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Autore: May be    23/06/2010    17 recensioni
Il nero: il profondo baratro del peccato. Mai ad una coppia fu assegnato un colore più azzeccato.
Buon ShikaTema day!
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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23.06.10

ShikaTema day.

A tutte le mosche nere che hanno partecipato perché in cuor loro vogliono, come me, riportare alla luce questa bellissima coppia.

A Nacchan, che oggi mi ha fatto un regalo stupendo [amo comunque solo te <3]; a Shatzy, che oggi si farà tornare la voglia di scrivere su questo disperato fandom; a Clahp, che è una diciannovenne mosca nera sotto esami; a Syra44, che mi ha aiutata a spammare ed ha realizzato dei bannerini fantastici; a Naomi92, perché la finisca di dire che non sa scrivere; a Valy_Chan, perché fa l’Accademia e disegni ShikaTemosi.

Grazie <3

 

Il nero: il profondo baratro del peccato. Mai ad una coppia fu assegnato un colore più azzeccato.

 

I Peccati Capitali .

Sette drabble di cento parole esatte per ciascuno dei sette peccati. | Non mi assumo alcuna responsabilità in caso di infarti, schifamenti o scandalizzamenti dei lettori. | Scusate, in questo periodo l’ispirazione arriva solo per le cagate. XD

 

Accidia:

Levò la testa, assottigliando gli occhi per scorgere la Meta.

Era una verità risaputa, che la strada per giungere alla Luce fosse lunga e difficoltosa, piena di ostacoli ed insidie.

 Troppo lunga.

E lui era uno di quelli che preferiva restare nella nera oscurità, magari dormendo, ignorando Luce, Giorno ed affini: per come la vedeva, stava bene anche così.

E, ragionando così profondamente, fissava il soffitto fermo sul primo piolo di una vecchia scala di legno da qualcosa come una decina di minuti, con in volto un’espressione assorta e sofferente.

« Crybaby, ti ci vuole così tanto per cambiare una lampadina?! »

 

Superbia:

« Invece di sprecare fiato lamentandoti di tutto quello che faccio non puoi arrangiarti, visto che la casa e la lampadina fulminata sono cose tue?! »

Temari non alzò nemmeno lo sguardo dalla rivista che stava sfogliando nel salotto; si limitò a corrugare la fronte e stringere le labbra in una chiara espressione di disprezzo che Shikamaru, con un brivido di terrore, poté vedere riflessa nello specchio di fronte alla ragazza.

Molto teatrale, decisamente.

Temari voltò svogliata una pagina, fissandola senza realmente vederla e nascondendo un ghigno:

« Sbaglio o il tuo incarico è rendere piacevole il soggiorno della sorella del Kazekage, Nara?  »

 

Invidia:

Alla fine, Shikamaru era riuscito a trovare la forza di cambiare quella dannatamente alta lampadina ed eseguire gli ordini della despota, e il tutto senza ritrovarsi ad elaborare una qualche strategia per ucciderla senza causare un incidente diplomatico e la propria conseguente morte.

Si gettò a peso morto sulla poltrona, chiudendo gli occhi.

Da quando La Seccatura l’aveva intrappolato nella sua rete, si era reso conto pian piano di non invidiare i suoi amici, circondati di fidanzate adoranti e servili. Non invidiava la vita sentimentale altrui, comparandola alla sua.

L’unica condizione che avrebbe realmente voluto vivere era quella di gatto.

 

Gola:

Temari alzò gli occhi dalla rivista, come folgorata, mettendosi a fissare pensierosa Shikamaru.

Quest’ultimo ricambiò con un’occhiata sospettosa, iniziando ad avvertire una punta di ansia all’altezza dello stomaco; la conosceva bene: quando faceva così, stava macchinando qualcosa di estremamente seccante o faticoso.

Temari sorrise, quasi malignamente, ed esordì con un:

« Nara,  è ora di pranzo! »

Lui alzò lievemente un sopracciglio, scettico: « E con ciò? »

Si sollevò col busto, per vedere la pagina che la ragazza aveva appena finito di leggere e che doveva aver suscitato la sua reazione: una rubrica di cucina.

