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Autore: metisket    17/06/2010    2 recensioni
Il banale inizio di una giornata qualunque dal punto di vista del nostro Bookman Junior.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Traduzione, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Mask and Mirror ~ Maschera e Specchio



Sono le 6:22, e sono sveglio. Generalmente mi sveglio tra le 6:15 e le 6:30, giusto in tempo per beccare l’allenamento di Yu. Yu finisce invariabilmente alle 7:00 in punto, in modo da filare in mensa prima di Allen. Allen fa la sua comparsa a colazione invariabilmente alle 7:17, sempre fresco di doccia, presumibilmente perché anche lui si è allenato. Lui e Yu sono più simili di quanto non immaginino. Precisi come Immanuel Kant.

Vale la pena guardare l’allenamento di Yu perché è un accurato riflesso del suo umore. Se è tornato di recente da una missione, osservarlo mentre si allena è essenzialmente la stessa cosa che leggere un rapporto: quanti akuma, quanti feriti, quanti morti? È tutto scritto nella posizione delle spalle e nella ferocia degli attacchi.

Purtroppo, questa mattina mi toccherà saltare Yu.

Allen è stato in missione in Germania. Ha finito tre giorni fa e, considerati la distanza (circa 920 chilometri), l’affidabilità e gli orari dei treni (dubbia la prima e eccentrici i secondi), i capricci del Canale, e il fatto che non sia capace di non fermarsi a parlare con gli estranei, la mia stima è che stamattina arriverà presto. Forse addirittura per le 6:45; quasi sicuramente prima di Yu.

Dovrebbero fioccare le scintille. Dovrebbe esserci da scompisciarsi. Voglio essere seduto vicino ad Allen quando succederà.

Detto questo, non ho voglia di attirare l’ira su di me, perciò vestirò i panni più sommessi che siano ragionevolmente concessi a Lavi, dei vestiti alla non-notatemi: la bandana dai colori vivaci più sbiadita che ho (sono allegro e innocuo), l’uniforme dell’Ordine al posto degli abiti civili (sono uno di voi), e i capelli pettinati in modo da coprire la benda (non sono misterioso o sinistro nella maniera più assoluta). Per quanto riguarda la personalità, magari potrei fargli smaltire dei postumi da sbornia. Potrebbe rivelarsi una saggia scelta. Stattene buono buono, non farti tagliare a fette, e goditi lo spettacolo.

Arrivo alla mensa alle 6:52, e Allen è già posizionato dietro la sua montagna di cibo. Perfetto. Di fronte a lui c’è Johnny, che lo osserva con l’espressione standard di affascinato raccapriccio, e anche questo è un bene. Johnny scende a fare colazione indifferentemente tra le 6:30 e le 9:00, sempre se riesce a venire. Gli sarebbe dispiaciuto perdersi questa.

Prendo la solita scodella di cereali, mi strizzo tra Johnny e il muro, e mi accomodo in attesa di Yu. Johnny mi dà il buongiorno, e io sussulto e socchiudo bruscamente gli occhi. Johnny, lascia stare Lavi. Non lo vedi che ha i postumi da sbornia?

Le 6:55, e i Finder cominciano a entrare alla spicciolata. A guardarli, si direbbe che i francesi ce l’abbiano ancora a morte con gli inglesi, e che i tedeschi ce l’abbiano ancora a morte con tutti quanti. Che microcosmo, quello dei Finder.

Le 7:00, e Yu è in dirittura di arrivo. Reever entra, barcollante, con la faccia di uno che tra un’altra ora al massimo stramazzerà al suolo pure se bevesse tutto il caffè del mondo. Povero diavolo.

Le 7:03, e Yu è qui. Si avvicina a Jerry. Esige tè, bacon e uova, e un toast con marmite. È quello che chiede ogni mattina, perché su certe cose è assurdamente inglese. Vabbè che nessuno può mangiare soba tre volte al giorno. Jerry risponde…

… Che Yu dovrà aspettare, perché qualcuno deve andare a comprare altre uova, perché Allen Walker, ancora una volta, se l’è mangiate tutte.

