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Autore: Dreaming_Archer    22/06/2010    5 recensioni
Non era una bella sensazione. Sembrava di cadere, di precipitare, e sentiva di aveva paura. Se ne rendeva conto dal cuore che le pulsava in gola. Forte, come un cavallo al galoppo. Una ff scritta di getto così, non so nemmeno io perchè, ma mi andava di scrivere una cosa breve da un po'... se vi piace (e anche non vi piace), recensite!!
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non era una bella sensazione.

Sembrava di cadere, di precipitare, e sentiva di aveva paura. Se ne rendeva conto dal cuore che le pulsava in gola. Forte, come un cavallo al galoppo.

Sentiva le mani formicolarle, muovere le dita era difficile perché l’aria era troppo forte e facevano attrito.

Oltre al cuore batterle nella testa non sentiva niente, solo il vento che le frustava la faccia e gli occhi che le bruciavano perché l’aria era forte e sembrava volerle strappare il respiro.

Intorno era tutto nero, piccole luci insufficienti a capire nulla, brillavano lontane e irraggiungibili.

Cominciò a vacillare, avanti e indietro, tenendo la testa pericolosamente all’indietro.

Provò a spostarsi, e solo allora si rese conto che poteva direzionare la caduta. Se chiudeva le braccia intorno al corpo, come stava facendo in quel momento dalla paura, la velocità aumentava, se invece allargava le braccia, come per mantenere l’equilibrio, la caduta rallentava.

Qualcosa le tirava all’altezza delle scapole. Alzò e abbassò le spalle, ma la sensazione non se ne andava.

Aveva i capelli davanti agli occhi, per spostarli scosse la testa, e allora notò un bagliore dietro di lei. Una luce leggera, chiara, quasi come le stelle intorno a lei.

Si voltò ancora, chiuse la braccia e la caduta tornò ad essere spericolata. Ruotava su sé stessa, ma anche se rischiò tanto, riuscì a vedere cosa le tirava le spalle.

Aveva due paia d’ali tese tra le scapole, che vibravano a contatto con l’aria e brillavano di una luce pulsante e  inquietante.

Anche se le aveva viste per poco, era sicura che fossero due ali di farfalla, con striature dei colori dell’arcobaleno. Si spiegavano luminose dietro di lei, facendone un faro dentro quella misteriosa notte.

Era incredibile poter volare …

Era il sogno di una vita, spiegare le ali e andare lontano, lasciarsi tutto alle spalle e vivere una nuova vita.

Non si era accorta che il suo cuore aveva rallentato, ma a quel pensiero tornò a battere forte, come se volesse uscirle dal petto.

Aveva paura, perché prima o poi quel nulla sarebbe finito, e lei sarebbe caduta.

Oppure avrebbe aperto gli occhi, e quel sogno sarebbe finito.

E infatti successe, tutto si concluse in scaglie di luce bianca attraverso le ciglia, e una mano che andava a ripararsi gli occhi. Si accorse che era la sua.

Sbatté le palpebre e si alzò a sedere.

Un sogno, sempre e solo un sogno.

 

Fine.

  
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