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Autore: Pulce_    19/06/2010    7 recensioni
una piccola presa in giro di Twiligh, con Jacob quasi nudo, Edward che schiuma di rabbia, Bella che a momenti ci rimane secca e tanti altri. è comico e sia chiaro a me Twilight piace molto -mi sono divorata tutti i libri in quattro giorni- e non voglio offendere assolutamente nessuno, ci sto solo scherzando sopra, embè, non ditemi che non vi ho incuriosito nemmeno un po'! su su, basta un click per rendere una povera basbona come me felice *fa gli occhi dolci*
Genere: Parodia, Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una mano massaggia pazientemente le tempie prima che il cervello mi scoppi davvero a furia di tutto quel chiasso scatenato dalla mandria davanti a me, che spinge e strattona per guadagnare un po’ della mia attenzione, come se fosse possibile ignorarli!

Magari ci riuscissi, dio solo sa quanto darei per essere sorda in questo momento, anche se a giudicare dal fracasso sorda lo diventerò  fra poco, pochissimo.

“non è possibile!” grida uno, con la faccia di uno che ha appena assistito ad una scena raccapricciante, con le sopracciglia alzate e lo sguardo puntato sul libro davanti a me.

“è inaudito!” conviene l’altro, con i muscoli del viso contratti in un espressione tutt’altro che felice.

Dov’è che lo tengo il coltello illegale? Quello credo che si trovi nel terzo cassetto della scrivania, pronto per ogni evenienza, ma con la folla che si è radunata qui –urlando come non so cosa- credo che questo tipo di arma sia pressoché inutile, il mormorio indistinto del biondo seduto sulla sedia di destra me lo conferma, immagino che non abbia nemmeno lontanamente idea di cosa sia la privacy.

Le urla isteriche ininterrotte della bellissima figura pallida davanti a me non aiuta proprio per niente, anzi! I miei poveri nervi, ma perché ho accettato di trattare con questi pazzi psicopatici? Ah già, per i soldi. Motivazione abbastanza interessante, vale anche la pena di farsi qualche seduta dallo psichiatra per tutto il popo’ di roba che le fan impazzite sganciano ad ogni libro.

“CALMA! Ristabiliamo l’ordine, uno alla volta per cortesia!” esclamo, facendo zittire le persone presenti  nella stanza. Giurerei di sentire anche gli sbadigli delle mosche, con tutti i paia di occhi della famiglia Cullen addosso.  Meglio avvicinarsi notevolmente a Jasper, ristabilendo un umore accettabile nella propria testa  ormai devastata, guadagnandosi un occhiataccia di puro odio da parte di Alice, che stritola il braccio del vampiro in una morsa ferrea. Povero Jasper.  D’altra parte, per evitare morte certa ho dovuto promettere ad Alice l’assassina –da me così cordialmente soprannominata- un ruolo fondamentale nell’ultimo libro, e accipicchia se ce l’ha avuto il ruolo fondamentale!

Sono troppo buona. Credo sia una cosa di famiglia. Edward schiarendosi la voce riporta la mia attenzione sul problema principale che ha portato tutti questi pazzi da legare nel mio studio.

“allora, carissima Isabella, qualche reclamo?”

Domando, col tono più professionale possibile, impugnando con la mano destra la biro nera e nell’altra un taccuino per prendere appunti , se bisogna farle le cose, facciamole per bene.

“la cosa che non mi va affatto giù è che primo mi devo sorbire ‘sto santarellino, ma metticelo un po’ più passionale, sei passata da un estremo all’altro, come al tuo solito, hai scritto che questo poveretto a momenti sfonda il letto o si mangia i cuscini!! Insomma fai una cosa equilibrata, non voglio a che fare con un pazzo psicopatico”

Come se lei fosse normale, alzo gli occhi esasperata al cielo mentre con la coda dell’occhio spio le reazioni del bel vampiro: immortale o no questa volta ci rimane secco, non so se a causa delle mosche che tra poco lo strozzeranno per via della sua bocca aperta, oppure per lo shock di aver sentito la sua dolce e perfetta mogliettina lamentarsi delle sue prestazioni a letto.

“in secondo, A MOMENTI MIA FIGLIA M’AMMAZZA!”

L’urlo è tale da scuotermi dai miei pensieri , facendo sobbalzare tutti i presenti, ma solo io rischio un infarto immediato, loro c’anno il cuore di pietra, mannaggia!

“d’accordo carissima, vedrò di equilibrare meglio il nostro Edward in materia, magari qualcuno gli può dare delucidazioni sui fatti ma in quanto la figlia non ci posso fare nulla, aumenta la tensione, le lettrici si emozionano!”

Enfatizzo il discorso con gesti e rapidi movimenti delle mani, illustrandole tutti i lati positivi della questione cercando di tenersela buona. Nel mentre la ragazza, non più di sedici anni a occhio, ma in realtà ne deve avere molto meno, a causa dell’avanzare della età, per puro caso prende contro a uno spigolo del tavolino, povera ragazza, da come si dibatte Bella sembra proprio che ce l’ha sbattuta lei con un movimento incontrollato del ginocchio.

Nessie si lascia sfuggire un lamento di dolore.

Oh merda.

Un rombo proveniente dal corridoio mi fece rabbrividire, no, non poteva proprio essere ver…

“CHICAZZOHAFATTODELMALEALLAMIANESSIE,GUIROCHELOAMMAZZOIOLODISTRUGGOLOFACCIOABRANDELLI!!”

“ciao anche a te Jacob” mormoro sconsolata, niente da dire, bello è bello ma ultimamente sta diventando giusto un pochino ultraprotettivo, un tantino anche più del padre che in questo momento deve ancora essere rimasto paralizzato dalle parole della maglie. Pover’uomo.

