Con gli occhi chiusi, la testa bassa, mettendoci tutta l’energia che ha in corpo, senza sapere dove sta andando.
Inciampa.
Cade.
Alza la testa, si guarda intorno, realizza chi è, dov’è, cosa sta facendo.
Fissa quel Luminoso e Splendente Diamante del quale aveva dimenticato l’esistenza, ma che era stato sempre davanti a lei.
E Ricorda. Piange.
Così ricomincia a correre, questa volta con gli occhi aperti, a testa alta, senza essere né troppo veloce, né troppo lenta, sapendo perfettamente dove sta andando.
Sperando, finalmente, di raggiungere il Diamante.