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Autore: MiseryandValerieVolturi    26/06/2010    1 recensioni
Due vite, due gemelle, due specie diverse,
due cuori, uno vivo, l’altro morto, ma sempre, indissolubilmente, unite
Due nuove vite, si uniranno immancabilmente a quelle dei Cullen, e a quelle dei Quileute.
Perchè lupi e vampiri non potranno mai essere divisi per molto
Dal 3°Capitolo
- Il mezzo vampiro ha salvato una nuova vampira Quileute - esclamai,conciso. Sapevo che non avrebbe afferrato una parola di quello che avevo appena detto.
-In poche parole- tradusse Seth –venite dentro-
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quileute
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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RED SUNSET
                                                                                                                                               Bella Pov

 

2.
Di nuovo all’isola Esme

 

Era luglio, una giornata molto calda. Il sole brillava sul mare chiarissimo e creava un leggero riverbero. C’era molto silenzio. Potevo udire il cinguettio degli uccelli e il rumore delicato delle  onde.
Mi trovavo in spiaggia all’ isola  Esme, per la seconda volta nella mia vita.
Non potevo far a meno di pensare alla mia prima volta in quest’isola.
Osservavo il cielo; era di una sfumatura rossastra che dava colore alle nuvole.
Era il mio momento preferito della giornata, tranquillo e pacifico. Senza pensieri, senza preoccupazioni.
È l’unico momento, come la notte, in cui io e la mia nuova famiglia non brilliamo al sole.
E’ il tramonto. L’avevo sempre adorato questo momento, persino da umana.
Continuai ad osservare le nuvole, e ci giocai, creando forme immaginarie, pensieri sfuggevoli e,
assorta da i miei pensieri ,  ritornai con i piedi per terra.
Fu proprio Renesmee che mi chiese di giocare con lei a fare i castelli di sabbia.
-Mamma, giochiamo insieme?- mi disse – Tutto bene?-
- Oh, scusami tanto, stavo pensando- risposi – cos..cos’ è che dicevi?-le accarezzai la guancia.
- Ho chiesto se ti va di fare un castello di sabbia con me-.
- Certo- risposi.
Io e mia figlia chiamammo insieme Edward per venire a divertirsi con noi.
Mio marito si stava godendo gli ultimi bagni in acqua, ma appena lo chiamammo uscì fuori.
Era perfetto. Bellissimo come sempre e si unì a noi, sedendosi sulla sabbia dorata.
Quando il sole calò avevamo costruito tanti castelli da sembrare dentro una favola. –Bellissimo-mormorò Renesmee che ci guardò soddisfatta.
Presi Renesmee e la feci sedere sulle mie gambe incrociate. Ormai era passato quasi un anno dalla sua nascita, e dimostrava circa sei anni. Presto, molto presto, sarebbe diventata un’adolescente. Il vampiro seduto accanto a me, mi cinse le spalle e mi avvicinò a se.
-A cos’è che pensavi prima?- mi domandò.
-Scusami?-replicai, non afferrando a pieno la sua domanda.
- Ti ho sentito mentre parlavi con Renesmee, a cosa pensavi?- tagliò corto.
Capii subito cosa intendeva e con il mio scudo gli passai le immagini del tramonto nella mia mente e delle mie forme immaginarie fatte con le nuvole. Edward si mise a ridere e mi strinse forte la mano quando gli passai un’ immagine, in cui, giocando con le  nuvole, avevo formato immaginariamente un vampiro dallo splendido sorriso sghembo.
Nel frattempo la nostra piccola cadde delicatamente tra le braccia di Morfeo e ci avviammo verso casa, la sabbia calda a contatto con la nostra pelle diafana. Rimanemmo tutti e tre in silenzio e solo il respiro leggero di Renesmee lo interruppe
