Rosso.
Azzardato. E poi quella scollatura era abbastanza fuori luogo, vista la formalità dell'evento.

Viola.
Porta sfortuna.

Rosa.
Da casa delle bambole.

Nero.
Snellisce, ma non era una buona idea enfatizzare il tuo già pessimo umore.

Blu.
Non male, sì, però l'avevi già indossato svariate volte.

Trent'anni dall'inaugurazione del Plainsboro. Medici illustri, colleghi vecchi e nuovi, amici, studenti.
E tu non avevi niente da metterti, nonostante l'armadio urlasse il contrario.
Poi uno squillo di cellulare. Prima di premere il tasto con la cornetta verde, preghi che abbiano sospeso l'evento.
E invece era solo Wilson.
"Giusto te."

"Lisa, ti devo dire una cosa."
Non avevi distinto il tono impaziente del tuo collega, troppo presa dai capi d'abbigliamento appoggiati sul letto.

"Prima io. Cosa mi metto stasera?" chiedi consiglio.
Beh... forse non era la persona giusta a cui rivolgersi.
Ma capitava così a pennello!

"Mah, non so... qualcosa di sobrio e formale direi... beige, grigio..."

Tutto il contrario di quello che avevi tirato fuori dall'armadio, quindi.
"Grazie, mi hai salvata."
Il cellulare in bilico tra orecchio e spalla, estrai un deprimente tailleur beige.

"Ehm... in realtà ti ho chiamata per dirti un'altra cosa."
Aspetti che parli.
"Viene anche House."

"Ma... Aveva detto che..."

"Ha cambiato idea."

Chiudi la conversazione e continui ad osservare gli abiti di fronte a te, tamburellando sul mento il telefonino.

Sorridi.
Rosso. Categoricamente rosso.