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Autore: Piccolo Fiore del Deserto    21/06/2010    6 recensioni
Un bivio. Una scelta. Due persone che si amano profondamente. Dalla scelta di Bella dipenderà il suo destino e quello del suo amico più caro, nonché grande amore della sua vita. Questa è la mia "versione" su ciò che poteva accadere di fronte alla scelta di Bella. [Partecipante al contest "Spicchi di Sole" indetto da Saorio & Kukiness]
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Addio mio unico amore.

Bella

La notte è giunta ed io mi appresto a recarmi nella nostra spiaggia, laddove abbiamo condiviso gran parte dei nostri piacevoli momenti insieme.
Gli ho mandato un messaggio, prima che sia troppo tardi, eppure ora il mio cuore sembra strillare contro la mia scelta. La Bella di Jacob non vuole accettare che io abbia deciso di non staccarmi dalla mia droga, rinunciando così al mio sole.
Le mie scarpe sprofondano sulla soffice sabbia e, giunta dinanzi al “nostro” albero, mi fermo. Mi volto a guardare il mare e la luna che vi si riflette. E’ così pallida, così perfetta, come potrò diventare io, non appena sarà possibile.
All’improvviso però sento un dolore squarciarmi il petto; so bene che in questi momenti l’unica cosa da fare è chinarmi, e avvolgere le mie braccia sul mio corpo, con la falsa speranza di alleviare quella sofferenza. Non soffro più per il mio Edward, lui è tornato ed io ho fatto la mia scelta. Ma soffro per il mio sole personale, dal quale non riesco veramente a staccarmi. Accorgersi di amare due persone è qualcosa di tragico e complicato da gestire. Non posso sdoppiarmi, vivere la mia vita con entrambi. In questa vita ho scelto Edward, e sono certa di aver fatto la scelta giusta, ma…
Sento un leggero alito di vento sfiorarmi il viso, e poi, come dal nulla, una figura scura si staglia davanti ai miei occhi. Il mio cuore inizia a battere, già consapevole di chi sia.
« Bells, che succede? » la voce calda del mio Jake riesce ad alleviare una parte di quel dolore. Sento le sue mani bollenti sul mio viso, come ad accertarsi che io stia bene.
« J-Jake » riesco a mormorare dopo qualche istante nel quale le mie labbra si muovono senza emettere suono. « Sto bene… » so perfettamente che neanche in quel caso riesco a fingere, e lui se ne accorge. Mi conosce fin troppo bene.
« Bella, lo sai che non puoi fingere con me. Vieni qua. » mi stringe tra le sue braccia ed io poso il capo sul suo petto nudo, lasciandomi riscaldare da quel tepore che  allevia il freddo che mi avvolge. Mi sfiora la schiena, passando poi le sue mani sui capelli. Sto così bene tra le sue braccia, lì con lui, nella nostra spiaggia, che non riesco a dire nulla di ciò per cui l’ho chiamato. Per un attimo è come se la Bella di Jacob prendesse il sopravvento su quella di Edward. Perché la vita deve sempre essere così complicata?
Non voglio staccarmi da lui, ma non voglio rinunciare alla mia vita con Edward, e non posso neanche scappare dai Volturi, loro mi troveranno e sarà la mia fine. Devo seguire la via che il mio destino ha preso, anche se questo significa allontanarmi dal mio sole. Ma è così complicato farlo…
« Jake… ho bisogno di parlarti, per questo ti ho chiesto di incontrarci qui, proprio nel luogo in cui abbiamo passato splendidi momenti insieme. » la mia voce si spezza di nuovo, non riesco a controllarla. Lui avverte qualcosa, credo. Lo sento stringermi un poco più forte, ma ben presto si rilassa, consapevole del rischio di farmi male. Scioglie quell’abbraccio, e quella parte di me così legata a lui non vorrebbe che questo accada, ma mi faccio forza e cerco di guardarlo in quei profondi occhi neri.
« Dimmi tutto… » proferisce, ma nella sua voce già scompare quel tono caldo, usato in precedenza, facendosi più roco.
« Ecco… sai bene quanto ti voglio bene, anche se più di una volta sono riuscita a ferirti. Mi dispiace, Jacob, mi dispiace enormemente. » sento le lacrime affiorare nei miei occhi color cioccolata ma lotto per trattenerle. « sei il mio migliore amico, e per un attimo ammetto di aver potuto vedere in te qualcosa di più. Ma… » non smetto di guardarlo, mentre si sforza di trattenere le emozioni. Ma lo conosco troppo bene, per non capire che si sta agitando. Tuttavia mi lascia continuare. « ma sai bene chi ho scelto. Edward è la mia scelta, il mio amore, parte della mia stessa vita. Non posso rinunciare a lui, non riesco a lasciarlo andare. Hai visto cosa mi è successo quando lui ha tentato di lasciarmi… e ora che siamo di nuovo insieme, non posso allontanarmi da lui. Cerca di capirmi, Jake… » probabilmente gli chiedo troppo, ma sono certa di fare la scelta più giusta per me. Forse sono solo un egoista.
« So di ferirti un’altra volta, non solo per questa mia scelta, e per il fatto che sai bene che lo seguirò fin in fondo » alludendo al mio divenir vampira « ma… devo aggiungere altro. » il suo corpo inizia a fremere, ed io mi accorgo che sto rischiando molto, eppure mi fido ciecamente di lui e so che non mi farà mai male, neanche ora che gli sto infliggendo il colpo più doloroso, per lui, ma anche per me stessa.
