contro la sua spalla, non poteva proprio
crederci..
Era..era tutto così
incredibile!
Se stava sognando non
voleva proprio svegliarsi!
Miles si stupì nel
sentire dentro di sé qualcosa che veniva colmato, come un vuoto a cui era
abituato che veniva ora riempito.
Sentiva uno strano calore
dentro di sé nell’abbracciare Phoenix, gli venne spontaneo alzare con una mano
il mento di Phoenix per baciarlo con dolcezza assaporando per la prima volta il
suo sapore.
Fu un bacio calmo.
Dolce.
Perfetto.
Quando si staccarono il
procuratore si ritrovò a pensare che sarebbe stato bellissimo se quel momento
fosse durante per sempre.
Il silenzio.
Loro due.
- Mh…credo di amarti,
Phoenix..-
Rimani qui, non sei da sola
se partirai, ti seguirò
e ce ne andremo così senza paura
tempo per noi, si troverà
mi perdo, dentro ai tuoi sogni
che mi avvolgono, ma ora so