Giunti alla villa sulla spiaggia, appoggiammo la piccola nel nostro letto e ci sdraiammo accanto a lei. Le lenzuola erano fresche, profumavano di lavanda. Eravamo fermi e immobili e i nostri sguardi finivano su Renesmee che dormiva beata senza pensieri.
Poco dopo venne svegliata di soprassalto dalla suoneria del mio cellulare.
Vidi il numero di Jacob sullo schermo e risposi immediatamente.
– Pronto?-.
- Ciao Bells, sono Jacob,da quanto tempo, come stai?
- Oh, sono così contenta di sentirti..io sto bene, stiamo tutti bene, te?-
-Tutto a posto, tutto bene. A parte qualche solito problemino con il gruppo, ma tutto ok.
-Cos’è successo? Qualcosa di grave?-chiesi preoccupata.
Rispose ridendo -No,Bella. Non farti prendere dalla paranoia. Non è successo niente. Rensemee piuttosto,dorme?-
-No, si è appena svegliata. Aspetta che te la passo. Ciao Jake, a presto- terminai.
La suddetta aveva già capito chi era il mio interlocutore e “pretendeva il telefono”. Così glielo passai.
Parlò con tutti, con i Cullen e anche con gli amici di Jacob, cosa non strana perchè aveva fatto amicizia con loro. Trovavo più inusuale la presenza dei Quileute a casa nostra, ma non ci badai troppo pensando ad una coincidenza.
Quando attaccò, mi passò il telefono e si sdraiò di nuovo. Edward si avvicinò più a lei, e con voce delicata e leggera, sussurrò le bellissime canzoni che quando ero ancora umana, era solito a cantarmi prima di addormentarmi. Mi strinse la mano mentre io lo guardavo ipnotizzata dalla sua voce angelica. Renesmee si riaddormentò dopo pochi minuti.
Edward mi guardò dolcemente e disse sottovoce –La porto nella sua camera-
Annuii e lo seguì. La prese in braccio e l’appoggiò nel suo letto, io mi avvicinai e la baciai sulla fronte. Ci dirigemmo alla porta e la socchiusi.
Edward mi cinse con le sue braccia alla vita e si avvicinò lentamente al mio viso, mi diede un bacio delicato e leggero, poi si avvicinò con la bocca al mio orecchio e mi disse piano: –Ho una sorpresa per te-
lo guardai perplessa ma nello stesso tempo curiosa.
Mi prese per mano e mi sussurrò: –Vieni, ti faccio vedere-
Attraversammo il corridoio, entrammo nella nostra camera e uscimmo dalla porta secondaria della casa.
Il sole era quasi completamente calato e la luna si stava facendo alta nel cielo.
Attraversammo il nostro giardino segreto e chiesi :–dove mi stai portando?-
Indicò una parte illuminata vicino alla riva e poco distante dal bosco. Il buio non mi rendeva difficile vedere nell’oscurità. Ci avvicinammo piano.
Era una specie di piscina naturale, circondata da rocce di diverse dimensioni.
Questo piccolo laghetto era collegato al mare grazie a un fiumiciattolo che si faceva spazio tra le rocce. “Stupendo”, pensai. C’erano tantissime candele bianche che illuminavano il laghetto appoggiate sulle rocce e sulla sabbia.
Uno stereo appoggiato sulla parte più alta di un sasso enorme di fianco a noi, trasmetteva una melodia conosciuta, molto familiare. Claire de lune.
-Bellissimo- sussurrai. L’unica parola che mi uscì dalla bocca.
-Ti piace?- chiese Edward.
-Si, tanto. Quando hai fatto tutto questo?- domandai.
-Il merito non è mio. Ho dovuto solamente accendere un po’ di candele- rise –e a quanto pare oggi eri abbastanza distratta- aggiunse –ci è voluto poco.
Lo guardai soddisfatta, lui mi scostò una ciocca di capelli dal viso.
-Vieni, l’acqua è calda- mi informò.