« Jake… io ed Edward presto andremo in Alaska. Non possiamo rimanere qui. Ho già tutto programmato, Charlie sa che andremo lì per continuare i nostri studi. Mi dispiace… ma è la cosa più giusta da fare e… devo staccarmi da te. » non posso più trattenere le lacrime. Sono le parole più difficili da dire, soprattutto perché il mio cuore strilla qualcosa di diverso: il mio amore immenso per lui. Ma l’amore che provo per Edward è più forte, mi avvolge, e mi impedisce di fare l’altra scelta.
Lui non dice una parola. Il suo corpo inizia a tremare sempre di più: tra non molto al posto di quel ragazzo splendido, comparirà un lupo gigante, lo so bene. Se vorrà uccidermi, o ferirmi, lo posso capire. Ciò nonostante resto completamente immobile, mentre le lacrime mi offuscano la vista. So che non mi farà del male, lo sento dal profondo del mio cuore. Siamo uniti e probabilmente nemmeno la lontananza mi farà dimenticare quel mio amico e amore che non posso corrispondere in questa vita.
« Perché Bells, perché? Ti ho forse deluso, ti ho mai abbandonato? » rabbia e tristezza trapelano dalle sue parole. Scuoto la testa, ma non ribatto, lasciando a lui il momento di sfogarsi. « Non puoi andare via, ma non lo capisci? Ti stai facendo del male, non lo vedi? »
« Sono io a farti del male! » strillo, in preda a una crisi isterica, quasi. Perché deve sempre preoccuparsi per me, perché non si limita a ferirmi ed abbattermi, come veramente merito?
« Sì, mi fai del male. Perché non capisci che i tuoi occhi sono ciechi, forse comprendi il male che mi fai, ma non quello che fai a te stessa. Vuoi rinunciare alla tua vita per lui? Vuoi vedere i tuoi cari morire mentre tu continui a vivere? Vuoi perdere la possibilità di diventare madre, e di vedere crescere i tuoi figli, e assaporare l’amore che solo una famiglia può darti? Con me potevi avere tutto questo. Sarei stato il padre dei tuoi figli, quello che quella…» si trattiene dall’offendere Edward, anche se noto l’odio trasparire nel suo viso, unito a una smorfia «… non può fare. Avevo sognato molto su noi due, ma tu porti via con te i miei sogni, i nostri sogni. » il suo bel viso scuro si contrae nuovamente in una smorfia di rabbia. Sento che sta facendo uno sforzo sovrumano per trattenere l’altra parte di sé.
Io non riesco a smettere di piangere, lo so bene che tutto quello che dice è vero, ma ho scelto ormai.
« Bells…perché ci fai questo? Sei riuscita ad entrarmi nel cuore, fin dentro la mia anima. Mi hai cambiato profondamente, da quando provo questo bellissimo sentimento chiamato amore, solo e unicamente per te, ho trovato degli obiettivi diversi per il mio futuro, che vedono te e me, uniti, per sempre. » fa un profondo respiro cercando di rilassarsi un poco. Ora tremano solo le sue mani, ma nonostante questo, vedo che allunga la destra prendendo la mia mano sinistra, troppo fredda in confronto alla sua, e la depone sul suo petto.
Tum tum.
Sento il suo cuore battere forte, forse è solo nervosismo, ma no, so bene che lui prova un amore anche più forte del mio.
« Lo senti? È la tua presenza che gli permette di battere… se tu te ne andrai via da me, smetterà di farlo. Non lo permettere, Bella, ti prego… resta qui con me. Permetti a questa nostra storia di iniziare, non concluderla prima del tempo. Ti conosco ormai più di te stessa, probabilmente; avverto il tuo dolore, e sai quanto ho cercato di tirarti su il morale, quando… lui » non riesce ancora a nominarlo, al solo pensarlo digrigna i denti. « se ne è andato. Ti ha abbandonata. Io sono sempre restato qui, perché gli permetti di prendersi di nuovo gioco di te? »
« Smettila Jacob! Lui non mi sta ingannando, lui preferiva morire se non poteva avermi al suo fianco. Sì, è vero, tu mi sei stato sempre vicino e non potrò mai dimenticarlo, perché senza il mio sole, non sarei mai uscita da quel buio nel quale ero caduta. Ma non posso, lo capisci? Non posso lasciarlo. Io lo amo troppo. »
Cerco di allontanare la mia mano che ancora trattiene sul suo petto, ma lui me lo impedisce. Lo lascio fare, anche se una parte di me vorrebbe andarsene da lì, e tornare dal suo Edward, ma l’altra vuole rimanere. Quest’ultima prevale, ancora…
« Lui è solo una droga per te, se solo tu aprissi gli occhi vedresti, davanti a te, la persona che ti ama nella maniera più sincera e profonda possibile. » si ferma, rendendosi conto che non riuscirà mai a farmi cambiare idea. Lo vede dai miei occhi, che non possono nascondere nulla, perché in fondo sono lo specchio dell’anima. Poi riprende, mentre la mascella si fa rigida « Ma forse è vero, l’amore è cieco. Forse sono io quello che ha gli occhi chiusi, perché accecati dalla tua presenza, dalla tua bellezza, dal tuo essere semplicemente Bella. Ho legato me stesso a te, e ora ne sono diventato dipendente. Sì, forse in realtà sono io che non posso fare a meno della mia droga personale. O forse ancora, è questo il tuo vero potere: soggiogare le persone, spingerle a innamorarsi di te, ma…» si ferma un attimo, abbassando lo sguardo, per poi stringere meglio le mie mani alle sue « Quando ti ho baciata sulle labbra, ho avvertito una sensazione indescrivibile. Mi sei entrata dentro, ma ora… vuoi svanire. Potrai farlo fisicamente se vuoi, ma per svanire da dentro di me, dovrai sottrarmi l’anima e il cuore. » avverto in quel suo sguardo tutta la tristezza che lo avvolge. Vorrei tanto stringerlo a me, e allontanare da lui quel dolore, ma purtroppo sono io a causarlo, e non posso aiutarlo… « Beh, quando sarai come loro, magari sarai anche capace di farlo. » ci scherza su, e un sorriso amaro affiora sulle sue labbra. Il mio Jacob. Il mio sole che si sta spegnendo. Come posso fargli questo? Come posso lasciarlo così?
