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Autore: Mikhi    16/06/2010    2 recensioni
Una One-shot che narra di un amore davvero molto dolce e unico che il protagonista ,Sora ,riesce a provare per qualcuno di diverso.. Spero che vi piaccia.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Riku, Roxas, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-"Sora! Roxas! Forza alzatevi!"- strillò la madre dei due ragazzi battendo furiosamente una mano contro la porta della stanza

Due mugolii sommessi furono l'unica risposta seguito dalla solita botta sul pavimento in legno che ogni mattina rompeva il silenzio in quella camera.. Sora era franato dal letto.

-"Ahi.."- bofonchiò il castano ancora avvolto fra le coperte mentre le sue gambe erano ancora sul letto

Ormai questa situazione andava avanti da molto tempo ,la madre saliva al piano di sopra per svegliarli e il moretto ,puntualmente ,cadeva  trascinandosi tutte le lenzuola e lasciando così

solo un povero materasso con la federa bianca.

-"Non è possibile.."- sussurrò il biondo tirandosi le coperte fin sopra la testa ,odiava essere svegliato così di primo mattino e specialmente da quel rompiscatole di suo fratello

Altri rumorosi richiami misero finalmente in funzione il cervello di Roxas ,ritrovarsi scaraventato giù dalle scale non era di certo il miglior modo di svegliarsi.. iniziò a tastare con la mano

sul comodino in cerca del suo cellulare e dopo aver fatto cadere penne ,portafoto e altre cianfrusaglie varie diede un'occhiata all'oggetto..

Le sei del mattino.. fantastico! La scuola era appena finita e lui era costretto ad alzarsi a quest'ora..

Tristemente si trascinò giù dal letto e si passò una mano sul volto bianco e assonnato ,pronto a dirigersi al piano di sotto per fare un'abbondante colazione.. SBAM!

Non capì cosa successe durante quei pochi minuti ,sapeva solo di essersi ritrovato steso sul parquet e con la faccia spiaccicata sul pavimento.. era inciampato su Sora.

-"Sora!"- urlò con tutto il fiato che poteva

Ora come ora non gli andava per niente tirargli qualche cosa addosso oppure prenderlo calci ,voleva soltanto scendere giù ,fare colazione e far finire al più presto quella giornata che

sembrava essere iniziata nel peggiore dei modi..

-"Sono stato brutalmente calpestato da mio fratello ,che cosa dovrei dire io?"- mormorò flebilmente il groviglio di coperte senza muoversi di un millimetro

-"Va al diavolo"- mugugnò alzandosi lentamente ad aprendo la porta della cameretta scura 

Non fece neanche in tempo ad aprirla che i suoi occhi furono accecati da un fascio di luce abbagliante che lo costrinsero a sbattere la porta per poi imprecare mentalmente tutti i santi del

calendario ,no qui c'era qualcosa che non andava ,troppe cose storte accadute in meno di cinque minuti.

Aprì di nuovo la porta ,pian piano in modo da abituare i suoi occhi alla luce.. sua madre era solita spalancare le finestre ogni mattina ,era anche vero che alle Destiny Island il sole

splendeva ventiquattro ore su ventiquattro ma alle sei del mattino faceva freschetto ed indossare soltanto i boxer non era di certo il modo migliore per evitare un bel raffreddore.

-"Roxas! Sora! Sbrigatevi!"- L'ennesimo urlo di Tifa ,Roxas volve bene a sua madre ma a volte i suoi modi burberi erano a dir poco sconvolgenti

Preferiva di gran lunga suo padre Cloud ,taciturno e silenzioso e quando voleva anche dolce e affettuoso ,lo stimava molto e poi ne adorava l'aspetto ,il fisico ,l'intelligenza e la forza..

Sora invece era il perfetto contrario ,adorava e dico nel vero senso della parola ,sua madre.. anche perchè era il cocco di famiglia ,veniva coccolato giorno e notte ,non che a lui fossero

negate tutte queste attenzioni ma non le apprezzava particolarmente come suo fratello.

Si accasciò sul corrimano delle scale e pian piano andò verso la cucina dove un'abbondante tazza di cereali lo stava esplicitamente invitando a spazzolarla da cima a fondo..

-"Buongiorno Roxas"- lo salutò suo padre alzando di poco lo sguardo dal giornale

Anche questa era una tipica situazione quotidiana ,Cloud era l'uomo più mattiniero che esistesse al mondo ,alzarsi alle quattro del mattino anche se non doveva andare a lavoro.. la sua

solita tazzina di caffè e poi il solito giornale ,Tifa invece era sempre indaffarata ,o a lavare i piatti sporchi della scorsa serata oppure a preparare le mega-colazioni che Sora ingurgitava

in meno di un secondo.

-"Ciao papà"- accennò gettandosi malamente sulla sedia ,gli stava scoppiando la testa ed il naso gli faceva un male terribile..

La madre gli stampò un bacio sulla guancia e gli mise latte e cereali in tavola..

-"Dov'è Sora?"- chiese esasperata la mora passandosi una mano fra i lunghi capelli

Ora erano guai ,quando Tifa si arrabbiava neanche una grazia divina avrebbe potuto salvarti dalla sua ira ,infondo se lo meritava ,lo aveva fatto cadere senza pietà ed ora anche lui si

meritava di essere gettato giù dalle scale!

-"Sora! Avevo detto di alzarti!"- sbraitò entrando come una furia nella loro stanza

-"Ma mamma! Sono le sei del mattino!"- bofonchiò il castano con voce assonnata

-"Non mi importa! Lo sai che dobbiamo partire!"- disse trascinando al piano di sotto uno zombie ancora in trance

Sora al mattino poteva fare seriamente concorrenza ad un cadavere ,sembrava appena uscito dal camposanto e se osavi svegliarlo nel bel mezzo della notte potevi ritrovarti il giorno

dopo con qualche pezzo mancante ,oppure ,se rientravi nelle sue grazie ,con qualche occhio nero.

Istintivamente gli venne da ridere ,suo fratello era davvero buffo e poi quel pigiamino blu e con gli orsacchiotti serviva a fare da contorno a quell'essere comico che giaceva accanto a lui.

-"Ciao bel bimbo ,dormito bene?"- domandò il biondino girandosi dalla parte opposta per non ridergli in faccia

-"Ha-ha davvero simpatico"- sbadigliò tuffandosi sul suo bel piattone di frittelle con tanto di sciroppo d'acero

-"Al posto di litigare perchè non andate a vestirvi che dobbiamo partire?"- dichiarò suo padre alzando di poco lo sguardo dal quotidiano ,non sopportava vederli litigare alle sei di mattina

Roxas si alzò ,depositò la sua ciotola vuota nel lavandino e si incamminò al piano di sopra.. spalancò la finestra della sua camera dove il disastro imperava ,non gli piaceva per niente

campare nel disordine assoluto ma vivere in una stanza con un uragano ha i suoi notevoli svantaggi ,Sora era capace di mettere sotto sopra mezza casa in due minuti se si metteva

di impegno ,a volte quel ragazzo lo spaventava veramente.

Prese i primi vestiti che gli capitarono a tiro e corse ad occupare il bagno ,non badava molto al suo aspetto e il moretto gli ripeteva spesso che i suoi accoppiamenti di colore non erano dei

migliori.. ma a lui non importava più di tanto ,infilò la polo bianca ed i bermuda blu con le immancabili scarpe da ginnastica.. ora si sentiva completamente a suo agio.

