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Autore: FairyDream    26/06/2010    3 recensioni
Allora...inizio col dire che quest'ispirazione mi è venuta grazie ai mondiali di calcio. Aggiungo che non amo molto il calcio, ma forse è proprio per questo che ho voluto scrivere questa fic...qua si parla di Quiddich ragazzi, sì, avete sentito bene! E per quanto dovrò ripassare un pò le regole di questo sport, io credo che potrebbe essere divertente...soprattutto per la presenza della coppia Hermione-Draco... Partite,colpi di scena, difficoltà e forse nche dell'alro, si mischieranno in questa storia che ha il solo intento di divertire. Vi avviso subito che potrebbe venirmi in mente di farla diventare non solo una commedia, ma anche un'avventura,anzi, sicuramente, perciò le segno entrambe. Non dimenticatevi...non esistono le coincidenze in questa fic...
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La coppa del mondo di Quiddich- prologo

I personaggi appartengono alla j.k Rowling, ma giocano dei ruoli che non sempre sono gli stessi che lei ha assegnato nei suoi libri (un po’ come tutte le fanfiction, dai XD)

Buon Divertimento!!!!

 

 

 

 

 

Prologo


-Herm...ti prego...-
-Ti ho detto di no Harry, quante volte dovrò ripetertelo?-
-Dai Mione...fallo per me se non ti va di farlo per Harry...-tentò Ron.
-Non mi va di farlo per nessuno, va bene?- sbuffai scocciata riprendendo a scartabellare i registri che mi erano stati da poco consegnati.
Harry passò subito all'attacco strappandomene uno di mano con un sorriso furbo stampato sul volto.
-Harry, ora smettila
.-sbottai alzandomi dalla sedia di scatto, furiosa. Tentai invano di gettarmi addosso al mio migliore amico per riprendermi quei dannati fogli, ma finii per sbattere contro il suo petto muscoloso. Maledetta altezza maschile.
-Harry caro-iniziai in una perfetta imitazione di Molly Weasley, sorridendogli smielata
.-Io non credo ti convenga comportarti in questo modo, dal momento che sono il vice ministro della magia...-spiegai.-soprattutto perchè il ministro in persona ha affidato a me la scelta degli auror da mandare...-
-E' proprio per questo che ti sto ricattando.-sorrise beffardo il mio odioso compagno di sventure.
-Beh...-schioccai la lingua risedendomi alla mia scrivania.-Se proprio ci tieni tanto a compilare per me quelle noiose scartoffie...sei davvero un tesoro Harry.-
Lui mi guardò piegando la testa confuso, seguito a ruota da Ron.-Come scusa?- ridacchio nervosamente alla fine.-Intendo dire...non ti preoccupa che sia io a compilare questi registri? Perchè potrei benissimo fare qualche "Piccolo, innocente errorino"- mi avvertì divertito, facendo le virgolette con le dita.
-In quel caso saresti tu a farlo...-ribattei annoiata.
-No...Scusa Herm..forse ti stai sbaglindo...questo registro è stato consegnato a te, non a me...-
Sospirai alzando gli occhi al cielo.-Ma io l'ho affidato a te...vedi?- sorrisi porgendogli un foglio che recava la mia firma preceduta da un certificato in cui si attestava che Harry Potter si era impegnato a prendersi cura della cartella 25/1 oggetto: organizzazione feste magiche in terra babbana.
-Beh,ma io non firmerei mai una cosa del genere...-
-Oh, ma non c'è n'è bisogno, hai accettato dal momento in cui hai toccato il registro...sai com'è, mai fidarsi della carta magica, ha un'ottima memoria, per questo era impacchettato...-
Harry lasciò cadere a terra la cartelletta, come se si fosse scottato, con sguardo vuoto ed orripilato.
-Non lo faresti....-balbettò guardando con terrore i fogli ai suoi piedi.
-No, hai ragione, io non lo farei, ma sei stato tu a prenderti il pacchetto in mano...senza volermelo neppure restituire...-ridacchiai scuotendo la testa.