Era il sole che aveva sconfitto il buio e ora io sono riuscita a spegnerlo con quella mia decisione.
« Oh, come puoi dire questo! Anche quando sarò una Bella diversa, non potrò mai farti del male. Non solo perché sarò ormai distante da te, ma perché resterai sempre il mio Jacob, l’amico che mi è stato vicino e … » per il quale il mio cuore ora batte, volendo gridare un “ti amo” di fronte alla luna stessa. Avrei continuato, ma qualcosa mi spinge a tacere.
« E… mi ami vero Bella? Lo so, ne sono certo che provi i miei stessi sentimenti. Tuttavia, io non sono quel genere di mostro che puoi amare. Guardami: sono caldo, e nell’altra forma, pieno di peli. Non ho l’odore adatto, probabilmente puzzo pure. » sembra voler buttarla sull’umorismo, ma non è un qualcosa di allegro. Avverto il tremolio della sua voce. Avverto il suo cuore che sanguina.
« Jacob… io adoro il tuo odore, e non mi danno fastidio i tuoi peli. Anzi, sei proprio un bel lupo. » le mie parole vogliono farlo sorridere, ma sono sciocche. Sì, in un momento simile, sono proprio fuori luogo. E’ semplicemente un chiaro modo per fargli capire, che non c’entra nulla ciò che dice.
« Già… eppure non sono abbastanza. » mormora, abbassando lo sguardo verso il terreno. Le sue mani tremano ancora, ma ora è la tristezza a prendere il soppravvento sulla rabbia.
Non so che dire, sono consapevole che l’unico modo per fargli ritrovare quell’adorabile sorriso che mi incanta, è cambiare la mia scelta, ma non è possibile.
« Mi dispiace Jacob… tu non sai quanto. »
« Credimi, dispiace più a me… » mormora ancora, per poi lasciare andare le mie mani.
« E’ stato bello guardare le varie emozioni sul tuo volto: ti ho vista piangere, sorridere e anche arrabbiata. Ho avuto la fortuna di guardarti mentre dormivi, e in cuor mio speravo di esserci nei tuoi sogni, soprattutto quando sul tuo candido viso affiorava un sorriso. Ma forse non ho avuto neanche questo privilegio. » un altro sorriso amaro sul suo viso. Non so cosa fare, ma è lui di nuovo a riprendere parola.
« Va dal tuo succhiasangue. So che ormai non riuscirò più a convincerti. Avrei voluto lottare fino alla fine per averti, ma lui ha vinto e ti porta via da me… » una pausa, ma prima che io possa dire qualcosa, lui aggiunge. « E’ possibile chiedere un ultimo desiderio? »
« Quale? » domando, le lacrime ormai restano cristallizzate sul mio viso, come piccole perle.
« Un ultimo bacio. Per favore, Bells. So che lo vuoi anche tu. »
Le due parti di me sembrano lottare. Non posso farlo, così ci causeremmo solo altro male. Eppure, prima che io possa rispondere, lo sento di nuovo avvolgermi tra le sue braccia, e chinarsi su di me. Un unico attimo e le sue calde labbra premono contro le mie, dapprima con forza, ma poi il bacio sembra farsi più dolce, più delicato. Non so bene cosa mi prende ma, anziché ritrarmi, mi lascio coinvolgere maggiormente. Mi stringo a lui, e ricambio quel bacio con più passione, mentre calde lacrime tornano a rigarmi il viso. Ormai non ci sono più barriere che m’impediscono di lasciarmi andare completamente. Le mie labbra ardono, il piacere sembra come una fiamma che mi brucia il corpo, l’anima e il cuore.
E’ il nostro ultimo bacio, e anche se fa male, non voglio impedire né a lui né a me stessa, di goderlo fino in fondo.
Sotto quella candida luna, circondati da un’atmosfera magica, e dal dolce suono del mare, ci siamo solo noi. Jacob e Bella. E il nostro amore che purtroppo non potrà mai veramente iniziare.
Come al solito, però, i momenti più dolci e felici scompaiono presto. Lui si stacca un po’ riluttante da me ed io tento di trattenere la voglia irrefrenabile che ho di posare ancora una volta le mie labbra sulle sue per un nuovo bacio.
« Non penso di farcela… no, non posso vivere senza di te… » le sue parole mi straziano l’anima, e senza rendermene conto, stringo quel gigante a me.
« Jacob, oh Jacob, mi dispiace tanto… vorrei poterti amare veramente. Vorrei davvero vivere la mia vita con te, ma non è possibile. Tu sarai sempre nel mio cuore lo so, ma tenta di essere felice, di dimenticarmi, o di vedermi solo come un’amica… non posso darti di più, e non sai quanto io ci soffra. »
Il tremolio torna a scuotere il suo corpo, e lui mi stacca quasi con violenza da sé.
« Bells, vai da lui. Sbrigati, rischio di non riuscire più a trattenermi. Vai, ora. » dice, secco, freddo. Lo guardo in preda alla paura e all’angoscia. Sento di nuovo uno squarcio ampliare quel baratro oscuro nel mio cuore.
« Jacob… » non mi muovo, tento unicamente di allungare una mano verso di lui, ma lui si allontana di qualche passo.
« Addio mia unica amica, addio mio unico amore… » sento le sue parole, e vorrei di nuovo corrergli incontro, e lasciar perdere quella voce che mi spinge a tornare da Edward.
In pochi istanti, Jacob scompare, veloce come un fulmine. A terra, solo i brandelli dei suoi pantaloncini. Mi avvicino, e cado sulla soffice sabbia, stringendo a me quell’ultimo ricordo del mio migliore amico, del mio amore…
… e il vuoto mi assale.




