§ Only if you want §
Entrai in dormitorio con ancora indosso la divisa sporca di fango.
Avevo assoluto bisogno di farmi una doccia, levarmi dalla pelle la pioggia e il sudore, dopodiché mi sarei dedicato al mio solito passatempo.
Stuzzicare il mio migliore amico!
Ero stato l’unico a tornare in dormitorio per fare la doccia, il resto della squadra preferiva farla agli spogliatoi!
Stranamente trovai un silenzio tombale. Che fine avevano fatto tutti quanti?
Ma certo! Molti erano andati a vedere l’allenamento.. Altri erano sicuramente andati a Hogsmeade.
Che coglione però Draco, decidere di mettere l’allenamento proprio oggi solo per evitare un uscita con Pansy!
Tuttavia dovevo pensare in modo positivo, in fondo avrei avuto il dormitorio tutto per me!
Oltrepassai
Sbuffai, la sera prima avevamo avuto una misera festicciola per il compleanno di Millicent, non era stata per niente paragonabile alle feste che avevamo dato precedentemente ma almeno era riuscita bene!
Arrivai davanti la mia camera e feci per entrare.
Un rumore però mi fece fare un passo indietro, veniva dal dormitorio femminile.
Mi affacciai e vidi una chioma bionda lasciarsi scivolare sulla porta fino a sedersi per terra. Le spalle erano scosse da lievi singhiozzi.
Mi avvicinai il più piano possibile.
“Ehi.. Tutto bene?”
Che domanda idiota, mi dissi.
Quella alzò la testa scoprendo il viso nascosto dai capelli biondi e lucenti.
Qualche lacrima aveva rovinato il suo bel trucco, con la mano cercò di rimediare asciugando le lacrime.
Sapevo già che fosse proprio lei, d’altronde era davanti la sua camera.
“Si Blaise.. Solo una pessima notizia!” mi sorrise.
Era fatta così Daphne, sorrideva sempre con le labbra e mai con gli occhi.
L’aiutai ad alzarsi porgendole la mano.
“Vedo che accogli benissimo le pessime notizie!” cercai di sdrammatizzare.
Lei sorrise un po’ di più.
In sette anni di vita vissuti a stretto contatto con lei e gli altri, raramente avevo visto Daphne sorridere di cuore.
La prima volta che la vidi serena e spensierata era stato al terzo anno, io avevo fatto uno scherzo a quei gorilla di Tiger e Goyle durante la lezione di Erbologia. Lei fu l’unica ad accorgersi di ciò che stavo per fare e le feci cenno di non dire o fare nulla. Quando i due si sono accorti dello scherzo risi così forte che lei contagiata da ciò che era accaduto rise insieme a me.
Ricordo che rimasi incantato da quel sorriso sincero.
“Come mai qui Blaise? Credevo di essere da sola!” mi chiese lei facendomi tornare al presente.
“Se e per questo lo credevo anche io.. Comunque sono tornato per farmi una doccia!”
Mi resi conto che ancora indossavo quella divisa puzzolente.
Lei annuì.
“E ora cosa fai? Sono tutti ad Hogsmeade!” le dissi.
“Io.. non so.. Avevo pensato di stare in Sala Comune ad aspettare il ritorno degli altri, non penso proprio di raggiungerli lì..”
“Allora ti faccio compagnia, solo che adesso devo farmi la doccia.. Mi aspetti qui o vuoi venire in camera mia?”
Dopo un attimo di esitazione decise di seguirmi.
In fondo non era la prima volta che entrava in camera mia e di Draco. Anzi a pensarci bene quasi tutta la popolazione femminile di Serpeverde e anche di altre case era entrata almeno una volta in camera nostra.
Poche erano quelle che c’erano entrate solo per parlare o stare insieme semplicemente. Una di quelle era proprio Daphne.
Di nuovo aprii la porta della mia stanza, feci entrare prima Daphne e poi vi entrai io.
Lei andò subito a sedersi sul mio letto, accavallò le gambe e prese un libro, cominciò a leggerlo con tutta la disinvoltura possibile.
Sorrisi. Invidiavo alcune parti del suo carattere, come poteva risultare impassibile a tutto? Per certi versi mi ricordava Draco.
Entrai in bagno e velocemente mi spogliai per immergermi nel calore dell’acqua della doccia.
Cercai di fare tutto in maniera veloce, avevo paura che Daphne se ne andasse e io volevo sapere perché stava soffrendo.
Uscii dalla doccia e legai un asciugamano in vita.
Mi accorsi di aver dimenticato vestiti di ricambio e bacchetta in camera, così ritornai.
