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Autore: Assassin Panda    19/06/2010    3 recensioni
[Sacro Romano Impero/Prussia]
“Vieni con me, piccoletto!” gli disse porgendogli la mano, che inizialmente l'Impero non strinse. “Sarai il mio fratellino, che ne dici? Timidamente il bambino prese la mano del ragazzo e, insieme a lui, cominciò a camminare lentamente verso la direzione da cui era arrivato. “Ti ci vuole un altro nome però, un po' più semplice. Che ne dici di Heiliges Römisches Reich?” “Sacro Romano Impero... va bene”
Genere: Sentimentale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una fiction nata di getto grazie ad Orihime Inoue che mi ha fornito un immagine stupenda di questa coppia. Kamisama ultimamente sto amando Prussia e Sacro Romano Impero, anche per colpa sua! XD

Piccoli appunti prima di leggere.

All'epoca la Prussia, fondata da un gruppo di preti che erano anche dei combattenti, era chiamata Ordine Teutonico, e Prussia era solamente il territorio su cui vi era stata fondata.

Prima di allora esisteva già l'Impero Germanico, ma nessuno ancora lo chiamava Sacro Romano Impero. Il giorno in cui venne chiamato per la prima volta così per me è il giorno della nascita di Sacro Romano Impero.

-Titolo: Fratello mio

- Personaggi: Prussia (Gilbert Weillschmidt), Sacro Romano Impero
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Genere: Sentimentale, Arancione
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Rating: Verde
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Avvertimenti: What if? One shot

-Note: Partecipa all'One Hundred Prompt Project col Prompt 62 Nascita



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-Made by Orihime Inoue-





Fratello Mio

1254: Per la prima volta l'impero tedesco viene denominato Sacro Romano Impero Germanico


Gilbert era un ragazzo che amava dar di spada. Nonostante fosse nato da poco tempo per soddisfare le esigenze di alcuni preti fanatici del combattimento era cresciuto in fretta robusto e forte, e all'apparente età di tredici anni sapeva gia reggere la spada e combattere.

Ma, nonostante le continue battaglie a cui era sottoposto l'Ordine Teutonico non perdeva mai l'occasione di giocare con Ungheria.

Era sempre lei a cercarlo per dare di spada con due pezzi di legno sfidandolo sempre, e lui ogni volta che vinceva -perchè era ovvio, il meraviglioso Gilbert vinceva sempre- ne approfittava per rinfacciarle che non sarebbe mai diventata un uomo, con l'unico risultato di farla piangere.


Anche quel giorno lui ed Eliza stavano giocando alla guerra, architettando vere e proprie imboscate nei boschi e assalti a regola d'arte.

Stava a Gilbert quella volta nascondersi per poi colpire l'ungherese di sorpresa.

Correva a perdifiato tra i cespugli ignorando ogni ramo che gli frustava il volto al suo passaggio incurante del dolore. Conosceva quel bosco, e sapeva che c'era una radura perfetta dove potersi nascondere sugli alberi e saltarle addosso non appena fosse stata sotto tiro.


La sua euforica corsa che sapeva di vittoria prestabilita venne però interrotta.

Al centro esatto della radura c'era un bambino dai capelli dorati e gli enormi occhioni blu, col viso crucciato e lo sguardo spaesato.

Non seppe perchè, ma Prussia in cuor suo sapeva che quel bambino di circa cinque anni era in realtà una Nazione appena nata. Forse lo intuiva perchè anche lui era una Nazione in fondo. Ebbe una strana sensazione a proposito... una piacevole sensazione.


Ehi mocciosetto! Come ti chiami?” sbottò minaccioso vedendo il ragazzino girarsi verso di lui. Era pur sempre entrato -o nato- nel suo territorio senza permesso.


Il mio nome è Sacrum Romanum Imperium Nationis Germanicae”

Gilbert rimase basito da quella lingua che conosceva a malapena, e solamente perchè quei preti clericali che lo avevano allevato lo parlavano ogni santo giorno nelle loro messe.

Sono nato per essere migliore dell'Impero Romano. Però...” il bambino, per essere tale, aveva una voce bassa e timida anche se cercava di dimostrarsi più grande di quello che non fosse. “Ti sei perso eh?” lo riprese canzonatorio, ricevendo in risposta un calcio negli stinchi.


Ripresosi dall'iniziale dolore Weillschmitd sorrise al nuovo venuto. Gli piaceva il suo caratterino, forse perchè gli ricordava un po' il suo.

Vieni con me, piccoletto!” gli disse porgendogli la mano, che inizialmente l'Impero non strinse. “Sarai il mio fratellino, che ne dici?” in fondo, pensò, aveva sempre desiderato avere un meraviglioso fratellino minore con cui allearsi contro Ungheria da poter crescere come più gli pareva.


Timidamente il bambino prese la mano del ragazzo e, insieme a lui, cominciò a camminare lentamente verso la direzione da cui era arrivato.

Ti ci vuole un altro nome però, un po' più semplice. Che ne dici di Heiliges Römisches Reich?”

Sacro Romano Impero... va bene”

O se preferisci posso sempre chiamarti Ludwig fratellino! Ho sempre sognato avere un fratello di nome Ludwig!”

Nuovo calcio negli stinchi che lo piegò dal dolore.

A ripensarci, non era poi così entusiasmante avere un fratellino.


Tu come ti chiami?”

Ordine Teutonico, o se preferisci Prussia, o meglio ancora Gilbert, o meglio ancora! Il magnifico Gilbert!

... preferisco Fratellone” rispose sommessamente Sacro Romano Impero aggrappandosi ai pantaloni dell'Ordine Teutonico in una sorta di abbraccio

No. era davvero bello avere un fratello.

  
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