Jacob

Corro più in fretta che posso per allontanarmi da lei. Ho rischiato davvero di non riuscire a scappare, prima di sfigurarla. Il solo pensiero che io potessi ferirla mi strazia ancora di più questo cuore che sanguina.
Non posso credere che lei abbia scelto quel succhiasangue morto e freddo, non posso credere che voglia allontanarsi da me, non permettendoci di vivere al meglio questo forte amore che ci lega. Perché io lo so benissimo che lei mi ama, almeno quanto la amo io.
Perché Bella, perché ci fai questo?
M’inoltro nella foresta, cercando di scappar via da tutto e da tutti. Ho davvero un bisogno estremo di restare solo.
Jacob, dove stai andando?
Aspettaci, che arriviamo!
No! Le voci del mio branco m’impediscono di vivere quella solitudine di cui sento una necessità impellente. E’ questo uno dei peggiori difetti dell’essere un Licantropo, non poter vivere le proprie emozioni senza che gli altri possano avvertirle. Tuttavia, ora non posso sopportare la loro vicinanza e l’aiuto di nessuno.
No, Quil, Embry e tutti gli altri, lasciatemi solo, ve ne prego. Tornerò, non appena potrò. Ma ora lasciatemi solo.
Ma… Jacob…
La voce di Seth mi penetra dentro, avverto che non vuole abbandonarmi in quel momento, ma poi è trattenuto da un lupo più grande, scuro come la notte. Sam ha compreso il mio dolore, e non gli permette di raggiungermi, come per tutti gli altri.
Grazie Sam.
Torna presto Jacob.
E’ un attimo. Le voci scompaiono dalla mia testa. Probabilmente sono tornati tutti umani per permettermi di vivere quelle emozioni che mi soffocano il cuore nella più completa libertà.
Sento affiorare delle lacrime in quei miei occhi di lupo, e le lascio scivolare, portate via dal vento.
Non so quanti chilometri ho percorso, so soltanto che mi ritrovo ben presto sulla scogliera, dalla quale lei si era gettata, quella volta…
Mi fermo, e rivolgo lo sguardo alla Luna che brilla in cielo, attenta testimone del nostro ultimo incontro. Sono nei momenti di maggior dolore che le immagini del passato riaffiorano nei ricordi: la vedo quando era solo una bambina, e poi il suo arrivo a Forks, per vivere qualche tempo con il padre. Odiava il posto, eppure sin dal primo momento che ho rivisto quella tenera ragazza dagli splendidi occhi color cioccolata, ho avvertito qualcosa nel mio cuore, una forza indescrivibile e un calore tale da spingermi verso di lei. Ma lei mi ha sempre visto come un amico, il suo migliore amico…
E poi lui, quel dannato succhiasangue! È arrivato nella sua vita, nelle nostre vite, e ha stravolto tutto. Lui e la sua odiosa famiglia. Le hanno fatto credere di essere amici, e poi l’hanno lasciata nel buio più completo.
C’ero io accanto a lei in quei giorni. Io che l’ho vista come uno zombie che fingeva di vivere, ma non riusciva neanche a sorridere. Io che le ho fatto ritrovare un po’ di calore, e poi… me l’hanno portata via, di nuovo, tornando a farsi vivi, proprio nel momento in cui ci stavamo avvicinando di più.
Lascio andare i miei pensieri, sperando che quell’alito di vento riesca a portarli fino a te. Gli ultimi pensieri di un lupo innamorato.
Sono qui Bella, sono sempre stato qui per te, se solo te ne importasse realmente di me… potrei proteggerti, potrei farti ridere, potrei amarti con tutto il mio cuore e la mia stessa anima, ma tu preferisci loro. Il loro mondo.
Ero il tuo sole, un sole oscurato dall’eclissi. Mi accorgo di non poter competere, eppure vorrei tanto continuare a provarci, non demordere. Ma ho letto nei tuoi occhi una certa determinazione, nonostante ci fosse anche amore... un amore che però vuoi reprimere.
Sono solo un sognatore, ma quando mi sveglio non puoi spezzare così il mio spirito. Eppure è ciò che hai fatto…
Guardo la luna, e poi il mare sotto di me, quelle acque oscure dalle quali ti ho sottratta, salvandoti da morte certa.
Chiudo gli occhi, e nella mia mente ti vedo vicina a me, e stringo ancora la tua mano nella mia. Nei miei pensieri, nei miei sogni, stiamo bene insieme. E giuro davanti a tutti, che ti amo. Vorrei gridarlo al mondo intero, ma sono solo parole lanciate al vento, che non sono riuscite ad abbattere quel muro che hai posto nel tuo cuore. Ho provato a scalfirlo, ad entrarvi, ma… ti ho persa.
Il mio cuore non smette di sanguinare. La mia anima è morta.
Se tu te ne vai, porti via con te tutto il mio essere più profondo. Sei parte di me, e so che io continuerò sempre a essere parte di te.
Il vero amore non svanisce con un battito di ciglia. Il vero amore sorpassa tutte le barriere fisiche e temporali. Non serve allontanarsi fisicamente da una persona per non provare più nulla nei suoi riguardi. E possono passare anche anni o secoli, ma chi ama realmente non potrà mai dimenticare la persona dei suoi sogni.
Puoi provarci, ma so che vivrò sempre nel tuo cuore, anche quando questo smetterà di battere. Ogni volta che guarderai il sole, ti ricorderai di me. Anche se non potrò più scaldarti, dato che non ce ne sarà più motivo alcuno.

