Marmellata
n°25
Ci sono le
tue scarpe ancora
qua, ma tu te ne sei già andata,
c’è ancora
la tua parte di
soldi in banca, ma tu non ci sei più!
C’è ancora
la tua patente
rosa tutta stropicciata,
e
nel tuo cassetto un
libro
letto e una Winston blu... L’ho fumata!
Entro
nel nostro appartamento. È tutto nel solito disordine. Lascio la posta
sul
piattino di ceramica all’ingresso, due bollette e l’estratto conto
della tua
carta di credito. Ci sono rimasto male quando l’ho visto, credevo che i
tuoi
avessero avvisato la banca di non spedirlo più a questo indirizzo. Di
non
spedirlo più e basta. Ma forse è ancora troppo presto.
Decido
di mettere in ordine, sarebbe compito tuo ma non credo che lo farai.
In
camera nostra trovo la tua copia di Orgoglio
e pregiudizio, tutta sottolineata ed evidenziata. Il tuo
libro preferito,
ricordi?
Apro
il tuo cassetto per metterlo a posto. Cos’è questo? Un pacchetto di
sigarette
contenente una sola sigaretta. Ma
allora non era vero che avevi smesso. Uffa Nena, me l’avevi promesso!
Vabbè,
ormai...Tanto vale che la fumo io.
Ci sono le
tue calze rotte
la notte in cui ti sei ubriacata,
c’è ancora
lì sul pianoforte
una sciarpa blu,
ci sono le
tue carte e il
tuo profumo ancora in questa casa
e
proprio lì, dove ti
ho
immaginata... C’eri tu!
Dio
com’è piena di te questa casa... C’è tanto di te dappertutto. Te le
ricordi
queste calze? Io si, le portavi il primo capodanno che abbiamo passato
insieme.
Penso che una tronca* così non l’hai mai presa. Ti ho dovuta portare a
casa in
braccio, e le tue calze si sono impigliate al mio orologio...Ricordi la
mattina
dopo che litigata? Ma è colpa mia se erano nuove? Potevi bere di meno!
Sorrido
e le butto, chissà perchè le hai tenute tutto questo tempo...
Ma
tu guarda...questa sciarpa non te l’avevo regalata io? Da quanto tempo
la usi
per coprire i tasti del pianoforte? Ok che non lo suono da una vita, ma
potevi
risparmiartelo... A proposito di risparmiare, quanto mi hai fatto
perdere a
poker l’altra sera? Boh, ricordo solo che era a più zeri...Sai che ti
avevo
fatto un regalo per “coprire il mio debito”? Ora non credo che te lo
darò più...
Butto
anche le carte nel cestino, se lo sapesse papà che mi hai insegnato
tutti quei
“giochi d’azzardo” credo che mi ripudierebbe...
In
bagno decine di flaconi di varie marche ingombrano le mensole. Questa è
roba
tua, questa è roba tua, questa è roba mi... No, scusa, questa roba tua,
quella è roba mia.
Tutti
questi profumi, queste creme, questi oli che usavi in quantità
industriale dopo
la doccia... E ogni volta ti dicevo che non serviva perchè la tua pelle
aveva
un profumo irresistibile al naturale...Mi avessi ascoltato mezza volta.
Ah! Da
quando Senna non
corre più... Ah! Da quando Baggio non gioca più...
Oh no, no!
Da quando mi hai
lasciato pure tu... Non è più domenica!
E
non si dimentica...
Non si
pensa, non si pensa più...
A
proposito di niente, che giorno è oggi? Ah si, è domenica. Ho saltato
la
funzione delle undici stamattina, ma credo di essere più che
giustificato. La
domenica era un rito andare in chiesa insieme a te, adesso che mi hai
lasciato
non mi sembra neanche giusto
continuare questo rito da solo...Perchè poi? Per pensarti una volta di
più? Ne
faccio a meno, grazie; ti penso già abbastanza per conto mio.
Ci
sono le tue scarpe ancora
qua, ma tu non sei passata,
ho
spiegato ai vicini ridendo
che tu non ci sei più...
Un
ragazzo in cortile
abbraccia e bacia la sua fidanzata
proprio
lì dove ti ho
incontrata... Non ci sei più!
Apro
il tuo armadio, mi perdo tra i tuoi vestiti. Ogni abito è un colpo allo
stomaco, ogni capo è legato ad un ricordo che graffia, punge, brucia,
fa male
e...Prendo tutti i tuoi vestiti, li infilo con una rabbia cieca dentro
i sacchi
neri della spazzatura, so già che tra cinque minuti me ne pentirò, ma
adesso devo farlo, per tornare a
respirare...
Riempio
tre sacchi e li porto in strada, in fondo al cuore spero di cambiare
idea prima
che passi il camion della nettezza, altrimenti chissene, tanto c’è
altra roba
tua di sopra. Mi fermano i signori Cartman, Dio quanto li odio.
Pettegoli e
rugosi come sempre, più di sempre vogliono sapere dove sei. Mi sfugge
una
risata isterica e tetra mentre li informo che purtroppo non ti vedranno
mai più nei paraggi, poi gli volto
le
spalle, una caterva di domande è l’ultima cosa che potrei sopportare.
