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Autore: bibabirba    25/06/2010    4 recensioni
Lei Giulia, 30 anni, toscana che è uscita da una storia durata 8 anni. Lui Robert, 24 anni, londinese attore e suo attuale fidanzato. Come si potrebbero rapportare tra di se considerando tutte le divergenze che incontrerebbero con l'andare avanti della loro storia? Spero di avervi incuriosito. Siate clementi però è la prima storia in assoluto che pubblico.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kristen Stewart, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1. COMPLEANNO



Sarà sarà l’aurora
Sarà sarà così….

Uh! Che bello c’è Eros! Ma perché lo sento così vicino se invece il palco è lontanissimo da me? E perché sono sola? Ma che diavolo……………………………………………………
……………………………………………
La sveglia! Buongiorno Giulia! E dai oggi è un’altra fantastica giornata di gennaio piena di lavoro e basta!
Dopo la solita ramanzina per convincermi ad alzarmi da letto mentre Eros cantava ancora per la stanza, guardo la sveglia. Le 8.10. Ok ce la posso fare. Oggi è venerdì ultimo giorno prima del week end. Domani riposo assoluto. Ultimo sforzo.
Con questi pensieri riesco finalmente ad alzarmi da letto e dopo una doccia veloce che comunque non riesce a svegliarmi del tutto, mi vesto velocemente con il mio completino da lavoro, pantaloni e giacca neri e camicia bianca, afferro il cellulare sul comodino e vado in cucina.
Solo in quel momento mi rendo conto che oggi non c’è nebbia, non piove e che il cielo è azzurro. Dalla terrazza della mia cucina riesco a vedere il cielo e il sole che cerca di essere splendente per quanto può esserlo in Toscana in pieno gennaio alle 8.30 del mattino.
Cerco le chiavi della macchina, afferro la borsa e dopo essermi infilata il mio cappotto nero, chiudo la porta del mio appartamento, scendo le scale ed esco in strada.

Infilo gli occhiali da sole e mi dirigo verso la mia Classe A. Proprio mentre sto per avviare il motore mi arriva un messaggio:

Buongiorno pulce! AUGURI!!!!!!!!! Buon compleanno!  E sono 30 è? Come ti senti vecchiarella? Passa una buona giornata e ci vediamo domani mattina allora per la scorpacciata di Twilight, ok? Così magari senti meno la mancanza! Poi la sera cena con le atre 2 pazze…..Baci more.

