Amare il Male
Tra
la nebbia percorro il sentiero di morte che mi separa dalla fine.
Gli
alberi spogli danzano cullati da una macabra musica che echeggia nel mio cuore
di nera dama.
Ogni
passo tra le tombe è un passo tra la morte, ed io, oscura
viandante di buie contrade, mi avvicino a te, sposa promessa per l’eternità.
Mi
additeranno come la sporca complice del Demonio, ma a me non importa di quello
che dice il popolo fasullo, io ho visto quello che nascondi.
Non
appartieni a questa terra, ma le tue carezze le percepisco, sei un non-morto ma
il tuo respiro sulla mia pelle lo sento, è freddo, ma tu sai scaldarmi.
Ogni
volta che scorgo il nero e il rosso penso a te, questi colori mi ricordano i
tuoi occhi.
Il
tuo sguardo più vivo che mai, penetra ogni cosa di me, ogni mio pensiero è il
tuo, ogni mio gesto è per te, ogni movimento è compiuto grazie a te.
La
mia vita ti appartiene, la mia morte ti appartiene.
Ogni
giorno che vivo al tuo fianco, lo devo a te.
Sono
innamorata del Male.
Sono
riuscita a trovare il luogo del tuo riposo, dove fuggivi dopo essere stato con
me.
Ora
sono qui, il freddo mi fa muovere appena, nel buio i passi sono incerti.
Non
ho paura, le tenebre mi affascinano non mi spaventano.
Le
tenebre mi appartengono da quando i tuoi occhi hanno incontrato i miei, da
quella notte in quel vicolo.
Io
ero la preda, tu il cacciatore.
Avevi
fame e mi guardavi come un invitante pasto, ma non lo ero, vero?
Ero già stata la preda di qualcun altro.
Dal
tuo sguardo ho visto qualcosa di più, un desiderio diverso, un appetito che non
ha nulla a che fare con il cibo.
Ero già stata la preda di qualcun altro, e per
questo mi hai salvata.
Era
giunta la mia fine, sentivo il mio corpo che mi stava abbandonando.
Le
palpebre cedevano al peso dell’inesorabile, e tu mi osservavi silenzioso.
Ero
una vittima facile da prendere, riversa a terra non avrei mai potuto
resisterti.
Non
potevo resistere a quegli’occhi.
Non
volevo.
La
fine era giunta e avrei portato per sempre con me il ricordo di quel tuo
sguardo vuoto e intenso.
Poi
ti sei avvicinato, solo un fremito, una piccola scossa di dolore e una strana
sensazione ha invaso il mio corpo.
Ero
rinata, ero rinata grazie a te.
Quella
sera ho scoperto di amare il Male.
La
notte che sei svanito, ero lì.
Ti
ho visto mentre cacciatori crudeli venivano ad
eliminarti.
Conoscevo
i predatori di Mostri, mio marito ne faceva parte, era uno di loro.
Erano
uomini crudeli che vivevano nell’ignoranza e non sapevano chi Voi foste
veramente.
Non
conoscevano l’uomo dietro al Mostro, non volevano conoscere l’uomo dietro al
Mostro.
Sono
stata così stupida, ero così impaziente di vederti che sono corsa da te senza
accorgermi di quegl’uomini che mi hanno seguita.
Non
ho nemmeno potuto abbracciarti per un’ultima volta che il pezzo di legno ti ha
trafitto il cuore e sei svanito davanti ai miei occhi.
Mi
è rimasta solo la polvere tra le mani: il tuo ultimo abbraccio.
Chi
è il Male?
Amo
veramente il Male?
Ora
sono in questa gelida cripta in cui ti ho visto per l’ultima volta, sono qui
per salutare il mondo e per venire da te.
Le
candele si accendono d’improvviso e una flebile luce illumina la fredda pietra
che mi circonda.
Ora
riesco a vedere quello che mi circonda, è tutto così triste e tetro, ma non mi
spaventa.
Non
mi ha mai spaventato questo posto, era la nostra finestra sul mondo, da qui mi
conducevi in luoghi meravigliosi che solo noi conoscevamo.
Una
tomba attira la mia attenzione, non ci sono foto come
nelle altre, è senza nome.
Mi
avvicino di più e scorgo una scritta sapientemente intagliata nella nera
pietra.
“Mi
sono addormentato tra le tue braccia, mia bianca sposa”.
E’
la tua tomba, ma ormai non sono la sposa di nessuno.
Ho
ucciso mio marito per vendetta, il mio nero sposo è svanito tra le mie mani.
Ed ora mi addormenterò anch’io tra queste pietre come se
fossero le tue braccia.
Sento
scariche di freddo percorrere la schiena, una strana nebbia inizia ad
addensarsi nella cripta.
Percepisco
una presenza dietro di me, mi giro ma non vedo altro che nebbia.
-
Sei venuta, mia bianca sposa.
-
Mi aspettavi?
-
Ti aspetto da tutte le mie innumerevoli vite.
A
terra c’è ancora il legno che ti ha strappato a me, ma ora sarà mio complice e
mi condurrà a te.
-
Arrivo, mio bianco Demonio.
Amerò
per l’eternità il Male.