Sistemò come meglio poteva i suoi capelli color del grano e dopo una sciacquata di faccia rientrò di nuovo in camera.

Odiava ,e ripeto ,odiava essere svegliato così presto il mattino e per di più da sua madre! Cioè ,avrebbe preferito buttarsi giù dalla finestra pur di non subirsi l'ira di Tifa.. al solo pensarci

gli venivano i brividi ,mai osare sfidarla ,potresti non rivedere la luce del sole.

Ingoiò l'ultimo boccone di frittella e felicemente trotterellò al piano di sopa ,stavano finalmente per partire nella loro nuova casa dove trascorrere insieme l'estate fra gli alberi ,la fauna e

le zanzare insieme ad altri insettacci di vario genere.

Aprì la porta e tristemente sbuffò avvilito ,la valigia ,il nemico numero uno di Sora durante le vacanze ,Roxas era capace di metterci mezzo armadio dentro ,finirla in pochi minuti e di

riuscire anche a chiuderla.. invece a lui era il perfetto contrario ,a stento entravano un paio di jeans e qualche maglietta ,ci impiegava metà della sua giornata e per chiuderla era costretto a

sedersi sopra nel vano tentativo che il suo peso piuma servisse a qualcosa..

Una massa informe e colorata giaceva dentro al borsone trabbocante di vestiti ,ecco ,quella in teoria era la "valigia" di Sora..

-"Roxyyy! Non si chiude!"- piagnucolò il castano sedendosi a gambe incrociate sul pavimento e guardando in cagnesco il borsone

-"Mi stai esplicitamente invitando ad aiutarti?"- chiese con ironia il biondino inarcando un sopracciglio

Ed ecco che Sora iniziava a fare gli occhioni da cucciolo ,arma temibile ,che usava in molte occasioni e a cui nessuno sapeva resistere ,neanche Roxas.. o forse perchè provava pietà.

Roxas si avvicinò lentamente alla valigia ,neanche il tempo di aprirla che tutti i vestiti saltarono fuori ricoprendo il parquet e redendo la stanza come non era mai stata prima ,un totale

porcile.

-"E questa cosa sarebbe?!"- urlò isterico ,sarebbero morti da lì a poco se sua madre fosse entrata nella stanza

-"Ehm.. la ma valigia?"- rispose come se la cosa fosse tanto ovvia

-"Se la tua concezione di valigia è ammucchiare un cumulo di vestiti appallottolati dentro una borsa siamo spacciati.."- sospirò alzando gli occhi al cielo e passandosi una mano fra

i capelli. Il moretto gli fece la linguaccia e dopo mezz'ora di sana fatica la valigia di Sora era finalmente pronta.. si sentì qualcuno bussare alla porta ,Cloud li stava richimando:

-"Ragazzi scendete"- asserì sparendo silenziosamente da lì a poco

Suo padre non era mai stato un uomo a cui piaceva parlare ,sempre in silenzio e con la testa spiaccicata sul giornale o a leggere qualche libro oppure a combattere con la sua spade

enorme che teneva con cura nella sua camera ,quando suo padre armeggiava in giardino con quella cosa Roxas preferiva tenersi alla larga.

Entrambi presero le loro valigie e scesero al piano di sotto dove Tifa li aspettava a braccia conserte con molto pazienza e dopo una bella strigliata di primo mattino eccoli entrare

tutti in macchina e partire verso la nuova casa dove trascorrere un'estate intera..

Roxas adorava stare in macchina con la sua famiglia ,suo padre non spiccicava una parola ,sua madre era troppo occupata a vedere la cartina e suo fratello stava dormendo beatamente

con la testa sulle sue gambe.. non che gli desse particolarmente fastidio ,anzi ,lo trovava buffo ,quel suo modo di sonnecchiare non molto rumoroso ,il continuo sbavare sulle sue

povere gambe ,le guanciotte rosee e paffute.. a volte aveva così tanta voglio di abbracciarlo e spupazzarlo a suo piacimento ma sapeva che dopo non se lo sarebbe più levato dai piedi.

Prese l'I-Pod dallo zaino delle cianfrusaglie del castano e mise le cuffiette nelle orecchie.. ora si che si sentiva a suo agio ,in paradiso.. qualche minuto più tardi ,anche lui ,cullato dalla

dolce musica si lasciò andare fra le braccio di Morfeo..

Sentiva.. freddo ,si ,sentiva decisamente freddo ,la brezza fresca gli pizzicava il volto e qualcuno lo stava scrollando per le spalle.. aprì lentamente gli occhi per poi incrociare quelli

azzurri come il mare del padre..

-"Roxas siamo arrivati"- sussurrò cercando di svegliarlo nel modo più dolce possibile

Sbattè un paio di volte le palpebre e si stropicciò gli occhi ,era completamente intorpidito e poi gli girava la testa ,forse addormentarsi con l'I-Pod nelle orecchie non era stata

la scelta più saggia di questo mondo.. lentamente si rimise in piedi e ravvivò i suoi capelli letteralmente scombinati.

Scese dalla macchina e per poco non cadde all'indietro ,per fortuna che suo padre poggiò una mano dietro la sua schiena sorreggendolo..

-"Tutto ok?"- chiese scrutandolo come al suo solito

-"Si.."- annuì poggiando una mano sulla sua fronte imperlata di sudore ,non si sentiva molto bene..

Accennò un sorriso e si diresse verso una baracca poco più distante.. Ok la sua mente stava già iniziando a formulare pensieri e semmai evantuali bestemmie.

-"Ahh! Che ne dite? Non è bellissima?"- ridacchiò contenta la madre portandosi le braccia al petto e trascinandosi un Cloud indifferente per tutta la casa

Bellissima? Bellissima?! Stava iniziando seriamente a credere che Tifa fosse impazzita ,come poteva essere questa topaia una casa per le vacanze?! Sora come al solito da bravo

fratellino era il suo completo opposto ,girava entusiasta per tutta la casa\topaia\baracca non smettedo un momento di blaterare quanto fosse contento di trascorrere tre mesi

in quella schifezza.. Alzò gli occhi al cielo e salì al piano di sopra dove doveva trovarsi camera sua e del moretto ,la casa era abbastanza grande e.. forse non era poi così tanto male ,

se si ritoccava un pochino ne poteva venire fuori una bella villetta ,pian piano si affacciò alla grande finestra.. il panorama non era dei migliori ,era un posto desolato ,c'era nebbia da

tutte le parti e degli alberi rinsecchiti qua e là.. poco più distante c'era un villaggio forse potevano scoprire qualcosa di più su questo posto..

-"Roxyy!"- strillò Sora saltandogli sulle spalle e spiaccicandolo completamente sul vetro impolverato della finestra

Lo odiava profondamente quando faceva così ,uno perchè gli faceva prendere sempre una sincope ,secondo perchè o andava a sbattere da qualche parte oppure franavano a terra.

-"Cosa c'è?"- domandò esasperato mettendosi le mani fra i capelli dorati

-"Mamma ha detto che a pochi passi da qui c'è una piccola spiaggia! Perchè non andiamo a vedere?"- chiese entusiasta mentre un sorrisone a trentadue denti si faceva spazio

 sulla sua faccia. Non era una cattiva idea ,per la prima volta quell'unico neurone che girava nella desolazione più assoluta aveva fatto miracoli ,un poco di aria salmastra ci voleva ,

anche perchè a lui piaceva il mare.. quando si sdraiava sulla sabbia si sentiva in pace con se stesso.