Compleanno? 30? Oddio no! No no no no no no! Che palle! Non può essere! Già 30 no! Bel risveglio Noemi, grande donna! Vabbè ma mica c’ha colpa lei se sono nata 30 anni fa, no? Noemi insieme alle altre”2 pazze” è la mia migliore amica, ci conosciamo tutte dai tempi delle superiori e non ci siamo più perse. Non credo però che riuscirò a sentirne meno la mancanza. Ok niente pensieri negativi.
Consapevole che l’intera giornata sarà piena di ammiccamenti sulla mia età, accendo il motore della macchina e mi immergo nel traffico cittadino della mia Firenze. Direzione BAR MARGHERITA per una sana colazione a base di cappuccino e briosce con mascarpone e nutella! In fondo, penso, è il mio compleanno è giusto che mi vizi almeno un po’? No?
Lascio l’auto nel parcheggio del centro commerciale nel quale lavoro e che è proprio davanti al bar. Non vado mai a quello che c’è nell’ipermercato perché almeno qui non ci sono sempre le solite facce. Quando entro Margherita mi saluta e Giovanni, il marito con il quale la donna gestisce il bar, inizia subito a prepararmi il cappuccino facendo cenno di sedermi al mio solito tavolo vicino alle finestre.
-    Buongiorno signorina, ecco qua il suo cappuccino, gradisce anche una briosce o fa passo anche oggi per via della linea? – Mi canzona Giovanni porgendomi il cappuccino.
-    Buongiorno a te mio salvatore! Lo sai che non connetto finchè non bevo un tuo cappuccino però oggi gradirei anche una bella briosce mascarpone e nutella. E lasciamelo dire, fanculo la linea! – Gli rispondo io di rimando.
Giovanni mi guarda divertito, si volta per andare a prendere la briosce poi però si ferma di scatto guardandomi di sottecchi come gli fosse venuto in mente chissà che cosa.
-    Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri a Giulia, tanti auguri a te!-
Mi vedo comparire Margherita con una candelina sopra alla briosce che grida insieme al marito con un sorriso enorme stampato sulla faccia, quella fastidiosa canzoncina. Dietro di loro le “3 pazze” a questo punto, delle mie amiche che mi sorridono felici.
Io resto paralizzata sulla sedia con ancora gli occhiali da sole in mano e non so se ridere o mettermi a piangere per l’emozione. Adoro le mie amiche. Con uno scatto mi alzo e faccio cadere all’indietro la sedia per la troppa foga. La guardo in terra, ma solo un attimo per poi girare velocemente il tavolo ed andare ad abbracciare quelle 3 sceme.
-    Voi siete matte! – E’ l’unica cosa che abbia un senso che riesco a dire mentre le strapazzo di baci.
-    E per me niente? – Mi blocco di scatto appena sento quella voce alle mie spalle. Quella voce troppo familiare e assolutamente amata.
Mi volto lentamente nella direzione della provenienza di quella voce con la paura che sia solo un sogno, ma le facce delle mie 3 amiche mi fanno capire che non lo è. Ma devo sognare per forza. L’ho sentito ieri sera per telefono e mi confermava che non ce l’avrebbe fatta a venire perché aveva l’intervista per la promozione di del suo ultimo film, quindi come diavolo poteva essere già lì?
Quando riesco finalmente a voltarmi completamente, incontro i suoi occhi azzurro cielo/mare che mi guardano divertiti e non posso fare a meno di corrergli letteralmente incontro stampandogli un bacio sulle labbra. Oddio era lì, era lì davvero. Non riuscivo a pensare ad altro mentre lo baciavo e lo stringevo. Sentivo il suo sorriso sulle mie labbra e io ancora non riuscivo a crederci.
Quando mi decido ad allontanarmi quel tanto che basta per guardarlo meglio, noto due occhiaie profonde sotto gli occhi e i capelli nascosti sotto un cappellino di lana. Mi do un pizzicotto sulla guancia mentre chiudo gli occhi, ma quando li riapro lui è ancora lì tra le mie braccia! Lui mi guarda sempre più divertito, poi sposta lo sguardo su Noemi Lucia e Valentina e dice in un italiano assolutamente strascicato ma altrettanto sexy
-    A quanto pare la sorpresa è riuscita perfettamente ragazze! –
-    Ma brave - lo interrompo subito io - voi sapevate tutto e non mi avete detto niente? Anzi ieri sera tu Noemi – dico mentre gli punto un dito contro – mi hai anche consolata al telefono dicendomi che tanto l’avrei rivisto la prossima settimana e che non c’era niente per cui essere così tristi dato che oggi non dovevo festeggiare proprio niente perché sarei stata semplicemente più vecchia? –
