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Autore: Cheonefer86    26/06/2010    2 recensioni
Rinascere alla vita, trovare il Bene nel Male e finire per innamorarsene e morire per esso.
Nota: storia scritta come dono iniziatico del Club delle Nere Fanwriters del Magie Sinister Forum.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amare il Male

Amare il Male

 

Tra la nebbia percorro il sentiero di morte che mi separa dalla fine.

Gli alberi spogli danzano cullati da una macabra musica che echeggia nel mio cuore di nera dama.

Ogni passo tra le tombe è un passo tra la morte, ed io, oscura viandante di buie contrade, mi avvicino a te, sposa promessa per l’eternità.

Mi additeranno come la sporca complice del Demonio, ma a me non importa di quello che dice il popolo fasullo, io ho visto quello che nascondi.

Non appartieni a questa terra, ma le tue carezze le percepisco, sei un non-morto ma il tuo respiro sulla mia pelle lo sento, è freddo, ma tu sai scaldarmi.

Ogni volta che scorgo il nero e il rosso penso a te, questi colori mi ricordano i tuoi occhi.

Il tuo sguardo più vivo che mai, penetra ogni cosa di me, ogni mio pensiero è il tuo, ogni mio gesto è per te, ogni movimento è compiuto grazie a te.

La mia vita ti appartiene, la mia morte ti appartiene.

Ogni giorno che vivo al tuo fianco, lo devo a te.

Sono innamorata del Male.

 

Sono riuscita a trovare il luogo del tuo riposo, dove fuggivi dopo essere stato con me.

Ora sono qui, il freddo mi fa muovere appena, nel buio i passi sono incerti.

Non ho paura, le tenebre mi affascinano non mi spaventano.

Le tenebre mi appartengono da quando i tuoi occhi hanno incontrato i miei, da quella notte in quel vicolo.

Io ero la preda, tu il cacciatore.

Avevi fame e mi guardavi come un invitante pasto, ma non lo ero, vero?

Ero già stata la preda di qualcun altro.

Dal tuo sguardo ho visto qualcosa di più, un desiderio diverso, un appetito che non ha nulla a che fare con il cibo.

Ero già stata la preda di qualcun altro, e per questo mi hai salvata.

Era giunta la mia fine, sentivo il mio corpo che mi stava abbandonando.

Le palpebre cedevano al peso dell’inesorabile, e tu mi osservavi silenzioso.

Ero una vittima facile da prendere, riversa a terra non avrei mai potuto resisterti.

Non potevo resistere a quegli’occhi.

Non volevo.

La fine era giunta e avrei portato per sempre con me il ricordo di quel tuo sguardo vuoto e intenso.

Poi ti sei avvicinato, solo un fremito, una piccola scossa di dolore e una strana sensazione ha invaso il mio corpo.

Ero rinata, ero rinata grazie a te.

Quella sera ho scoperto di amare il Male.

 

La notte che sei svanito, ero lì.

Ti ho visto mentre cacciatori crudeli venivano ad eliminarti.

Conoscevo i predatori di Mostri, mio marito ne faceva parte, era uno di loro.

Erano uomini crudeli che vivevano nell’ignoranza e non sapevano chi Voi foste veramente.

Non conoscevano l’uomo dietro al Mostro, non volevano conoscere l’uomo dietro al Mostro.

Sono stata così stupida, ero così impaziente di vederti che sono corsa da te senza accorgermi di quegl’uomini che mi hanno seguita.

Non ho nemmeno potuto abbracciarti per un’ultima volta che il pezzo di legno ti ha trafitto il cuore e sei svanito davanti ai miei occhi.

Mi è rimasta solo la polvere tra le mani: il tuo ultimo abbraccio.

Chi è il Male?

Amo veramente il Male?

 

Ora sono in questa gelida cripta in cui ti ho visto per l’ultima volta, sono qui per salutare il mondo e per venire da te.

Le candele si accendono d’improvviso e una flebile luce illumina la fredda pietra che mi circonda.

Ora riesco a vedere quello che mi circonda, è tutto così triste e tetro, ma non mi spaventa.

Non mi ha mai spaventato questo posto, era la nostra finestra sul mondo, da qui mi conducevi in luoghi meravigliosi che solo noi conoscevamo.

Una tomba attira la mia attenzione, non ci sono foto come nelle altre, è senza nome.

Mi avvicino di più e scorgo una scritta sapientemente intagliata nella nera pietra.

“Mi sono addormentato tra le tue braccia, mia bianca sposa”.

E’ la tua tomba, ma ormai non sono la sposa di nessuno.

Ho ucciso mio marito per vendetta, il mio nero sposo è svanito tra le mie mani.

Ed ora mi addormenterò anch’io tra queste pietre come se fossero le tue braccia.

Sento scariche di freddo percorrere la schiena, una strana nebbia inizia ad addensarsi nella cripta.

Percepisco una presenza dietro di me, mi giro ma non vedo altro che nebbia.

- Sei venuta, mia bianca sposa.

- Mi aspettavi?

- Ti aspetto da tutte le mie innumerevoli vite.

A terra c’è ancora il legno che ti ha strappato a me, ma ora sarà mio complice e mi condurrà a te.

- Arrivo, mio bianco Demonio.

Amerò per l’eternità il Male.

 

 

 

 

 

   
 
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