Come ogni pomeriggio, da qualche settimana a questa parte, si ritrovò seminuda distesa sul prato.
Tra una margherita e un trifoglio, i suoi timpani erano invasi dalla musica che amava.
Si passò una mano tra i capelli, rossi e mossi.
Le piacevano tanto i suoi capelli.
Piacevano anche ad Allison.
Così tanto che un giorno prese un paio di forbici e ne tagliò una ciocca.
Su quel prato umido si accendeva sempre una sigaretta.
Una, due, tre, sei.
Ne fumava tante, rosse.
Rosse come i suoi capelli.
Fumava, fino a quando la pressione corporea quasi le scompariva.
Staccarsi con la mente dal proprio corpo.
Un corpo che non le apparteneva.
E così, in quei pochi minuti di freddo, immaginò la sua vita:
uno scambio di sguardi, una complicità unica.
Una complicità che solo due donne possono avere.
Le sue labbra alla ciliegia.
Le sue mani che entrano lentamente nell'area prediletta.
Una risata.
La consapevolezza di andare contro la natura.
Il piacere di fare ciò.

La pioggia le accarezzò dolcemente il viso, i suoi occhi si aprirono di scatto.
Tornò nel mondo reale.