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Autore: Hell Girl    20/06/2010    1 recensioni
Niente di speciale, è solo il ricordo di una ragazza scelta da una malattia particolare...
" Perchè questa malattia ha scelto proprio me? Edward, per quale motivo sto vivendo? Riuscirò a sposarmi un giorno? Quando penso al mio futuro, le lacrime iniziano a scendere. "
E' strano come tutto piano piano può finire. La storia in cui credevi, è senza lieto fine.
Una storia che insegna a non dimenticare il proprio sorriso, una storia che glorifica tutti quei piccoli grandi eroi che passano inosservati, una storia di realtà che vengono ignorate.
Vale sicuramente la pena rivivere i momenti di Bella e Edward, facendo tesoro degli attimi più belli ed imparando a condividerli con gli altri, perché il tempo vola... E questa volta più veloce del solito...
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ Bella
Ed ecco l'inizio di un nuovo giorno, l'inizio di una nuova vita. Corsi dal mio autista... Sam. Un giovane uomo, capelli corti e neri. Occhi dello stesso colore, molto muscoloso e abbronzato, anche se qui a Forkxs di sole se ne intravedeva di rado. Nell'attraversare il corridoio per andare alla porta d'ingresso caddi, procurandomi una piccola, lieve sbucciatura alla mano. Non badandoci molto, entrai in macchina, dalla parte del passeggere, e senza degnare di una sguardo al mio presunto padre, dissi a Sam che potevamo pure andare.
Percorremmo un piccolo tratto che già incominciò a gocciolare. Le nuvole si facevano sempre più dense, incutendomi un po' di timore, emanando un'atmosfera non ben gradita.
Arrivammo nel parcheggio della mia nuova scuola, gli occhi furono subito puntati sulla BMW in cui mi trovavo all'interno. No, forse erano puntati verso di me. Una ragazza con i capelli castani... quasi rossi, boccoli che mi ricadevano lungo la schiena, occhi cioccolato e corporatora magra.
Sguardi molto incuriositi, tutti curiosi di conoscere la figlia del ricco imprenditore Swan. 
Continuavano a seguire lo spostamente della macchina che parcheggiava. Io mi guardavo intorno e non c'era nemmeno una persona che non aveva rivolto il suo sguardo dalla mia parte.  
Sam mi aprì la portiera posando sopra la mai testa un ombrello tutto nero, per evitare che mi bagnassi.
Io scesi dalla macchina, presi l'ombrella che mi porse e senza accorgermene sentivo che stavo per cadere, ma al mio fianco c'era il mio autista che mi prese senza problemi, evitandomi di cadere nell'asfalto bagnata del parcheggio.
L'autista se ne andò, lasciandomi in balia di una moltitudine di gente che non conoscevo. 
Un ragazzo di nome Mike mi introdusse i suoi amici e mi accompagnò a prendere i miei orari. 
Alla prima ora avevo inglese insieme a lui e si sedette accanto a me. Alla pausa pranzo fece altrettanto. Chiacchierai e sorrisi. Mi trovavo bene in loro compagnia. Sopratutto di una ragazza: Angela. Non avrei immaginato di fare così in fretta amicizia.
Ma volevo tanto ritornare a casa, per raccontare a Kety, la mia domestica, la mia nuova, felice giornata. 
Arrivò l'ultima ora: biologia, una delle mie materie preferite.
Mi sedetti in un banco libero, dietro ad un ragazzo con i capelli castano ramati, camicia bianca a maniche corte, pelle molto chiara, più pallido di me e giacca appoggiata nello schienale della sedia.
Non so il perchè ma per dei minuti, non riuscì ha staccare gli occhi dalla sua schiena ben definita con lineamenti di muscolatura molto visibili. Passai maggior parte della lezione così, continuando a guardare lui e di tanto in tanto il volto del professore. Quell'ora sembrò interminabile, ma proprio in quell'istante la campanella suonò segnando l'ora della fine delle scuola.
Raccolsi con molta calma i miei libri, rimanendo sola in quell'aula buia e desolata. Esso mi incuteva un po' di paura così misi tutto in fretta nella tracolla e me ne andai.
Dirigendomi verso il parcheggio, non so come, ma mi fu difficile padroneggiare con cura i miei piedi che mi fecero cadere. Mi ritrovai a terra, schiacciando l'erba verde bagnata dalla pioggia di poche ora prima. Sentii dolori nelle ginocchia, ma non ci badai. Alzai lentamente la testa e mi accorsi che davanti a me c'era un figura. Qualcuno era lì. Era il ragazzo di bilogia.
Guardandolo in volto notai i suoi occhi neri... neri come la pece, uno sguardo poco amichevole. Sembrava che mi volesse mangiare viva.
Avevo fatto qualcosa che non andava? Non ero simpatica a questo individuo? Queste erano le domande  che volevo dare risposta, ma non la trovavo.
Mi alzai in fretta, ripulendomi i vestiti bagnati. Sentii un lieve fastidio al ginocchio lo guardai e nei miei jeans azzurro chiaro si era formata una macchia di sangue. Il ragazzo, più alto di me non smise di fissarmi con quello sguardo pieno d'odio, sembrava che tratteneva il respiro.
All'improvviso una mano mi prese per il braccio... mi voltai... era Sam.
<< Signorina, è ora che la riporti a casa >> disse con tono controllato e con un volto inespressivo. Lo seguii lasciandomi alle spalle quello strano ragazzo.
Però quello che mi preoccupò di più era il mio modo di cadere. Quella era stata una senzazione inspiegabile, come se il mio corpo non volesse darmi ragione, come se non riusciva ad arrivare al cervello il mio ordine di muovermi. Ma per quella giornata non ci badai molto. Fino al giorno seguente...

