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Autore: Chanellina94    22/06/2010    9 recensioni
Okay, rieccomi con il mio sclero quotidiano... finito di leggere il nuovo libro della meyer, quello su Bree, mi sono chiesta: e se Victoria e i neonati si collocassero durante Nm, invece che Eclipse, quando i Cullen sono appena partiti e i licantropi non si sono ancora trasformati? E se Victoria riuscisse a "incontrare" Bella? Cosa accadrebbe?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Victoria
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Rieccomi con il mio sclero quotidiano... è una piccola ideuzza partorita dalla mia mente malata mentre guardavo un film... ho acceso il pc, dicendomi: chissà cosa potrebbe venirne fuori.... ed eccomi qua a postare questa shot...
Quando ci arriverete in fondo, non linciatemi... è solo un mio sclero momentaneo, come ho già detto!!!
Spero vi piaccia, nonostante sia completamente diversa dalle altre storie che ho in corso... Un bacione!
XoXo Silvy



ARE YOU SCARED FROM FIRE, CULLEN?

Erano passati centoventicinque anni.
Centoventicinque anni da quando se n’è andato “per proteggermi”, o così diceva lui in quella sua fottuta lettera.
Centoventicinque anni da quando mi sono imbattuta in Victoria e nel suo esercito di neonati, creati apposta per uccidermi.
Centoventicinque anni da quando Victoria mi ha reso come lei.
Centoventicinque anni passati a combattere con la sete, a uccidere patetici e inutili esseri umani per placarla.
Centoventicinque anni passati a meditare vendetta.


"Allora, Isa? Forks è ancora come la ricordavi?" domandò Victoria, posandomi una mano sulla spalla.
"Uguale sputata." risposi, distogliendo lo sguardo da quella patetica cittadina, abitata da altrettanto patetici esseri umani "Sei sicura che siano qui?" domandai.
"Sicurissima. Sono partiti per la caccia, non dovrebbero tardare molto. Secondo Bree, sono appena oltre il confine con il Canada. Abbiamo al massimo un paio di giorni"
Annuii, mentre il mio piano prendeva rapidamente forma nella mia mente. Ancora un paio di giorni al massimo, e avrei finalmente avuto la mia vendetta.


