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Autore: Oph_92    18/06/2010    0 recensioni
Mi sono bruciato gli occhi Impossibilitato a veder la realtà che mi circonda, spaventato dall’irrealtà che sogno, vedo solo la vita che mi ha preceduto, un’esistenza fatta di ricordi e sensazioni assaporate, null’altro mi rimane.
E' la prima volta che pubblico qualcosa del genere xD siate clementi :P
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordi

 

Mi sono bruciato gli occhi

Impossibilitato a veder la realtà che mi circonda, spaventato dall’irrealtà che sogno, vedo solo la vita che mi ha preceduto, un’esistenza fatta di ricordi e sensazioni assaporate, null’altro mi rimane.

Mi sono bruciato gli occhi.

Ricordo quando ero bambino, le giornate afose passate in un’auto, su una strada che inseguiva le onde del mare, il mio sguardo fisso sul sole che alto risplendeva in cielo, come era bello e luminoso, caldo e maestoso. Mentre guardavo la sfera infuocata la mia mente saltava di fantasia in fantasia, a tratti sognavo di esser un cavaliere che combatteva contro orribili orchi dalle fetide zanne, difensore del bene assoluto. Poi improvvisamente immaginavo di esser un terribile tiranno che in una gelida morsa serrava tutto il genere umano.

Mi sono bruciato gli occhi.

Ricordo quando d’inverno sciavo sulle montagne innevate, la valle era immersa in una  nebbia che ovattava i sentimenti, salivo piano con una seggiovia; il silenzio regnava sovrano, disturbato solo dal gracidare del cavo che passava sui rulli e da un improvviso urlo di qualche animale solitario. Inaspettatamente uscivo dalla nebbia e dal freddo per osservare estasiato il cielo azzurro e il sole che donava ai miei occhi una sensazione di calore. Per minuti contemplavo da quelle cime  quella stella diurna, per poi rigettarmi nel gelido abbraccio della nebbia sottostante.

Mi sono bruciato gli occhi.

Ricordo quella volta in riva al fiume, lontano dal paese straniero dove stavo vivendo, una svolta nella mia esistenza,  una svolta nei miei sentimenti.

Far l’amore sull’erba verde, i nostri corpi nudi che giocavano sotto la calda luce diurna, con l’acqua che piano ci accarezzava i piedi.  Sentir i suoi ansimi mentre sguazzava in stupende sensazioni, osservar per un istante il suo corpo sudato riposare dopo l’atto d’amore, accarezzarle i lunghi capelli, mentre ammiravo il sole che alto mi riscaldava l’anima.

Mi sono bruciato gli occhi.

Ricordo la guerra, grida disumane che si alzavano nel cielo, boati che scuotevano la terra. Nascosto dietro dei sacchi sparavo contro un esser di cui non conoscevo nemmeno il nome. Ero  contento di non sapere chi uccidevo, di non poter osservar come la sua anima reagiva alla vista della  morte imminente. Ero felice di non  dover dare la notizia della sua morte ai suoi figli, di non veder il loro dolore esternato in calde lacrime. Ma poi alzavo gli occhi al sole splendente e vedevo tutto questo nell’astro che, scaldandomi il cuore, mi riempiva di disperazione.

Mi sono bruciato gli occhi.

Ricordo una notte lontano da casa, vagavo in boschi bui piangendo per la morte della mia amata. Era stata strappata dalle mia braccia per esser sepolta nella terra da un male artificiale, parto dei nostri giorni. Il mio amore era morto con lei, sapevo che non sarei riuscito a guardare un altro viso di donna, non volevo dimenticar il suo dolce volto. Volevo veder esclusivamente lei finché la morte non ci avesse fatti ricongiungere.

Non desideravo più osservare il sole, con il suo calore mi avrebbe fatto invaghire di un’altra donna, temevo di diventar succube dei miei sensi terreni.

Uscii di nascosto quella notte, mai avevo osato farlo, sapevo a cosa andavo incontro, vagai a lungo in quei cupi boschi. In una raduna entrai osservando il terreno sotto i miei piedi, mi sdraiai chiudendo gli occhi, con il volto verso il cielo notturno. Aprii le pupille, l’osservai per la prima volta alta nel cielo, ammirai per un solo attimo la sua maestosa pallida forma. Cominciai a piangere come un bambino che guarda un oggetto che desidera ma non può ottenerlo. Poi divenni cieco per sempre.

Mi sono bruciato gli occhi.

Ora vivo di ricordi.

 

  
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