Johnny, non appena lo sente, si rattrappisce e comincia a strisciare lontano da Allen. Il ragazzo invece è ignaro della presenza di Yu fino al momento in cui non viene strattonato per la collottola e tirato giù dalla panca.

I loro litigi sono una cosa meravigliosa; seguono praticamente una coreografia. I loro insulti spaziano dalle disgustose abitudini alimentari all’ipocrisia, all’inettitudine, ai nomignoli, alle minacce ai capelli. Uno schema talmente familiare che non turba neanche più i Finder. Riposante come sidro d’autunno.

Senza contare che fa morire dal ridere.

Dopo essersi malmenati a vicenda, si siedono fianco a fianco, presi da un battibecco senza vie d’uscita su quanto sia poco igienico che Yu accetti le uova provenienti dal piatto di Allen. Johnny si precipita prudentemente al suo vecchio posto davanti a loro. Io sto cercando di non sogghignare; manderei a monte la copertura della sbronza di Lavi.

L’unica cosa che avrebbe potuto rendere la scena più appagante sarebbe stata una capatina di Lenalee, ma lei di rado viene a far colazione prima delle 8:30. Lenalee avrebbe squadrato Yu con quello sguardo. Quello che dice, “Tutti quegli anni in cui ho tentato di inculcarti un briciolo di civiltà non sono serviti proprio a niente?” che dopo qualche secondo viene sempre rimpiazzato dall’altro sguardo, quello che dice, “Beh, almeno se ti picchio mi sentirò meglio.”

Lavi è innamorato perso di Lenalee, e a volte ho paura di non essere troppo dietro di lui. Per Lavi è facile; lui s’innamora di ogni donna che incontra. Io non ho questo lusso.

Non ho molta fretta di condividere questa preoccupazione con Panda. Non quando siamo a due passi dalla guerra, almeno.

“Lavi, tutto bene?”

Il mio rimuginare deve avermi evidentemente conferito un’aria ancora peggiore delle mie intenzioni, e ora ho attirato l’attenzione di Allen, che era l’ultima cosa che avrei voluto. Devo decisamente piantarla di lasciare che Lavi s’impadronisca della mia faccia.

“Sì, Allen. Ho solo mal di testa.”

Johnny sbuffa, e questa me la segno per la prossima volta in cui i postumi da sbornia li patirà lui. Lavi avrà la sua vendetta.

“Oh,” ribatte dubbioso Allen, l’esperto locale di postumi da sbornia. “È per il mal di testa che ti sei svegliato? Sei venuto presto a colazione.”

Al che la testa di Yu scatta nella mia direzione, e capisco che per me è finita.

Tu sei venuto a guardare la mammoletta che mi rubava il cibo,” accusa.

Il bello è che Yu non avrebbe mai notato la mia espressione e ad Allen non sarebbe mai venuto il sospetto che quello fosse il motivo. Quando usano la loro inquietante mente comunitaria mi leggono come un libro. È un’altra cosa che a Panda non piacerebbe, se mai gliel’accennassi.

Al momento, però, ho problemi ben più grandi. Ovvero tagliare la corda prima che Yu si ricordi di avere Mugen e provi ad ammazzarmici.

“Che dire, Yu, sapevo che ci sarebbe stato da ridere.”

Sì, forse sarebbe meglio se mi dedicassi all’eventualità di una morte-causa-collega alzandomi subito per battermela a gambe levate.

Il resto lo prenderò come viene.



NdT: Kanda e Allen e il loro neurone comunitario sono troppo canon.
… Ed esordisco in questo fandom con una breve ma interessante fic sul nostro Bookman Juniah tradotta per smaltire un po’ di stress da esami, cui imputo paraculisticamente eventuali errori e imprecisioni. xD Ah, la marmite è questa schifezza qui.
Ne posterò altre e di vario genere e rating uh uh uh quando avrò il tempo di tradurle o rivederle, ovvero tra meno di un mese. [/velata minaccia]
Ciao,
youffieh :*
   
 
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