Il gelido vento le batteva
sulle guance e sarebbe stato anche piacevole se non fosse stato x quella
fastidiosa sensazione al ventre e i fatto che sarebbe morta di li a pochi
secondi. Mai come ora hermione avrebbe desiderato tornare indietro di solo 1
minuto per non fare di nuovo l’errore di insultare tiger,
lo scagnozzo di draco malfoy. Eppure il suo giratempo
non era al collo e non sapeva di 1 incantesimo che potesse sfidare il tempo.
Quindi
era li,che cadeva dalla torre di astronomia,dietro le urla divertite di Tiger e Goyle. Incredibile come
queste senzazioni potessero venire in soli 6-7
secondi,chiunque,sapendo di morire in brevissimo tempo,avrebbe perso la
ragione. Bè lei era diversa, gli insegnamenti di harry
e ron l’avevano cambiata gia da quando aveva 11 anni. Sentiva il rumore quasi
assordante del vento che le tappava le orecchie per la velocità. Eppure di
sottofondo senti delle parole…erano pronunciate da la calda voce maschile tra
lo spaventato e l’arrabbiato… “arresto momentum….” Poi
nient’altro solo una piacevole sensazione di calore, una strana senzazione di calore che però non guastava affatto dopo il
gelo di pochi istanti prima. Era morta, ne era certa poiché intorno a lei era
tutto bianco… “allora esiste il paradiso”pensò ma solo pochi secondi dopo
doveva ricedersi,felicemente ricredersi.
Non nera morta, non era affatto morta, il bianco che vedeva erano i letti
dell’infermeria
che vedeva sfocati e il calore immaginò fossero le coperte sotto le quali era
stesa…. Invece no, non stava in un letto, bensì tra le braccia di un ragazzo,
un bel ragazzo con i capelli abbastanza lunghetti e
meravigliosamente
spettinati. Il labbro di Ron sanguinava, come la sua fronte e la sua maglietta
era strappata e lo strappo formava una diagonale che partiva dalla spalla
destra e si fermava poco prima dell’ addome.
Lei stava in braccio lui e
benché ron fosse un ragazzo molto muscoloso, hermione si accorse che faceva
fatica a correre con lei in braccio cosi benché non avesse ancora recuperato le
forse, gli mise un braccio intorno al collo… ron la strinse ancora di più ed
hermione avrebbe voluto che quel
momento non finisse mai.
Con un calcio delicato, in
modo da non disturbare chi riposava nell’infermeria, aprì la porta e cercò 1
letto libero.
Tutti i ragazzi che
alloggiavano nell’ infermeria dormivano poiché era gia l’una di notte ( le
lezioni di astronomia si tenevano la sera tardi).
Ron stese Hermione su un
letto. La sua aria era visibilmente preoccupata. “non ti
muovere, vado a chiamare Madama Chips” Hermione, se
solo fosse stata 1 poco più in salute sarebbe scoppiata a ridere, ma si limitò
ad un sorriso…Ron capì la stupidità della sua frase, poiché Hermione in quelle
condizioni non sarebbe potuta andare molto lontano.. eppure era contento di
aver detto quella stupidaggine perché ancora 1 volta aveva visto il
meraviglioso sorriso su una meravigliosa ragazza.
Pochi minuti dopo rientrò ron seguito da Madama Chips
e poco più dietro Harry, anche lui in condizioni non brillanti. Era sporco di
terra e aveva una lente degli occhiali rotta. Ma a parte qualche taglietto non
sembrava grave. Madama chips diede ad Hermione una
pozione
che la fece subito stare meglio poi disse a ron “signor weasley, hai proprio
bisogno di 1 bella risanata” lo portò sul letto accanto ad hermione e mentre
madama chips gli puliva le ferite, lui guardava quella
bella ragazza che ripeteva x l’ennesima volta, con la bacchetta puntata verso
harry, “oculus reparo”.
Ad un certo punto si sedettero tutti e due intorno al letto di hermione e harry
disse “ecco ron te l’ho recuperato io... “ e gli diede un pacchetto incartato
con una carta marroncina molto malandata “cos’è “
chiese hermione curiosa. Ron attese qualche secondo, poi fece un respiro
profondo, ma venne interrotto da madama chips che
disse: “potter devi andare nel tuo dormitorio, non c’è bisogno che rimani qui
in infermeria” e cosi facendo lo afferrò per il collo e lo spinse fuori. Harry
fece appena in tempo a dire “ciao ragazzi, a domani” che si ritrovo fuori
insieme a madama chips, che
doveva tornare nel suo ufficio. Cosi ron ed hermione rimasero li unici svegli.