-"Sembra una buona idea.. va bene"- disse per poi scendere insieme al fratello al piano di sotto

Salutarono la madre ,presero la cartina del posto e con calma si incamminarono verso la baia poco più distante..

Il suolo era pieno di ciottoli e qualche sterpaglia si faceva spazio in quel posto che sembrava abitato solo dalla foschia.. mentre il biondino controllava la cartina per riuscire a capire dove

si trovavano il castano saltellava allegramente assaporando ogni singola cosa di quel posto ,e quando furono certi di udire il mare infrangersi sugli scogli capirono finalmente di essere

arrivati a destinazione.. il panorama non era cambiato di molto ,anzi ,se non fosse stato per il mare a la spiaggia sarebbe rimasto tale e quale..

Non era niente di speciale ,non sarebbe arrivato mai a pensare che alle Destiny Island esistessero posti del genere ,sembrava di trovarsi nel giardino della famiglia Addams e questo

diceva tutto.

-"Allora.. dovrebbe essere questo.. cosa ne pensi Sora? Sora??..Sora?"- disse iniziando a cercare con lo sguardo il fratello

Neanche il tempo di proferire parola che già si era avventurato come un pazzo verso la piccola spiaggia ,istintivamente gli venne da ridere ,la sua semplicità lo rendeva unico.. alzò gli

occhi al cielo ,piegò la mappa infilandola nei bermuda e a passo lento scese anche lui..

Gli piaceva.. si ,gli piaceva tantissimo questo posto ,lo trovava carino anche se era un po' troppo desolato per i suoi gusti e poi c'era anche la spiaggia.. che cosa si poteva volere di più?

Si sfilò le scarpe da ginnastica e le lasciò vicino ad una palma ,adorava camminare sulla sabbia a piedi nudi e poi era così fresca.. a prima vista sembrava una normale spiaggia ma.. aveva

qualche cosa di strano.. si sentiva attratto da quel posto.. non voleva più andarsene.. che cosa gli stava succedendo?

Era più deciso che mai di scoprire tutti i segreti di quel luogo ,da piccolo si divertiva molto a fare il detective e spesso si cacciava nei pasticci dato che ficcava il naso negi affari dei vicini che

puntualmente si venivano a lamentare con il povero Cloud ,anche se in realtà secondo Roxas venivano per guardare proprio lui ,suo padre ,quelle oche zitelle delle vicine avevano sempre

invidiato Tifa per la bellezza e la forza di suo marito ,si sentiva speciale in un certo senso..

Iniziò a perlustrare la zona e pochi minuti dopo la sua attenzione si concentrò su una piccola grotta vicino agli scogli.. con molta calma si avvicinò.. non lo nascondeva ,la fifa si stava

facendo sentire.. effettivamente c'erano solo lui e Roxas..già Roxas.. che fine aveva fatto?

Non ci badò molto e dopo qualche indugio decise di entrare in quella caverna.. non era molto profonda ,anzi ,assomigliava molto a quella sull'Isola dei Bambini solo che qui erano

raffigurate varie scene piuttosto strane.. non si capiva un granchè ,la roccia doveva essersi sgretolata.. quelle incisioni erano piuttosto vecchie.. e fra tutte quelle pitture riuscì a

distinguere un volto umano ,capelli lunghi e volto spigoloso.. non riuscì a capire il perchè di un simile disegno ,forse un piccolo tributo ad una persona scomparsa da queste parti.

Allungò pian piano la mano fino a toccare il disegno,fece scorrere il dito lungo la parete tracciando ogni piccolo contorno dell'umano,non riusciva più a staccarsi ,come una calamita sul ferro.

-"Chi sei?"-

Un secondo ,solo un piccolo istante che il suo cervello riprese a funzionare ,gli si gelò il sangue nelle vene e di scatto si girò poggiando le spalle al muro mentre il suo volto

si tramutava in una smorfia spaventata..

-"Chi sei?"- insistette quella voce terribilmente fredda e seria

-"I-io..I-io.."- balbettò senza concludere niente ,un groppo in gola gli impediva di proferire altro ,si sentiva un topo in gabbia e senza via di fuga.. Oh si ,da oggi in poi avrebbe

smesso di ficcare il naso in affari che non lo riguardavano.

Le gambe gli cedettero facendolo cadere rovinosamente per terra e strinse le palpebre il più forte che poteva.. aveva paura.. perchè le sue manie di avventura non lo portavano mai

verso un tesoro sepolto? No non poteva essere ,era destinato a scoprire solo covi pieni zeppi di fantasmi ,bene almeno ora puoteva cancellare dalla tua lista di futuri lavori quello

dell'Avventuriero spericolato ,sempre se riusciva a sopravvivere..

Una mano gelida toccò con molta dolcezza la sua spalla facendogli aprire di botto gli occhi finchè..

-"Aaaaaaaaah!"- urlò il moretto strepitando come una ragazzina spaventata ,ma in fondo diciamocelo ,era una ragazzina spaventata.

Nessuna risposta ,solo una mano a tappargli la bocca per far finire quel putiferio che aveva appena scatenato rompendo l'atmosfeta rilassante di quel posto ,due braccia possenti

gli afferrarono saldamente le braccia e così il castano fu costretto a calmarsi e a dare un'occhiata al suo ladro\fantasma\pedofilo\chissà cos'altro.

Due occhi acquamarina era puntati su di lui con freddezza ,la pelle diafana illuminata dai pochi raggi che filtravano dall'entrata della grotta ,capelli dalla tonalità argentea

abbastanza lunghi.. e quel corpo semplicemente perfetto. Non si soffermo molto sui particolari poichè ancora terribilmente spaventato ,quella giornata sicuramente non se la sarebbe

scordata così facilmente.

-"Silenzio"- asserì il ragazzo puntando ancora quelle iridi acquamarina sulle sue mentre pian piano la sua stretta ferrea si alleggeriva sempre di più

Il cuore di Sora perse un battito ,non capiva più niente ,si sentiva così confuso e poi.. da dove era spuntato quel tizio? Nessuna risposta.. si limitava solo a guardarlo con quelle due

pozze azzurre e limpide ,non sapeva cosa dire ,essere spaventato a morte oppure essere felice per la vicinanza di quel Dio sceso in terra?

Voleva ,Doveva far funzionare il cervello e aprirequella stramaledettissima bocca che sembrava essersi incollata , Coraggio Sora.. Puoi farcela ,non è così difficile.. ripeteva continuamente

la sua testa nella speranza di un'autoconvinzione.

-"C..C-chi.."- disse sbattendo più volte le palpebre nella speranza che non stesse sognando

Il più grande accennò un sorriso strafottente e si scostò dal moretto ancora seduto a terra e con uno sguardo ebete dipinto sul volto ,ancora stentava a crederci ed il suo sguardo

spiritato diceva tutto.. Gli tese la mano cercando di aiutarlo ,ci mancavano soltanto le ali ,un vestito bianco ,un'aureola ed il canto di un cherubino ed ecco a voi un angelo in persona!

Allungò pian piano la mano congiungendola con la sua ,una scarica elettrica inondò il suo corpo costringendolo a ritirare subito il braccio ,l'argenteo lo prese per le spalle prima

che cadesse nuovamente sulla pietra dura e fredda ed inarcò un sopracciglio.

