"Non devi andare." Mi dici con tono assente e preoccupato.
Rimango un pò sorpreso. Non credevo che la notizia ti sconvolgesse a questo modo.
"Stavolta devo. Potrebbe essere l'occasione buona per vivere in una casa più grande, per fare le vaccinazioni al cane e pagare le bollette in tempo. So che sei terrorizzato all'idea, pure io lo sono. Quindi, io..."
"Non andare ti prego... Non voglio che tu vada." Ripeti insistentemente, come un disco rotto.
Stringo i pugni. Come faccio a dirti che lo faccio anche per te?
"Sahara..." La paura fa presa sul petto e stringe il cuore con così tanta forza che potrei piangere. Se fossi al posto di Sahara pure io reagirei così, ma l'unica cosa che posso fare è lasciare che tu capisca che devo andare.
Ti trascino a letto ancora tremante, ti avvinghi a me e dormiamo. Dormo, sperando che questo nuovo gioco non mi renda una persona squallida, che non distrugga il mio orgoglio, che sia ancora in grado di guardarti in faccia e dirti quanto tu mi renda migliore e felice, altrimenti non mi imbarcherei in altre pazzie come queste.