Per qualche istante ci fu un completo silenzio poi hermione disse “dicevi
qualcosa?” e ron rispose “ehm, no, cioè si, in un certo senso,non proprio,
pero..”balbettava e Hermione riconobbe quel balbettio imbarazzato
che adorava. Gli fece un sorriso. Ron allora si fece coraggio e prosegui. “ecco
vedi, bhè io ti ho potuto salvare la vita perché… se
non l’hai notato, non ero in classe…” hermione gli sorrise e gli disse”certo
che l’ho notato.. e come hai fatto a salvarmi la vita?” ron rispose “ha usato
questo
incantesimo silente il terzo anno, alla partita di quidditch di Harry,ricordi?”
Hermione annuì e Ron proseguì “bè’ ecco non ero ad
astronomia
perché malfoy mi aveva rubato questo- e mostrò il pacco-. Bè’
l’aveva gettato vicino al platano picchiatore e cosi ci è voluto 1 po’ per
recuperarlo.
Proprio mentre tornavo sono passato sotto la torre di astronomia e ti ho
sentito urlare allora l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata di fare
quest’incatesimo” Hermione allora gli chiese “ma come
hai fatto, è un incantesimo complicatissimo!” ron la guardò e disse “la forza
d…. niente niente” Hermione guardo ad intermittenza
Ron
ed il pacchetto poi chiese timidamente “e tu… non mi vuoi dire che cosa c’è nel
pacco,vero?” ron divento rosso fuoco, cosi che non si distingueva più il suo
viso
da i capelli.. poi disse “qui dentro c’è… b’è 1
regalo x te” Hermione ne rimase sbalordita balbettò appena “p..p..per me?” ron
annui, facendosi ancora piu rosso. Hermione si chiese
se ad un trattto avrebbe preso fuoco.
Ron glielo porse. Quando Hermione lo aprì ci trovo 1 statuetta piuttosto brutta
di un drago, la cui coda era spezzata, probabilmente dal platano picchiatore.
Hermione guardo l’ “amico” con compassione il quale, x spezzare il silenzio
disse” lo so, non è bella, e l’ho portata dalla Norvegia,dove lavora charlie..
è tutto ciò che mi sono potuto permettere, ho dovuto vendere anche il mio libro
di quidditch” ed una lacrima gli segno il viso.
Hermione gli sorrise, posò la statua sul comodino,vicino alla pozione che
avrebbe
dovuto prendere il giorno dopo e gli disse “è veramente il regalo più bello che
abbia mai ricevuto” c’era una nota di estrema sincerità. Il loro viso si
avvicino tanto che i loro nasi si toccarono. Improvvisamente però entrò madama
chips con aria furente che disse “weasley mettiti subito a
letto,
la signorina ranger ha bisogno di dormire e anche tu.” Si accerto che fossero
andati a letto dopo di che uscì per tornare nel suo ufficio a dormire. Ci fu un
periodo di silenzio, forse solo pochi minuti, ma a Ron parvero interminabili,
mentre si chiedeva cosa sarebbe successo se non fosse entrata madama chips . Hermione ruppe il silenzio dicendo “ non mi hai
ancora
detto come hai fatto ad eseguire quell’ incantesimo
cosi difficile. Con la forza di che cosa?” Ron fece un sospiro, si giro verso
di lei,
accennò 1 sorriso e le disse “con la forza dell’amore” e chiuse gli occhi.
Il giorno dopo entrambi si svegliarono alla buon’ora.
Hermione si vestì in poco tempo e quando uscì dalla tenda che avvolgeva il suo
letto, trovò Ron seduto sul letto con un aria un po’ demoralizzata e molto
triste. Hermione si sedette delicatamente accanto a lui, gli scostò dalla
fronte la frangia e gli disse: “hey ron che succede?”
si accorse che aveva poggiato sulle ginocchia l’abito che indossava il giorno
prima, il giorno dell’ incidente.
A quel punto ron scoppiò in lacrime e gli disse: “questo.. vestito…m..me l’ha
comprato mamma, nuovo, per l’inizio dell’ anno e.. e.. ed io l’ho rotto, era
l’unico abito nuovo che ho….avevo anzi.” Hermione non poté resistere a quello
sguardo,era così brutto che persone fantastiche come i
Weasley dovessero essere povere mentre persone disgustose come i Malfoy
potessero
navigare nell’ oro. “posso provare io a ricucirtelo, in fondo ho avuto
esperienze con il c.r.e.p.a.” “o, no hermione non
preoccuparti” disse Ron “invece si, dammelo dai” ribattè
hermione, e cosi facendo gli diede un
bacio sulla sua guancia umida dalle lacrime.
