Mi risveglio
stordito e mi guardo attorno con circospezione.
Vedo Kuma in piedi e di fronte a lui vedo te... Tu,lo spadaccino
migliore del mondo,tu l’orgoglioso Zoro sei inginocchio e lo stai pregando di
prendersi la tua vita anziché quella del nostro capitano.
Ti sento
parlare di Rufy,di noi... Ci vuoi proteggere e sei disposto a rinunciare al tuo
sogno pur di salvarci tutti... Ma io no... Io non sono disposto a rinunciare a
te per avere salva la mia vita.
Mi alzo a
fatica,sento le ossa che si rompono ad ogni movimento che compio,ma non mi
importa.
Lentamente
mi avvicino a voi,sfido Kuma con le mie parole,vedo
il tuo sguardo sorpreso e me ne compiaccio:non ti aspettavi una cosa del
genere,vero?Non ti aspettavi la mia intromissione,giusto? Tu volevi che fosse
tutto perfetto,volevi morire senza che nessuno sapesse il perché,ma come al
solito ti ho rovinato i piani...
Mi pongo
davanti a te e cerco un accordo con il nemico:la mia vita per la tua Zoro,la
mia vita per quella di tutta la ciurma.
Sono
disposto a morire,perché il mio sogno,se paragonato al tuo,è misero e
insignificante.
Tu,che ti
alleni strenuamente ogni giorno,tu che ad ogni battaglia dai il 100%,tu che ad
ogni scontro ti riduci ad un ammasso di sangue...tu che sei il mio
vice-capitano,il mio compagno di viaggio,il mio amico... Non posso lasciarti
morire e farti gettare al vento anni di severo allenamento...Non posso vederti
morire davanti ai miei occhi... Non tu...
Anche se per
me è difficile ammetterlo (e non lo farò mai di fronte a te),so perfettamente
che sei più forte di me e per quanto mi possa sforzare non potrò mai
raggiungerti.
Ma neanche
di questo mi importa,ora voglio solo salvarti,voglio essere io per una volta l’eroe.
Guardo serio
il robot davanti a me e tremo;non di paura,né di eccitazione... Tremo perché il
mio corpo non ne può più,è stanco e provato.
Anche se
sono di spalle posso sentire il tuo sguardo puntato su di me e so che mi guardi
con timore e incredulità.
Sono felice
che tu non riesca a muoverti,altrimenti avrei dovuto lottare anche con te... E
avrei perso.
Nei pochi
attimi di silenzio,mentre aspetto la mia condanna a morte,penso a ciò che sto
facendo.
So
perfettamente che non sopravvivrò,il mio fisico è debilitato,sono pieno di
ferite,ho il fiato corto e per di più ho una costituzione magra,molto diversa
dalla tua,molto più fragile...
La morte un
po’ mi spaventa,ma il solo sapere che il mio sacrificio vi consentirà di vivere
mi rende felice. Sul mio viso appare un sorriso,che ovviamente non puoi vedere,perché
continuo a darti le spalle.
Sento la tua
flebile voce chiamarmi,è così supplichevole che mi far star male,ma sono felice
che ti preoccupi per me.
In genere stiamo
sempre a combattere,ci insultiamo,ci ignoriamo,ma in questo frangente tutto
sembra diverso,tutto è così irreale...
Io che ti
salvo la vita,tu che cerchi di fermarmi e nessuno che possa vedere ciò che sta
accadendo.
Sempre con
lo sguardo rivolto al nemico ti chiedo di occuparti degli altri,ti confesso il
mio dispiacere nel sapere che dovrete trovarvi un altro cuoco.
Pochi
istanti dopo sento un dolore lancinante al fianco sinistro.
Mi hai
colpito con la spada...mi hai colpito con l’impugnatura...
Mi volto e
ti afferro la spalla più che mai arrabbiato e ti chiedo il perché di quel
gesto,ma tu non mi osservi nemmeno.