-"Tutto bene?"- chiese con un tono di ironia nella voce

Oddio ,oddio ,oddio ,oddio ,oddio ,oddio.. ecco cosa pensava il cervello di Sora ,da lì a poco sarebbe svenuto ,troppe emozioni in pochi istanti.. troppo per il suo piccolo cuoricino.

-"No ,non credo.."- boccheggiò passandosi una mano sul volto ,non si sentiva tanto bene

-"Non sei di qui vero?"- domandò riacquistando il tono serio e pacato di prima

-"No.."- dichiarò sospirando e appoggiando le spalle al muro mentre le sue gambe sembravano cedere da un momento all'altro

-"Come ti.."- disse il castano cercando invanamente le iridi acquamarina dell'altro poichè si girò dalla parte opposta

-"Riku"-

Wow.. pensò Sora ,questo tizio era anche capace di leggere nel pensiero? Voleva capirci qualcosa di più in questa storia..

-"Ti sei perso?"- chiese passandosi una mano fra i capelli chiari come la luna

-"Ehm.."- balbettò grattandosi nervosamente la testa ,in realtà si era perso eccome ,non aveva la più pallida idea di come ritornare a casa e per di più aveva perso anche suo fratello

-"Vieni"- mormorò dirigendosi verso l'uscita della caverna e sparendo da li a poco

Titubante iniziò a seguirlo e dopo un'ultima occhiata a quei disegni strambi uscì anche lui.. c'era ancora la nebbia e non si vedeva quasi niente ,il mare si era agitato ed il vento aveva

iniziato a soffiare impetuosamente.. eppure prima l'atmosfera era completamente diversa.. come poteva essere cambiata nell'arco di qualche minto?

Seguì l'albino fino alla fine della piccola baia poichè ad un certo punto si bloccò ed iniziò a scrutarlo con quel volto semplicemente perfetto ,era incantato da quella visione e non

voleva staccarsene.

-"Continua ad andare dritto e ritornerai a casa"- asserì infine incrociando le braccia al petto e socchiudendo leggermente le palpebre chiare come un raggio di luna

-"Ma.. ma tu.."- sussurrò assumendo un'espressione triste ,non voleva andarsene ,si sentiva attratto da quella persona conosciuta giusto cinque minuti fa ,vicino a lui il cuore

gli batteva forte e poi quella strana scarica elettrica.. non ci capiva un bel niente.

-"Non preoccuparti"- disse accennando un sorriso -"Ci rincontreremo presto"- e detto questo scese di nuovo verso la spiaggia

-"Ma.."- si girò per cercarlo e.. scomparso.. letteralmente scomparso.. stropicciò un paio di volte i suoi occhi nella speranza di non sognare ,era tutto vero.. no ,forse il suo cervello

gli aveva fatto sicuramente qualche scherzo di cattivo gusto ,qualche allucinazione.. ma non poteva essere ,lo aveva toccato.. aveva percepito la sua pelle morbida sotto la sua.. bah..

Scollò la testa e fece spallucce e seguendo i consigli del ragazzo lentamente si incamminò verso la strada di casa..

Si non c'era dubbio ,il suolo ciottoloso ,il piccolo villaggio e la loro piccola casetta.. era finalmente arrivato a destinazione.. bussò più volte contro la porta in legno che poco dopo fu

aperta dalla madre che preoccupato si fiondò ad abbracciarlo..

-"Sora! Sei qui! Che fine avevi fatto!"- strillò Tifa con la voce rotta dal pianto

Il castano sorpreso ricambiò l'abbraccio con lo stesso entusiasmo e le raccontò tutto ,ovviamente tranne in cui aveva incontrato Riku.. quello doveva essere un segreto ,l'avrebbero

preso sicuramente per pazzo. Erano tutti in soggiorno che lo guardavano preoccupati ,persino Roxas aveva i lucciconi agli occhi.

-"Sora.."- disse suo padre stringendolo al petto e baciandogli i capelli ,erano preoccupati..

-"Sei un idiota! Ti avventuri sempre e non mi dai mai ascolto!"- urlò il biondino salendo al piano di sopra

Il moro sorrise ,non era arrabbiato ,anzi ,era felice ma non dava a dimostrarlo ,voleva davvero bene a suo fratello.. e dopo aver tranquillizzato tutta la famiglia ,anche lui ,si ritirò

in camera sua, si sfilò gli indumenti umidicci ed indossò il pigiama ,suo fratello era già nel letto e forse anche nel mondo dei sogni.. ma lui non aveva ancora sonno ,dopo quel misterioso

incontro la sua giornata era stata completamente sconvolta.. non si sentiva più lo stesso e poi.. controllò attentamente la sua sua mano.. quel ragazzo.. Riku.. Riku..

Quel nome che si era stampato nel suo cervello a caratteri cubitali ,e poi.. come aveva fatto a scomparire in pochi secondi? Intrecciò le mani nei capelli ,la testa gli stava scoppiando

forse doveva andare a dormire.. la notte gli avrebbe schiarito le idee.

Un'ultima controllata alla finestra ,il cielo scuro e la luna.. argentea come i suoi capelli.. scrollò la testa ,basta pensarci ora doveva solo riposare e mettere fine a quella giornata ,si infilò

sotto le coperte e pian piano le sue palpebre si chiusero..

-"Aaah"- si stiracchiò stropicciando i suoi occhiono azzurri ,si sentiva una mezza schifezza e poi tutta quella umidità gli era entrata nelle ossa e non riusciva a muoversi bene

Ed ora ,era il momento di fare quello che faceva tutte le mattine ,svegliare Roxas.

-"Roxyyyy!E' una bella giornata! Il cielo è azzurro ,gli uccelli cinguettano.."- sorrise più esaltato che mai

-"E tu stressi sempre!"- piagnucolò scaraventandolo giù dal letto e tirandosi le coperte fin sopra la testa

-"Oggi cosa facciamo? Eh? Eh?!"- domandò saltellando per tutta la stanza ,il pavimento in legno sarebbe crollato da li a poco

-"Opto per restare nel letto ,lasciarmi dormire e sparire al più presto dal mio campo visivo"- asserì girandosi dalla parte opposta badando poco alle parole del fratello

-"Coraggio Rox! Andiamo al villaggio che ne dici?"- chiese spiaccicando il naso sulla finestra ,forse lì sapevano qualcosa di quel tizio

-"Puoi anche scordartelo!"- esclamò premendosi il cuscino sulla faccia

-"Rooooxy.. Se non vieni dico alla mamma che tu hai rotto la finestra di camera sua perchè volevi sperimentare la tua mazza da baseball!"- mormorò dirigendosi verso la porta

Il biondino si alzò di scatto e scese con un gesto fulmineo dal letto ,guardò in cagnesco il fratello e digrignando i denti scese con gesti meccanici al piano di sotto ,preferiva andare a

fare una camminata piuttosto che ritrovarsi tre metri sotto terra ,in un cimitero e in compagnia dei cadaveri.

Sora ,vittorioso ,trotterellando ed con un ghigno che suo fratello avrebbe definito "ebete" accompagnò il suo amato fratellone in cucina per fare colazione insieme a tutta la famiglia..

