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Autore: Rubysage    23/11/2003    20 recensioni
Credevate che ci fossero certi limiti oltre i quali non si potesse andare? Vi sbagliate!! Questa ff è nata in un momento di totale follia post-campionato del mondo. Non insultatemi…mi vergogno già tantissimo…
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MAI DIRE "TERRA DI MEZZO"

IL SIGNORE DEGLI ANELLI

E

LA DURA LEGGE DEL GOL

 

 

 

Questa è una boiata peggiore dell’altra...non picchiatemi !

 

 

 

 

La grande sfida

 

Tutto ebbe inizio a Gran Burrone, quando Elrond prese la parola durante il Consiglio.

- Amici, rappresentanti dei Popoli Liberi della Terra di Mezzo - disse - Come ben sapete, oggi dovremmo discutere del destino dell’Unico Anello, a causa del quale Sauron minaccia di distruggerci tutti. Purtroppo, però, si è verificato un piccolo inconveniente...  -

Elrond fece una pausa e si guardò intorno, osservando i volti dubbiosi dei partecipanti, mentre una figura curva, avvolta in un lungo mantello, sorrideva da sotto il cappuccio.

- Che vuoi dire ? ! - sbottò Gloin.

Elrond deglutì e si grattò nervosamente un orecchio. - Ehm...siamo stati sfidati... - disse.

Immediatamente si levarono le proteste di tutti i partecipanti.

- Come sarebbe a dire ? ! - disse Boromir - E chi mai ha osato commettere un’impudenza del genere ? -

- Io ! - esclamò la figura ammantellata alzandosi in piedi e togliendosi il cappuccio, rivelando una faccia tonda e rugosa coperta da corti capelli bianchi.

- E tu chi saresti ? ! - esclamarono tutti in coro.

Senza smettere di sorridere, l’omino squadrò tutti i presenti e disse : - Sono Giovanni Trapattoni, che in lingua elfica significa “colui che urla come un pazzo”, e sono qui per sfidarvi in nome della luna...ehm, no, volevo dire...insomma, io e i miei ragazzi vogliamo sfidare la vostra nazionale in una partita... -

- Nazionale ? ! - lo interruppe Gandalf.

- Da quando la Corea li ha buttati fuori ai mondiali non si sono più ripresi... - gli sussurrò Elrond.

- ...che resterà impressa negli annali della storia del calcio e dimostrerà tutto il nostro valore ! - continuò il Trap mentre i giocatori della nazionale italiana facevano il loro ingresso in scena mostrando facce alquanto perplesse.

- Scusate - intervenne Aragorn - Non ho ben capito in cosa consista la sfida... -

- Mai sentito parlare di calcio, amico ? - disse l’allenatore incrociando le braccia, seccato, mettendosi faccia a faccia con il figlio di Arathorn.

- Come no ! - disse Boromir alzandosi e assegnando un poderoso calcione nel fondoschiena del Trap e spedendolo nel famoso burrone da cui Gran Burrone prendeva il nome. Tutti i presenti applaudirono. Ad un tratto, dal fondo del burrone risuonò un botto tremendo e si alzò una nuvoletta bianca : il Trap aveva toccato terra.

- Abbiamo perso il mister ! - esclamò Nesta portandosi le mani al viso - E adesso come facciamo ? -

- A casaccio, come al solito... - rispose Inzaghi sottovoce. Poi si rivolse ai presenti. - Voi, uomini dalla forma gnomica, ce la pagherete cara ! Preparatevi alla vostra più grande sconfitta, parola di SuperPippo ! -

Dalle postazioni degli elfi giunse una sonora pernacchia e una vocina disse “E io sono Paperinik !”, e scoppiarono a ridere tutti tranne Inzaghi. - Ridete, ridete...ve la faremo vedere noi ! - borbottò.

Elrond sospirò e infine si rassegnò all’idea di compilare la lista dei giocatori da convocare...

 

 

Primo tempo

 

 

La partita ebbe luogo un mese più tardi, per dare il tempo ai calciatori della Terra di Mezzo di allenarsi e di imparare le regole dell’astruso gioco del pallone, o quantomeno di cacciarsi in testa che la palla non andava toccata né con le mani, né con mazze chiodate o armi di qualunque genere.

Finalmente arrivò il giorno dell’incontro, che si sarebbe dovuto disputare nell’unico campo disponibile : il Campo di Cormallen, approntato alla buona per l’occasione (anche se il finissimo istinto elfico di Legolas diceva che il luogo portava un tantinello sfiga).