Ben presto Ron ed Hermione uscirono dall’infermeria tenendosi mano nella mano.
Se la lasciarono subito, però, alla vista di Draco Malfoy che girava l’angolo,
seguito come sempre dai due energumeni e Pansy Parkinson che si rigirava
allegramente in mano un regalo che gli aveva fatto draco (o meglio, con i soldi
di Lucius). “bene bene bene, guarda chi si vede. La nostra nuova
coppia, mezzosangue e barbone… pensa che deve venire il figlio. Sempre che
Weasley
non muoia di fame prima di crescere” le orecchie di Ron diventarono rosse ed
Hermione
cominciò a tremare. Ron la consolò: “Avanti Hermione è solo 1 stupido… e poi ci
siamo abituati”
Si recarono a storia della magia e si misero al banco con Harry. La lezione fu
come al solito molto noiosa.
Quando uscirono, visto che
avevano un’ora ibera,decisero di andare al laghetto
per parlare un po’. Quand’ecco che Hermione sentì due mani che la afferravano e
in un millesimo di secondo era
già dentro l’acqua gelida del laghetto. Si perse alcuni attimi del dibattito,
evidentemente Draco aveva fatto 1 delle sue stupide battute sui mezzosangue o
sui Weasley perché fuori c’era l’insopportabile risata di Draco Malfoy Tiger, Goyle e Pansy.
Quando si pulì gli occhi vide
una scena terribile. Ron puntava la bacchetta addosso a Malfoy e quest’ultimo
rideva.
Questo voleva dire che Ron stava per fare un incantesimo terribile.
Hermione capì che Malfoy
rischiava
la vita e ron l’espulsione, cosi si gettò addosso a quest’ultimo. Ma proprio
mentre si era gettata su di lui per evitargli qualche pazzia, lui urlò
“OBLIVION” e subito dopo il “noooooooo” di Hermione.
Una luce verde era apparsa dalla bacchetta di ron.
Malfoy venne catapultato
parecchi metri più in la, tra lo stupore di tutti i presenti.
Ron aveva fatto un incantesimo di memoria a draco malfoy, quello usato dal prof.
Allok il secondo anno. Hermione scoppiò a piangere
“ron che cosa hai fatto ti espelleranno, ron non dovevi. È illegale fare
maledizioni come quella…” e così dicendo mise la sua faccia sul petto di ron,
che cominciò ad accarezzarle i capelli: “ha insultato la mia famiglia e te… mi
dispiace” e
arrivò piton seguito da madama chips che porto malfoy
in infermeria. Piton
prese Ron per il collo (com’era suo solito fare) e lo portò da Silente.
Le ore che ron passò nell’ufficio del preside furono interminabili e durarono
anche dopo pranzo. Harry ed hermione lo aspettarono nella sala comune dei
grifondoro. Quando ron tornò, circa le 4 del pomeriggio, ci furono attimi di
silenzio dovuto alla paura, la paura di perdere ron, il
loro migliore amico e per hermione anche qualcosa di più.
Ma non c’erano bisogno di
domande, perché la risposta si leggeva in faccia a ron, una faccia che piangeva
e a stento soffocava la miriade di emozioni tra le quali paura, odio,
rabbia,amore, tristezza. Ron si sedette sul divanetto vicino ad harry. La mc
granitt entro all’ improvviso e disse. “potter vieni immediatamente” harry
obbedì. Salutò ron ed hermione e si diresse chissà dove. Erano soli. Ron ed
hermione da soli a condividere tre emozioni insieme. Tristezza per la sorte del
ragazzo,odio per malfoy e i suoi amici, che a quest’ora se la sghignazzavano, e
amore, amore che provavano già da tempo l’uno x l’altro ma che avevano avuto il
coraggio di dichiararsi solo il giorno prima. Hermione chiese debolmente
“quando?” “d..domani a mezzogiorno” e scoppiò in un pianto che coinvolse anche
hermione.“i..io non ci ho potuto fare nulla” riprese ron “è da quando ci
conosciamo
che mi prende in giro a me e quel che è peggio la mia famiglia che non si deve
azzardare a sfottere. Anche noi abbiamo un cuore che puo
essere ferito”
Hermione urlò “da un cretino come lui? Si sente chissa
chi solo perché è ricco.. ma tu ron la ricchezza ce l’ hai da 1 altra parte” e
gli toccò il cuore “ed è questo che mi ha fatto innamorare di te, ron.” Ron
abbassò lo sguardo. Hermione gli sollevo violentemente il mento, lo guardò negli
occhi
e gli disse: “Ron, io ti amo” poi fecero quello che avevano già fatto la sera
prima. Avvicinarono le loro facce tanto da toccarsi con il naso, schiusero
leggermente la bocca e…
la porta si spalancò, come la sera prima,ed entrò qualcuno, come la sera prima.