Guardai in direzione del mio letto e notai Daphne distesa a pancia sotto intenta a leggere ancora quel libro. Indossava dei Jeans molto stretti che davano una precisa idea di ogni curvatura dalla vita in giù. Di sopra invece indossava una camicetta blu scuro, anche quella stretta a delineare ogni centimetro di pelle.
Probabilmente non si ero accorta che ero uscito perché la sentii intonare un motivetto, con la testa e il piede andava a ritmo della canzoncina.
Di nuovo sorrisi. Mi faceva così tenerezza quella ragazza, così misteriosa e così forte all’apparenza, in realtà delicata come un fiore di cristallo.
Presi i vestiti tentando di non fare rumore, tuttavia era quasi impossibile non sentire lo scricchiolio del cassetto che si apriva.
Infatti lei si girò di scatto.
“Cazzo Blaise avvisa almeno!”
Io le feci un sorrisetto a mo di scuse.
Presi i vestiti e corsi in bagno.
“Quando finisco me la canti per bene” dissi mentre chiudevo la porta del bagno.
Sentii un tonfo secco alla porta e immaginai che mi avesse lanciato il libro.
Risi di gusto. Adoravo fare imbestialire le persone, con Draco era divertente perché da persona posata qual’era quando si incazzava era uno spettacolo!
Mi vestii impaziente di uscire.
Mi guardai allo specchio, i capelli ancora umidi mi ricadevano sulla fronte, li arruffai ancora un po’ ed uscii.
Daphne mi stava aspettando con le braccia conserte e il naso all’insù quasi fosse una bambina.
“Perché quella faccia?” chiesi avvicinandomi a lei.
“Sei uno stupido presuntuoso Zabini!”
Mi guardò male e poi mi fece spazio per farmi sedere accanto a lei.
“Veramente intendevo la faccia di prima, quella con cui ti ho trovato davanti la tua stanza!” dissi serio.
Lei mi fissò stupita, poi fece una smorfia.
“E’ arrivata una lettera dai miei genitori.. niente di ché..” rispose sbrigativa.
Cercò di alzarsi ma io fui più veloce e la trattenni per fianchi.
“Ferma qui.. ora mi racconti tutto!”
Mi accorsi di essere stato troppo prepotente nel chiederglielo, così le feci una carezza.
“Non dovresti tenerti tutto dentro..” le dissi con un tono più dolce di quello precedente.
Lei volse lo sguardo lontano dal mio.
“Io.. non posso dirtelo.. cioè, credo che prima o poi lo saprai..”
La guardai dubbioso.
In quel momento un gufo picchiettò alla mia finestra.
Mi alzai per andare ad aprire.
Il gufo entrò, slegai la lettera dalla sua zampetta, dopodiché quello se ne andò.
Mi voltai verso di Daphne e mi accorsi che quella non c’era più.
Pensieroso aprii la lettera.
Blaise,
Spero tu stia bene!
Volevo informarti che questa mattina io e tuo padre abbiamo avuto un incontro con i Signori Greengrass.
Questa lettera è per annunciarti il tuo fidanzamento con la signorina Daphne Greengrass.
Ti abbraccio.
Tua madre
Finii di leggere e sentii un tuffo al cuore.
I miei genitori mi stavano dicendo che io e Daphne avremmo dovuto sposarci?
Mi sentii leggero e felice.
Io
e Daphne, insieme.
Mi
persi un attimo nella bellissima visione di Daphne che viene verso di me con un
abito bianco e un sorriso vero.
Chiusi
gli occhi per immaginare il suo sorriso ma al suo posto vidi gli occhi
sofferenti di Daphne.
Quegli
occhi che qualche minuto prima erano bagnati dalle lacrime.
La
verità mi colpì come un fulmine a ciel sereno.
Daphne
stava piangendo per una lettera ricevuta dai suoi genitori.
Forse
la lettera che annunciava il nostro fidanzamento, per questo era triste? Lei
non voleva sposarmi?
Gettai
la lettera e corsi fuori, dovevo trovarla e parlare con lei.
Nessuna
risposta.
Con
la bacchetta feci un incantesimo per rivelare se c’erano persone il tutto il
dormitorio.
Niente,
nessun segnale, doveva essere uscita!
Corsi
verso l’uscita e mi scontrai con due persone.
“Blaise
ma che cazzo avete tutti oggi!”
Alzai
lo sguardo e vidi Theodore con una biondina tassorosso.
“Scusa
Theo.. hai visto Daphne?” chiesi massaggiandomi la
spalla con cui avevo sbattuto.
“Prima
di scontrarmi con te mi sono scontrato anche con lei..
Stava uscendo fuori dal castello immagino dato che si era messa la giacca!”
Annuii
e feci per proseguire quando Theo mi prese il braccio.
“Tutto
apposto amico?”
“Certo
Theo.. ci vediamo dopo!”
Lui
annuì e mi lasciò andare.