-Ovviamente Ron sarà felice di aiutarti...-aggiunsi.
Il rosso ebbe bisogno di qualche secondo per capire ciò che avevo appena detto, ma poi esplose.-Cheeeeeeeee?!! Ah, neanche morto! Io non lo tocco quel dannato registro!-scosse il capo terrorizzato.
-Ma non puoi affidarmi questo inutile incarico! Sono un auror io, ho ben altro da fare!- si ribellò Harry sbattendo i pugni sulla mia bellissima scrivania.
Guardai la lucida superficie del mio tavolo da lavoro temendo di trovarci chissà quale orribile frattura nel vetro, spostai lo sguardo con aria assassina sul mio quasi ex migliore amico per poi ritornare ad osservare la scrivania. Nessun danno, apparentemente.
-Hai perfettamente ragione Harry, sei un auror, non hai tempo per certe cose.-dissi riprendendomi il registro e strappando l'autorizzazione, facendo in tal modo prendere un grosso sospirone ad entrambi gli ex grifondoro.-Perciò non ne hai neanche per dello stupido quiddich.-aggiunsi facendo schioccare la lingua con un tono che non ammetteva repliche.
Nel mio ufficio regnò per lunghi secondi un silenzio irreale. Osservai le facce dei miei amici obbligandomi a non mettermi a ridere: Tutti e due erano bianchi come dei cenci, con le bocche spalancate e la mandibola che tremava visibilmente. Harry col dito indice alzato, come a voler prendere parola, Ron con le mani fra i capelli. Ripresi a scribacchiare le mie carte, ignorandoli completamente.
-Fai così solo perchè tu sei obbligata ad andarci- mi gelò Harry con un sorriso malvagio sulle labbra.
Colpita e affondata. Tombola.
Il mio sopracciglio iniziò a tremare pericolosamente.
-...E perchè preferiresti buttarti da una rupe pur di non farlo.-continuò imperterrito il ragazzo che purtroppo era sopravvissuto.
Strinsi le mani a pugno e chiusi gli occhi prendendo dei profondi respiri.
-...E non puoi negarlo-concluse
Basta! Non ne potevo più.-Vero dannazione, vero! Ma questo non cambierà le cose!-esclamai-Tu e Ron resterete qui a Londra e continuerete il vostro lavoro, ed il discorso è chiuso.-
    - No al cubo, Ron- mi affrettai a dire prevedendo la domanda del giovane Weasley, che infatti chiuse la bocca all'istante.
-Ma...-
Toc Toc
-Avanti.-pregai facendo un gesto verso la porta chiusa, che subito dopo si aprì. Ginevra Molly Potter entrò nella stanza barcollando, tenendosi il pancione con entrambe le mani.
-Ginny!- esclamai
buttando giù dalla sedia Ron ed offrendogliela. Lei mi sorrise sedendosi con cautela. Era all'ottavo mese.
Una luce crudele illuminò la mia mente, saettando attraverso i miei occhi.
-Vedi
perchè lo faccio Harry? Come potrei lasciarti andare con Ginny incinta che resta da sola a casa...Sarebbe veramente imperdonabile se le accadesse qualcosa...altrimenti non avrei nessun motivo di non permettertelo-
Harry sbattè la testa sul muro. Avevo colpito nel giusto punto. Sorrisi soddisfatta.
-A dire il vero, Herm, sono venuta qui per chiederti un favore...-si intromise la dolce Gin.
-Dimmi pure...ti ascolto.-
-Ecco...volevo chiederti di tenere un buon posto anche per me...al campionato...-sussurrò.-Così anche il piccolo James potrà imparare ad amare il Quiddich.-concluse accarezzandosi il tondo pancione
Oh no...mi ero completamente dimenticata che anche a Ginny piacesse quello stupido sport...mi ero fregata da sola. Ne ebbi la conferma vedendo il sorriso vittorioso sui volti dei miei due amici. Stupida che non ero altro!

Angolo autrice:
Ma ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu bella gente!!! Lo so che ho già la mia bella fic in sospeso, ma prometto di aggiornarla al più presto. E' che mi è venuta l'ispirazione e non ho proprio resistito...Fatemi sapere che ne pensate, io dico che potremmo davvero divertirci, voi?



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