Serie TV > The Mentalist
Ricorda la storia  |      
Autore: allanon9    27/06/2010    4 recensioni
Oneshot, un Pov di Jane nel finale di 1x23, ma adattabile anche per altri momenti.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Patrick Jane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Autore: Allanon9
Spoilers:
Nessuno.

Pairing: Jane e Lisbon.
Rating: Pov leggermente
angst.
Disclaimer: I personaggi citati in questa fanfiction non mi appartengono, ho solo preso liberamente spunto dalla serie "The Mentalist" di proprietà della CBS.

Quando martedì al corso d’inglese, al lavoro, l’insegnante ci ha fatto leggere questa ballata, tratta dal musical Hair, ho subito pensato a Jane.

Queste potrebbero benissimo essere i pensieri che gli frullano per la testa sia nel finale di 1x23 che in qualsiasi altro momento in cui è disteso magari sul suo divano nel bullpen.

Spero che vi piaccia e…good reading.

 

Ain't Got No/I Got Life

 

I ain't got no home, ain't got no shoes
Ain't got no money, Ain't got no class
Ain't got no skirts, Ain't got no sweater
Ain't got no perfume Ain't got no bed
Ain't got no mind.
Ain't got no mother, Ain't got no culture
Ain't got no friends, aint got no schoolin'
Ain't got no love, Ain't got no name
Ain't got no ticket, Ain't got no token
Ain't got no god.

And what have i got?
why am i alive anyway?
yeah what have i got?
nobody can take away?...


Got my hair. Got my head
Got my brains, Got my ears
Got my eyes, Got my nose
Got my mouth, I got my smile

I got my tongue, Got my chin
Got my neck, Got my boobies
Got my heart, Got my soul
Got my back, I got my sex

I got my arms, got my hands, got my fingers,
got my legs, got my feet, got my toes,
got my liver, got my blood.

I've got life,
i've got my freedom
i've got life
I've got life
and I am gonna keep it
I've got life
and nobody's gonna take it away
I've got life!

 

 

Lisbon sta parlando con i Plaskett, ha appena riconsegnato la ragazza nelle loro braccia.

Io mi allontano, le mani sprofondate nelle tasche della giacca, voglio pensare in solitudine.

Non ho più una casa, non una vera almeno, dove tornare la sera per abbarcciare le due persone che più ho amato al mondo.

Il denaro che ho guadagnato con anni di menzogne non ha più tutta l’importanza che gli attribuivo ed è come se non né possedessi più, non ho lo status sociale che avrei voluto comprare con quel denaro.

Non ho più le costose camice, nè i maglioni né il profumo che compravo prima e non ho più un letto dove riposare il mio corpo e la mia mente persa, solo un misero materasso sotto un muro dipinto col sangue.

Non ho più una madre da cui rifugiarmi, non ho nessuna cultura: non sono mai neppure andato a scuola e non ho amici con cui riesca a confidarmi.

Non ho più l’amore ed è come se avessi perso anche il mio nome.

Non ho un biglietto che mi permetta di tornare indietro sulla strada che ho smarrito.

Non ho un Dio da pregare.

E allora che cosa è rimasto della mia vita?

Perché sono ancora vivo?

Perché non posso andarmene anch’io?

Mi fermo sotto gli alberi di un rigoglioso giardino pensando a cosa mi tiene ancora in vita.

Con il retro della mia mente vedo lei e mi sforzo di guardarmi coi suoi occhi.

Ho ancora la testa ed il cervello per ragionare, ho occhi e orecchie sempre vigili e pronti a captare ogni minimo dettaglio che possa aiutarla a risolvere i crimini.

A quarant’anni sono ancora attraente e col mio sorriso da mascalzone, a cui puoi perdonare tutto, riesco ad affascinare la gente.
Ho una lingua piuttosto tagliente a volte, è vero, è stata la mia unica arma da difesa da sempre, ma ho ancora un cuore, anche se spezzato, e un’anima, pur se tormentata, che mi aiutano a dare sollievo con quella stessa lingua, a chi tengo veramente.

Per me ci può ancora essere anche il sesso e forse l’amore.

Ho ancora le braccia per abbracciare, le mani e le dita per toccare ed accarezzare, le gambe e i piedi per camminare e correre ed ho ancora il sangue…

Ho la vita, la libertà e se sarò abbastanza cauto nessuno potrà portarmele via.

Ma la cosa più importante che ho e che ora so mi spinge ad andare avanti è lei: una brunetta con gli occhi di smeraldo per la quale stanotte ho ucciso un uomo.

Raccolgo un’arancia dall’albero del giardino dei Plaskett e, portandomela al naso ne assorbo l’aroma pungente e fresco, sorrido tra me e me, l’odore del frutto mi ricorda lei: Teresa Lisbon.

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: allanon9