Addio Bella. Addio mia unica vera amica. Addio mio unico amore.
Non proverò mai un amore più intenso di questo, nonostante tu mi abbia straziato dentro. Anche guardandomi in giro, vedrò sempre il tuo volto impresso nei volti delle altre.
Mi sento così vuoto ora, senza di te.

Ora che te ne stai andando ti chiedo solo una cosa: ricordati di me, ricordati di noi e di quello che eravamo.
Semplicemente Bella e Jacob. Amici sin dall’infanzia. Legati da un amore che non possiamo vivere. Ma non ci separeremo mai, tu sei la mia anima gemella, io la tua. Lo sento.
Riapro gli occhi colore dell’ossidiana. Sembrano illuminati a causa delle lacrime che si sono come cristallizzate al loro interno. Torno a osservare l’astro argenteo che brilla in cielo, e finalmente sfogo tutto il mio dolore, con un ululato, sintomo di un’anima straziata dall’amore non corrisposto, come un canto che violento sale fino al cielo.



Bella

Sono passati ormai alcuni mesi dal mio ultimo incontro con Jacob, eppure ancora non riesco a dimenticarlo, come se fosse successo ieri. Certo, per i vampiri il tempo passa molto più lentamente, che cosa sono mesi? Potrebbero essere visti come dei giorni, o magari delle ore.
Il ricordo della sofferenza inflitta a Jacob, di quegli occhi dai quali traspariva la sua anima ferita, continua a torturarmi. Non posso credere di aver rovinato la sua vita così. Più di una volta gli ho fatto male, e non riesco a non smettere di attribuirmi la colpa, sebbene sia lui fino a quel momento, che Edward, per tutti questi mesi, abbiano cercato di tranquillizzarmi.
Qui in Alaska è iniziata per me una nuova vita. Io ed Edward abbiamo formato ormai del tutto una coppia. Osservo la fede che porto al dito, e non so se sorridere o piangere. Una parte di me ama questa nuova vita, l’altra rimpiange la vecchia.
Sono una vampira neonata ancora, i miei occhi non hanno acquistato il colore dorato degli altri Cullen, la mia nuova famiglia, ma ben presto, seguendo la dieta stabilita da Carlisle, riuscirò a eliminare questo rossore che in un primo momento mi aveva turbata.
Il matrimonio è stato organizzato ovviamente da Alice. Lei e le sue scelte folli. Avrei preferito una cerimonia molto semplice, ma darle ampia libertà nell’organizzare tutto, finisce per sortire un tutt’altro effetto. Sembrava un vero e proprio evento. Erano stati spediti inviti a tutti coloro che avevo incontrato nella mia vita da umana. Charlie e Renèe erano più emozionati di me, quasi tremava la mano di mio padre, mentre mi accompagnava all’altare, dove mi aspettava lui: il vampiro più bello che io avessi mai visto, con quel sorriso sghembo che mi fa sussultare il cuore e che ha conquistato la mia anima.
Ma, spesso i ricordi affiorano nei momenti più inopportuni. Per un attimo guardando Edward, ho visto mutare il suo aspetto. Davanti ai miei occhi non c’era più il vampiro pallido e dagli splendidi occhi color dell’oro, bensì il licantropo, alto, muscoloso, che emanava calore anche da lontano e mi accoglieva con il suo sorriso allegro.
Per un attimo avevo sentito lacrime affiorare nei miei occhi, ma ero riuscita a trattenerle, fino a quando davanti a me non era di nuovo comparso il mio vampiro.
Il resto della cerimonia è inutile raccontarlo, è andato tutto al meglio, grazie alla perfetta organizzazione della mia migliore amica, e ora sorella folle.

Ho cercato di allontanare da me quella parte del mio essere troppo legata a Jacob, ma lui aveva perfettamente ragione: non posso allontanarlo dal mio cuore, anche se ora non batte più. Lui è parte integrante della mia vita e una parte di me lo amerà per sempre. Senza di lui mi sento incompleta.
La mia nuova vita mi affascina. Sono una nuova Bella, più forte, perfetta. Non più quella ragazza goffa, che riusciva a farsi male con un nonnulla e incapace di mentire.
Sto perfezionando la mia recita umana. Devo imparare a non rimanere sempre immobile come una statua, altrimenti le persone al di fuori dei Cullen, potrebbero insospettirsi. Ma sono una che impara in fretta e il mio Edward è molto orgoglioso di me.
Eppure, manca qualcosa…

Edward e gli altri sono a caccia, ma io a volte sento l’esigenza di rimanere sola con i miei pensieri. Ho paura che il mio amore possa leggere nei miei occhi e capire che penso ancora a Jacob… seppure inizi a pensare che ormai abbia capito quello che provo, ma non posso farci niente. Mi ero ripromessa di non farlo soffrire più, ma, nonostante la mia nuova forma, non posso dimenticare questi sentimenti intensi che provo per il “mio” Jacob…
Sono in questi momenti di perfetta solitudine che mi soffermo a guardare il cielo, cercando di scorgere il sole, ma in questa zona è molto difficile, ancor peggio che a Forks. Scruto quelle nuvole che insistenti non mi permettono di vedere altro. Se un vampiro potesse piangere, ora sicuramente lo farei. Permetterei alle lacrime di sgorgare, per poi essere portate via dal vento.

