Lonely World
Near alzò
lo sguardo.
Sopra di
lui, le onde del mare si infrangevano su una distesa di neve bianchissima.
Le gocce
d’acqua dolce si infrangevano sul suo viso, simili a lacrime perlacee.
Il vento
soffiava trascinandole via in una danza vorticosa, un ballo delicato e
ammaliante.
Osservando
quei movimenti, Near seguì le gocce volando.
Volava,
senza pensieri.
Sotto si sé
il cielo azzurro brillava di miriadi di luci.
Acquistò
velocità.
Sempre più
in alto, si spingeva oltre ogni limite.
Allungò la
mano, e riuscì a sfiorare quelle gocce che continuavano a cadere ad una
lentezza esasperante.
Le guardò, lacrime silenziose che lui non riusciva a piangere.
Strinse il
petto, avvertendolo vuoto.
Continuò a volare, gli occhi chiusi che si sforzavano di piangere.
Perché non ci riesco?
Voglio piangere, dimenticare tutto.
Ti prego.
Ti prego.
Non ce la faccio più.
E intanto
volava, volava...
Il sole
splendeva in basso, circondato dalle stelle.
Lui cambiò
rotta.
Puntò verso
l’alto.
Fissò
dritto il mare.
Sarebbe
finito così.
Non
riusciva a piangere?
Si sarebbe
immerso in quelle lacrime allora.
Non posso più resistere.
Avvicinandomi lentamente, posso
percepire le lacrime cadermi sul viso.
Addio, a tutto quello che volevo,
non ce la farò mai.
Accoglierò la disperazione che si fa
strada dentro me.
Il mio cuore vuoto vuole essere
riempito.
Ancora un
piccolo sforzo.
Allunga di
nuovo la mano.
Tocca
quella schiuma bianca.
Chiude gli
occhi e si immerge.
Continua ad
andare sempre più veloce.
Il blu lo
avvolge.
Le rade
bolle d’aria gli solleticano il volto.
Apre gli occhi.
Intorno a
sé c’è solo il blu.
Ti prego, voglio solo piangere.
Tirami via, fammi sorridere,
una parola di conforto, un semplice desiderio.
Ti prego....
Aspetterà
il tempo che scorre, non si fermerà.
Il buio
scende.
Ora è tutto
nero.
Stringe di
nuovo le braccia al petto.
Il freddo
lo assale.
Scivola in
profondità.
Il vuoto
cresce.
Chiuso nelle
tenebre.
Ti prego fammi uscire, non ce la
faccio più.
Il cuore
una pietra senza vita.
Vaga senza
meta.
Qui non c’è
nulla.
La
tristezza diventa disperazione.
E continua
ad aspettare.
Il silenzio
è immenso.
Girando in
questo mondo solitario, non trova nulla.
Ma
continuerà ad aspettare, sperando che arrivi qualcuno.
Addio, a tutto ciò in cui credevo.
È troppo
tardi per recuperare i propri sogni, persi nei meandri di nero.
Ad tratto
gli occhi si spalancano.
Ha davvero
visto qualcuno?
Riprende a
volare, seguendo l’ombra davanti sé.
La raggiungerà.
Qualunque
cosa succeda, la raggiungerà.
Sono certo che qualcuno mi salverà.
Sarà lui?
Si protende
in avanti, cerca gli sfiorarlo, ma come per magia scompare.
Addio....
Ancora una
volta vorrebbe piangere, perché doveva finire sempre così?
Non ce la
fa più, il suo mondo si sta sgretolando tra le sue
mani.
Tutto si
offusca.
Sta finendo
davvero?
Cerca di
sorridere, ma non ricorda come si fa.
Allora
chiude gli occhi.
Finalmente...
- Near,
vuoi venire a giocare con noi?-
- Lascialo perdere, Linda.-
- Uffa
Mello! Ma perché?-
- Non ti
ascolta, non vedi? È perso nel suo mondo.-
Questo era
vero.
Sapevano
che era in quel mondo che ti rifugiavi sempre.
Ma sapevano
anche quant’era terribilmente solitario,
questo mondo?