Nel mentre irrompe Jake versione licantropo, con tanto di peli e denti aguzzi, sfondando ovviamente la porta del mio povero studio e ritrasformandosi all’istante, precipitandosi accanto alla “sua Nessie” per accertarsi che nessun osso si fosse fratturato/rotto/maciullato/sminuzzato. Decretato che sul corpo della ragazza non ci fosse nessun tipo di lividi o contusioni varie si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. Improvvisamente però Nessie fu percorsa da spasmi incontrollati e cercò di soffocare qualcosa in gola, alla fine non riuscì più a controllarsi ed esplose in una fragorosa risata, sotto lo sguardo stralunato del licantropo.

Non ci volle molto per capire il cambio d’umore della ragazza mezza vampira e mezza umana, bastò solo abbassare lo sguardo un po’ più giù, dove avrebbero dovuto esserci i pantaloni usati di Jake. Dovrebbero perché in realtà dei pantaloni di Jacob non c’è proprio traccia, a parte i pezzi di stoffa stracciati che svolazzano per la stanza.

Ah, quanto avrei voluto che il licantropo quest’oggi si fosse accidentalmente scordato di indossare i boxer, neri, aderenti…

Bisogna però ammettere che il ragazzo non ha un fisico niente male, anzi, è proprio da stupro moooolto bello. Ops, credo che Nessie si sia accorta del mio sguardo da maniaca, tant’è che sta seriamente prendendo in considerazione di uccidermi. Gentilmente mi tocca con la mano il viso, con un espressione gentile e cordiale, mentre in realtà le immagine che mi trasmette in questo momento sono tutto fuorché amichevoli, sono più che altro immagini di omicidi vari. Tanto che mi sibila con tono neutro e pacato, tipo quelli dei serial killer…

“Jacob.è.Mio.”

Scandisce ogni parola fissandomi negli occhi, improvvisamente però sembra che Edward si risvegli dallo stato di coma apparente, comprese le parole della figliuola adorata. Inutile dire che sbianca ulteriormente –come se non lo fosse già abbastanza- per poi passare da un rosso acceso e poi ad un verde intenso.

“TU!SCHIFOSO BASTARDO, ALLONTANATI I-M-M-E-D-I-A-T-A-M-E-N-T-E DA MIA FIGLIA.”

Oh, una bella lite in famiglia, quello che ci voleva!

“ma papi, io lo amo!”

“già, noi ci amiamo alla follia”

“giù le mani dalla mia piccola! E copriti, scostumato!”

“tutto apposto pa’ non c’è nulla che non abbia già visto in Jacob…”

Silenzio.

Posso persino giurare che una balla di fieno attraversi la stanza, accompagnata da una calma inquietante. In questo preciso istante Edward sta cercando la migliore tortura –possibilmente dolorosa- per finire il povero licantropo. Bella? Già svenuta da un pezzo dopo aver ammirato gli attributi del licantropo.

“ORRORE E RACCAPRICCIO!”

Un urlo terrificante mette a tacere tutti i pensieri vendicativi di Edward, causando uno spavento collettivo. In pochi secondi come una furia irrompe Rosalie, calpestando quello che resta della povera porta già uccisa precedentemente da Jacob. Infuriata come non mai e con l’ultimo libro della saga da me pubblicato nella mano destra, un ATROCE presentimento mi passa per la mente, accompagnato da un brivido lungo tutta la schiena.

“ehm,Rosalie cara che cosa ti turba?” chiedo, guardando con cautela prima il manoscritto sbrindellato in balia delle perfette unghie della vampira, per poi fissare il suo viso contratto dalla rabbia con gli occhi che lanciano saette di puro odio.

“io qui ci faccio la figura del mostro insensibile! Le mie fan caleranno visibilmente, non dovevo essere io la protagonista? Perché non ho un ruolo fondamentale??? Qui sembro un mostro senza cuore! Io ti denuncio!!”

Oddio e mo’ che le racconto? Oddiooddiooddio sono praticamente già morta. Merda.

Dal canto suo Emmet, il santo Emmet, oserei dire, si alza dalla poltrona di pelle dove era comodamente stravaccato fino a pochi minuti fa, vicino alla povera Bella svennuta, e si precipita vicino alla vampira infuriata, baciandola con trasporto e prendendosela in braccio, per poi sparire con la solita supervelocità dalla finestra. Nel frattempo dalla povera porta martoriata da Jacob e Rosalie, arriva pure Esme Cullen, con un vassoio ricolmo di muffin in mano, delle varie bibite al sangue –rigorosamente animale- e un sorriso da mamma doc, mentre offre muffin e bibite a tutti con l’aria da angelo di casa.

“amorucci gradite qualche cosa da mangiare? ”

Edward afferra nervoso un calice ricolmo del liquido rosso, bevendo tutto d’un sorso, ancora tremante di rabbia e in uno stato di shock psicologico.

Il licantropo storce il naso contrariato, afferrando dei muffin e trangugiandoseli in fretta e furia, per poi caricarsi Renesmee in spalla e fuggire a gambe levate, scappando via dal mio studio. Ciò risveglia notevolmente Edward che con gli occhi iniettati di sangue e uno sguardo omicida si lancia all’inseguimento del licantropo, non prima di aver confessato a Bella –rinvenuta grazie al sangue e poi risvenuta per via del rapimento di Jacob-  il suo amore in un monologo straziante, ricolmo di sensi di colpa e rammarichi vari.

Può andare peggio?

“Eilà! Posso vivisezionarla signorina?”

Mi fa il dottore Carlisle, con una siringa in una mano e con un bisturi nell’altra.

Sì, può decisamente andare peggio…

   
 
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