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Autore: Himeno    30/06/2010    3 recensioni
Due ragazzi che non conoscono ancora l'amore e che sono uno il contrario dell'altro, possono innamorarsi? Angelo e Diavolo. Il loro amore potrebbe nascere a causa di un gioco? la mia prima ff su questo cartone favoloso! Leggete e ditemi che ne pensate^^ kiss
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Love Game'
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Capitolo 8

 

Entrai in quella casa immensa. Certo, anch’io ho una specie di reggia ma questa qui ha il suo fascino. Aveva le mura di colore arancione, le porte e i mobili erano di legno massiccio. Tutto l’arredamento esprimeva fuoco, trasgressione, ma comunque avevano un buon gusto. Seguii Sulfus dall’inizio. Da quando ero scesa dall’auto insieme a lui e al suo amico ciccione. Mi fece portare su i miei bagagli, usciti da chi sa dove. Quando cavolo hanno preso la mia roba? La mia domanda ebbe presto risposta visto che subito dopo Sulfus mi guardò con sguardo strafottente dicendomi che “poteva fare questo ed altro”. Odioso! Come si permetteva già da subito a trattarmi come una sua proprietà? Se lo scordava se pensava di conquistarmi vincendo il nostro “love game”. Doveva fare prima molta, anzi, moltissima strada prima di rubarmi il cuore.

Più mi inoltravo nella dimora dei Zolfanelli e più sentivo una strana impressione. Sembrava il covo del diavolo. Tutte le tonalità del rosso e nel nero stavano intorno a me come per inghiottirmi.

-Siamo arrivati- disse il giovane padrone di casa davanti ad una porta.

-Questa sarà la tua stanza. Sii grata del fatto che non ti faccia dormire con la servitù oppure… preferisci dormire con me?- chiese guardandola malizioso.

-Preferirei dormire con un rospo- risposi arrabbiata dalla sua battuta. Fossi matta a dormire con uno come lui! Uno. Avrei rischiato sicuramente di perdere la mia verginità con questo stupido essere. Due. Non sopporto il suo tono da superiore figuriamoci a dover condividere la camera. E tre. Lo odio lo odio lo odio! E non smetterò mai di ripeterlo dopo quello che mi ha fatto. Strapparmi da casa mia in quel modo barbaro e per di più, da quando ci siamo incontrati, non fa altro che guardarmi come se volesse mangiarmi. Ah ma con me non avrà vita facile come può pensare.

-Quanto sei crudele a ferirmi in questo modo- disse con ironia.

-Non sai quanto mi dispiace- disse lei per niente dispiaciuta.

-Non ci siamo. Forse non hai capito che tu non sei una semplice ospite. Dovrai fare tutto quello che ti dico io e senza discutere- disse avvicinandosi pericolosamente a me.

-Puoi scordartelo! Vedrai che mio padre diventerà più forte di te e ti rovinerà. Quel giorno io godrò della tua rovina- dissi con rabbia.

-Sei davvero sicura di quello che hai detto? Ahahah non farmi ridere. Tuo padre, per quanto è indebitato, ci metterà come minimo 10 mesi per arrivare al livello della mia azienda. E poi è solo un buon a nulla. Che razza di padre è uno che scommette la figlia per il bene dell’azienda e della casa, me lo spieghi?-

Rimasi senza parole e sentivo che tra poco avrei ceduto alle lacrime. Aveva ragione anche se non lo avrei mai ammesso. 

Dopo un po’ si sentì uno squillo di cellulare. Era quello di lui. Rispose. Doveva essere una cosa importante riguardante l’azienda. Adesso che ci pensavo, come faceva un ragazzo così giovane ad avere sulle spalle già un impresa importante? Era sorprendente.

-Ci vediamo a cena. A dopo, angioletto- disse scomparendo di corsa nel corridoio rosso e nero.

Dopo essermi accertata che se ne fosse andato abbastanza lontano da me, entrai velocemente nella mia nuova stanza e mi buttai sul letto dando sfogo alle mie lacrime.

Se solo avessi saputo quello che il futuro mi prospettava davanti, non sarei stata così triste della mia nuova vita.

