Anime & Manga > Bleach
Ricorda la storia  |      
Autore: Harira    27/06/2010    6 recensioni
Arriva l'estate e, con essa, il compleanno di Momo.
Il nostro Toshiro è alle prese con il dramma di non sapere che regalo farle, quando Matsumoto ha un suggerimento geniale e, forse, sarà lui a ricevere il regalo più grande.
ToshiroxMomo (li adoro!)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Hinamori Momo, Hitsugaya Toushirou
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dedicata a Reif86, non solo perché è un'ottima amica, non solo perché legge sempre le mie storie e mi fornisce i suoi commenti spassionati, ma anche perché adoriamo Hitsugaya quando sgambetta ^^


Toshiro Hitsugaya detestava il caldo, quindi è facile comprendere che tragedia dovesse essere per lui l'arrivo dell'estate.
Il lavoro, ovviamente, non cessava di accumularsi sulla sua scrivania, nonostante facesse di tutto per smaltirlo il più celermente ed il più diligentemente possibile, e Matsumoto, con il caldo, aveva ancora meno voglia di lavorare e, piuttosto che con il kimono nero degli shinigami, la si vedeva aggirarsi per la Seireitei in costumi da bagno estremamente succinti, in grado di provocare diserzioni maschili di massa dal posto di lavoro anche solo per guardarla.
Insomma, Hitsugaya odiava quella stagione e, quando il mese di maggio lasciava il posto a giugno, si sentiva istintivamente in una crescente condizione d'irritazione.
Eppure, c'era un evento a cui Toshiro non avrebbe mai rinunciato che si verificava proprio all'inizio dell'estate:
il compleanno di Momo.
Quell'anno, Toshiro si era reso conto d'essere veramente a corto d'idee. Da quando si conoscevano, le aveva fatto regali di ogni genere, ed ora non gli rimaneva più immaginazione da mettere al servizio della causa.
Momo era una ragazza semplice, sarebbe stato poco appropriato farle regali costosi, come gioielli o vestiti, non li avrebbe mai indossati, per non rovinarli.
Insomma, Toshiro era drammaticamente a corto d'idee e, a forza d'aspettare un'ispirazione che non si era fatta vedere, oramai era arrivato il primo giugno e il Capitano Hitsugaya si trovava assolutamente in alto mare.
Soltanto due giorni dopo sarebbe stato il compleanno di Momo e Toshiro non aveva l'ombra di un'idea.
-Capitano!- trillò Matsumoto entrando nel suo ufficio in tenuta da spiaggia.
Hitsugaya la fissò con nervosismo bevendo un sorso dalla sua granita alla menta.
-Capitano Capitano Ca-pi-ta-noooooo! Ho avuto un'idea a dir poco geniale! Ascoltate, Taicho, perché non regalate a Momo una giornata in un centro benessere?!-
Toshiro scosse la testa.
-Matsumoto, Hinamori è giovane e... ehm... molto carina. Perché dovrebbe aver bisogno di un centro benessere?-
-Oh, Taichoooo! Ma voi siete arrossito in un modo così kawaii quando avete detto che è carinaaaa! Il Taicho è innamorato! Il Taicho è innamoratoooo!-
Toshiro, arrossendo, tossicchiò per schiarirsi la voce.
-Hai bevuto più del solito oggi, eh Matsumoto?-
La donna appoggiò senza fare complimenti gli enormi seni sulla scrivania del suo Capitano e si sporse per scompigliargli i capelli.
-Mannò, Taicho, sono solo felice che voi siate alle prese con il vostro primo amore!- fece con un tono di voce assurdamente alto.
Hitsugaya tremò al pensiero che fuori qualcuno avesse sentito.
-Matsumoto! Potremmo mantenere il tutto entro le mura di questa stranza, per favore?-
Lei sorrise e fece l'occhiolino.
-Sapevo che l'idea della beauty farm non vi sarebbe piaciuta, Taicho, eppure è una cosa che va un sacco di moda nel Mondo Materiale! Oh! Ma è perfetto! E' un'idea assolutamente geniale, Taicho! Dovete portarla per un giorno nel Mondo Materiale, solo voi e lei e nessun'altro! E' geniale! Uhuhuh comem faccio ad avere idee simili?!-
Hitsugaya affondò il viso nelle mani. Perché Matsumoto doveva urlare sempre ?
L'idea della gita nel Mondo Materiale non gli andava particolarmente a genio, eppure doveva ammettere che almeno era un'idea originale, cosa che lui non era stato ancora capace di tirare fuori in diverse ore di meditazione.
Sorrise brevemente a Matsumoto.
-Sì, va bene, grazie Matsumoto, prenderò in considerazione il tuo suggerimento-
La ragazza fece una piroetta per la stanza lanciando piccoli urletti di gioia.
-Perfetto! Vado subito a chiamare Ichigo, così vi potrete mettere d'accordo!- strillò uscendo alla velocità della luce, molto prima che Toshiro ebbe digerito quanto aveva detto e le implicazioni della cosa.
Il Capitano Hitsugaya sospirò. Avrebbero saputo proprio tutti dei suoi progetti.

