Avvolte i poeti
Scrivono poesie
Avvolte i poeti
Scrivono canzoni
Avvolte le canzoni
Sono poesie
Avvolte i poeti
Non scrivono
Ne canzoni
Ne poesie.
Semplicemente
Con la penna in mano
Scrivono di loro
Della loro vita
Dei loro sentimenti
Poi ogni tre o quattro parole
Vanno a capo
E dopo anni
Qualche insignificante studioso
Trova quel foglio
Lo esamina
E trova un nuovo stile di poesia
Si mette a parlare
Di quanto quel poeta
Abbia riflettuto
Di quanto quel poeta
Abbia analizzato
Prima di scrivere
E di quanto quel poeta
Abbia modificato
La sua “poesia”
Prima di metterla
Finalmente per iscritto.
Quello che
L’insignificante studioso
Certamente non sa
È che quella
Non era una poesia
Era una riflessione
Qualche rigo buttato giù
Per un unico motivo
Estraniare la sofferenza
O la gioia o l’ amore
O qualsiasi sentimento
Che il poeta aveva in se
E lo ha fatto
Nell’ unico modo
Che lui conosceva
Non ha pensato al mondo
Non ha pensato alla vita
Non ha pensato ad altri
Terribili dilemmi
Non ha riflettuto
Anni e anni
Non ha inventato
Un nuovo stile
Non ha fatto niente
Di tutto questo
Ha solo preso la penna
E l’ ha posata su un foglio.
L’insignificante studioso
Dovrebbe stare in silenzio
Mettere da parte la sua conoscenza
E semplicemente leggere
La poesia
Scoprirebbe un mondo
Che non ha mai conosciuto
Un mondo in cui
Non tutto ha una spiegazione razionale
Un mondo in cui
Tutti sono liberi
Di essere e fare ciò che vogliono
L’insignificante studioso
Dovrebbe tacere.