Era da quando Victoria mi aveva trasformata che non desideravo altro che vendicarmi dei Cullen.
E ora, finalmente, avrei soddisfatto anche quel desiderio.
Il mio clan era formato da cinque elementi. Oltre a me, c’era Victoria, la vampira dai capelli rossi che conoscevo già da umana. Era stata lei la mia creatrice. Aveva i capelli rosso fuoco, quasi della stessa tonalità dei nostri occhi e un talento speciale per la fuga, in qualsiasi luogo ci trovassimo.
C’era poi Bree, l’unica rimasta dell’antico esercito di neonati di Victoria. Dimostrava circa 15-16 anni. I suoi capelli erano neri e gli occhi erano color carminio, vispi e attenti. Il suo potere era stranamente simile a quello di Alice... Anche lei poteva vedere il futuro, ma solo ciò che sarebbe accaduto nell’arco di tre giorni. In più, semplicemente toccando qualcuno, veniva a conoscenza di tutto il suo passato. Sospettavamo che, con un po’ di allenamento, sarebbe anche riuscita a compiere viaggi nel tempo, ma non avevamo prove certe che fosse davvero possibile.
Alex, il mio nuovo compagno. Dire che era l’esatto opposto di Edward era un eufemismo. Era la sua completa antitesi. Forse, l’amavo proprio per questo. Perché era il suo contrario.
Era alto, molto più alto di me, e muscoloso, molto muscoloso. I capelli castano-biondi erano tagliati a spazzola, gli occhi erano color rosso vino. Era stato un membro della guardia dei Volturi, uno dei ragazzi tutto muscoli di Aro. Se n’era andato solo dopo avermi incontrato, per potermi seguire. Era stato lui a insegnarmi a combattere, a trasformarmi in una letale macchina di guerra.Il potere di Alex era particolare: poteva far comparire dal nulla l’immagine di qualsiasi cosa volesse e farla sembrare reale.
Il quinto membro era Kyle, il nuovo compagno di Victoria... Si erano incontrati mentre io ero ancora una neonata ed era stato amore a prima vista. Kyle era alto, con i capelli neri e gli occhi rosso cupo, essendo uno dei più “anziani” del gruppo. Il potere di Kyle era, più o meno, quello di rendere invisibili. O meglio, impercettibili. Se lui ti copriva con il suo potere, nessuno poteva vederti, sentirti, o percepire la tua scia. Si sarebbero potuti accorgere di te solo finendoti addosso, per errore... Poteva tuttavia scomporre il suo potere: ossia, poteva cancellare la tua scia, ma lasciarti visibile.
Poi c’ero io. Isabella. Un tempo mi facevo chiamare Bella, ma adesso non più. Adesso, l’unico soprannome a cui rispondevo era Isa.
Da umana dolce, timida e sprovveduta, mi ero trasformata in una vampira stronza, superficiale, calcolatrice, bugiarda e, soprattutto, molto vendicativa. E ne ero felice. Ora, niente e nessuno poteva farmi soffrire. In particolare, nessun fottutissimo vampiro bastardo dagli occhi dorati.
Il mio potere speciale era uno scudo, sia fisico che psichico. Potevo espanderlo intorno a me come una bolla, per proteggere chiunque del mio clan... a parte Kyle, che non ne aveva bisogno. Il che voleva anche dire, che potevo tranquillamente bloccare il potere speciale di qualsiasi vampiro... Capacità che mi era tornata piuttosto utile soprattutto nei confronti del talento particolarmente irritante di una certa Alice Cullen...
Mi specchiai in uno specchio d’acqua, mentre tornavo al nostro “Quartier Generale”, nel bosco. Ormai ero perfettamente abituata al mio nuovo aspetto... Ovvio, dopo più di un secolo.
I capelli erano scuri, quasi nero ebano, e lunghi fino a metà schiena, lisci sopra e sotto acconciati in morbidi boccoli naturali. La pelle era pallida. Gli occhi scarlatti, color rubino, risaltavano sulla mia carnagione lattea come due pietre preziose e lucenti. Erano contornati da una folta guaina di ciglia nere. Le labbra erano rosse, quasi dello stesso colore degli occhi, risaltate da quel rossetto rosso cupo che tanto amavo.
Indossavo un corpetto nero particolarmente scollato e attillato, con due spallini e decorato con delle borchie sui fianchi. I pantaloni erano di pelle nera, attillati, e finivano dentro gli stivali, anch’essi neri. Una cintura con le borchie argentate era morbidamente allacciata in vita.
Saltai su un albero e, da lì, mi infilai nel labirinto di grotte che costituivano il nostro QG.
“Stata a caccia?” domandò Bree quando mi vide.
Annuii. “Giusto un paio di umani. Nessuno noterà la loro scomparsa.” dissi, noncurante.
“O, perlomeno, per quando la noteranno, noi saremo già lontani!” concluse, dopo aver sbirciato il futuro.
Ridemmo insieme. “Gli altri?”
Si strinse nelle spalle. “Victoria e Kyle sono a caccia, o così vogliono farci credere... Alex anche”
“Vai a caccia anche tu, Bree. Domani avremo bisogno di essere in gran forma.”
“Pff. Come vuoi... anche se parli come se i Cullen avessero qualche chance contro di noi... Mentre sappiamo tutti benissimo che non ne hanno manco mezza. Non con Alex che è un ex membro dei Volturi che ci ha insegnato a combattere e i nostri poteri combinati. E non mi serve guardare il futuro per dirlo.”
“La prudenza non è mai troppa. E ora, fila a caccia!”
“Come vuoi, mon capitaine!” e, sfrecciò fuori dalla grotta ancora prima che l’eco delle sue parole francesi si dissolvesse nell’aria.
Appena mezzo minuto dopo, sentii due braccia forti stringermi i fianchi. Sorrisi.
“Alex.”
“Isa.”
Non aggiungemmo altro, troppo impegnati a baciarci avidamente e a cavare di mezzo i rispettivi abiti.
“Non rovinarmi i vestiti”
Ridacchiò e mi mordicchiò il collo, mentre sentivo la stoffa del corpetto lacerarsi sotto le sue dita impazienti.
“Stronzo” sibilai sulle sue labbra.
“Te ne rubo un altro uguale domattina.”
“Bravissimo”
“Ora baciami”
“Non devi neanche chiederlo due volte.”