Era harry e aveva un sorriso raggiante: “malfoy non si è fatto che 1 graffio;
io ho parlato con silente,gli ho spiegato che ti aveva insultato e lui…ha detto
che tutti conosciamo malfoy e il suo carattere ‘esuberante’,e
per lui era scontato che quell’ incantesimo non
avrebbe fatto nulla a malfoy poiché è troppo complicato.” Ron chiese titubante
“ e allora perché mi voleva espellere?””per darti 1 lezione che ti ricordavi
bene” harry,così dicendo,si buttò sulla poltrona davanti a quella di ron ed
hermione. Ron si rilassò e d esclamò: “caspita!che giornate, le ultime 2!!!” “e
già!” rispose hermione. Gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò. Harry
aspetto una decina di secondi e poi chiese ironico: “come lo volete chiamare il
bambino?” e scoppiò una lotta di cuscini felice e spensierata, come l’amore
che provava ora come non mai per Hermione Granger.
Fuori la pioggia scendeva violenta. Ron vide harry entrare dalla porta del
dormitorio. Aveva un’ aria stanca, dopo l’allenamento di quidditch. Si gettò
sul letto senza neanche accorgersi che non era solo. Per un po’ fissò il
soffitto, poi volse lo sguardo su ron e finalmente domandò: “cosa stai
facendo?” ron stava sdraiato a pancia in giù sul letto , con una penna d’oca
in mano e un pezzo di carta davanti.
“oh, ecco…” rispose ron. “scrivo 1 lettera ad hermione. È passato più di 1
mese da quando ci siamo parlati da…”si interruppe. “innamorati?” lo aiutò
harry. Ron arrossì e disse “si, bè ecco, non è che
proprio..” “ma dai ron,
non c’è vergogna. Si vede siete fatti l’uno x l’altra tra voi potrebbe
andare meravigliosamente! A proposito, vi siete mai baciati?” “l’ultima
volta stavo x farlo.. se non fosse intervenuto un mio caro amico il cui nome
inizia per h e finisce x arry!” “scusa, scusa, che ne
sapevo!” concluse
harry. “ma ora devi scriverle la lettera, vai” “ma non so che scriverle” si
lamentò ron . “non guardare me” disse harry. “deve venire da te, dal tuo
cuore” e così facendo gli toccò il cuore. Si ricordò dell’ ultima volta che
gliel’aveva fatto harmione; gli aveva detto che il
suo cuore l’aveva fatta
innamorare. Ron cominciò a scrivere la lettera,mentre fuori un gelido
temporale di febbraio tuonava minaccioso
la lettera era completa. Ron bussò al dormitorio delle ragazze e gli aprì
calì patil. “dov’è
hermione?” domandò ron imbarazzato. Lo sguardo della
ragazza si fece più arrabbiata. “oh, abbiamo appena litigato. Sta di fuori a
piangere.. ora ciao!!” ron se ne andò.
Non era la prima volta che hermione si isolava dopo una litigata (primo anno
con ron ed harry). Ora si trovava davanti all porta
d’ingresso che aveva
aperto. Esitò un po’ prima di uscire dal castello. Fuori pioveva a dirotto.
Era l’unico pigiama disponibile, gli altri erano tutti sporchi. Forse
sarebbe stato meglio non uscire. Senza contare che era sera tardi, molto
tardi. Vedeva malapena hermione.il suo pigiama era
fradicio come i suoi
capelli e tutto il resto. E nonostante fosse zuppa, si vedeva benissimo che
piangeva. Stava tremando dal freddo. E lui se ne stava la dentro al caldo,
asciutto e spensierato, mentre i suo cuore piangeva ed il suo corpo tremava.
Decise di uscire. Pochi secondi e si ritrovò bagnato da capo a piedi e x di
più anche sporco di fango fino alle ginocchia. La pioggia era forte.
Hermione non si era accorto di lui. Nella sua tasca c’era la sua lettera che
probabilmente si stava bagnando. Lui la abbraccio da dietro. La strinse
forte a se. Lei si girò e poi si scostò da lui.