Lentamente si prepararono e dopo aver rassicurato Tifa e Cloud si diressero verso il piccolo villaggio poco più distante.. Come al solito la nebbiolina mattutina dominava incontrastata e

la brezza fresca scompigliava le loro chiome ,un cartello indicava il nome della città "Traverse Town".. Che nome strano.. pensò Roxas dando un'occhiata alla mappa del posto ,era l'unica

città nei paraggi..che posto desolato per passare le vacanze ,avrebbero di certo preferito una villetta vicino al mare con i loro amici.

Anche se da lontano non lo dava a dimostrare il villaggio era abbastanza moviventato ,le bancarelle pieni zeppi di ortaggi ,cianfrusaglie e collane ,piccoli bar e negozi.. anche se

l'atmosfera non prometteva niente di buono ,Sora aveva sempre avuto un buon fiuto per queste cose e la maggior parte delle volte ci azzeccava sempre.

-"Ehm.. Io.. Vado a dare un'occhiata in quel negozio!"- disse il moretto sparendo dalla vista del biondo poco dopo

Roxas alzò gli occhi al cielo ,almeno era al sicuro in un negozio ,si sentiva stanco eppure non avevano fatto molta strada ,si sedette sul bordo della fontana.. quella doveva essere

sicuramente la piazza ,con una mano iniziò a giocherellare con l'acqua ,beh tanto valeva rilassarsi.

-"Hey ragazzino tutto ok?"-

Roxas confuso si girò verso il suo interlocutore ,un ragazzo alto ,con capelli troppo rossi per i suoi gusti ,due iridi smeraldine e degli strani disegni sotto gli occhi si sedette accanto a lui

scrutandolo dalla testa ai piedi.

-"E tu chi saresti?"- domandò con tono di sfida inarcando un sopracciglio e mettendosi sull'attenti pronto a fuggire in qualsiasi caso

-"Dovrei fare io questa domanda a te visto che non ti ho mai visto da queste parti"- disse poggiando una mano sul fianco mentre l'altra era tesa verso il ragazzino

-"Piacere Axel ,potrei essere onorato di sapere il tuo nome?"- ironizzò accennando un sorriso

-"Roxas"- sospirò incrociando le braccia al petto e guardando con il suo sguardo inespressivo quelle dita affusolate e nivee

Il rosso scrollò la testa e si alzò ,infilò le mani in tasca pronto ad andarsene finchè il biondino non si aggrappò alla sua maglietta nel tentativo di fermarlo per poi ritirarsi ed arrossire

come un peperone ,cosa dievolo gli era saltato in testa?

-"Ehm.. non è che.. potresti farmi da guida?"- accennò torturandosi le manine

-"Certo ,piccolo"- ghignò sfoderando un sorrisone a trentadue denti ,lo prese per un braccio e lo trascinò per tutta la città ,in fondo.. non gli dispiaceva così tanto..

Si fermò davanti quel negozio ,piccolino ma abbastanza carino ,sembrava una specie di biblioteca ,la vetrata leggermente impolverata ,il muro dipinto di un disgustoso verde acceso

e libri ,libri ,libri a non finire.. Varcò la soglia ed il campanellino fuori la porta suonò facendo notare così al vecchio dietro il bancone in legno la sua presenza..

-"Buongiorno.."- salutò accennando un inchino

-"Salve ragazzo ,qual buon vento ti porta qui? Non ti ho mai visto.."- disse il vecchio ,non era molto alto ,la lunga barba bianca finiva ai suoi piedi ed indossava una tunica azzurra e

un cappello del medesimo colore alquanto strambo mentre in mano sorreggeva un libro di incantesimi.

-"Mi sono appena trasferito ,io sono Sora!"- esultò avvicinandosi al bancone

-"Piacere io sono Merlino ,se ti interessa puoi dare anche un'occhiata in giro"- dichiarò infine tornando sul suo libro

Il ragazzo annuì e iniziò a controllare quel piccolo posticino ,un mucchio di libri impolverati erano ammassati sopra degli scaffale e scrivanie piene di scartoffie e cure mediche

popolavano la stanza ,Sora adorava questi luoghi incantati e magici ,c'erano libri molto strani ,alcuni grandi ,altri molto vecchi e logori che trattavano perlopiù di magia e presenze oscure.

Mentre scorreva titoli di libri la sua attenzione fu catturata da uno in particolare ,dalla copertina nera come la pece e degli strani simboli incisi sopra.. lo prese ,si sedette su una sedia

e poggiò il libro sopra la scrivania ,con una mano spolverò il titolo.. Traverse Town.. era il nome della città.. forse questo libro lo avrebbe aiutato molto e forse a scoprire anche

 chi era quel misterioso ragazzo che aveva incontrato vicino la baia..

-"Mi scusi.. perchè la vostra città è denominata "Città di Mezzo"?"- chiese curioso controllando accuratamente ogni pagina del grande libro

Merlino chiuse il suo lirbo degli incantesimi e si avvicinò al castano che continuava a guardarlo in cerca di una risposta ,prese anche lui uno sgabello sgangherato e si sedette

accanto al castano..

-"Vedi.. devi sapere che molto tempo fa questa città era dominata da due entità.. Luce e Oscurità ,viveva nel mezzo e nessuna delle due entità riusciva a prendere il sopravvento

e per molto tempo questa guerra è continuata ,il nostro villaggio era protetto da tre giovani eroi ,Terra ,Ventus e una ragazza di nome Aqua ,e con le loro armi denominate

Keyblade continuavano a proteggerci rischiando anche la loro stessa vita.. ma un giorno un altro giovane custode è comparso.. ma questa volta dalla parte dell'Oscurità ,era molto

forte e i tre giovani eroi non riuscivano a tenergli testa finchè non furono sconfitti.. La città cadde in balia delle tenebre per molti anni finchè ,lo stesso custode che aveva portato

l'Oscurità capì il suo grande sbaglio e riportò la luce sacrificando la sua stessa vita.. e ancora adesso si dice che vaghi da queste parti continuando a vegliare il nostro villaggio e

a proteggerlo come ha fatto.. E ormai noi viviamo nel mezzo ma.. queste due entità non potranno mai scomparire e questa guerra continuerà fino alla fine perchè la luce non può

esistere senza l'Oscurità e viceversa.."- raccontò il mago e sospirando si ritirò di nuovo verso la sua scrivania

Sora era letteralmente caduto in trance ,che storia strana.. i tre salvatori.. e poi un altro custode.. non aveva capito un granchè.. cosa nascondeva questa città? E poi.. chi era quel

custode misterioso? Doveva conoscerne il nome..

-"E' meglio che tu vada ,sto per chiudere ed il sole sta tramontando ,è stato un piacere avere una visita ,arrivederci ragazzo"- sorrise il vecchio indicando l'uscita

-"Posso prendere in prestito questo libro?"- domandò speranzoso il ragazzo pronto ad utilizzare l'arma "occhi da cucciolo" pur di convincerlo

-"Certo ,puoi anche tenerlo ,tanto qui non viene mai nessuno"- disse riapredo di nuovo il suo libro di Incantesimi

-"Grazie!E arrivederci!"- salutò Sora uscendo di corsa dal negozio con il libro sotto il braccio

Ora l'unica cosa che doveva fare era ritrovare suo fratello.. ma.. da dove iniziare quella ricerca?