Lentamente la
mia vista si offusca,sento quelle poche forze che avevo venir meno:la mia mano
scivola lungo il tuo braccio.
So benissimo
che se svengo,questa sarà l’ultima volta che riesco a sentire il tuo calore.
Ho paura.
Per la prima volta in vita mia ho paura. L’idea di non vederti più sonnecchiare
in ogni angolo della nave,il pensiero di non avere più nessuno con cui litigare
mi fa tremare. I tuoi occhi non fanno trasparire nessuna emozione,ma so
perfettamente quello che stai pensando.
Vuoi farla
finita così,vuoi e devi essere sempre e solo tu quello che si ammazza per gli
altri.
Non è
giusto... Non è giusto che debba essere tu a soffrire per noi...
Non voglio,non
voglio che finisca così...
I miei occhi si chiudono,il mio corpo cade
inerme di fianco a te e tutto si fa buio... Zoro...
Sento delle
voci...
Sono le voci
di Rufy e degli altri... Sembra che stiano bene... Apro gli occhi e mi metto a
sedere. Mi guardo intorno spaesato,confuso... Possibile che sia tutto finito?
Vedo Rufy
che saltella,gli altri che sorridono anche se sono a pezzi,ma mi rendo conto
che c’è qualcosa che non va... Come se mancasse qualcosa... O qualcuno...
Zoro!
Lui,manca
solo lui! Mi alzo e con una forza che non credevo di avere comincio a correre e
a saltare da una maceria all’altra per cercarlo.
Il mio cuore
batte a mille,un po’ per la corsa,un po’ per il terrore che mi attanaglia le
viscere. Non può essere,non può davvero essere morto! Mi rendo conto di aver
fatto come al solito la figura dell’idiota. Non sono di nuovo riuscito a fare
niente...
Ormai
comincio a perdere le speranze,ma poi mi volto e ti vedo:lì,in piedi che guardi
fisso davanti a te.
Il mio cuore
si riempie di gioia e mi avvicino a te sorridendo. Ma ben presto quel sorriso
si tramuta in una smorfia di paura.
Sangue...
Sangue a perdita d’occhio... Sangue sul tuo corpo,per terra,intorno a te,a
me...
Ti chiedo
urlando che cosa è successo,ma tu non mi rispondi. Solo al mio ennesimo
urlo,con un filo di voce,mi dici che non è successo niente... E poi cadi per
terra,mezzo morto.
Solo dopo
verrò a sapere che il dolore e le sofferenze del nostro capitano sono passate a
te. Chissà quanto devi aver sofferto.
Appena Chopper
dice che saresti potuto morire,il mio cuore perde un battito,forse due.
Sono più che
convinto di fartela pagare una volta sveglio. Non dovevi farmi questo
affronto... Non avresti dovuto sfidare la mia pazienza...
I giorni
passano e la mia rabbia continua a crescere,perché sembri non volerti più
svegliare. Ora ne sono sicuro. Appena ti sveglierai ti ucciderò io. Se Kuma non ci è riuscito allora sarò io a darti il colpo di
grazia.
Perché tu
sei una persona egoista,sei peggio di una prima donna,devi sempre avere in mano
la situazione e sei l’uomo più orgoglioso che io conosca.
Dì la
verità,ti dava fastidio farti salvare da uno stupido come me? Forse non sono
alla tua altezza?Ti saresti vergognato di farti aiutare da me?
Ormai sono
al limite,la mia furia non si contiene più,ma sono deciso ad aspettare che ti
svegli.
E poi
succede... Chopper entra in cucina e ci avvisa che ti sei svegliato. E io sono
pronto...
Aspetto che
tutti se ne vadano e ci lascino soli.
Mi metto
vicino a te,tu ovviamente non mi guardi perché sai quanto sono arrabbiato.
Però
qualcosa cambia. Nel vederti sveglio,con quella tua solita faccia da
strafottente,tutta la rabbia scema e mi sento stranamente leggero.