“mi dispiace ron, tra me e te non può funzionare. Ti voglio bene si,ma come
amico.” Ora entrambi tremavano. Lei dal freddo, lui dalla rabbia. Perché,
perché da un mese a questa parte non l’amava più? Cos’era cambiato tra di
loro? Sulla sua faccia c’era un espressione attonita. “scusami, scusami
veramente” gli disse. Ron si girò e corse via. E dalla rabbia non si
accorse che dentro la sua tasca non c’era più una cosa. La sua lettera.
Corse verso il portone. Ma decise di non entrare. Harry non l’avrebbe visto
in quello stato. Era arrabbiato, confuso e soprattutto ferito. Da lei non se
lo sarebbe aspettato. Corse verso il laghetto dove aveva passato tanti
romantici momenti con hermione. Si sedette sull’erba fradicia e cominciò a
piangere a dirotto. Intanto hermione raccoglieva la lettera e leggeva il
destinatario. “ad hermione granger, la più bella ragazza di tutto il
pianeta” solo questo la costrinse ad aprire quella lettera. “cara hermione,
ho riflettuto parecchie ore su come fare questa lettera e finalmente credo
di avere avuto una buona idea. Cercavo di farti una lettera che ti facesse
rendere conto quanto ti amo. Perché io ti amo, ti amo profondamente e ti
amerò per sempre e da quando avevo soli 11 anni tu mi hai permesso di
sentirmi veramente un uomo vero, mi hai fatto conoscere che cosa vuol dire
sognare tutte le notti il bel viso allegro di una ragazza e fantasticare su
che cosa avremmo potuto fare insieme. Mi hai fatto capire che esiste un
altro modo di guardare una persona, mi hai fatto capire che esiste un altro
pianeta, il pianeta delle ragazze,che è un pianeta fantastico se lo sai
guardare da un verso giusto. Mi hai insegnato addirittura a scoprirmi da
solo, scoprire che in me c’è un altro ron weasley, il ron timido e
coraggioso che senza di te (ed harry) non avrei mai scoperto. E in più mi
hai finalmente fatto sentire importante, cosa che non ho mai provato, con 5
fratelli più grandi. E quindi ora che ho trovato il coraggio ti faccio
capire quanto ti amo e quanto ho sempre tenuto a te.
PRIMO ANNO
Ho seguito harry nel bagno dove piangevi per salvarti dal mostro di raptor,
perché io ti ho amato
SECONDO ANNO
Ho fatto l’incantesimo a malfoy per difenderti, pur sapendo che ne sarei
rimasto vittima perché io ti ho amato
TERZO ANNO
“Non grande, grandissima!!!” Quando hai dato 1 pugno a malfoy perché io ti
ho amato
QUARTO ANNO
Morivo dall’ invidia quando ti ho visto scendere le scale del ballo del
ceppo con Victor krum perché io ti ho amato
QUINTO ANNO
Cuore sull’ orlo di un’ esplosione al tuo bacio sulla guancia perché io ti
ho amato
SESTO ANNO
Ho evocato quell’ incantesimo difficile per salvarti
la vita, mi stavo per
far espellere per difendere te, ti ho scritto questa lettera con tutto il
mio impegno perché io, hermione, TI AMO”
La lettera oramai era zuppa ma si vedeva benissimo che in quella lettera era
caduta una goccia diversa dalle altre piovane,era una lacrima di commozione.
Piegò la lettera alla svelta, se la mise nella tasca del suo pigiama roseo e
bagnato, e corse,corse più fretta che poteva e appena era ad una ventina di
metri da ron, quella figura bagnata rannicchiata dal freddo, urlò con quanto
fiato aveva in gola: “anche io ti amo, più della mia stessa vita. Ho detto
tutto quello che ti ho detto perché mi hanno costretto le mie amiche. Anche
a loro piaci. Sono gelose di me! Mi hanno minacciato di non parlarmi mai
più!” a quelle parole ron si alzò, la guardò e aprì le braccia pronto ad
accoglierla. Ancora tutti e due provavano quella sensazione di calore che
già prima d’ora avevano provato. Rimasero per lungo tempo abbracciati, al
caldo, sotto la pioggia gelata ed entrambi desideravano che quel momento non
finisse mai. Erano entrambi convinti che non ci fosse nulla di più piacevole
di quello. Invece, oramai passati circa 5 minuti, si dovettero ricredere.
Esisteva qualcosa di più bello. Ancora una volta avvicinarono i loro visi
l’uno all’altro, tanto da far toccare i loro nasi, schiusero ancora una
volta le loro labbra e questa volta fecero quello che le volte precedenti
non avevano fatto. Ora erano in un mondo tutto loro, dove c’erano solo Ron,
Hermione, e quel bacio. E intanto fuori la pioggia scendeva violenta