Stava camminando ,si ,stava camminando vicino ad un perfetto sconosciuto incontrato solo qualche ora fa e non aveva smesso un momento di blaterare quanto fosse felice di vivere

in quel luogo sperduto ed isolato dal resto del mondo ,doveva ammettere che era simpatico e poi gli aveva offerto anche un gelato ,davvero molto gentile..

-"Ed infine lì c'è la spiaggia.."- dichiarò indicando il mare poco più distante

-"Eh si.. ci sono già andato con mia fratello.."- mormorò assottigliando lo sguardo in modo da avere una visione più precisa

-"Che cosa avete fatto?!"- chiese con un tono incredulo nella voce ,mi prese saldamente per le spalle e mi girò analizzandomi con le sue iridi smeraldine ,era preoccupato..

-"Non dovete andarci più! Assolutamente! Dimenticatevi di quel posto"- asserì infine lasciandomi di colpo e trascinandomi il più lontano possibile da lì

-"Scusa ma perchè?"- si impuntò con i piedi per terra -"Voglio conoscere la verità"- sussurrò aggrottando le sopracciglia ,che cosa aveva di tanto strano quel posto? E' vero forse aveva

un aspetto un po' lugubre ma non era successo niente di particolare.. Axel era titubante ,non sapeva se raccontarlo o meno.

-"E' una storia lunga che si tramanda da generazione in questo villaggio ,io credo che sia solo una diceria ,ma tu ,devi promettermi che non ti avvicinerai più a quella baia"- disse

con tono autoritario ,come una madre che sgrida suo figlio quando ha combinato qualche pasticcio. Avrebbe seguito i suoi consigli ,e poi di che leggenda parlava? Questo villaggio

era fin troppo strano per i suoi gusti..

-"Su forza ,andiamo"- lo prese per mano e continuò quella specie di guida anche se Roxas era ancora concentrato a capire cosa fosse successo da quelle parti

Era seduto sul bordo della fontana che si trovava nella piazza ,il grande libro poggiato sulle sue ginocchia e il volto completamente spiaccicato sulle pagine .fino ad ora non aveva

scoperto niente di nuovo ,la leggenda gliel'aveva raccontata Merlino ma era ancora troppo sconvolto per ricordarsi qualcosa.

-"Sora! Sora!"- la voce del fratello che lo richiamava in lontananza . Si girò pian piano e vide il biondino in compagnia di un ragazzo più grande di lui e molto più alto.

-"Roxas"- chiuse il libro e si precipitò fra le braccia di Roxas -"Dove sei andato? Non ti ho più visto"- scrutò il rosso ancora accanto al fratello

-"Sono andato a fare un giro ,lui è Axel ,vive qui"- dichiarò .Il più grande lo salutò e il moretto ricambiò con il suo solito entusiasmo.

-"Sarà meglio andare ,la mamma sarà già preoccupata"- e detto questo salutarono Axel per poi dirigersi a passo svelto verso la loro piccola casetta

Mezz'ora dopo giunsero a destinazione e per felicità del castano il piatto era in tavola pronto ad essere divorato fino all'ultimo boccone ,una doccia fredda dopo cena

e poi dritto in camera.

Il biondino come al solito si era addormentato mentre lui si sedette vicino al grande finestrone continuando la sua lettura ,doveva scoprire il nome di quel misterioso ragazzo ,

 salvatore del mondo.

-"Il nome del misterioso custode è ancora sconosciuto.. ma si dice continui ad aggirarsi nei pressi di Traverse Town.."- rilesse ogni piccolo rigo ,niente di nuovo ,soltanto fatti

già conosciuti.

Dopo qualche minuto decise di arrendersi ,domani mattina sarebbe andato di nuovo nella piccola baia ,voleva rivedere Riku ,anche se lo aveva conosciuto da poco tempo era certo che

o avrebbe trovato lì. Indossò il suo comodo pigiama e dopo essersi infilato sotto il calduccio delle coperte Morfeo fece la sua comparsa cullandolo dolcemente..

Un nuovo giorno stava per cominciare e Sora era già in piedi da un pezzo ,le sei del mattino ,un vero record dato che durate i giorno di scuola si svegliava tardi.

Scese come un fulmine al piano di sotto dove suo padre stava facendo colazione con la solita tazza di caffè mentre Tifa preparava da mangiare..

-"Ciao mamma ,oggi prendo solo un po' di latte"- aprì il frigo e lo bevve direttamente dal cartone ,a Cloud per poco non andò il caffè di traverso ,alla madre invece le scivolò un piatto

nel lavandino.

-"Chi sei tu e cosa ne hai fatto di mio figlio"- mormorò il padre prendendolo per le spalle e guardandolo dritto neglio occhi

Fece spallucce -Non ho tanta fame oggi- Cloud ancora incredulo si ritirò sconvolto sulla sedia riprendendo la sua lettura -Io esco ,ci vediamo dopo!- urlò chiudendosi la porta alle spalle

Finalmente era uscito fuori casa ,ora non restava altro che andare alla piccola baia poco più distante ,infilò le mani in tasca e fischiettando un motivetto inventato percorse il suolo

ciottoloso che conduceva alla spiaggia ,la foschia come al solito non mancava mai e l'umidità si faceva sempre notare come al solito.. mentre rimuginava sui suoi pensieri ecco che

l'odore di acqua salmastra stuzzicò il suo naso costringendolo ad alzare lo sguardo ,l'orizzonte era completamente coperto dalla nebbia ,scese fino ad avvicinarsi al bagnasciuga lasciò

le scarpe da qualche parte e rimase lì in silenzio ad ascoltare il rumore del mare infrangersi sugli scogli.. c'era così tanta tranquillità..

-"Riku.."- sussurrò come se lo stesse chiamando ,aveva bisogno di rivederlo.. ne sentiva già la mancanza eppure.. non sapeva nemmeno chi era.

Un brivido percosse la sua schiena facendolo girare di scatto ,stava diventando completamente pazzo ,lentamente si diresse verso la grotta e ne varcò l'entrata ,sempre la stessa ,

quei disegni strambi e poi quella figura umana.. ancora adesso si avvicinò a quell'incisione chiara e semplicemente perfetta ,la toccò ancora una volta e istintivamente

gli venne da ridere ,una sicurezza mai provata prima invase il suo cuore.. si sentiva completo.. appoggiò la guancia calda contro la pietra fredda e socchiuse gli occhi e ancora

una adesso la sua mente parlava..

Riku ,Riku ,Riku.. Dove sei? pensò con un po' di tristezza ,si scostò senza staccare lo sguardo da quella figura ,chissà se lo avrebbe mai rivisto ,forse doveva andarlo a cercare

nel villaggio ,doveva abitare sicuramente lì..

-"Ciao Sora"- quella voce.. quella voce semplicemente unica ,pian piano si girò trovandoselo a pochi centimetri da lui ,si ,era lui.. che con il suo immenso splendore illuminava quella

caverna lugubre e buia..

-"R-Riku!"- esclamò sorpreso e avvampando assumendo un colorito rossastro ,il cuore aveva iniziato a correre mentre il cervello era partito verso gli arcobaleni della felicità.

Un sorriso si fece spazio il quel volto diafano mostrando i denti bianchi e perfetti ,lentamente si girò uscendo dalla grotta e fu seguito subito a ruota dal moretto che non riusciva

a staccargli gli occhi da dosso ,era ancora troppo affascinato e felice per spiccicare parola.