Naturalmente, prima della partita si verificarono alcuni piccoli problemi.

I giocatori italiani si lamentarono perché erano stati costretti a raggiungere il campo a piedi, e, considerando che il Campo di Cormallen distava da Gran Burrone qualche centinaio di miglia, non avevano tutti i torti ad essere stanchi e anche un pochino incazzati. Oltretutto, non avevano più nemmeno un allenatore, ma a questo inconveniente ovviò Vermilinguo (geneticamente traditore, oltre che bastardo), proponendo se stesso, nonostante Vieri obiettasse che “quel tipo lì non gli piaceva neanche un po’”.

Gimli litigò con tutti perchè voleva stare in porta ad ogni costo, ma nessuno era d’accordo con lui. Alla fine minacciò Elrond di tagliargli il rifornimento di birra e mithril, e il Signore di Gran Burrone dovette dargliela vinta.

Aragorn si lamentò perché sulla sua maglietta non avevano scritto il suo nome per intero. Boromir obiettò che se voleva “Aragorn, figlio di Arathorn, discendente di Isildur, detto anche Elessar ecc.” gli sarebbe servito un mantello, oltre al fatto che avrebbe finito per disorientare l’arbitro e distrarre eccessivamente gli spettatori.

- Già, e l’arbitro ? - domandò Frodo.

- Niente paura ! - disse Gandalf (autoproclamatosi allenatore) - Ho la persona che fa al caso nostro ! -

Lo stregone schioccò le dita e, all’improvviso, apparve...

- Voilà ! Byron Moreno ! - esclamò Gandalf presentando alla squadra l’ometto grassoccio in maglia nera che si guardava intorno sconvolto - L’arbitro più corrotto dell’univ...ehm...-

- Ehi ! - protestò l’arbitro - Ma dove diavolo sono finito ? ! Riportatemi subito indietro ! Le Isole Cayman hanno promesso di pagarmi profumatamente per fargli vincere la finale di Coppa del Nonno contro la Cambogia, e io voglio il mio Rolex d’oro, lo voglio, lo voglio, LO VOGLIO ! ! ! - disse Moreno sbattendo i piedi per terra.

Con un calcione, Gandalf spedì l’arbitro fuori dallo spogliatoio, mentre il resto della squadra guardava lo stregone in maniera torva.

- Non temete, ragazzi, so quello che faccio ! - disse Gandalf cercando di rassicurare i suoi giocatori.

Ma fu in quel momento che tutti cominciarono veramente a preoccuparsi.

 

Alla fine, le formazioni che entrarono in campo furono le seguenti :

 

Terra di Mezzo :

1- Gimli

2- Aragorn Eccetera (le uniformi erano state infine commissionate sottocosto a quell’imbroglione di Billy Felci)

3- Boromir

4- Legolas

5- Merry

6- Pipino

7- Frodo

8- Sam

9- Gollum

10- Saruman (che aveva deciso di stipulare una tregua per l’occasione)

11- Bard

Allenatore : Mister Gandalf

 

Italia :

1- Buffon

2- Tommasi

3- Cannavaro

4- Inzaghi

5- Totti

6- Maldini

7- Vieri

8- Nesta

9- Panucci

10- Del Piero

11- Di Livio

Allenatore : Mister Grima Vermilinguo

 

Gli Azzurri capirono che forse Vieri aveva ragione a dubitare della competenza calcistica del loro nuovo allenatore quando si accorsero che nessuno, tranne il portiere (che sapeva fare solo quello, ma almeno lo faceva bene, a differenza del povero Gimli), giocava nel suo ruolo...scelta tutt’altro che casuale, dal momento che il vecchio Grima godeva una cifra a fare il doppio gioco, ma a fare il doppio-doppio gioco godeva ancora di più.

Oltretutto, quando videro l’arbitro, gli italiani sentirono il loro morale precipitare completamente a terra.

- Non preoccupatevi ! - esclamò Del Piero - Quando ero al CEPU ho fatto anche un corso serale di magia e telepatia ! Vedrete, con la sola forza della mia mente riuscirò a rendere onesto perfino Moreno ! -

- Seee...mo’ c’abbiamo er mago Otelma... - disse Totti, seppellendo l’ormai scarsa autostima del povero Alex.

 

Quando i due schieramenti si presentarono sul campo da gioco, il pubblico fece sentire tutto il suo calore.