 

************************************

 

Forse ho esagerato a dirgli quelle cose. Ma cosa sto pensando? Io, il grande e superfigo Sulfus Zolfanelli, ha pietà per una ragazzina di nessun conto? Non sia mai! Il mio deve essere stato una piccola debolezza dovuta a chi sa cosa. E’ assolutamente impossibile che io mi preoccupi di una mocciosa che si atteggia a verginella e per di più viziata. Forse non ha ancora capito come va il mondo ma io glielo insegnerò molto presto. Non posso mica permettere che una bellezza simile vada sprecata andando a farsi suora! Sì, lo ammetto. E’ bellissima e con questo? Io ho sempre avuto buon gusto in fatto di donne.

-Sulfus? Ehy Sulfus, che fai? Dormi?- mi risvegliò dai miei pensieri, Gas.

-Che vuoi, sottospecie di idiota?- gli risposi.

-Ti stavo dicendo che ho trovato il nome del ragazzo di lei-

-Cosa? Davvero?-

-Sì. E non puoi capire quante risate ci siamo fatti io e Kabiria-

-Non mi interessa di voi due. Dimmi questo maledetto nome-

-Gabi Arcani- disse ridacchiando.

Chi? Gabi il pappamolle, fidanzato con Raf? Scoppiai a ridere insieme al mio amico grassone. Chi non conosceva Gabi detto il pappamolle per la sua poca spina dorsale e per il suo modo troppo raffinato. Hai capito quel bastardo! Aveva una fidanzata carina come Raf. Poverina. Gli era toccata la scelta peggiore di uomo. Ora capisco perché è così sempliciotta. Chissà come reagirebbe se gli dico che ho sempre preso per il culo il suo fidanzatino sia alle feste tra figli di papà che a scuola. Ah già. Non ho detto che io e lo scemo siamo compagni di scuola. E’ troppo divertente prendersela con lui all’entrata, a ricreazione e all’uscita da scuola. Ora sì che sono sicuro che Raf sia vergine. Gabi non sa nemmeno che cosa sia il sesso e di conseguenza come far godere una donna. Non mi sorprenderei del fatto che finora si siano divertiti a giocare ancora a carte o a monopoli lui e l’angelo biondo.

-Che spreco che una ragazza bella e intelligente come Raf Serafini stia con uno così. Se fossi in lei, mi sentirei disgustata-

-Ci credo! Solo una malata di mente si metterebbe con quello di sua volontà- continuai a rincarare la dose di cattiverie.

-Già. Quindi non sa nemmeno che cosa sia un uomo, vero Sulfus?- mi chiese malizioso Gas.

-Hai centrato il problema ed io sarò felicissimo di aiutarla a scoprirlo- dissi altrettanto malizioso.

-Se è per questo, anch’io sono molto volenteroso- disse Gas sottovoce cercando di non farsi sentire.

-Hai detto qualcosa, stupido grassone?- dissi infastidito dalle sue parole che sentii benissimo. Lei è solo mia da adesso in poi perciò nessun altro si permetterà di toccarla finchè ci sarò io.

-Niente niente. Scherzavo- disse sudando freddo.

-Ok. Per stavolta passi visto che sono stanco- dissi sbracandomi sul comodo sedile della limousine.

Lo sentii respirare di sollievo. Essere stanco di già senza nemmeno iniziare il lavoro in azienda. Che rottura.

-Sai, Sulfus. Credo proprio che le voci sul fatto che Gabi sia gay siano vere- disse lui.

-Eh?-

-Sì. Insomma… non ti arrabbiare di nuovo. Voglio dire che avessi avuta una fidanzata come Raf, non avrei resistito alla tentazione di farla mia da subito-

Ha ragione. Non ci avevo pensato. Oh cazzo! Gabi il pappamolle è pure gay? Naaaa ora non esageriamo.

-E’ vero. Però non esageriamo nel definirlo gay. È semplicemente uno stupido sfigato-

-Ok. Se lo dici tu. Comunque io mi preoccupo lo stesso. Non vorrei avere una dichiarazione d’amore da parte sua-

-Ahahah sentiti onorato invece. Potresti essere il suo primo amore- dissi divertito dalla cosa.

Per il resto del tragitto restammo in silenzio e arrivammo in azienda. Finii presto il mio lavoro e ritornai a casa dove mi aspettava una cena con Raf Serafini.

 

Continua…


Scusate tutti l’enormissimo ritardo ma sn stata molto occupata con la scuola e gli esami. Ora invece eccomi qua con un capitolo fresco fresco^.^ Pensavate fossi morta eh U.U in realtà lo pensavo pure io *fa le corna*

Spero di farmi perdonare aggiornando più spesso questa estate. Baci e continuate a commentare se vi piace ancora la mia ff XD

   
 
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