Okay. E' il momento.
Ci intrufolammo a casa Cullen, coperti da Kyle. Una volta dentro, ci dividemmo: i ragazzi si posizionarono vicino alla porta, ancora invisibili. Io, mi accomodai sul divano, tendendo d'occhio la porta.
"Cinque minuti!" annunciò Bree, prima di sedersi di fianco a me, dall'altro lato rispetto a Vicky.
Mi ravvivai i capelli, con un gesto nervoso. Finalmente.
“Un minuto!”
“Kyle. Sai cosa fare!”
Lui annuì, pronto.
“Tre. Due. Uno. Ci siamo!”
“Si va in scena.” sussurrai a voce bassissima.
Fu in quel momento che udii le loro voci, per la prima volta da più di un secolo. La rabbia eruttò dentro di me, rendendomi ancora più determinata di quanto non fossi già.
“Ahah! Visto Jazz, che ti ho battuto?”
“Non ti montare troppo Emmett!”
“Rose, dobbiamo andare a fare shopping!”
“Cosa compreremo?”
“Non lo so, non riesco a vedere niente!”
Ovvio... se vuoi te lo spiego io perché non vedi nulla... Sto bloccando il tuo potere... o forse perché ti resta una mezz'ora scarsa da vivere?
Spalancarono la porta ed entrarono, uno dopo l'altro, senza rendersi minimamente conto della nostra presenza. Quando furono tutti dentro, Kyle e Alex richiusero di colpo la porta alle loro spalle, restando invisibili.
I sette vampiri sobbalzarono e si guardarono intorno.
"Che sta succedendo?" domandò Jasper.
Feci un primo cenno a Kyle, che mi rispose con il pollice alzato. Respirai a fondo.
"Finalmente... vi stavamo aspettando!" dissi, con voce calma.
"Chi è?" esclamò Carlisle, mentre tutti si guardavano intorno, impauriti "Vieni fuori!"
"Come desideri" e, dopo un secondo cenno a Kyle, ritornai visibile. Dalla loro espressione, mi resi conto che l'entrata in scena aveva sortito il suo effetto. Accavallai le gambe e mi gettai i capelli dietro le spalle, con un sogghigno che, per i Cullen, non prometteva niente di buono.
"Bella?" domandò Edward, come se non credesse ai suoi occhi.
Lo fulminai con un'occhiataccia "Per voi, Isabella"
"Ma... com'è possibile?" esclamò poi
"Direi che a questo può rispondere una nostra vecchia conoscenza, vero Vicky?" e, nel parlare, mi girai verso la mia amica che tornò visibile proprio in quel momento.
"Victoria!!!"
"In persona!" ridacchiò lei.
"Ah, vi presento gli altri. Lei è Bree. Lui è Kyle e, lui è il mio compagno, Alex" continuai.
I Cullen deglutirono a vuoto, mentre si trovavano improvvisamente circondati e con tutte le vie di fuga bloccate.
"Perché sei qui, Bella?" domandò Rosalie che forse stava iniziando a intuire qualcosa.
"Secondo te? Voglio vendetta, semplice" risposi, alzandomi in piedi.
Indietreggiarono tutti di un passo, mentre venivo affiancata da Victoria e da Bree.
"Bella!!! Ti prego!" mi implorò Alice "Perdonaci"
Sbuffai. "E' un po' tardi... ho aspettato questo momento per centoventicinque anni."
Erano terrorizzati, lo sentivo. Cercavano nei miei occhi una qualche traccia di esitazione o di bluff, magari derivanti da colei che ero in passato. Peccato solo che nel mio sguardo non ci fosse altro, a parte una fredda determinazione a ucciderli.
"Insomma..." continuai sarcastica e facendo un impercettibile cenno ad Alex.
Sollevai una mano e, come d'accordo, Alex ci fece comparire sopra l'immagine di una palla di fuoco.
"...non ditemi che avete ancora paura del fuoco!"
Non risposero, sette paia di occhi dorati che guizzavano dalla mia mano al mio viso, e viceversa.
"Bella..." riprovarono, facendo un ultimo, disperato tentativo.
Chiusi gli occhi per un secondo. "Prendeteli"


Ecco fatto!!! Adesso scappo, prima che riusciate a linciarmi!!! Aspetto tanti bei commentini!!! Ciauuu!!!
   
 
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