-    Adesso non fare la permalosa. Volevo troppo vedere la tua faccia e ne è valsa sicuramente la pena. Guardati! Stai facendo la dura con me ma non ti muovi di un solo millimetro per staccarti dalle sue braccia. Sei troppo forte! –
Effettivamente mi rendo conto solo adesso della posizione che ho assunto, sono ancora abbarbicata a Robert e ho solo scostato la faccia quel tanto che basta da lui per parlare con Noemi.
-    Che ci posso fare se ero in crisi di astinenza? – Dico sbuffando e nascondendomi nel petto della mia fonte di gioia.
Robert mi bacia i capelli e mi chiede con aria interrogativa di chi non ha capito un bel niente – Crisi di astinenza? –
-    Vabbè dai te lo spiego dopo! –
Mi stacco di malavoglia da lui per guardare l’orologio appeso dietro al bancone. Sono le 9.
–    Oddio sono le 9! Dovevo essere già dentro! –
Esclamo cercando di divincolarmi da Robert che non sembra voler assolutamente lasciarmi la mano. Forse non ha capito quello che ho detto, infondo parla bene l’italiano ma magari ho parlato troppo in fretta.
-    Tesoro – lo guardo come per farmi capire – devo andare a lavoro, sono già in super ritardo, dopo chi lo sente Andrea? Tu intanto puoi andare a casa – continuo cercando la chiave di casa e della macchina nella borsa.
-    E certo, e secondo te mi sono fatto una traversata tranatlantica per arrivare qui e vederti andare a lavoro? –
Mi guarda con quegli occhioni dolci che mi hanno fatto perdere completamente la ragione. Ma io devo andare, ho preso ferie la prossima settimana per stare con lui, non posso saltare anche oggi. O si?
-    Tesoro? – Mi chiama Lucia. Mi volto e la guardo.  Che situazione assurda, tutti stanno ridendo di me e io non ci sto capendo una mazza.
-    Oddio Lucy, ma perché anche tu ancora non sei entrata? Ma che succede? –
Guardo tutti con aria interrogativa, poi Robert mi accarezza una guancia e fa scontrare il nostro sguardo.
-    Ma quanto sarai ingenua! – Commenta.
Ok io sono ingenua ma non ci sto capendo niente lo stesso. Mi volto nuovamente verso Lucia con aria sempre più interrogativa. Lei evidentemente mossa a compassione si decide a parlare:
-    Tesoro mio dolce, sta tranquilla va tutto bene. Era tutto organizzato, la settimana di ferie che pensavi di aver preso, si è traformata in 15 giorni a partire da oggi. Quindi no, non devi andare a lavoro ed io sono ancora qua perché Andrea mi ha dato il premesso di entrare alle 10  per godermi la scena e raccontargli tutto. Tutto chiaro adesso?-
Mi guarda con occhi dolcissimi come fossi una bambina piccola che non capisce qualcosa. Ed io non posso fare altro che ingoiare a vuoto, abbassare lo sguardo imbarazzata e nascondermi nuovamente nel petto del mio ragazzo.
-    Ho capito, va bene. Scusate tanto è se non così credulona!-
Robert mi alza il mento con le dita per far incontrare nuovamente i nostri occhi
-    Non sei credulona amore, sei solo ingenua. Ma è anche per questo che ti amo! –
Mi dice prima di far avvicinare nuovamente le nostre labbra. Il bacio da casto si sta facendo sempre più passionale ed io vado con le mani alla ricerca dei suoi capelli facendogli scivolare quel dannato cappellino che li tieni intrappolati e mi stringo sempre più a lui mentre le nostre lingue hanno iniziato una danza tutta loro. Dio quanto mi è mancato!
-    Ragazzi siete in un locale pubblico! – Ci dice Valentina sghignazzando per interrompere quel momento.
Sento Robert di nuovo sorridere sulle mie labbra ed io ridestandomi completamente non posso che fare altrettanto.
-    Scusate mi sono fatta un po’ prendere la mano! – Dico ridendo e passandomi una mano tra i capelli imbarazzata
-    Adesso ripeti anche i suoi gesti? – mi fa notare Margherita.
Perché che ho fatto? Oddio oggi mi sento proprio un’idiota. Saranno i 30 anni? Il mio silenzio spinge Robert a farmi sedere sulle sue gambe e ad accarezzarmi i capelli con aria divertita.
-    Ti ho attaccato un brutto vizio vero sweety? –
Mi si accende la lampadina e capisco a quale gesto si stanno riferendo.
-    Ok. Ok. Uffa! Adesso però potrei sapere quali sono i nostri programmi per i prossimi 15 giorni? –
Chiedo guardando il mio miracolo personale, dato che quel poco di cervello che mi è rimasto attivo nella testa mi ricorda che io e lui dovevamo andare a Londra per conoscere i suoi.
Robert mi guarda con un sorriso enorme – Abbiamo l’aereo da Pisa per Londra oggi pomeriggio sweety. –