Quando Ichigo Kurosaki si presentò nella sede della Decima Divisione, Hitsugaya era assorto nella lettura di un documento.
Lo Shinigami Daiko sorrise osservando il Taicho al lavoro.
-Hey, Toshiro! Matsumoto ha detto che hai bisogno di me- esordì.
Hitsugaya appoggiò il foglio che stava leggendo.
-Capitano Hitsugaya- lo corresse, meccanicamente -In ogni caso, sì, vorrei parlarti di una cosa... ehm... un po' privata-
Ichigo si accigliò ed ascoltò pazientemente mentre Toshiro gli raccontava del "suo" piano per il complanno di Momo.
Al termine del racconto, il Sostituto Shinigami sorrise.
-Mi sembra una buona idea. Preferisci restare a Karakura oppure fare qualcosa di diverso?-
-Cosa intendi con "qualcosa di diverso"?-
-Non lo so, ad esempio portarla al mare o qualcosa di simile.-
Toshiro scosse la testa.
-No, il mare sarebbe complicato per me. Direi che sono piuttosto incline all'idea di rimanere a Karakura. Che cosa si può fare di interessante in città?-
Ichigo fece spallucce.
-Un sacco di cose... ad esempio, ci sono musei, parchi, negozi, insomma, tutto quello che ti aspettersti da una città. Dovresti pensarti un itinerario, una lista di cose che vuoi farle provare durante la giornata.-
Toshiro inclinò leggermente la testa verso sinistra.
Che cosa gli sarebbe piaciuto fare con Momo, se avesse potuto stare da solo con lei per un giorno intero?

La mattina del 3 Giugno, Momo si svegliò di umore perfetto. Non aveva programmato nulla di speciale per quel giorno, eppure i compleanni erano sempre speciali e, di sicuro, sarebbe stata molto felice.
La sola idea di camminare per la Seireitei e ricevere gli uguri delle persone a cui voleva bene bastava a farle sentire che non poteva attendere un istante di più prima di uscire.
Fece colazione molto in fretta, raccolse i capelli nella solita cuffietta ed infilò il kimono d'ordinanza.
Quindi, felice come una bimba, aprì la porta che dalla sua stanza dava alla strada principale.
Proprio di fronte alla soglia, stava il Capitano Hitsugaya, appoggiato ad una colonna con aria disimpegnata.
Momo sentì i battiti del proprio cuore farsi più veloci e lottò per non saltargli al collo.
Quanto le piaceva Toshiro! Nell'uniforme di Capitano era, come sempre, di una bellezza che metteva di buonumore e la ragazza gli sorrise, entusiasta di trovarlo lì appena sveglia.
Toshiro si schiarì la voce e la guardò con i suoi grandi occhi chiari.
-Tanti auguri, Momo- disse semplicemente, sorridendole con malcelato imbarazzo.
Momo lo ringraziò, al settimo cielo.
-Permettimi di accompagnarti al lavoro, ti va?- le chiese Hitsugaya, porgendole il braccio.
La ragazza accettò, e come avrebbe potuto fare il contrario?, e si incamminò assieme al suo Taicho preferito.
Lungo la strada, mentre Hitsugaya lottava contro il crescente imbarazzo di essere a braccetto con Momo di fronte a tutti, diversi Shinigami fecero i loro auguri alla ragazza e Toshiro notò quanto lei fosse felice, quanto sembrasse serena, dimentica dei pessimi momenti che aveva passato, talmente felice da non accorgersi che Toshiro non la stava accompagnando verso la sede della Quinta Divisione, ma verso il cancello che portava al Mondo Materiale.
Quando si trovarono di fronte al cancello, trovarono Ukitake ad attenderli.
Hinamori si inchinò rispettosamente e fissò Toshiro con educata perplessità.
Ukitake, porgendole un cesto di caramelle, sorrise e le fece i propri auguri con entusiasmo.
-Grazie mille, Ukitake Taicho, ma perché siamo qui?- domandò Momo sorridendo.
Ukitake fissò Toshiro e rise allegramente.
-Il Capitano Hitsugaya ha organizzato per te un tour di Karakura, oggi niente lavoro per Hinamori-chan!-
Momo fissò Toshiro.
-Ma... ma... ma... la Quinta Divsione... io... non posso proprio prendermi un giorno di vacanza!-
-Tranquilla, Mastumoto, Abarai e Kira si sono offerti volentieri di sbrigare il lavoro per te oggi- spiegò Ukitake, sempre sorridendo.
Hinamori era decisamente incredula.
-Hanno davvero fatto questo per me?- domandò a Toshiro.
Hitsugaya le sorrise brevemente.
-Vogliono che il tuo compleanno sia una giorno speciale. Vieni, dai- rispose lui prendendola coraggiosamente per mano e tirandola verso il cancello sotto lo sguardo benevolo di un Ukitake più paterno che mai.
Momo, un po' per la sorpresa di quella festa organizzata solo per lei, un po' per le dita di Toshiro che si piegavano educatamente tra le sue, lo seguì senza protestare e, assieme a lui, varcò la soglia del Mondo Materiale.