« Che ne dici di portarmi al ristorante, Crybaby? »

 

Avarizia:

Shikamaru si batté una mano sulla fronte, realmente esasperato.

Fece un breve calcolo sulle dita, ed infine le rivelò serio:

« In una settimana mi hai costretto a portarti fuori a pranzo per quattro volte, e ognuna di queste sono stato io a dover offrire –e devi sapere », disse alzando il tono di voce, prima che lei potesse intervenire con il solito “ Sei tu l’uomo!” che alla fine tanto vero non era mai stato, « che l’Hokage non mi paga così profumatamente. Quindi, puoi fare o dire quello che vuoi ma io oggi non ho intenzione di sborsare un centesimo, Seccatura! »

 

Lussuria:

 Temari si incupì, di fronte al rifiuto del Nara.

Se lei aveva deciso di andare in un ristorante, così sarebbe stato: varie lamentazioni, crisi economiche e braccini corti dell’altro non erano assolutamente contemplati.

Non che lei avesse problemi ad offrire il pranzo; semplicemente, era del parere che il Crybaby dovesse imparare ad eliminare il suo comportamento di piagnone.

Sorrise beffarda, prima di avvicinarsi pericolosamente al volto di Shikamaru e sussurrare maliziosa:

« Forza mocciosetto, alla fine potrei anche pensare di concederti una qualche ricompensa… »

Ghignò, quando lo vide arrossire e voltarsi dall’altra come suo solito, fintamente infastidito.

Lo aveva in pugno!

 

Ira:

Cercava di trattenere il sorriso vittorioso che lottava per stamparsi sul suo volto, quando Shikamaru inaspettatamente si voltò e si sdraiò sul divano con un cuscino sulla testa, dandole le spalle e borbottando un ovattato: « Questa volta non funziona, Seccatura. »

Rimase impietrita dov’era per qualche secondo, cercando di placare il nervoso che, a causa della sconfitta, andava a scatenare i suoi naturali istinti omicidi.

« Nara. Ti alzerai e mi porterai a mangiare fuori. Adesso. »

Shikamaru sentì chiaramente il solito brivido di terrore percorrergli la spina dorsale, percependo il rumore metallico e frusciante del ventaglio che veniva spostato.

E, semplicemente, pregò.

 

Note d’autrice:

A-Ehm. XD

Non sparate! XD

Vabbè, che devo dirvi? Sono in vena d’idiozie.

So che non sono propriamente delle drabble, in quanto lo stile dovrebbe essere diverso e via dicendo. Diciamo che è una One-Shot divisa in sette parti, ed ogni parte è formata da cento parole, che per comodità chiamiamo drabble u.u Fra parentesi, un qualsiasi contatore ve ne segnerà di più: questo a causa dei segni di dialogo che ho voluto staccati dal testo, e vengono contati come una parola pur non essendola.

Allora, vediamo che c’è da dire.

Prima di tutto,  so che il tema dei sette peccati, legato ai due, è piuttosto usato; spero solo che questo risulti un po’ innovativo :D

Dunque, note tecniche.

Il significato che ho utilizzato io di accidia, è il seguente, dato che molti la considerano semplice pigrizia: è il riuscire a scorgere la Luce di Dio, ma essere troppo pigri per cercare di raggiungerla. Ecco, detto in parole povere.

Per quanto riguarda gli altri peccati, devo dire che forse la Superbia è quello che ho sviluppato peggio -.- Inteso come atteggiamento superiore, in cui si sbandiera in giro la propria condizione di superiorità al fine di svilire un’altra persona. Notiamo lo specchio, che secondo l’iconografia è  uno dei simboli di questo peccato, che volevo tanto inserire anche se non c’entra, prendetelo come un messaggio subliminale XD

Per il resto, credo che ci si possa capire. XD

Buono ShikaTema day a tutte, mosche nere! *O*

  

   
 
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