Se non la smette di chiamarmi in quel modo, non rispondo più di me, lo sa l’effetto che mi fa ma sembra non curarsene affatto, anzi da come mi guarda sembra quasi che si voglia far saltare addosso. Ma che ha detto? Oggi? Da Pisa? - Ma io non ho preparato niente pulcino? – Se vuole la guerra, guerra sia. Lo guardo con occhi da cucciola carezzandogli con l’indice il collo proprio dove so che lo fa impazzire. Lui abbassa lo sguardo sorridendo e avvampando lievemente – E’ già tutto pronto, anzi la tua valigia a dir la verità è già nel tuo baule della macchina! –
Mi informa Valentina. La mia mascella deve aver raggiunto sicuramente il pavimento e devo essere davvero comica perché Robert e gli altri non riescono a smettere di ridere.
-    A bene. Bene davvero. Bravi si! Bravi tutti! Ma che è oggi? La giornata del prendiamo per il culo Giulia! Bravi si! – Commento mettendo su un finto broncio.
Si siedono tutti attorno al tavolo mentre Giovanni e Margherita portano cappuccini e briosce per tutti. Io sono sempre seduta sul mio amore e lo imbocco come si fa con i bambini. Improvvisamente sento delle urla che si avvicinano sempre di più e inizio a vedere tanti bagliori.
-    Ma che diav… –
Non riesco neanche a finire la frase che Robert si alza mi afferra la mano e cerca di farsi largo tra la folla che si è creata dal nulla vicino al nostro tavolo, attaccata al vetro del bar fino alla strada. Lui si rimette il cappellino, gli occhiali e sempre stringendomi la mano si incammina spedito dove di solito lascio l’auto. Io non ho fatto neanche in tempo a infilarmi gli occhiali che siamo già davanti alla mia auto. Lui mi lascia la mano e si sposta dal lato passeggero in attesa che io apra la macchina. Ridestandomi dallo stato confusionale  che mi hanno creato tutti quei flash, riesco a trovare le chiavi nel casino della mia borsa e ad aprire l’auto. Avvio il motore e parto cercando di non investire nessuno.
-    Credo che da oggi in poi la nostra storia non sarà più segreta..-
Commenta lui. Ma dal tono di voce che usa non riesco a capire se ne è scocciato oppure no. Mi volto a guardarlo per capire se è nervoso ma lo trovo semplicemente euforico. Lui incontra il mio sguardo indagatore – Che c’è? Cercavi di capire se mi dispiaceva o no? –
-    Mi spieghi come fai a capirmi solo guardandomi? –
-    E tu mi spieghi perché dovrei dispiacermi? –
-    O Rob. Ma che ne so. E’ che ne abbiamo sempre parlato come una cosa che sarebbe avvenuta prima o poi, ma non mi aspettavo proprio oggi e in Italia per giunta. Qui ci hanno sempre più o meno lasciato fare. –
-    Evidentemente si sono insospettiti date le mie assidue visite. Effettivamente in aereoporto ho incontrato una giornalista quando sono arrivato, una che vedo sempre il pomeriggio in tv quando sono qui ad aspettarti. –
-    Ma chi Barbara D’Urso? – Chiedo incuriosita.
-    Bo. Se si chiama così quella che c’è tutti i pomeriggi alla tv si. –
-    Bassina, castana chiara, occhi scuri, gran bella donna per avere 50 anni? – Continuo io.
-    Si credo sia lei. –
-    Bene adesso si spiega tutto. Hai solo incontrato la regina del gossip italiano. Ma ti ha chiesto qualcosa? –
Lo vedo abbassare lo sguardo. – Solo se ero venuto per lavoro o per piacere . –
-    E tu? – Chiedo tra l’incredulo e l’emozionato.
Dopo un attimo di silenzio durante il quale lui non ha fatto altro che tenere lo sguardo basso e trastullarsi con i miei capelli – Io gli ho detto per piacere! Ti dispiace? – Si volta a guardarmi con gli occhi da cucciolo ed io scoppio in una risata tra l’isterico e il divertito.
-    Allora sei stato tu che alla fine ha voluto far scoppiare “la bomba”? – Chiedo fintamente irritata.
Lui guarda la strada in silenzio, con una strana rigidezza e toglie le mani dai miei capelli.
Istintivamente la mia mano si posa sulla sua coscia e poi inizio a parlare. Deve esserci rimasto male.
-    Tesoro, non fare così. Hai capito male! Sai benissimo che io non ho mai avuto alcun problema a rendere pubblica la nostra storia. Volevo solo essere sicura che per te non ci fosse alcun ripensamento. –
-    Senti, so che dovevo avvisarti, ma sinceramente non me l’aspettavo e poi è successo tutto casualmente. Comunque mi sembrava giunto il momento dato che oggi andremo a Londra dai miei e sicuramente là non ci lasceranno in pace come è successo fino ad oggi qua. –
-    L’importante è che tu sei felice, lo sai che io per te farei di tutto. –
-    Anch’io. – Mi sussurra all’orecchio mentre fa intrecciare le nostre dita.