Mi manchi…
Sono solo due parole, ma non faccio altro che ripeterle. Non riesco proprio a vivere senza di lui, senza quel sole personale che, da umana, riusciva a farmi ridere e a scaldarmi. Ora non ho più bisogno del calore, ma mi manca quella bella sensazione che mi dava, essere stretta tra le sue braccia.
Sento che mi assale il rimpianto per una vita che avrei potuto avere, se avessi fatto una scelta diversa. Una parte di me vorrebbe tornare indietro, per non abbandonare il mio Jacob e vivere con lui il resto dei miei giorni. Avevo paura di invecchiare, ma ripensandoci in tutti questi anni, l’avrei fatto volentieri con Jacob al mio fianco.
Spesso ho fantasticato sulla nostra vita insieme: vedevo i nostri piccoli. Mori come il papà, ma con i miei occhi. Una bambina e un bambino più piccino che avrebbero riempito ancor di più le nostre vite. Saremmo stati felici insieme. Charlie e Renèe avrebbero avuto modo di coccolare i loro amati nipotini ed io non avrei sofferto nel vederli morire prima di me, come rischio di fare ora. Anzi, com’è certo che accadrà ora.
Mi chiedo spesso perché non ho scelto Jacob e la mia risposta è sempre una: il mio amore per Edward è molto più forte. Ma è veramente così?
A volte ho paura che non sia vero. A volte temo che sia stato per il problema con i Volturi, per la mia paura di invecchiare e il mio sentirmi sempre imperfetta.
Se i Volturi non avessero minacciato di uccidermi se non fossi diventata anch’io vampira e non avessi avuto queste futili paure, avrei davvero scelto Edward?
Una parte di me risponde di sì. L’altra nega.
Non so quale delle due risposte sia la più vera, ma ormai la mia strada è stata scelta. Il destino che mi attende è questo e voglio viverlo al meglio.
Anche se mi sento vuota, almeno in parte.
Ho bisogno del mio Jacob accanto a me, pur sapendo perfettamente che non potrei che causargli altro male. Forse sono solo una sciocca egoista.
Ormai siamo nemici. Io vampira, lui licantropo. Ma per me non sarà mai un vero nemico.
Lo amo troppo per fargli del male. Lui è parte di me. Come Edward, del resto.

Sto per tornare a casa, quando sento un fascio di luce cadere dall’alto e illuminarmi. Sollevo di nuovo lo sguardo verso il cielo e vedo il mio amato sole, a lungo cercato, squarciare le nubi e illuminarmi completamente. La mia pelle d’avorio inizia a brillare, come tanti piccoli diamanti, ed io socchiudo gli occhi e sorrido.
Jacob…
Sussurro, e come risposta sento un ululato, non troppo distante. Sembra come il canto straziante di un’anima ferita. Riapro gli occhi e cerco il punto esatto da cui proviene quel suono. Mi sembra di scorgere tra gli alberi un lupo gigante dal pelo rossiccio, che mi guarda con i suoi grandi occhi neri, ora lucidi, come se avesse pianto.
Corro più veloce che posso, senza problemi per via di quella nuova agilità, cercando di avvicinarmi sempre di più a lui. Ma, nel momento esatto in cui mi trovo a pochi metri, quell’immagine svanisce.
Possibile che sia stato solo frutto della mia immaginazione?
Jacob, mio amato, mio splendido amico… dove sei?
Sento le emozioni umane affiorare tutte con prepotenza.
Rivedo quel nostro ultimo incontro e, se potessi piangere, ora annegherei in un pianto dirotto. Ma non posso, seppure dentro sento ancora quella voragine che non è mai guarita del tutto.
Vuoto. Avverto solo un profondo e incolmabile vuoto.
Ti rivedrò mai più?
È solo un sussurro al vento, che non ha risposta alcuna.
Ho scelto la mia strada, sono io che l’ho allontanato da me e non posso più tornare indietro.
La vita è davvero dura e, solo quando sai che puoi vivere per sempre, ti accorgi quanto si affacciano con più prepotenza quei rimpianti per delle scelte sbagliate, per una vita diversa che potevo scegliere e che io stessa ho rinnegato.
Mi guardo ancora intorno, ma nulla.
Non c’è nessun lupo nella foresta. Non c’è nessun Jacob che mi sorride in quel modo delizioso, facendomi sciogliere.
Per un attimo mi abbraccio, come a voler alleviare quel dolore che mi distrugge dentro. Un gesto spontaneo che eseguivo sempre quando ero una fragile umana.
Tuttavia, non è poi così vero che i vampiri non hanno né cuore né anima.

Torno a guardare il cielo. Le nuvole hanno di nuovo coperto il sole, sembrano ancora più scure, come se volessero impedirmi di vederne anche un unico piccolo frammento.
Non ci sarà mai un Jacob e Bella. Io ho scelto ciò e ora devo farmene una ragione.

Addio amore mio. Addio mio vero grande amico.