L’ingresso in campo di Legolas e Nesta divise il pubblico femminile, mentre dalla curva degli ultras della Terra di Mezzo salirono urla e cori del tipo “E Frodo-Frodo-Frodo-Frodo-Gol...” e “Chi non salta è come Sauron, eh ! Eh !”.

 

Diciamo comunque che la partita non cominciò nel migliore dei modi, perché tre secondi dopo il fischio d’inizio venne subito assegnato un rigore all’Italia.

- Ma come ! Se non abbiamo nemmeno toccato il pallone ? ! - esclamò Aragorn.

Era vero, ma appena ne aveva avuto l’occasione Gollum era balzato addosso a Buffon addentandolo ad un polpaccio. Moreno aveva tentato di ignorare l’accaduto, ma i poteri di Del Piero avevano avuto la meglio su di lui, costringendo perfino Totti a ricredersi.

- Tessssoro... - sibilò Gollum.

- Aiuto ! - gridò Buffon - Questa cosa vuole mangiarmi ! ! -

- Ma cosa ci fa qui ? ! - urlò Elrond - Portatelo via ! -

Niente da fare, nessuno riuscì a staccare l’infame creatura dalla tenera ciccia del portiere italiano, così entrambe le squadre dovettero operare una sostituzione ;  Eowyn (che se non cacciava il naso nelle questioni da uomini non era contenta) al posto di Gollum, e...nessuno al posto di Buffon, dato che Gandalf, approfittando ancora una volta della disattenzione dei presenti, aveva fatto sparire l’intera panchina azzurra, spedendola ad Isengard in pasto agli Uruk-Hai. Così il buon vecchio Maldini dovette adattarsi a sostituire lo sfortunato portiere.

Comunque, per la magra consolazione degli italiani, Moreno fu inflessibile, e la nazionale della Terra di Mezzo dovette rassegnarsi a subire un calcio di rigore. Gimli riuscì a pararlo con la scure, ma, nonostante le proteste degli Azzurri (e la concentrazione di Del Piero), l’arbitro disse che era tutto regolare. Gandalf gli aveva trasformato gli occhi in due cipolle.

Ad ogni modo la nazionale italiana non restò con le mani in mano, e, dopo qualche dribbling plastico, Inzaghi arrivò con il pallone davanti alla porta avversaria.

- Gimli, guarda là ! - esclamò, bluffando.

- Eh ? Dove ? -

Approfittando dell’ingenuità e della disattenzione del nano, il truffaldino Inzaghi segnò il primo gol.

- Colpa della difesa ! - mugugnò Gimli.

Venne poi perso circa un quarto d’ora per recuperare il pallone che era rimasto invischiato nella rete, riciclata da una delle ragnatele di Shelob (anche questa era opera di Billy Felci), più altri dieci minuti per liberare il povero Pipino che, tentando di dare una mano, era rimasto intrappolato anche lui.

Ad ogni modo per la squadra di casa le cose si misero maluccio, visto che, a causa del trucchetto ormai collaudato da Inzaghi, si ritrovò sotto di altri quattro gol nel giro di dieci minuti.

Il primo tempo finì quindi con il punteggio di cinque a zero per la nazionale italiana, e i giocatori della Terra di Mezzo capirono che era il caso di darsi da fare un po’ di più.

 

 

Secondo tempo

 

 

La rimonta per la Terra di Mezzo iniziò durante il secondo tempo.

Legolas riuscì a recuperare un paio di reti nascondendosi sotto il suo manto elfico, grazie al quale entrò in porta mimetizzandosi con l’erba. Gli Italiani protestarono vivamente, ma invano ; Moreno, infatti, aveva ben poco da fare, dal momento che Gandalf l’aveva trasformato in una porchetta arrosto con una mela infilata in un buco e il fischietto nell’altro (ma non vi dico quali !), e nemmeno i poteri mentali di Del Piero furono in grado di intervenire.

Frodo, galvanizzato, cercò di imitare l’elfo ; si infilò al dito l’Unico Anello e sparì, ma riapparve dieci secondi dopo riverso per terra.

- Ragazzi - disse con un filo di voce - Sono stato accoltellato da un Nazgûl... -

- Così impari a fare il furbo, imbecille ! - sbottò Boromir, che però, sotto sotto, ci godeva un sacco.

Ormai Frodo era inservibile e Sam lo portò a spalle fuori dal campo. Dopo che fu sostituito da Faramir e Sam trascinato in campo (dato che, come al solito, non ne voleva sapere di lasciare il suo padrone a cui si era attaccato come una sanguetta) la partita ricominciò.

