I personaggi qui descritti sono del maestro Oda.

Remember

I ricordi sono momenti che molte volte fungono come luoghi nascosti e che in qualche modo ci proteggono.

Luoghi racchiusi dentro la nostra anima...nei momenti più bui alcune persone possono trovare conforto solo in essi, dimenticando il futuro e il presente perdendosi in quei 

strascichi di felicità che a volte sembrano non tornare mai più.

Eppure in quel momento, quell'uomo in piedi e le braccia conserte nel petto sembrava non riuscire a focalizzare nessuno di quei ricordi nella sua mente.

Respirava lentamente , poiché ogni spasmo era un dolore incredibilmente atroce. Tuttavia la sua mente faceva arrivare il dolore come un eco lontano,

qualcosa che dopo qualche istante sembrava svanire nell'aria.

Socchiuse gli occhi e li alzò al cielo...un ghigno di rassegnazione e rabbia gli apparve sulle labbra: non riusciva a 

guardare ad un palmo dai suoi occhi, figurarsi poter sperare di vedere le nuvole, eppure tra i vari colori che riusciva

ancora a distinguere riconobbe il cielo dell'alba: era dunque passata un'intera notte?

Sorrise di nuovo, stava completamente perdendo la cognizione del tempo, oltre che la ragione. Quando si era gettato contro tutto quel dolore,

il dolore del suo capitano, in un primo momento il suo orgoglio non gli aveva permesso di scomporsi, accettando a testa alta la sua sorte e la sua decisione.

Ma dopo qualche minuto, l'unico pensiero che la sua mente riusciva ancora a elaborare era che tutto quello finisse al più presto.

Tuttavia il suo corpo aveva resistito, era ancora vivo. Ma lui riusciva a sentire che non lo sarebbe rimasto ancora per molto.

Uno spasmo di dolore improvviso lo percosse facendolo sanguinare da tutte le ferite, tuttavia rimase saldo al suolo, non permettendo alle gambe di cedere.

Cercò per l'ennesima volta di far tornare alla mente un ricordo in cui avrebbe potuto confinarsi e restare finché non sarebbe arrivato l'ultimo momento.

Ma era tutto inutile, l'unica cosa che arrivava alla sua mente era una domanda: come avrebbe reagito la sua ciurma? I suoi compagni?

Ripercorse la Sunny e li vedeva riuniti, felici...ma senza di lui. Non si sarebbe più allenato la notte tardi, non avrebbe più camminato 

in mezzo alle giungle fino a perdersi chissà dove, non avrebbe più bevuto per festeggiare insieme a loro un nuovo traguardo raggiunto,non avrebbe più

fatto inutili battibecchi assieme a quel damerino donnaiolo...e non avrebbe più litigato con Nami...

"Nami..."

Quel nome improvvisamente gli fece scattare una scintilla, per un attimo tutti i suoi sensi parvero tornare, ed il suo sguardo

si volse nella direzione in cui aveva abbandonato la sua ciurma, e il suo sogno. Una dura verità parve passare di fronte ai suoi occhi, nella ciurma di Cappello di Paglia

non ci sarebbe più stato uno spadaccino.