Jacob

Sono qui nella foresta, a pochi metri dalla loro nuova casa. L’odore dei Cullen è inconfondibile, il mio olfatto in versione licantropo è capace di ritrovare facilmente le tracce di quei succhiasangue.
Dopo aver salutato il mio vecchio e i membri del branco ho deciso di mantenere la mia forma animale, ovviamente se avessero bisogno di aiuto a causa dell’arrivo di nuovi vampiri, non mi tirerei indietro, ma per il resto, ho voglia di restare solo.
Non voglio provare sentimenti umani, ma cercare di entrare ancora più in sintonia con l’altro me. Per mesi ho mantenuto questa forma e via, via ho sentito il mio lato umano affievolirsi, finché non mi sono ritrovato a essere più bestia che uomo. In questa forma è facile gestire ogni dolore, perché c’è sempre un’azione semplice e inequivocabile che vi pone fine. È tutto più semplice, mentre in forma umana è tutto diverso.
Per diversi giorni sono riuscito a non pensare a lei…
Non è stato per niente facile, ma dopo la sua partenza, ho cercato di concentrarmi su altre cose.
Tuttavia, quando si provano sentimenti tanto intensi quanto il mio amore per lei, non si dimentica mai del tutto.
Dopo alcuni mesi ho deciso di partire. Mi sentivo incompleto senza di lei e, per tal guisa, volevo andare in Alaska spinto dall’irrefrenabile desiderio di vederla ancora una volta, sperando in cuor mio che non fosse diventata già una di loro. Ma spesso le speranze svaniscono presto, lasciandoti dentro un gran vuoto.
Inizialmente non è stato poi così semplice trovarli, ma quando sei così abituato a sentire quel tanfo orrendo è difficile dimenticarlo.
Ho aspettato, controllato, nella speranza di trovarla sola, per presentarmi a lei e rivederla almeno una volta per saziare quel vuoto incolmabile che mi aveva lasciato dentro con la sua partenza.
Bella…
Mi ritrovo a guaire come se volessi chiamarla anche in quella versione.
Sollevo il muso, annusando l’aria. Non riesco a scorgerla.
Dove sei, amor mio?
Poi d’un tratto una figura esile e bellissima compare al limite della foresta in cui mi trovo. Cerco di non farmi vedere, volendo rimanere un osservatore silenzioso e percepire meglio se fosse lei, oppure no.
Avanza ancora di qualche passo e finalmente la riconosco.
E’ lei. La mia Bells. Sembra ancora più incantevole dell’ultima volta in cui ci siamo visti. La osservo meglio e noto la sua pelle ancor più pallida, i suoi movimenti che hanno perso quella timidezza e quell’insicurezza che tanto amavo. Non è più impacciata, ma avanza sicura e silenziosa, proprio come una …
Vampira.
Proprio in quell’istante, il sole riesce a oltrepassare le nuvole, con un pallido raggio che si protende verso di lei: vedo la sua pelle illuminarsi di colpo, come tanti piccoli diamanti incastonati sul suo corpo.
Trattengo appena un ruggito, mentre arriccio il naso, incapace veramente di credere a quella visione, ma quando sollevo lo sguardo a incontrare i suoi occhi, non ci sono ormai più dubbi: il sangue ora ha occupato il posto di quella cioccolata che tanto amavo, in cui mi perdevo ogni volta che mi osservava, che incontrava i miei occhi color dell’oscurità.
A quella vista non posso più trattenere l’ululato che mi nasce dal petto. Il mio cuore riprende a sanguinare, come penetrato da una parte all’altra, con una lama fin troppo affilata.
Brucia.
Il dolore è insopportabile, ancor peggio del suo ultimo saluto.
Molto, molto peggio, semplicemente perché mi accorgo che quella ragazza così perfetta non è più la mia Bella.
Questa volta l’ho persa per sempre e non si può più tornare indietro.
Ha fatto la sua scelta, la più terribile per lei, ma soprattutto per me.
Perché Bella? Perché lo hai fatto?
Il mio ululato sembra gridare questo.  Poi, mi vede.
So perfettamente che la sua vista ora è perfetta, riuscirebbe a scorgermi anche da questa distanza. Vorrei poterla salutare, ma mentre corre verso di me con quell’agilità che non fa parte di lei, della vera Bella, che io conosco ed ho imparato ad amare, capisco con più prepotenza che non posso restare.
Il tanfo che tanto odiavo in presenza dei Cullen, ora si è esteso a lei. Non riesco a resistere. Provo una repulsione tale che mi spingerebbe realmente a farle male. A porre fine a quella vita, che vita più non è, ma che ha scelto di sua iniziativa.
Prima che possa raggiungermi, corro via, il più lontano possibile da lei.
Le mie zampe sembrano muoversi più veloci del vento, forse per via di quel dolore, ma al contempo di quell’amore che provo e che mi spinge a non ucciderla.
No, anche in questa versione, non potrei mai ucciderla.
Quando sono certo di essere abbastanza a distanza da lei, mi fermo. Respiro più volte, cercando di ritrovare una sorta di tranquillità, che in realtà è ormai impossibile avere.
Ma, in fin dei conti, non può succedermi nulla di male, sono già trasformato.
Rabbia e dolore si confondono dentro di me.
Vorrei strappare io stesso il mio cuore dal petto, per porre fine a quello strazio.
Bells… tu non sei più tu.
Come hai potuto farlo?
Quella non è vita. Tu sei morta, e il mio cuore muore con te.
Anche in versione animale non posso trattenere le lacrime. Dalle mie “labbra” sembra uscire un guaito addolorato. Quegli occhi di un rosso scuro mi straziano l’anima. No, devo dimenticare quella visione e ricordare solo ciò che lei era un tempo: una ragazza dalla dolcezza incredibile, buona, amabile, impacciata ma adorabile per questo. Fragile ma allo stesso tempo forte. Testarda ma convinta dei suoi pensieri. Socchiudo gli occhi e cerco di materializzare l’immagine di quella Bella che amo intensamente. Lei mi sorride come quando eravamo soli, senza la squallida presenza di Cullen nelle nostre vite. Noi che discutiamo su chi tra i due è più grande. Le nostre mani strette l’una all’altra, sulla nostra spiaggia.
I nostri baci colmi di una passione reciproca, che lei non ha voluto alimentare.
E in quell’immagine di noi, mi ritrovo a sorridere, come solo un lupo sa fare.
Riprendo ad avanzare, quando il mio naso di lupo avverte nitidamente quel tanfo maleodorante che mi brucia.
Vampiri.
Cercando di non farmi vedere, avanzo cauto, nascondendomi tra la vegetazione. Cerco di non fare neanche il minimo rumore.
All’improvviso vedo quattro vampiri, attorno a una povera preda, una ragazza ormai priva di vita. Un ringhio sommesso mi esce dal ventre. Non concepisco quelle creature e, ancora una volta, anche se so perfettamente che i Cullen non si cibano di esseri umani, mi domando come lei abbia potuto scegliere quella vita.
Nell’osservare quei succhiasangue, una nuova sensazione mi pervade: ho voglia di scontrarmi, sì. Dopotutto, che cosa mi resta in questa vita, se non il piacere di far fuori quei luridi mostri?
Sorrido, mentre realizzo perfettamente ciò che voglio fare.
Un ringhio più forte e poi parto all’attacco.
Sono in quattro contro di me, non si allontanano, consapevoli di potermi sconfiggere tranquillamente, essendo in netta maggioranza. Ma, forse non conoscono la forza di un Licantropo inferocito.
Mi getto con prepotenza inaudita contro il primo di quegli esseri inetti. Non m’interessa come sono fatti, voglio solo strappare quella pelle dura e ridurli in poltiglia.
Sotto le mie zanne, sento un braccio che viene troncato dal resto del corpo. Il primo vampiro strilla, mentre io gioisco in cuor mio.
Dopo un primo attimo di smarrimento, i suoi compagni partono di nuovo all’attacco. Mi accerchiano, scagliandosi contro di me nel medesimo istante. Avverto i loro artigli scalfirmi la pelle, al di sotto della pelliccia folta; i loro denti acuminati, che perforano tutto, il loro veleno che brucia, ma che non può ovviamente trasformarmi in una feccia come loro.
Sangue.
Dolore.
Ma non è niente in confronto al dolore che tu stessa mi hai inflitto.
Sento le forze venire meno, nonostante continuo a lottare. In quegli istanti riesco a materializzare il tuo volto nella mia mente. Sei ancora la Bella umana di cui sono innamorato: la tua pelle color pesca, i tuoi occhi color cioccolato al latte, il tuo buon profumo. Mi sorridi ed è proprio in quel preciso momento che io mi abbandono a quell’immagine, rinunciando a lottare.
Non sento più dolore, forse perché sono ormai estasiato dalla tua presenza.