 

L'inizio di tutto

 

 

~ Bella


Ed ecco l'inizio di un nuovo giorno, l'inizio di una nuova vita. Corsi dal mio autista... Sam. Un giovane uomo, capelli corti e neri. Occhi dello stesso colore, molto muscoloso e abbronzato, anche se qui a Forks di sole se ne intravedeva di rado. Nell'attraversare il corridoio per andare alla porta d'ingresso caddi, procurandomi una piccola, lieve sbucciatura alla mano. Non badandoci molto, entrai in macchina, dalla parte del passeggero, e senza degnare di una sguardo al mio presunto padre, dissi a Sam che potevamo pure andare.
Percorremmo un piccolo tratto che già incominciò a gocciolare. Le nuvole si facevano sempre più dense, incutendomi un po' di timore, emanando un'atmosfera non ben gradita.Arrivammo nel parcheggio della mia nuova scuola, gli occhi furono subito puntati sulla BMW in cui mi trovavo all'interno. No, forse erano puntati verso di me. Una ragazza con i capelli castani... quasi rossi, boccoli che mi ricadevano lungo la schiena, occhi cioccolato e corporatora magra.Sguardi molto incuriositi, tutti curiosi di conoscere la figlia del ricco imprenditore Swan.
Continuavano a seguire lo spostamente della macchina che parcheggiava. Io mi guardavo intorno e non c'era nemmeno una persona che non aveva rivolto il suo sguardo dalla mia parte.  
Sam mi aprì la portiera posando sopra la mai testa un ombrello tutto nero, per evitare che mi bagnassi.Io scesi dalla macchina, presi l'ombrella che mi porse e senza accorgermene sentivo che stavo per cadere, ma al mio fianco c'era il mio autista che mi prese senza problemi, evitandomi di cadere nell'asfalto bagnata del parcheggio.
L'autista se ne andò, lasciandomi in balia di una moltitudine di gente che non conoscevo. 
Un ragazzo di nome Mike mi introdusse i suoi amici e mi accompagnò a prendere i miei orari. 
Alla prima ora avevo inglese insieme a lui e si sedette accanto a me. Alla pausa pranzo fece altrettanto. Chiacchierai e sorrisi. Mi trovavo bene in loro compagnia. Sopratutto di una ragazza: Angela. Non avrei immaginato di fare così in fretta amicizia.
Ma volevo tanto ritornare a casa, per raccontare a Kety, la mia domestica, la mia nuova, felice giornata. 
Arrivò l'ultima ora: biologia, una delle mie materie preferite.
Mi sedetti in un banco libero, dietro ad un ragazzo con i capelli castano ramati, camicia bianca a maniche corte, pelle molto chiara, più pallido di me e giacca appoggiata nello schienale della sedia.
Non so il perchè ma per dei minuti, non riuscì ha staccare gli occhi dalla sua schiena ben definita con lineamenti di muscolatura molto visibili. Passai maggior parte della lezione così, continuando a guardare lui e di tanto in tanto il volto del professore. Quell'ora sembrò interminabile, ma proprio in quell'istante la campanella suonò segnando l'ora della fine delle scuola.Raccolsi con molta calma i miei libri, rimanendo sola in quell'aula buia e desolata. Esso mi incuteva un po' di paura così misi tutto in fretta nella tracolla e me ne andai.
