Finito, ormai era tutto finito.
La nave aveva ripreso il suo viaggio.
La ciurma, che ora vantava un nuovo componente, era rimasta intatta seppur a caro prezzo.
Avevano rischiato di non farcela, lottare contro uno della flotta dei sette era stata la sfida più dura, ma ora era tutto finito.
Rufy aveva ripreso il suo posto sulla prua della nave, sedendosi sopra la testa del leone.
Robin se ne stava beatamente assorta nelle sue letture, sdraiata su un comodo lettino che le permetteva contemporneamente di abbronzarsi.
Il silenzio però non regnava sovrano su quella nave.
Sanji continuava, come ogni giorno, ad inveire contro il povero capitano, che a causa del suo insaziabile appetito si introduceva segretmente in cucina per mngiare alcuni ottimi piatti, preparati dal cuoco per le ragazze della ciurma.
Usopp era sempre in compagnia di Brokk e Franky, passava le giornate a raccontargli le sue fantastiche imprese ottenendo anche la sorpresa degli ascoltatori, affascinati da quei racconti così irreali, ma raccontati in modo impeccabile.
Eh si! Sulla Sunny ormai la vita aveva ripreso il suo normale andamento, c'era solo un piccolo particolare.
In una stanza poco illuminata, distante dalle altre, Chopper e Nami accudivano uno Zoro ferito ed incosciente.
Nessuno dei due ancora sapeva o lontanamente immaginava ciò che lo spadaccino aveva fatto per loro, ma entrambi erano assai preoccupati.
Il dottore si concedeva delle pause, correndo ad ascoltare le storie di Usopp e ad assaggiare gli stuzzichini di Sanji.
La navigatrice invece non ne voleva sapere, per quanto anche il resto della ciurma fosse proccupato lei continuava a sedergli accanto, a dormire con la testa posata sul materasso e ad immaginare il suo risveglio.
Le mancavano, seppur le costava ammetterlo, i loro battibecchi.
Litigare con Zoro la faceva, in un modo molto perverso, sentire viva. Quando lui le stava accanto si sentiva protetta, se lui non c'era provava freddo fino in fondo alle viscere e se i loro occhi si incontravano provava come la sensazione di avere dentro di se un piccolo sole, pronto ad esplodere.
Quella sera Nami decise che ormai era inutile continuare a vegliare su di lui, perciò approfittando dell'assenza di Chopper, si alzò dalla sedia in legno, si sporse sul volto dello spadaccino e gli scoccò un lieve bacio a fior di labbra, lasciando che una piccola lacrima cadesse sulle labbra del compagno.
Pensò che almeno così poteva assaporare il suo dispiacere e capire che era davvero l'ora di svegliarsi.
Si avvicinò alla porta, posò una mano sulla maniglia, ma poco prima di aprirla un braccio forte e muscoloso la afferrò e la voltò, determinato e delicato al tempo stesso.
Nami rimase allibita.
Zoro era lì, in piedi, davanti a lei.
Aveva una faccia sofferente, ma in mezzo a quel dolore la navigatrice potè scorgere il solito ghigno strafottente, che le faceva battere il cuore come una ragazzina alla sua prima cotta.
Lui senza aspettare, senza lasciarla parlare o sfogare la baciò.
Quel bacio sapeva di sconfitta ma di vittoria, di sofferenza ma di felicità, di cose taciute ma di cose dette.
Era dolce e salato, perchè Nami, preda di una felicità e di una gioia irrefrenabile inizò a piangere e si gettò tra le braccia del compagno.
Era una dichiarazione, entrambi troppo orgogliosi per parlarsi, ma troppo determinati per permettere ad un membro della flotta dei sette di dividerli.
Così diversi e così uguali.
Le spiegazioni avrebbero sicuramente aspettato il giorno seguente, quella notte c'era spazio solo per due e loro erano al completo.


FINE


Angolo Di Colei Che Scrive Queste Cose Assurde:
Piacere a tutti!
E' la prima Fic che scrivo su One Piece e soprattutto su questa coppia fantastica, quindi mi piacerebbe che mi diceste com'è venuta perchè non ne ho idea! ^^''
Adoro questa coppia e spero che la mia storia possa reggere il confronto con le altre!
Baci tammy