Aragorn segnò un altro gol grazie all’aiuto di Eowyn, che, con le sue doti non molto nascoste, era riuscita a distrarre tutta la difesa avversaria. Faramir, gelosissimo, si incavolò come una biscia e decapitò Cannavaro, reo di aver fischiato un po’ troppo dietro alla fanciulla. Moreno estrasse immediatamente il cartellino rosso, ma Gandalf glie lo trasformò prontamente in una coscia di pollo che attirò l’attenzione di un ferocissimo lupo mannaro, il quale si avventò sull’arbitro divorando il succulento boccone insieme alla mano che lo reggeva.

La scorrettissima azione fece imbestialire Totti che, recuperato il pallone, si precipitò come un panzer verso la porta della Terra di Mezzo, dove il povero Gimli non riuscì a saltare abbastanza in alto per evitare che la palla si insaccasse sopra la sua testa.

- Deficiente ! - esclamò Gandalf mettendosi le mani nei capelli - Glie l’avevo detto di togliersi l’armatura ! -

- Ahò, raga’ ! Guardateme ! - esultò Totti correndo a braccia aperte verso i suoi compagni - So’ er mejo ! Je l’ho fatta ! So’ un drago... -

- Drago ? ! Dove ? ! - esclamò Bard di Esgaroth, che, prima ancora di accorgersene, aveva afferrato l’arco, scoccato la sua mitica freccia nera e infilzato il povero Pupone come uno spiedino.

- Ragazzi, il mio sesto senso mi dice che le cose stanno buttando male... - disse ingenuamente Del Piero.

- Ma vah ? ! - rispose Vieri, e, con Nesta e Tommasi, saltò addosso ad Alex massacrandolo di botte. Naturalmente il poveretto non aveva nessuna colpa, ma gli Azzurri dovevano pur sfogarsi in qualche modo.

Adesso, per loro, la situazione era davvero preoccupante, perché erano sì in vantaggio di tre reti, ma avevano anche quattro giocatori in meno, uno dei quali era il portiere titolare. Il problema si fece ancora più grave quando Gimli fu sostituito a forza (con il metodo “sacco-in-testa-e-grosso-randello”) da Beorn ; infatti, quando il battagliero Vieri si trovò davanti alla porta con il pallone tra i piedi, il gigante del Bosco Atro lo guardò con la sua espressione più minacciosa esclamando : - BUAAAAAAARGH ! ! ! -

Vieri impallidì e schiattò sul posto, colpito da otto infarti simultanei.

La scelta del nuovo portiere si rivelò estremamente efficace per la squadra di casa, dal momento che con una semplice rimessa centrò e sfondò la rete avversaria, accorciando le distanze e spedendo la palla e il povero Maldini sul Monte Fato, dove Sauron, ignaro di chi fosse, lo trasformò nel decimo Nazgûl.

La cosa accadde altre due volte, così la Terra di Mezzo riuscì finalmente a portarsi sul sei pari.

Ma, a due minuti dalla fine, quando Boromir fu sul punto di tirare la cannonata che avrebbe decretato la vittoria per la Terra di Mezzo, accadde l’imprevisto ; Pipino e Merry, i quali non avevano molto chiaro il concetto di marcatura a uomo, balzarono addosso a Inzaghi, che era entrato in area di rigore, placcandolo a terra.

- Tienilo fermo ! - gridò Merry al cugino brandendo un ferro arroventato e stampandolo sulla fronte del cannoniere italiano.

- Dovevate marcarlo, non marchiarlo, idioti ! ! Quel poveraccio non è un vitello ! ! - esclamò Gandalf tentando di limitare i danni, ma SuperPippo, che urlava come un maiale scannato, era ormai inservibile.

Dal centro del campo, Moreno, mezzo mangiucchiato dal lupo mannaro che si stava stuzzicando i denti con un suo dito, alzò tremando il moncone di braccio che gli era rimasto.

- Rigore... - sussurrò. Gli Azzurri tirarono un sospiro di sollievo, ma prima che Gandalf, risentito, scomponesse ciò che era rimasto dell’arbitro per poi riassemblarlo a casaccio, Moreno continuò : - ...per la Terra di Mezzo. -

Dalla squadra italiana si levarono grida di protesta.

- Ma come ? ! - esclamò Panucci - Ma se il fallo l’abbiamo subìto noi ! ! -

Per ripicca Gandalf gli fece scomparire la bocca.