Entrammo in quella favola, ci divertimmo molto. Dopo un po’ uscimmo dall’acqua e ci sedemmo sulla roccia più vicina che ancora ridevamo e scherzavamo.
Ciondolavamo i piedi nell’acqua. Eravamo circondati dal calore delle candele più vicine.
Mi cinse le spalle e appoggiai la testa sul suo petto.
Mi guardai intorno. Il paesaggio era fantastico.
-Bella la luna, vero?- chiese.
-Bellissima- risposi. Mi baciò la testa.
-Mi fa ricordare l’anno scorso. In luna di miele. Ti vedevo dormire e dalla finestra osservavo la luna- disse.
-Si, mi fa un effetto strano ricordare che prima, da umana dormivo. Proprio come quella dormigliona di Renesmee- scherzai –a proposito, si è svegliata?-
Rispose Edward: –No,ancora no. Le piace molto dormire. Buffo no? Noi non dormiamo e a lei piace tantissimo-.
-Si- risi.
Rimanemmo ad osservare la luna.
-Sai cosa fa pensare a me la luna?- dissi. Fece segno di no.
Continuai –mi fa pensare a Jake. Anche se ora so che erano tutte leggende. Quando ero piccola credevo veramente alla faccenda dei lupi e della luna piena-
Edward sorrise –Beh, può essere che in questo momento è da qualche parte, in giro, che ulula alla luna piena- scherzò. Ridemmo all’unisono.
-Sono contenta però-
-Di che cosa?- chiese
-sono contenta perché jacob è un ragazzo in gamba. Il ragazzo ideale che si merita nostra figlia- aggiunsi –quando ho saputo che aveva avuto l’imprinting con Nessie, non l’ho presa bene-
-A chi lo dici- mormorò Edward silenziosamente.
Lo guardai –Ma poi- continuai –ho capito che Jacob tiene veramente a Renesmee e che in futuro staranno bene insieme, sono meno preoccupata ora. So che ci sarà qualcuno, oltre noi, a proteggerla, mi tranquillizza- conclusi.
Stavolta fu Edward a parlare –Anche se tutto questo non frena la mia gelosia-
-Sei geloso?- domandai.
-Beh, devo ammetterlo, un po’ si. Jacob cerca sempre di portarmi via le persone a cui tengo di più. Le persone che amo. Prima con te, poi con Nessie. Permettimelo ma mi da un po’ fastidio- mi strinse ancora più forte a se.
Era geloso di Renesmee, lo avrei dovuto immaginare, proprio come lo era con me, ma come non dargli ragione?
-Beh, questa volta non ha colpa. Non l’ha deciso lui di avere l’imprinting con Renesmee- commentai.
Rispose: –Si, questo è l’unico motivo per cui ancora non gli ho strappato via un arto. L’avrei fatto se non fosse stato così-.
Lo ripresi con lo sguardo e aggiunse: –Non ti preoccupare, non lo farò- e sfoggiò un sorriso da dio greco.
A un tratto,Edward si alzò di scatto e io gli chiesi immediatamente
- Dove vai?-
– Renesmee-.
Capii che si era svegliata. Era quasi l’alba.
Lo presi per mano e dissi –Andiamo-. Rientrammo a casa.
-Ben svegliata, hai dormito bene?- le chiesi accucciata vicino al suo letto.
-Si, tanto.- sorrise e mi abbracciò– Cosa abbiamo in programma oggi?-
- Mmmh … vediamo..- sussurrò Edward- che ne dite di andare a caccia?-
 - Ok, andiamo- rispose. Erano da pochi giorni che non andavamo a caccia, ma non era male come idea. La gola iniziava a bruciare. Solo l’idea di andare a caccia la rendeva eccitata. Le piaceva. Ci prendemmo per mano e ci avviammo nel bosco vicino.
  Finimmo verso le 11 del mattino e decidemmo di passare la giornata visitando le grotte che avevamo visto  l’ anno precedente. Girammo tutto il giorno, passando da un luogo all’altro dell’isola così che, al tramonto, avevamo solo il giorno seguente, venerdì,  poi sabato saremmo ritornati a Forks, dalla nostra famiglia.
 Decidemmo di passarlo in spiaggia e ne approfittammo per fare un bagno tutti e tre insieme.