-"Riku.."- mormorò mentre il suo sguardo si faceva triste ,l'altro per tutta risposta si sedette su uno scoglio e iniziò a scrutarlo con le sue iridi acquamarina..

-"Chi sei..?"- chiese avvicinandosi ancora di più a lui ,lo sentiva così distante come se potesse svanire da un momento all'altro.. il cuore gli si spezzava in mille pezzi al solo pensiero..

-"L'ultima persona che vorresti conoscere a questo mondo"- la brezza marina smuoveva leggermente i capelli argentei mentre il suo sguardo osservava l'orizzonte ,il castano lo prese

per mano strattonandolo un pochino ,non ci stava capendo un bel niente ma gli veniva voglia di piangere.

-"Non affezionarti così alle persone ,potrebbero deluderti da un momento all'altro.."- ancora quel nodo in gola non gli lasciava dire niente ,avrebbe voluto tanto abbracciarlo

e tenerlo stretto a sè per essere sicuro di non perderlo ,che non sparisse da lì a poco..

-"Ma.. non puoi dirmi così.."- sussurrò abbassando lo sguardo e guardando l'acqua inumidirgli le caviglie

-"Non sarei mai dovuto venire qui ,mi dispiace"- il suo tono di voce era.. triste.. costava molta fatica anche a lui pronunciarle ,specialmente in vicinanza di Sora.

-"Non ho capito niente"- disse cercando di incrociare i suoi occhi cosa che avvenne -"Ma almeno una cosa l'ho capita.."- sorrise

-"Ah si? E che cosa?"- ridacchiò aiutandolo a salire sullo scoglio ,il volto del moretto si illuminò e l'argenteo inarcò un sopracciglio ,lo trovava davvero molto buffo

-"Questo"- lo abbracciò ,voleva ,aveva bisogno di abbracciarlo ,era felice e voleva urlarlo a tutto il mondo ,perchè non poteva stargli lontano? Chi era lui? E che cosa aveva di

diverso da tutte le altre persone? Era diverso ,unico ,speciale e semplicemente perfetto.

Il più grande lo guardò incredulo sbarrando le iridi acquamarina e istintivamente si ritirò ,Sora fece lo stesso e ancora più imbarazzato di prima balbettò qualche scusa

incomprensibile ,che cosa gli era saltato in mente? Chi era lui per abbracciare il primo sconosciuto che incontrava?

-"Perdonami.."- farfugliò passandosi una mano sul volto completamente rosso e caldo ,aveva fatto la cretinata più grande di questo mondo e solo adesso se ne rendeva conto..

-"Non preoccuparti"- scese dallo scoglio e aiutò a fare lo stesso al castano che aveva la testa china e l'espressione più triste che avesse mai avuto

Finchè.. -"R-Riku!!"- stava sognando oppure lo stava abbracciando veramente? Non credeva ai suoi occhi.. quella pelle fredda premuta sulla sua ,i capelli argentei sul volto ,il respiro

gelido che accarezzava il suo collo e le braccia intorno la sua vita che lo stringevano contro il suo corpo muscoloso e forte.. Era al settimo cielo.

Lentamente si lasciò andare cercando di rilassarsi e di godersi quel momento che sarebbe finito da li a poco ,anche lui fece passare le braccia intorno al suo bacino ,il cuore gli stava

per esplodere da un momento all'altro e le gambe minacciavano di cedergli.

-"Perchè sei venuto?"- mormorò vicino il suo orecchio continuando ad abbracciarlo

-"I-io..perchè.."- non sapeva cosa dire ,sono venuto qui perchè volevo vederti? Non poteva di certo dirgli questo ,che cosa avrebbe pensato lui? Ora che aveva l'opportunità

di stargli vicino non avrebbe rovinato per nulla al mondo questo rapporto..

-"Sora.. tu devi dimenticarti di me"- lo scostò un poco giusto per guardarlo negli occhi -"Io non sono quello che credi.."- sospirò poggiando una guancia sulla chioma marrone

del più piccolo

-"Non puoi chiedermi questo.."- sbottò cercando di liberarsi per poi aggrottare le sopracciglia mentre il volta chiaro veniva rigato dalle lacrime ,perchè doveva dimenticarlo?

-"Non fare così,non immagini quanto sia difficile,non renderlo più triste di quanto lo sia già"- lo attirò di nuovo a sè dandogli dei piccoli bacetti sulla fronte mentre una mano gli

carezzava la testa

-"Promettimi una cosa.."- sussurrò il castano aggrappandosi alla maglietta dell'altro e guardandolo con le sue iridi azzurre come il mare

-"Cosa?"- sospirò accarezzandogli il volto umido a causa delle lacrime ,stava rendendo la cosa più complicata..

-"Promettimi che non mi lascerai mai.. che non te ne andrai.."- fece passare le piccole braccia attorno al collo niveo ,Riku a quelle parole girò lo sguardo dalla parte opposta

guardarlo in quel momento lo stava letteralmente uccidendo..

-"Sora.."- mormorò tristemente poggiando le mani sulle sue spalle

-"No! Non puoi dirmi questo! Non puoi entrare nella mia vita e poi sparire così! All'improvviso! Non è giusto.."- singhiozzò affondando la testa nel suo petto e inzuppandogli

completamente la maglia ,ora che lo aveva trovato non poteva lasciarlo così ,senza di lui non sapeva come fare.. si sentiva perso -"Promettimelo.. Ti prego.."- ancora a supplicarlo..

-"Non piangere.. io starò con te per sempre ,promesso"- quelle gli restarono in gola ,che senso ha.. fare promesse che uno non può mantenere?

Il volto di Sora si illuminò di felicità ed i suoi occhi esprimevano tutto l'amore e la dolcezza possibile ,quel ragazzino tanto ingenuo finito lì per caso ,aveva sbagliato.. ma almeno

per una volta in vita sua era felice.. era felice di aver commesso questo sbaglio..

Gli accarezzò nuovamente la guancia rossa per il pianto.. sapeva di non poterlo avere.. ma voleva lasciargli almeno un suo ricordo ,che sarebbe rimasto per sempre nel suo cuore..

pian piano si avvicinò al suo viso ,il respiro caldo del moretto sulle sue labbra gelide.. sfiorò con il naso il mento per poi annullare la distanza facendo combaciare perfettamente

i loro volti.. un bacio intenso che man mano fu approfondito sempre di più ,esplorando la sua bocca in ogni piccolo angolo.. qualcosa di unico che Sora non aveva mai provato.. e che

forse non proverà mai più.

Poco dopo si staccarono tutti e due ansimanti ,un bacio lungo che valeva più di mille parole.. lo sguardo dell'albino sembrava scoppiare in lacrime da un momento all'altro ,stampò

un altro piccolo e delicato bacio sulla punta del naso e gli fece poggiare la testa sul petto.. il castano sprizzava felicità da tutti i pori ora lo aveva tutto per sè e non

l'avrebbe più lasciato andare..

-"E' meglio che tu ritorni a casa.. è tardi ,hai passato un'intera giornata qui lo sai?"- ghignò riempendolo di baci e carezze

-"Ma sono felice di averla trascorsa qui con te ,ci rivedremo anche domani qui?"- chiese speranzoso in attesa di una risposta positiva

-"Forse"- sorrise ,il moretto annuì e dopo avergli dato un piccolo bacetto affettuoso sulle labbra corse verso casa più felice che mai.. Riku guardò il ragazzo pian piano allontanarsi

sempre di più e le lacrime lentamente incominciarono a percorrere il suo volto diafano ,piccole gocce di memoria che si perdevano sulla sabbia bianca..

