14/09/2005
2 recensioniChrysalis
Come una crisalide aprirai le tue ali,e volerai…
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Il volo di un angelo.
Spalanca le ali.
Apri le braccia alla brezza di primavera che accarezza la tua figura. Percepisci con ogni fibra del tuo etereo essere la reminiscenza della pace che ti circonda.
Assapora la vita che danza nelle piccole celebrazioni di vita quotidiana, le più semplici e le più belle.
Spalanca la tua anima alla grandezza che ti si apre davanti.
Di fronte a te solo aria e pura voglia di volare.
Accompagnala, seguila senza pentirti
Librati nell’aria e getta nel vuoto ogni pesante pensiero. La tua mente dev’essere una cosa sola con il tuo corpo, con le tue ali.
Lascia che le piume che ti trasportano si liberino e viaggino, sole.
D’angelo è il tuo viso, d’angelo è il tuo corpo, ma ancora i tuoi pensieri sono legati alla debole umanità. Disfatene prima di compiere il volo. Arduo sarà il tuo cammino se nel tuo accanimento rimarrai legata ai puerili sentimenti compassionevoli della volubile natura umana.
Il volo di un angelo.
Ti aspetta nella sua immensa natura di coscienza sovrannaturale. Seguilo, non farti pregare. Non ascoltare le voci che ti sussurrano di abbandonare la tua veste e camminare tra i mortali. Non è quello il tuo posto.
Cerca e cammina seguendo le orme della tua natura.
Porta avanti la tua gamba.
Il tuo piede tocchi il terreno davanti a te, l’ultima sponda che ti separa dall’infinito.
Chiudi gli occhi.
Schiudi le braccia, aprile completamente, falle godere di quella sensazione di spazialità. E libertà. Tu che puoi, esulta.
In punta di piedi, sena farti sentire, svuota la tua coscienza, e sarai più leggera. Tutti gli angeli hanno peccato, ma tu, nella tua infinita pazienza e coscienziosa minuziosità, hai la possibilità di volare al di sopra di tutti.
Stai cadendo nel vuoto più assoluto. La senti questa sensazione? E’ la corrente che sfoga sul tuo viso la sua dolce furia. Accoglila e rinfrescatene, che dopo la tua pelle non ne sentirà più il bisogno.
Il terreno si avvicina, l’impatto è vicino. La sensazione che provi è brivido assoluto, esaltazione de propri sensi, un fremito che fa tremare l’intero tuo corpo, ciò che tutti cercano attraverso comuni pastiglie. Tu lo stai provando in questo stesso istante. La paura si camuffa di eccitazione e ti fa sentire una nuova persona.
Ma è infingarda.
Il terreno si avvicina, ma tu non te ne accorgi. Sei un angelo che non ha ancora aperto le sue ali. Aspetti a farlo e volare in luoghi che alcuna esistenza umana ha mai ammirato.
L’asfalto è a cinque metri di distanza.
Le braccia spalancate ti aiutano a godere di quel momento per conservarlo per sempre nella tua memoria fanciullesca. Stai volando, è l’unica cosa cui riesci a pensare.
L’asfalto è a due metri.
Gli occhi ancora chiusi, con la mente ripercorri la tua vita. Finalmente il dolore che hai patito scomparirà nel volo che compirai appena aprirai le tue splendide ed eteree ali.
Mia piccola farfalla non ancora sbocciata, hai trovato il tuo ostacolo.
Duro.
Non sei riuscita ad assaporare la vera essenza degli angeli. Eri solo una fanciulla piena di sogni, e quello che hai compiuto è stato il tuo ultimo.
Addio, mia piccola crisalide. Non hai aperto le tue ali, ma hai spalancato il tuo cuore, tenendolo in mano, rendendolo ancora più fragile di quanto già non fosse.
Addio, mio piccolo fiore mai sbocciato. Salutami gli angeli da lassù.