Sai Bella? Mi hai detto di dimenticarti ed io ci ho provato.
Mi hai detto che era meglio stare lontani ed io ho provato ad accontentarti.
Ma la verità è che io non riesco a vivere senza di te, senza il tuo sorriso, senza la tua adorabile voce, senza vedere il modo in cui ti tocchi i capelli, senza vederti dormire serena. Ma soprattutto, senza quegli occhi adorabili che mi hanno incantato sin dal primo istante.
Forse mi hai visto come un egoista, che voleva tenerti tutta per me, non lasciandoti vivere la tua storia d’amore col succhiasangue.
Forse mi hai visto come un immaturo, insensibile, solamente perché non ho cento e più anni, come il tuo vampiro, non ho uno spirito così romantico e tutte le abilità che ha lui, ma anch’io ho un cuore…
Prendilo. Ormai sanguina, ma spero che lo proteggerai.
Spero che ti ricorderai sempre di quel Lupo Solitario che ha cercato di riportare un po’ di sole nella tua vita. Che ti ha salvata dalla morte.
E che ti ama immensamente, come solo il cielo, le stelle e la luna possono sapere veramente.

Sento il mio corpo infrangersi. Le risate macabre dei vampiri trionfanti intorno a me.
Vuoto, c’è solo vuoto.

Addio amica mia…
Addio mio unico grande amore.
Il tuo sole ora si spegne.
Il Licantropo esce così di scena.

E poi…
…il buio.



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Questa storia ha partecipato al contest "Spicchi di Sole" indetto da Saorio e Kukiness. E' ovviamente una Jacob/Bella come era richiesto di fare, e la canzone dalla quale ho tratto tutto ciò è stata:  Good bye my lover di James Blunt, sui sentimenti Malinconia/Rimpianto.
E' la prima volta che scrivo qualcosa che non sia un'originale, e soprattutto su Twilight sul quale effettivamente non sono esperta al 100%. Visti i film, letti i libri, ed innamorata dello splendido Licantropino, ma non così da riuscire a caratterizzarlo bene. Effettivamente questa è stata la grande pecca di questa storia, oltre che nello stile, dove devo ancora migliorare. Ma dopotutto, sono pochi mesi che mi ritrovo a scrivere, e per essere la prima volta che affronto qualcosa del genere, sono soddisfatta dei giudizi di Saorio e Kukiness, che ringrazio. Lascio a voi pubblicare come risposta i giudizi, se non vi spiace :)

Buona lettura, e non uccidetemi per il finale XD

Sotto c'è il banner realizzato da Saorio *_*







   
 
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