-"Addio Sora.."- e il vento incominciò a soffiare..

Un brivido percosse la sua schiena ,forse doveva essere il freddo.. entrò in casa e dopo aver cenato con un sorrisone a trentadue denti ritornò al piano di sopra ,non raccontò niente ,

neanche a suo fratello a cui diceva sempre tutto ,era il suo piccolo segreto ,suo e di Riku.. già Riku.. quel volto semplicemente perfetto ,,era qualcosa di indescrivibile.. e pensando

a lui si addormentò fra le braccia di Morfeo..

-"Sora! Alzati!"- ecco che la madre lo richiamava per la colazione e dopo sarebbe ritornato di nuovo alla baia e trascorrere un'altro indimenticabile giornata con l'argenteo ,

al solo pensiero gli veniva voglia di gridarlo a tutto il mondo..

Velocemente scese le scale e trovò insieme alla sua famiglia qualcun'altro.. se non sbaglio era quel ragazzo che aveva incontrato al villaggio insieme a Roxas.. Axel.

-"Buongiorno Sora ,ti ricordi? Axel ,sono venuto a vedere come stavate"- sorrise e presto fu ricambiato da un Sora strafelice

-"Vi lasciamo fare colazione"- e detto questo i genitorni si dileguarono in cucina lasciandoli soli soletti in soggiorno

Dopo aver divorato il tutto in meno di cinque minuti si vestì di corsa e velocemente varcò la soglia di casa finchè..

-"Dove vai Sora?"- domandò curioso il fratello ,di solito non usciva mai così presto..

-"Alla baia perchè?"- disse come se la cosa fosse tanto ovvia

-"No! Non puoi andare lì! Non dovete metterci più piede!"- asserì il rosso alzandosi di scatto e avvicinandosi al castano che lo guardava spaventato

-"Dimmi Sora.. hai per caso incontrato qualcuno?Solo la verità ,è importante"- lo guardava con quelle iridi smeraldine

-"Si.. penso faccia parte del vostro villaggio ,si chiama Riku"- nel pronunciare quel nome poggiò una mano sul cuore ,il volto di Axel era indecifrabile ma esprimeva tristezza..

-"Sora.. devi dimenticartelo ,non andare mai più lì"- dichiarò poggiandogli una mano sulla spalla ,il castano la scrollò malamente e lo fulminò con lo sguardo

-"Perchè? Perchè dovrei dimenticarlo?! Perchè mi dite tutti così?! Cosa c'è che non va! Io proprio.."- iniziò a straparlare gesticolando come un forsennato

-"Riku non c'è Sora! Non esiste! E' morto molti anni fa!"- urlò scuotendolo violentemente per le spalle

Morto.. Morto.. Morto.. non è possibile.. è uno scherzo.. Riku.. inconsapevolmente le lacrime sgorgarono violentemente bagnandogli completamente le scarpe

-"L-lui.. era.."- singhiozzò coprendosi gli occhi con le mani ,non era assolutamente possibile.. lui l'aveva visto..toccato sentito.. assaporato le sue labbra.. non poteva aver sognato..

-"Si Sora.. lui era il custode che si era sacrificato molto tempo fa per salvare noi.."- sussurò in modo quasi impercettibile

Lui è vivo e mi sta aspettando.. aveva promesso.. scattò improvvisamente fuori la porta correndo il più veloce possibile verso una destinazione precisa..

-"Sora!"- urlò il fratello che fu subito bloccato dal rosso

-"Lascialo andare.. ha bisogno di rimanere da solo"- sospirò voltando lo sguardo al cielo e sussurrando qulcosa..

Mezz'ora dopo finalmente giunse a destinazione con le lecrime agli occhi e con il cuore distrutto ,completamente fatto a pezzi ,non si sentiva più lui.. senza Riku lui non era niente..

Iniziò ad ispezionare da cima a fondo la spiaggia ,continuando a singhiozzare rumorosamente..

-"Riku! Riku!"- continuava ad urlare il moretto cercandolo disperatamente in ogni angolo ,si sentiva perso senza la sua luce ,lo aveva abbandonato..

Velocemente si precipitò dentro la grotta guardando finalmente con occhi diversi quell'immagine che solo ora riconosceva.. era stato proprio stupido.. e proprio mentre continuava a

toccare quell'immagine ,sgranò gli occhi.. erano incise delle parole..

-"Perdonami Sora.. Non ti dimenticherò mai e spero tu faccia lo stesso.. Ti amo"- rilesse ogni singola parola ed il cuore gli si riempì di gioia..

-"Sei uno stupido.. allora non hai capito proprio niente.. io ti amo più della mia stessa vita ora e per sempre.. non potrò mai dimenticarti.. perchè mi hai lasciato solo.. avevi promesso

che non mi avresti mai più lasciato.. perchè te ne sei andato.. cosa farò adesso.. io ti amo Riku.. mi sento così solo senza di te.. non mi lasciare ti prego.."- disse fra i singhiozzi mentre

si accasciava sulla pietra fredda.. -"Anche io ti amo.. e non sai quanto mi dispiace di non avertelo potuto dire di persona.. sei l'unico che amerò perchè nessuno potrà sostituirti.. hai

rubato il mio cuore portandotelo via e rimarrà per sempre con te.. io ho bisogno di sapere che tu sarai per sempre con me.. amore mio.."- mormorò sorridendo finchè un piccolo bacio

non si posò sulla sua guancia ,sorrise toccandosela mentre le lacrime continuavano a rigargli il volto..

Uscì di fretta ,precipitandosi sul bagnasciuga e con un sorriso stampato in faccia osservò l'orizzonte ,non c'era più la nebbia ,scomparsa del tutto e ora il sole illuminava il posto..

il mare non era più agitato ma calmo e piatto come una tavola.. ed un venticello piacevole scompigliava la sua chioma..

-"Mio grande eroe ,spero che adesso tu sia felice e non dimenticarti mai.. che io ti resterò per sempre accanto.. qualunque cosa succeda amore mio tu sarai per sempre nel mio cuore.."-

-"Questo non è un addio perchè noi ci rincontreremo.. giusto? Se non in questa vita.. nell'altra.. io sarò per sempre con te e finalmente potremo stare insieme.. per sempre.."- sussurò

mentre un raggio di sole accarezzava il suo volto..

-"Che cosa succede Axel?"- chiese Roxas ancora con il fiatone per la corsa appena fatta

-"La sua anima ha trovato finalmente la luce.. Grazie Sora.."- sorrise poggiando una mano sulla spalla del biondino

Questo dimostra che l'amore può vincere ogni cosa.. anche l'impossibile..

-"Grazie Riku.. Ti amo"- gridò mentre l'ultima lacrima scendeva dal suo volto

 

 

 

 

Note dell'Autrice:

Salve! Ecco qua che ho finito anche questo polpettone xD

Questa storia mi ha commosso molto ,a me è piaciuta davvero ,spero che piaccia anche a voi..

Perchè dimostra il vero amore che una persona normale prova per un ragazzo morto molti anni fa..

Un commentino per sapere cosa ne pensate *-*

Alla prossima! Ciaoo!

Mikhi.

 

 

   
 
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