Continuai
a correre e mi precipitai fuori.
Dovevo
sembrare un pazzo a stare fuori senza nemmeno il mantello..
Fortunatamente
correndo non riuscivo a sentire granché.
Poi
mi fermai per riflettere, c’era un freddo pazzesco e io non avevo idea di dove
si fosse cacciata quella ragazza.
Non
potendo stare troppo fermo per via del vento gelido decisi di correre in una
qualsiasi direzione.
L’avevo
cercata dappertutto, alle serre, al lago, verso il campo da Quidditch..
Nessuna
traccia di lei.
Stanco
e con la faccia e le mani gelate decisi di rientrare.
In
quel momento stavano rientrando anche i ragazzi andati a Hogsmeade
e mi intrufolai fra loro.
Ben
presto arrivai in Sala Comune.
Mi
guardai attorno ma ancora nessuna traccia di lei.
Decisi
di cambiarmi e salire a mangiare con tutti gli altri, sicuramente sarebbe venuta
a cena e lì non mi sarebbe più sfuggita!
Ero
già seduto da quindici minuti e ne lei, ne Pansy erano ancora arrivate a cena. Avevo chiesto a tutti
quelli che c’erano se l’avevano vista ma nessuno sembrava averla notata.
Finalmente
vidi Pansy entrare in Sala Grande, con mio dispiacere
però era sola.
Appena
si sedette al tavolo la chiamai.
“Ehi
Pan, Daphne non sale a mangiare?”
Lei
guardò prima me e poi si girò a guardare il posto che
di solito occupava a pranzo.
“Pensavo
fosse qui, in stanza non c’era!”
Mi
innervosii ancora di più.
Con
uno scatto mi alzai e raggiunsi Pansy che era seduta
due posti dopo il mio. Mi avvicinai al suo orecchio per non dover allarmare
qualcuno.
“E’
tutto il pomeriggio che la cerco. Hai una minima idea di dove si possa essere cacciata?
So solo che è uscita dal castello e non è più rientrata!”
Pansy preoccupata si mise a pensare.
“Blaise hai controllato ovunque? Anche
sotto il salice?” mi chiese.
Salice?
Quale salice?
“Dov’è
questo salice?” sperai davvero che fosse la pista giusta.
“E’
il suo posto preferito.. Ci va sempre da sola, ma di
solito ci resta solo un’oretta. Si trova dietro le serre, c’è un piccolo
sentiero, seguilo e per strada ti troverai il salice!”
Annuii
sperando di aver capito tutto.
Non
sapevo neanche che ci fosse un salice ad Hogwarts, ma
in fondo vicino le serre vi erano molti alberi.
E
soprattutto non sapevo che quello fosse il posto preferito di Daphne.. Quante cose non sapevo di lei? Credevo dopo sette anni di
conoscerla perfettamente e invece già c’era qualcosa che non sapevo di lei.
Senza
creare sospetti uscii dalla Sala Grande, a quell’ora le porte dovevano essere
tutte chiuse da un pezzo, fortunatamente sapevo di un passaggio che mi avrebbe
facilitato il compito.
Ancora
una volta ero uscito senza giubbotto e mentalmente maledii il gelo ancora più
pungente rispetto a pomeriggio.
Avevo
finalmente trovato il sentiero.
Era
un po’ nascosto in verità, e aiutato solo dalla luce della bacchetta non era
stato semplice trovarlo.
Lo
seguii per qualche minuto, poi lo vidi, un enorme
salice. La sua chioma mi ricordava tanto quella di Daphne pomeriggio mentre era
china a piangere.
Mi
avvicinai e scostai i sottili rami quasi fossero una tenda, con la bacchetta
feci luce sperando di trovare Daphne.
Fortunatamente
era ancora lì, mi avvicinai sperando di non spaventarla.
Quando
arrivai davanti a lei mi accorsi che stava dormendo stretta nella sua giacca.
Sorrisi
vedendola in quel modo, sembrava una bambina bisognosa di amore e protezione.
Mi
chinai e le posai un bacio sulla fronte. Era gelida.
Subito
accesi un piccolo fuoco con la bacchetta e mi sedetti accanto a lei
abbracciandola.
La
sentii muoversi e stringersi di più a me.
Feci
un lungo respiro.
Probabilmente
quando si sarebbe svegliata mi avrebbe detto che non voleva sposarmi, magari
aveva già un altro a cui pensare?
In
fondo non avevo mai pensato neanche io a questa eventualità, se avessi avuto
anche io qualcuna come mi sarei comportato?
Eppure
ero stato così felice quando avevo avuto la lettera, non credevo che mi avrebbe
fatto questo effetto sapere che un giorno avrei sposato Daphne!
E
invece probabilmente avrei dovuto scrivere ai miei per convincerli a disdire
tutto.