Oh,
diamine, pessima idea! Carl e Suzi si stanno mangiando la faccia a
vicenda
proprio sotto il nostro albero. Hei, andatevene,
quello è il
nostro posto!! vorrei urlargli,
ma poi
sicuramente mi chiederebbero Nostro chi?
e non potrei certo dirgli che è mio e del ricordo che ho di te, no?
Ora vivo da
solo in questa
casa buia e desolata,
il tempo che
dava l’amore lo
tengo solo per me...
Ogni volta
in cui ti penso
mangio chili di marmellata...
Quella che
mi nascondevi
tu... L’ho trovata...
Torno
in casa, comincio a frugare nella dispensa. Cavolo, dovrebbe essere
qui...Amore, dove diamine la tenevi?, adesso puoi dirmelo!
Eccola!!!
Marmellata.
Marmellata di pesche. Vasetti su vasetti di buona, dolcissima,
zuccherosa
marmellata di pesche. Molto zuccherosa. Per questo la nascondevi
sempre. L’hai
sempre amata, ma non volevi mi venisse la tentazione di mangiarla, poi
la mia
glicemia avrebbe fatto i capricci,
come dicevi sempre tu. Nena mia, ma prima
non avevo nessun bisogno di mangiarla, o stare male, c’eri tu che mi
facevi
stare così bene...Adesso invece...Adesso tu non ci sei, e non ci sarai
più,
quindi...Prendo i vasetti dalla dispensa, li metto tutti in fila.
Venticinque.
Venticinque come gli anni che avevi stamattina. Venticinque come gli
anni che
avrai per sempre. Divertente, no? No.
Apro
tutti i vasetti, prendo un cucchiaino. Chi lo sa se è vero che a quelli come me succede. Immagino la
notizia sul giornale, sarà roba da lucciconi agli occhi anche di chi
non mi ha
mai sentito nominare.
Decine
di persone decideranno di conoscere tutta la verità, la mia vita e le
mie
intenzioni saranno deformate in centinaia di modi diversi dai media, e
alla
fine resteranno in pochi a ricordarsi chi sono stato davvero. Ma sai
una cosa
amore? Chissenefrega. Se è vero quello che ho sempre pensato, passeremo
insieme
tutta l’eternità, non solo la vita. Mi dispiace un po’ per la mia
famiglia, ma
alla fine papà ha la fede, mamma i figli di Kev e Joe, i miei fratelli
hanno le
loro compagne...Tutti riusciranno ad andare avanti, nessuno mi
condannerà
troppo. E se non sarà così...Non m’importa, io avrò te, e questo mi
basta. Mi
basta per sempre. Sono egoista dici? Forse si, ma sei l’ultima ch può
dirmelo.
Te
l’ho rivelato tempo fa, che oltre ad avere una famiglia con te, il mio
più
grande desiderio era andarmene per primo da qui, per evitare di stare
senza di
voi. E tu mi hai detto che condividevi questo mio pensiero. Ricordi?
Alla fine
avevamo deciso che ce ne saremmo andati insieme, a ottant’anni suonati.
E
invece sei stata egoista, non mi hai aspettato, e allora non voglio
sentire le
tue prediche sul mio, di egocentrismo.
Mi
alzo, ancora col cucchiaino in mano. Faccio il giro delle stanze.
Chiudo le
imposte, spengo le luci, chiudo il gas, la corrente e l’acqua dai
contatori
principali. Chissà perchè poi.
Ora
sono solo, al buio e devo dire anche un po’ al freddo, perchè ho spento
anche
il riscaldamento.
Mi
siedo davanti al tavolo, e spero che sia vero quello che ho letto su
Wikipedia.
Venticinque vasetti di marmellata dovrebbero darmi un iperglicemia
bella tosta,
no?
E
allora, via. Cominciamo dal primo.
✿(¯`·.¸☆¸.·´¯)
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“Muore per
iperglicemia il venticinquenne
cantante dei Jonas Brothers, La futura moglie Selena Gomez era rimasta
vittima
di un incidente d’auto proprio quella mattina. L’ipotesi più
accreditata è il
suicidio, visto che accanto al corpo dell’uomo sono stati ritrovati
venticinque
barattoli vuoti di marmellata. Per il giovane, affetto da Diabete di
Tipo Uno,
dev’essere stata una morte lenta e dolorosa, motivata forse dal dolore
più
grande, di aver perso la donna della sua vita”
Angolo
autrice
Solo
le due e mezza di notte gente, quindi non potete pretendere i fuochi
d’artificio...Sinceramente a me la prima parte fa schifo, la seconda
pure e
l’ultima anche, quindi fate un po’ voi... Certo, mi farebbe meno schifo
se
magari qualche anima in pena decidesse di recensire... :)
Ah,
non so se 25 barattoli di marmellata causano un’iperglicemia così forte
in un
diabetico di tipo 1 da portarlo alla morte (alla morte boh, alla nausea
sicuro!
Insomma, 25,
mica bruscolini!),
ma non ho trovato abbastanza informazioni in internet, quindi...
Facciamo che
casomai è una mia licenza poetica :)
Grazie
per la gentile attenzione concessami, buona notte!
(Nick Jonas
non mi appartiene, Selena Gomez (alla quale spero vivamente di non aver
portato
sfiga) neanche, storia scritta senza fini di lucro e senza l’intenzione
di
rappresentare la vera vita dei protagonisti, la canzone è "Marmellata #25" di Cesare Cremonini)
*Ubriacatura.
Esiste come parola?