Ti vedo
girare gli occhi verso di me e a quel punto esplodo. Senza accorgermene il mio
occhio si riempie di lacrime che cominciano a scendere copiose lungo la guancia
per poi cadere sul tuo braccio.
Tu mi guardi
shockato,strabuzzi gli occhi più che puoi,apri la bocca come se volessi
parlare,ma non emetti nemmeno un suono.
Sono
ridicolo,sono assolutamente ridicolo. Mi vergogno di me stesso,della mia
debolezza e delle mie lacrime.
Il mio corpo
però sembra fregarsene della vergogna che provo e mi ritrovo a chinarmi su di
te per appoggiare la mia testa al tuo petto.
Il mio
pianto liberatorio si affievolisce,ma non cessa.
Dalla mia
bocca escono solo insulti,ma non capisco nemmeno io se sono rivolti a te o a
me.
Le mie mani
stringono le bende che ricoprono quasi tutto il tuo corpo con una tale forza da
rendere bianche le nocche.
Sono
patetico,lo so,ma il dolore al petto che avevo è passato non appena ho
cominciato a piangere. Perché io non piango per la tristezza,ma per la gioia.
Sono felice
che tu sia vivo,stupido marimo,perché i miei sensi di colpa mi avrebbero
portato a fare qualche stupidaggine se fossi morto.
Qualcosa
comincia a strofinarmi la testa. E la tua mano.
Mi stai
coccolando... Questo sì che ha del sovrannaturale,ma ora come ora non mi
importa... Voglio solo bearmi del tuo calore,di quel calore che temevo di non
sentire più, e delle tue attenzioni,voglio far scomparire questo dolore che mi
hai causato,voglio che tutto torni come prima,anche se so che sarà
impossibile...
Sono contento di poter condividere il mio
dolore con te,per una volta. Sono contento di non doverti prendere a calci e di
non dover parare i tuoi fendenti.
Sono felice
che tu sia vivo...
“Zoro”
“Nh?”
“La prossima
volta non te la caverai così facilmente...”
“Mph...”
“Prova
ancora a fare di testa tua e giuro che ti uccido”
La mia
solita faccia tosta sembra essere tornata e sono felice. Non posso mostrare a
Zoro la mia vulnerabilità,anche se forse è già troppo tardi...
Infatti la
frase che uscì dalla mia bocca pochi secondi dopo confermò la mia ipotesi.
“Ho avuto
paura... Ti prego,non farlo mai più...Non potrei sopportarlo...”
Mi sono dato
il colpo di grazia,lo so... Ora aspetto la tua risata,le tue parole di scherno
che però non arrivano.
Una sola
frase esce dalla tua bocca,una frase sofferta ma sincera,una frase che mi
lascia spiazzato e senza più difese.
“Per salvare
uno stupido come te... Darei la mia vita altre mille volte...”
E detto
questo ti addormenti,lasciandomi lì,ancora con le lacrime agli occhi,ancora
appoggiato al tuo petto a guardarti allibito.
La tua mano
è ancora sulla mia testa e io non la tolgo,anzi... Senza spostarmi dalla mia
posizione afferro la tua mano e la stringo con forza chiudendo gli occhi.
Continuo a
piangere silenziosamente fino a quando non mi addormento.
Quando mi
risveglio tu sei ancora lì,disteso con gli occhi chiusi con la mano sulla mia
testa.
Mi alzo perché
mi accorgo che il sole sta tramontando e devo preparare la cena. La testa mi fa
male e gli occhi mi bruciano per il pianto.
Prima di
andarmene mi volto verso di te e sorrido:sono convinto che dimenticherai ciò
che è successo oggi,ma è meglio così... Un marimo sentimentale non lo voglio
come compagno.
Ma sappi
invece che io non dimenticherò le tue parole e ora sono più che mai convinto
che la prossima volta sarò io a salvarti...
Stupido
marimo!