Ciao a tutti, ho
pubblicato questa nuova ff che ho scritto con una mia amica, chiara, spero vi
piaccia…
Edward e Bella si stanno
per sposare, abbiamo riproposto brevemente la scena del matrimonio e nei
prossimi capitoli descriveremo parti che la mayer non ha voluto descrivere
come la prima notte di nozze, buona lettura da frackia e kikka
Il nostro “felici e contenti”
Pov. Edward
Ero lì, davanti
all’altare allestito magistralmente da mia sorella Alice, attendevo con ansia
il momento in cui avrei visto il mio eterno amore non che mia futura sposa;
perlustrai attentamente il grande salone con sguardo orgoglioso verso mia
sorella: Alice sapeva quali erano i miei gusti e conoscendomi da più di
cinquanta anni sapeva quanto desideravo avere un matrimonio tradizionale.
Intravidi qualcosa di
luccicante nelle mani di Angela: sopra ad un soffice cuscinetto di raso bianco
eravo posati gli anelli che avrebbero testimoniato al mondo il nostro eterno
amore.
Dopo pochi, ma
strazianti, minuti di attesa Rosalie accennò le prime note della marcia
nuziale, su quelle dolce e decisa melodia risuonavano leggeri i suoi goffi
passi che si avvicinavano sempre di più; cercai di intrufolarmi nella testa di
mia sorella Alice, cercando di scorgere, tra la sua moltitudine di pensieri,
l’immagine della mia Bella vestita da sposa: malgrado i miei sforzi non riuscì
a sentire altro che l’inno nazionale americano tradotto in svedese, la odiavo
quando mi nascondeva qualcosa tenendosi la mente occupata.
Ma, grazie all’aiuto di
Jasper, riuscì ad apparire l’uomo più determinato e rilassato del pianeta, ma
in realtà, dentro di me,sentivo che il mio cuore, che avrebbe dovuto essere fermo
ormai da decenni, aveva ripreso a pulsare come mai avrebbe fatto un semplice
cuore umano.
In cima alle alla
scalinata intravidi due sagome, un uomo imbarazzato dal vestito troppo elegante
teneva teneramente la mano ad una splendida creatura: bella indossava un abito
di raso bianco che terminava con un rigonfiamento, il corpetto fasciava alla
perfezione il suo seno, il raso ricadeva sulle sue gambe con morbidi drappeggi
formati da rosselline sparse sul vestito: quell’abito calzava perfettamente sul
suo sinuoso corpo. Invece il viso imbarazzato, colorato di un leggero rosa era
incorniciato da aggraziati boccoli che le ricadevano sulle spalle. Era davvero
bella…
Gradino dopo gradino,
passo dopo passo, si avvicinava sempre di più ad un nuovo futuro che avrebbe
vissuto accanto a me: sapevo che lei non era del tutto d’accordo con me
sull’idea del matrimonio, ma era sempre più impaziente di avere un futuro tutto
per noi due.
In un istante fu vicino
a me, posò con un gesto tradizionale, la sua mano delicatamente sulla mia:
capivo già dallo sguardo che quel gesto per lui rappresentava una
raccomandazione che mi faceva promettere di proteggerla in ogni situazione;
capivo perché lui dubitava di me in fondo, mi aveva perdonato solo in parte gli
sbagli che avevo commesso in passato.
Stinsi con fermezza la
sua mano fragile e tremante tra la mia e la feci voltare verso l’altare; dopo
un formale discorso del reverendo Weber riuscimmo, finalmente, a scambiarci le
fedi e a pronunciare quel fatidico “si” che ci avrebbe unito probabilmente per
l’eternità…
Speriamo che vi sia
piaciuta e mi raccomando lasciate un commentino per la nostra chiara che è la prima volta che scrive: fateci
sapere se non vi è piaciuto qualcosa e datec consigli,
grazie mille
Francesca Todaro :
& Chiara Grande
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