“Blaise”
Mi
girai verso di lei, con una mano la stavo ancora accarezzando.
Quando
mi accorsi che era realmente sveglia smisi immediatamente.
“Daphne.. Ero preoccupato, non sei tornata più al castello..”
Lei
si staccò di poco da me.
“Io.. non mi sono resa conto, mi sono addormentata”
Si
guardò intorno notando probabilmente che era già notte. Poi si girò verso di me
spaventata.
“La
lettera..”
Annuii.
“Quindi
lo sai!”
Di
nuovo annuii.
“E
cosa ne pensi?”
“Veramente
io ti stavo cercando per sapere cosa ne pensi tu.. E posso
intuire che, attraverso i tuoi comportamenti oggi, non ne sia tanto contenta”
Lei
abbassò lo sguardo.
“Non
è del tutto vero.. Avevo solo paura della tua
reazione..”
“Perché
mai?” chiesi confuso.
“Non
credo di essere il tuo tipo!” rispose lei.
“E
questo chi lo dice?”
Lei
parve pensarci.
“In
tutti questi anni ho visto bene le ragazze che ti sei portato a letto, e
sicuramente io non sono come loro..”
“Lo
so che non sei come loro.. Per questo mi piaci!”
Un
barlume di speranza si stava accendendo in me. Non c’era nessuno quindi nel suo
cuore? Era solo per quello che era triste?
Lei
arrossì. Non l’avevo mai vista così, di solito aveva sempre un
aria sicura, un comportamento degno di una contessa.
“Quindi
non sei arrabbiato per il fidanzamento?” chiese ancora.
“No.. Anzi ne sono felice.. Ma lo sarei ancora di più se mi
dicessi che lo sei anche tu!”
La
guardai negli occhi, in quel bellissimo verde che richiamava il colore dei
prati in Primavera.
“Lo
sono!”
Lo
disse senza esitazione, guardandomi negli occhi e seppi che era vero.
Lentamente
mi avvicinai al suo viso, sulle sue guancie il rossore provocato probabilmente
dal fuoco che aveva creato un ambiente caldo.
Le miei labbra sfiorarono le sue, un aroma di fragola e vaniglia
mi invase completamente, rendendomi quasi privo di senno.
Come
erano morbide e invitanti le sue labbra, voglioso di
lei mi avvicinai ancora di più, stringendola a me.
Non
avevo mai provato sensazioni del genere..
Dopo
un infinità di secondi sentii una leggera pressione al
petto.
Con
la sua mano stava cercando di allontanarmi.
“Scusa.. ma c’è un punto che devo chiarire!”
Mi
fece lei ansante, le sue labbra arrossate mi stavano invitando, cercai di resistere
e concentrarmi sulle sue parole.
“Dimmi..”
“Se
adesso noi stiamo insieme.. Vuol dire che tu non
inviterai più nessuna ragazza in camera tua giusto?”
Nel
dire quest’ultima frase aveva ripreso il suo solito tono da bella e
impossibile.
Ghignai.
“Dovresti
stare attenta a quello che dici, così potresti farmi intendere che potrei
incontrarle fuori tranquillamente!”
Lei
fece per ribattere ma poi si fermò.
“Tranquilla,
giuro che ti sarò fedele, a patto che lo sia anche tu!”
Girò
il capo fingendosi offesa.
“Non
mi abbasso a questi livelli io.. Ti risulta che io
abbia mai tradito?”
“A
me non risulta neanche che tu sia mai stata con qualcuno veramente!” risposi.
Fece
per alzarsi ma la trattenni stringendola forte.
“Anche
se fosse?” mi chiese furiosa.
“Sarebbe
bellissimo poter essere il primo nella tua vita, ne sarei felicissimo..”
Rimase
in silenzio.
D’un
tratto si appoggiò al mio petto.
“Ho
sempre aspettato solo te.. Volevo davvero che tu fossi
il primo.. e anche l’ultimo!”
A
quelle parole m’illuminai, non avevo mai sentito parole più belle e mi accorsi
di desiderarle da tanto tempo.. Desiderarle da lei.
“Ti
amo Daphne..”
In
quel momento vidi per la prima volta un suo sorriso sincero, dai suoi occhi
sembrava che anche la sua anima stesse sorridendo con lei.
“Ti
amo anche io Blaise..”
Di
nuovo mi chinai e catturai le sue dolcissime labbra.
Rimanemmo
sotto al salice quella notte, riscaldati dal calore del fuoco e dalla passione
del nostro amore, certi di un futuro felice. Insieme.
Non potevo non
scrivere niente sulla mia coppia preferita.. Proprio
no!!
Spero che vi
sia piaciuta..
Ringrazio
chiunque leggerà e recensirà!
Un bacio,
Trilli