- Scusi, signor Vermilinguo - disse Tommasi - Come facciamo, visto che non abbiamo nemmeno un portiere e siamo rimasti in quattro ? -

- Ci penso io ! - esclamò Saruman, e, in un baleno, fece diventare la sua divisa azzurra da bianca che era. - Non per niente mi chiamano “Saruman Dai Molti Colori”...con me in porta la palla non passerà mai e poi mai ! -

- Traditore fino all’ultimo - commentò Gandalf scuotendo la testa - Lo sapevo che non dovevo farlo giocare ! Vabbè, pazienza ! Forza ragazzi, chi tira la bomba ? -

- Io ! Io ! - gridò Boromir agitando le braccia e correndo a mettere la palla sul dischetto.

L’atmosfera era rovente ; sul Campo di Cormallen non si sentiva un rumore, a parte il gracchiare dei corvi che stavano volteggiando sopra la testa di Moreno, aspettando di spartirsi il resto delle sue carogne.

Saruman e Boromir si misero in posizione, fissandosi negli occhi con aria di sfida.

Moreno portò il fischietto alle labbra (o, almeno, a quello che era rimasto di esse)...inspirò, pronto a soffiarvi dentro...

- Fermi ! - esclamò improvvisamente una voce.

Tutti si girarono, sorpresi, a guardare la figura nascosta sotto un lungo mantello e un cappuccio calcato sugli occhi che avanzava verso Boromir.

- Spostati - gli intimò - Il rigore lo tiro io. -

- Col cacchio ! - esclamò Boromir, parecchio contrariato - Sono arrivato prima io ! E tu, si può sapere chi sei ? ! -

L’uomo sorrise e, con un gesto fulmineo, si levò il mantello. Pubblico e giocatori spalancarono gli occhi, increduli.

- Roby Baggio ! ! - esclamarono tutti.

- Proprio io...non hai scampo, Saruman ! -

- Uffa, mai che mi lascino una soddisfazione... - borbottò Boromir allontanandosi.

Gli italiani si guardarono sogghignando. - Siamo in una botte di ferro, ragazzi ! - disse Di Livio - Quello lì con i rigori non ci va per niente d’accordo... -

Ma sbagliava : il grande Codino prese la rincorsa e...

GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL ! ! ! ! ! ! ! ! ! !

Un boato salì dagli spalti. Baggio aveva segnato il gol della vittoria, aiutato anche dal fatto che Saruman, doppio-doppiogiochista come il suo degno compare Grima, si era volutamente buttato dalla parte opposta rispetto al pallone.

Seguì un’invasione di campo memorabile, e tutti gli spettatori calpestarono (chi più chi meno volontariamente) il corpo del povero (macchè povero ! ! ! ! NdRuby) arbitro Moreno, riducendolo allo spessore di un biscotto di lembas.

Gandalf, in preda all’euforia, fece spalancare il suolo sotto i piedi della squadra italiana, ormai decimata, facendo precipitare i giocatori rimasti nelle viscere della terra, dove furono trovati migliaia di anni dopo dai Nani durante la costruzione di un’uscita di sicurezza dalle miniere di Moria.

- Tiè ! Così imparate a non volermi in squadra ! - esclamò Baggio facendo una pernacchia.

Per quanto disonorevole, la vittoria della Terra di Mezzo fu celebrata con gioia e grandi onori, soprattutto per Baggio ; infatti fu nominato Portatore dell’Anello (cosa di cui Frodo fu molto contento) e Sovrintendente di Gondor (cosa di cui Boromir fu un po’ meno contento) ; inoltre Elrond gli diede in sposa Arwen (cosa di cui Aragorn non fu per niente contento).

Il giorno successivo, però, Roby Baggio scomparve misteriosamente.

Aragorn e Boromir furono trovati insieme mentre, seduti a tavola, facevano una pennichella dopo aver mangiato a quattro palmenti un grosso arrosto di dubbia origine ; ai loro piedi si trovava una strana borsa di pelle, decorata con pelo castano e una lunga codina.

Quando gli fu chiesto se avessero notizie dell’eroico calciatore, risposero, con occhi luccicanti e aria satolla : - Chi ? No, mai visto prima. -

 

 

FINE...

 

 

 

 

PS : Grazie a Wil per i suoi suggerimenti...il che vale a dire che se questa roba non vi è piaciuta potete prendervela anche con lei, igh, igh ! (Naturalmente scherzo, mica mi chiamo Vermilinguo !)

 

 

 

 

 

 

 

  
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