Dirigendomi verso il parcheggio, non so come, ma mi fu difficile padroneggiare con cura i miei piedi che mi fecero cadere. Mi ritrovai a terra, schiacciando l'erba verde bagnata dalla pioggia di poche ora prima. Sentii dolori nelle ginocchia, ma non ci badai. Alzai lentamente la testa e mi accorsi che davanti a me c'era un figura.
Qualcuno era lì. Era il ragazzo di biologia.
Guardandolo in volto notai i suoi occhi neri... neri come la pece, uno sguardo poco amichevole. Sembrava che mi volesse mangiare viva.
Avevo fatto qualcosa che non andava? Non ero simpatica a questo individuo? Queste erano le domande  che volevo dare risposta, ma non la trovavo.
Mi alzai in fretta, ripulendomi i vestiti bagnati. Sentii un lieve fastidio al ginocchio lo guardai e nei miei jeans azzurro chiaro si era formata una macchia di sangue. Il ragazzo, più alto di me non smise di fissarmi con quello sguardo pieno d'odio, sembrava che tratteneva il respiro.
All'improvviso una mano mi prese per il braccio... mi voltai... era Sam.
<< Signorina, è ora che la riporti a casa >> disse con tono controllato e con un volto inespressivo. Lo seguii lasciandomi alle spalle quello strano ragazzo.Però quello che mi preoccupò di più era il mio modo di cadere. Quella era stata una senzazione inspiegabile, come se il mio corpo non volesse darmi ragione, come se non riusciva ad arrivare al cervello il mio ordine di muovermi. Ma per quella giornata non ci badai molto.
Fino al giorno seguente...

 

cri_91: Grazie molte, sono contenta che la storia ti piaccia e farò il pssibile per mantenere una buona storia che piaccia a tutti.

Nessie_06: Grazie mille, cercherò di non deluderti e spero che il mio nuovo capitolo ti sia piaciuto. ^^

 

Ecco a voi il capitolo, spero che vi sia piaciuto perchè ci ho impiegato molto a scriverlo anche se è corto. Continuavo a cambiare quello che scrivevo, e ora non se va bene, ma io spero davvero che sia di vostro gradimento, perchè d'adesso in poi inizierà la vera storia.

Racensite in molti e ditemi se c'è qualcosa che secondo voi dovrei migliorare, perchè nella scrittura sono ancora molto inesperta!! ^^"
PS:ho intenzione di cambiare titolo, e vorrei il vostro parere. Lo cambierò in:
"Wet with tears" ----> rigato dalle lacrime.
Vorrebbe significare che il volto di Bella sarà rigato dalle lacrime. Andando avanti con la ff scoprirete il perchè.
Comunque mi piacerebbe tanto avere una vostra opinione.


 

   
 
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