Era mattinata tarda e, mentre io e Renesmee giocavamo con l’acqua, Edward, rimaneva in disparte, pensieroso. Negli ultimi giorni era sempre con la testa altrove.
Forse mi nascondeva qualcosa. Non era la prima volta.
Mi avvicinai e gli chiesi – Edward, cos’hai?-.
-Niente-
Sapevo che stava mentendo ed ero sicura che avrei scoperto cosa gli passava per la testa …
 Poi sorrise- C’è una buona notizia-. Stava eludendo la mia domanda.
-Allora dimmelo,no?- risposi.
- Carlisle ha comprato una nuova isola ad Esme e…- cominciò Edward.
- E cosa?- risposi acida dalla sua precedente risposta.
- E così Esme ha deciso di regalarci quest’isola-. disse.
Sorpresa e felice replicai con un :- Wow, ma è fantastico! – e  continuai –non finirò mai di ringraziare Esme per tutto quello che sta facendo per noi-.
-Già- concluse Edward con un aria strana e decisi che forse quello non era un buon momento per i festeggiamenti.
Tornammo a casa nel tardo pomeriggio e lasciammo Renesmee nel suo letto.
Io ed Edward ci mettemmo a preparare le valigie.
Si fece notte fonda.
Sentii delle braccia avvolgermi.
Mio marito chiese :- Che ne dici di fare una pazzia?-.
-Cioè?- risposi.
- Ti va di fare un bagno adesso? L’ultimo bagno di mezzanotte-.
- Ci sto – replicai.
Mi infilai il primo costume  che trovai dentro la valigia, poi Edward mi prese per mano e ci avviammo.
Si era messo il costume che gli avevo regalato io, in stile Hawaiiano, molto carino. Stavo diventando come Alice?
L’acqua era fredda ma al contatto con la mia pelle non faceva alcun effetto.
Il vampiro accanto a me mi cinse la vita e mormorò : –Scusa per oggi, non so dove avevo la testa-.
-Non ti preoccupare, capita anche a me-. Risposi.
Così ci sciogliemmo e Edward avvicinò il suo volto al mio. Mi baciò. Al culmine della felicità, si staccò dalle mie labbra e mi sorrise :- Vado da Renesmee, si è svegliata-.
Si avviò. Per quanto volevo bene a mia figlia, le avevo trovato un difetto : si svegliava sempre nei momenti meno adeguati, come se fosse il suo scopo nella vita!
Edward ci mise pochissimo, dopo neanche dieci secondi entrò nell’acqua.
Baciai Renesmee sulla fronte mentre gli era in braccio.
Mi avvicinai – Lo sai che quest’isola è nostra?- chiesi- La nonna Esme ce l’ha regalata, sei contenta?-.
-Davvero?- mormorò.
- Già- concluse Edward.
- Che bello, quindi ci ritorniamo?-chiese la piccola.
- Ma certo- le sorrise mio marito.
- Io ho la nonna più buona del mondo!- disse Renesmee.
Io ed Edward ci mettemmo a ridere mentre la piccola scendeva in acqua per nuotare.
Edward mi cinse di nuovo la vita e continuammo il nostro bacio mentre la ascoltavamo sguazzare nell’acqua.
Sentivo di essere completa, lì. La mia vita si riconduceva a quel piccolo, indispensabile, momento insieme.
Il giorno dopo ci imbarcammo sulla nave che Edward aveva comprato per il tragitto dall’ isola a Rio de Janeiro.
Da lì prendemmo l’aereo verso casa, verso Forks.


 Bene, ecco il 2 Capitolo... Scusate se pubblichiamo a così breve distanza, ma questo capitolo era già pronto...

Ringraziamo chi ha letto il primo capitolo, ci piacerebbe sapere cosa ne pensate con una recensione, sia di questo chap, sia del primo... Ci teniamo molto!

Come potete ben vedere questo capitolo non è molto movimentato, speriamo solo che vi piaccia...

E' di Valerie Volturi, io faccio solo da Beta Reader^^

Ora vi salutiamo, senza rompere più le scatole^^

Ululati e morsi da Missy e Vale ^_^

Ps: davvero... Ce la lasciate una recensione?Anche critica^^

  
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