Ad attenderli, dall'altra parte, c'erano Rukia ed Ichigo, che fecero subito gli auguri alla piccola Momo ed accompagnarono i loro ospiti a prendere il proprio Gigai da Urahara.
Il Gigai di Momo era stato vestito a regola d'arte da Rukia che, per una volta senza lasciarsi andare ad abbinamenta ai limiti della realtà, le aveva comprato un semplicissimo vestito bianco con la gonna che le arrivava alle ginocchia. Toshiro fu felice di ritornare alla solita maglietta nera abbinata ai jeans e così i due furono pronti per godersi la loro giornata a tu per tu.

-Che cosa facciamo come prima cosa?- domandò Momo, fissando tutto quando con curiosità e meraviglia.
A Toshiro sarebbe andato bene anche soltanto sedersi di fronte a lei e stare a fissarla tutto il giorno, senza far nulla, eppure aveva preparato un itinerario fittissimo per loro, per lasciarla senza respiro.
Per prima cosa, la portò in un museo d'arte occidentale, dove Momo si innamorò di ogni opera che vedeva e lui, Toshiro, la seguì fedelmente chiacchierando con lei sulle loro reciproche opinioni.
Dopo il museo, Toshiro la portò a passeggiare per negozi e le comprò un fiore da mettere tra i capelli, visto che il suo Gigai aveva la coda di cavallo anziché la solita cuffietta.
A Toshiro sembrava di aver creato una parentesi di sogno nel bel mezzo della realtà.
Lui e Momo da soli, tutto il giorno, in una città da scoprire, soltanto per loro. Come aveva potuto anche solo dubitare che sarebbe starta un'ottima idea? E come aveva potuto non avere lui stess oquell'idea?
Momo sembrava così felice, cosa che capitava così raramente oramai.
Mangiava un gelato sporcandosi il naso, accarezzava un cagnolino nel parco, sorrideva sotto i raggi del sole estivo.
Toshiro avrebbe voluto rimanere in quella bolla di felicità per sempre, vivere con lei e dimenticarsi di tutto il resto.
Nel pomeriggio, dopo aver pranzato in un ristorante etnico ed aver passato le ore più calde della giornata sotto all'ombra di un albero in un parco, Toshiro portò Momo a fare un giro sul fiume e poi, verso il tramonto, si sedettero a fare un pic nic sulle sponde del fiume stesso (posticino romantico consigliato da Ichigo, nonostante quell'aria di uno che non se ne intende di certe cose).
Momo sembrava al settimo cielo, mentre prendeva un dolcetto di riso e lo mordeva tingendosi le labbra di succo viola.
Toshiro, sorseggiando la solita granita alla menta, la guardava ridere.
-E' stata una giornata così bella, Shiro-chan- commentò la ragazza sorridendo.
-Sì, anch'io mi sono molto divertito-
-Era troppo tempo che non stavamo assieme così a lungo, dovremmo farlo molto più spesso...-
Avrebbero dovuto farlo ogni giorno per il resto della loro vita, secondo i desideri di Toshiro.
Le voleva così bene, e lei gli piaceva così tanto!
Avrebbe voluto vederla così felice ogni giorno, non dover aspettare il suo compleanno.
Momo osservò il sole tramontare sul fiume.
-Mi dispiace, Shiro-chan, ho molto trascurato il nostro rapporto ultimamente...-
Toshiro scosse la testa.
-E' assolutamente compensibile, Momo, con tutto il lavoro che hai...-
Toshiro avrebbe voluto dire "con tutto il lavoro che hai da quando Aizen è passato al lato oscuro", ma non fece assolutamente in tempo a finire la frase perché Momo si era sporta verso di lui e gli aveva scoccato un rapidissimo bacio sulle labbra.
Il cervello di Toshiro si spense di botto.
Osservò Momo stargli a cinque centimetri dal viso, con le guance rosse e gli occhi semichiusi che indagavano sul suo viso una possibile reazione.
Toshiro pensò che era il suo primo bacio, pensò che adorava Momo e si rimproverò per non essere stato lui a prendere l'iniziativa. Per far questo, ci mise esattamente cinque secondi. Poi, il suo viso si sciolse in un sorriso.
-Buon compleanno, Momo-chan- le sussurrò prima di sporgere il viso lievemente in avanti, chiedendone ancora.

Oh, you look so beautiful tonight, in the city of blinding light
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Bleach / Vai alla pagina dell'autore: Harira