Arriviamo a casa mia senza neanche rendercene conto e sempre mano nella mano saliamo di corsa le scale sperando che i giornalisti non ci abbiano seguito fin lì! Appena apro la porta di casa, lui mi prende in braccio, sbatte la porta e mentre mi bacia si dirige in camera mia.
Non abbiamo bisogno di altre parole, ormai. Sono passati già 15 giorni dall’ultima volta che ci siamo visti e la voglia di appartenerci è incontenibile. Mi getta sul letto e inizia sbottonarmi la camicia mentre mi guarda pieno di passione. Io nel frattempo gli sgancio i jeans e afferro le sue natiche avvicinandolo a me. Lui sorride e mi bacia mentre con le mani tocca i miei seni dal reggiseno. Io gli sbottono la camicia e inizio ad esplorare il suo corpo con le dita. Le nostre lingue intanto si rincorrono e si stuzzicano. Ci ritroviamo nudi in un tempo indefinitamente breve e senza tanti preamboli lui entra in me con una spinta dolce e decisa allo stesso tempo. Via via che il ritmo diventa più veloce, i nostri gemiti si fanno sempre più intensi e quando raggiungiamo il culmine insieme lui si accascia su di me sussurandomi all’orecchio
-    Mi sei mancata sweety! –
-    Anche tu cucciolo, non sai quanto! – Gli dico stringendolo forte a me. Improvvisamente mi ricordo di guardare l’orologio. Le 11.00.
-    Cavolo se vogliamo prendere quel maledetto aereo dobbiamo muoverci o non arriveremo mai in tempo. Per arrivare a Pisa da qui ci vuole circa un’ora e io prima devo controllare che c’è in valigia. Non che non mi fidi di quelle 3 pazze, ma voglio vedere con che cosa dovrei conoscere i tuoi secondo loro! – Dico alzandomi e rivestendomi.
-    Ti posso aspettare qui io? Pensi di farcela con la valigia? Sono distrutto. –
-    Ma certo. Povero cucciolo, non sei neanche arrivato dopo 10 ore di volo che ti sono saltata addosso. – Dico carezzandogli il torace.
-    Quella parte non mi è dispiciuta affatto e comunque sono io che ti sono saltato addosso sweety. – Dice carezzandomi la nuca.
-    Giusto! – Dico mentre mi alzo. – Torno subito, non ti muovere! – Urlo mentre corro a cercare le chiavi della macchina per andare a recuperare la valigia.

Quando torno in camera lo trovo sotto le coperte che dorme beato. Cerco di fare pianissimo per non svegliarlo ma devo assolutamente controllare la valigia. Poi però un suo sospiro mi desta dal mio intento. Mi ritrovo seduta sul letto osservandolo. Chi l’avrebbe mai immaginato che saremmo arrivati a questo punto quando ci siamo conosciuti? Sono passati otto mesi da allora e ancora mi sembra tutto impossibile. Il nostro rapporto poi si è evoluto alla velocità della luce.
















   
 
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