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Autore: maleka    25/06/2010    3 recensioni
Il dolore fu talmente violento che lo scosse immediatamente e in un attimo si liberò dalla sua presa, scaraventandolo a terra. Si avventò su di lui spietato, mordendo e lacerando la sua carne di marmo.
Genere: Azione, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Jasper Hale, Maria
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Precedente alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'Perché prima c'era Lei'
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L’urlo della folla scosse l’afosa notte di Monterrey. Le voci incitavano alla battaglia e invocavano morte.
Jasper guardò il volto eccitato dei suoi compagni. Non era la prima volta che si trovava in quella situazione e, ne era certo, non sarebbe nemmeno stata l’ultima.
Capitava spesso che qualche neonato si dimostrasse troppo “difficile” da gestire e che provocasse disordini nella loro piccola comunità. Alla fine, spettava sempre a lui rimettere tutto a posto.
Il problema era che l’unico modo per farlo era combattere e, nella maggior parte dei casi, finiva per scapparci il morto.
Ma che poteva farci lui? Andava così e basta.
Jasper si voltò a guardare il suo avversario e sorrise.
Certo Noah era più alto di lui, più robusto, ed era stato trasformato da appena un mese… quindi, era forte, molto forte. Ma questo non sarebbe bastato.
Lui era un soldato. Era più abile, più veloce, più bravo. Il migliore, come gli ripeteva sempre Maria.
Fece un passo in avanti e il giovane vampiro di fronte a lui indietreggiò incerto.
Jasper sorrise di nuovo, stavolta divertito. Poteva sentirlo: lui aveva paura, nonostante quel suo atteggiamento così spavaldo e sicuro volesse dimostrare tutt’altro.
Le voci impazienti dei compagni si fecero ancora più forti e, nella mischia, qualcuno gridò a Noah di attaccare. Il vampiro si lanciò immediatamente in avanti, ma Jasper riuscì facilmente a evitarlo.
Noah attaccò ancora, con più ferocia, ma nemmeno stavolta riuscì a colpire il suo avversario.
Jasper poteva sentire la sua rabbia crescere: come un aroma acre si diffondeva nell’aria, quasi fino a renderla irrespirabile. Per un attimo vacillò, travolto da quella sensazione così forte, e Noah riuscì ad azzannarlo alla spalla.
Il dolore fu talmente violento che lo scosse immediatamente e in un attimo si liberò dalla sua presa, scaraventandolo a terra. Si avventò su di lui spietato, mordendo e lacerando la sua carne di marmo.
Con un unico colpo gli recise la testa, mentre il sangue sgorgava a fiotti dalle altre ferite; subito dopo anche le braccia furono strappate dal busto.
Qualche metro più in là, gli stessi uomini che avevano incoraggiato Noah, eccitati e urlanti, gettavano i suoi resti tra le fiamme.
Quando anche l’ultimo pezzo di quel corpo martoriato fu bruciato, Jasper si allontanò. I suoi occhi incontrarono quelli di Maria che, silenziosa, aveva assistito a quel combattimento. Lei gli sorrise, con malizia e soddisfazione.
Anche quella notte sarebbe stato ricompensato.





Nota
Per chi ha avuto dei dubbi e se lo è chiesto: no, Noah non è un personaggio della Meyer… o meglio lo è in parte. Diciamo che è il “rappresentante” di tutti i neonati ribelli di cui si è “occupato” Jasper.
Detto questo, ringrazio sempre chi ogni tanto mi legge e mi recensisce.
1 bacione, alla prossima :)

   
 
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